Sinceramente comincia a stufarmi sta storia che gli uomini che non vogliono figli sono irresponsabili, dei bambini e altre cagate simili
se gli uomini non vogliono figli è essenzialmente per tre motivi:
1) perchè semplicemente vogliono vivere più "liberamente" la propria vita
2) perchè di questi tempi di crisi economica, non ci sarebbe un buon futuro per loro (la maggioranza delle persone che non vogliono figli dà questa motivazione )
3) perchè hanno capito come sono le leggi sul divorzio
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
http://www.psychologies.it/Coppia-e-Sessualita/Vita-comune/Terapia-di-coppia/Lui-non-vuole-un-figlio-che-fareLui non vuole un figlio: che fare?
Gli uomini che hanno paura di diventare padri a volte non vogliono altro che essere convinti
Gli uomini che hanno paura di diventare padri a volte non vogliono altro che essere convinti. Caso per caso, i consigli per aiutarli a fare il passo
I concetti chiave
- Se il rifiuto è legato a motivazioni narcisistiche (timore di non potersi più divertire o di perdere fascino, per esempio), può bastare una semplice strategia di rassicurazione per superarlo.
- Quando c’è la paura di assumersi le responsabilità della paternità, o il timore di trascurare i figli del primo matrimonio, i rimedi sono il tempo e l’atteggiamento rassicurante della nuova compagna.
- Se il rifiuto ha a che fare con esperienze negative dell’infanzia o dei rapporti problematici con i genitori, può essere necessaria una terapia.
Perché gli uomini hanno così paura di diventare padri? Il primo motivo è che hanno la tendenza a rimanere loro stessi dei bambini, ed è peraltro questo che spesso piace alle donne. È una situazione paradossale che può però essere superata. A condizione di impegnarsi in due. “Con l’arrivo di un figlio, addio alle cenette romantiche e ai weekend improvvisati. In compenso ci si alza di notte quando è ammalato, lo si accompagna tutte le mattine a scuola… Insomma, una vita tutta casa e pantofole. No, grazie!”. Se lui teme la fine dell’agognata libertà, la controffensiva è fargli capire che l’arrivo di un bebè non trasformerà la vita di tutti i giorni in una prigione se ci si saprà ben organizzare. È così che Sofia, 29 anni, grafica pubblicitaria a Treviso, ha vinto le resistenze di Fabrizio: “Ho trovato una tata addirittura prima che Luca fosse concepito. E per quanto riguarda i soldi, non mi stancavo di ripetergli che siamo in due a lavorare, che i nostri amici ci avrebbero prestato il kit completo (carrozzina, culla, fasciatolo…) e che comunque non avremmo dovuto rinunciare più di tanto alle nostre abitudini…”.