Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 323548 volte)

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Ancora stupri: tutti falsi!
« il: Settembre 22, 2009, 08:27:04 am »
Sappiamo che il 90 % delle denuncie di stupro finiscono in una bolla di sapone.

Ma non è facile farsi un'idea di ciò che questo significa, xkè al momento della denuncia il mostro viene sbattuto in prima pagina, al momento dell'assoluzione nessuno se ne ricorda più

allora potremmo raccogliere in questa discussione i casi di stupro manifestamente falsi e quelli dubbi, seguendoli e documentandoli nel tempo

poi cancelleremo quelli di cui si sarà dimostrato un fondamento e terremo gli altri

per tenere la discussione pulita, faremo una verifica periodica dell'importanza dei commenti e toglieremo quelli inutili o quelli che col tempo avranno perso di interesse

buon lavoro

alcuni casi manifestamente falsi, di cui il primo, Carlo Parlanti, francamente scandaloso

http://www.thepeoplevscarloparlanti.it/
http://www.carloparlanti.it/
http://www.youtube.com/v/6_3f8xVMglg

e poi il terribile stupro di capodanno :woot:
http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2009/08...-capodanno.html
« Ultima modifica: Ottobre 18, 2009, 18:06:01 pm da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #1 il: Settembre 22, 2009, 08:28:02 am »
Dal “Corriere della Romagna” del 9 marzo 2006
“I miei otto giorni da incubo”

forlì – Otto giorni chiuso in un carcere brasiliano per una falsa accusa di pedofilia su una bambina di dieci anni. La notizia sconvolse Galeata il 10 febbraio scorso. Conosciuto in tutto paese per essere un gran lavoratore e un bravo ragazzo, pochi credettero a quell’accusa. Lui però era in carcere. Un incubo superato con la forza della consapevolezza della sua innocenza.Un mese fa l’ambita vacanza si era trasformata in angoscia. Adesso racconta la sua verità. A migliaia di chilometri di distanza da quella che per una settimana è stata la sua “dimora” brasiliana, Giuseppe Babbini, 33 anni, ripercorre l’errore giudiziario che lo ha visto protagonista. Dall’incontro con la bambina “involontaria causa” dei suoi guai, l’arresto, il carcere, il ritorno a casa. Era a Natal, nello stato del Rio Grande do Norte con un amico da una settimana, quando la sua disavventura ha avuto inizio.IL FATTO: “Quella mattina ero in spiaggia che prendevo il sole – ricorda Babbini – quando sono stato avvicinato da una dei tanti ragazzini che vendono oggetti. Avevamo conosciuto questa bimba di 10 anni alla quale ogni tanto pagavamo qualcosa da mangiare, io avevo comprato da lei un paio di ciabatte. Il giorno prima il mio amico le aveva promesso che le avrebbe regalato un crocifisso, così lei si era avvicinata, ma siccome il mio amico non c’era, le ho pagato 10 ostriche che abbiamo mangiato lì in spiaggia, con un piatto di gamberetti. Tra l’altro la zona non è nè vicino a una favelas, nè nascosta da dune. E’ piena di gente che prende il sole. Ad un certo punto ho visto arrivare due agenti di Polizia che mi hanno chiesto il passaporto per un controllo. Ho risposto che lo avevo in camera dell’albergo e che dovevo andarlo a prendere. Mi sono avviato, ma a un certo punto sono stato richiamato perchè volevano accompagnarmi. Sono arrivate due macchine e decine di poliziotti. Ho chiesto al titolare dell’hotel, che parlava sia italiano sia portoghese, cosa volessero e lui mi ha confermato che si trattava di un semplice controllo. Sono stato caricato in macchina e portato alla stazione di Polizia”.GLI INTERROGATORI: “Mi hanno chiesto della bambina, cosa le avevo comprato – prosegue Babbini -. Mi hanno domandato che macchina avevo, com’era la mia casa, se avevo dei soldi. E’ andata avanti fino alle 21. Sapevo che in una stanza vicino stavano sentendo la bambina con una psicologa. E’ stata una delegata, Adriana Shirley, a comunicarmi che avrei passato la notte in carcere. Senza dirmi perchè. Mi hanno ritirato tutto quello che avevo, e impedito di telefonare in Italia”.Nessuno ha, quindi, formalizzato un’accusa precisa verso il giovane di Galeata. “Ho capito che dicevano che avevo accarezzato la bambina, ma non era vero, lei era seduta sul lettino, ma distante”.LA CELLA: “C’erano altre quattro persone, brasiliane. La prigione era piccola, il bagno era una latrina. Naturalmente la prima notte avevo una grande paura, potevo solo aspettare che arrivasse il giorno successivo. Con i compagni di cella ho scambiato solo poche parole, ma ho dormito”.LA TELEVISIONE: Poche ore e un altro choc ha colpito il galeatese, vittima inconsapevole delle “usanze” giuridiche brasiliane. “Sono stato caricato in auto e portato in un altro posto di Polizia. Ad attendermi ho trovato decine di giornalisti, telecamere. Non volevo scendere dalla macchina, ma mi hanno costretto. In un’altra stanza ho trovato altri giornalisti, televisioni, radio. Mi sono allontanato, ma mi hanno messo le manette e portato davanti a loro. Mi facevano domande, ma non capivo. Ho carpito solo ‘esplorazione sessuale’ e ho risposto ‘No’. Tornato in cella mi sono rivisto in televisione. Gli altri mi prendevano in giro, però in quel momento ho capito le accuse che mi erano rivolte”.GLI AVVOCATI: L’ipotesi che tutta la vicenda sia stata una montatura per “scucire” soldi ad alcuni stranieri, è avvalorata dalla sequenza di avvocati che si sono occupati del caso. “Non ho mai avuto interpreti. La Polizia mi ha portato due avvocati, consigliandomi di prendere quello che volevano loro. Mio padre gli ha mandato l’equivalente di 3-4mila euro, ma lui non ha fatto neanche una richiesta di scarcerazione, anzi è sparito. Un altro avvocato, una donna, aveva conoscenze con i poliziotti e mi permetteva d’incontrarmi con mio padre. La domanda di scarcerazione, però, è stata rigettata. Abbiamo contattato un altro difensore. Lui è riuscito a smontare l’accusa di arresto in flagranza di reato che si basava sulla testimonianza dei due poliziotti, uno dei quali una ragazza di 25 anni che aveva appena terminato un corso per prevenire fenomeni di pedofilia”.L’ATTESA: “Mentre ero in carcere non facevo nulla. Stavo sdraiato per terra. Tutti i giorni potevo vedere mio padre per dieci minuti. Ho mangiato bene perchè gli altri carcerati era sposati e si facevano portare del cibo dall’esterno e lo stesso facevo io con mio padre la sera. Non uscivo mai, perchè nel carcere erano appena arrivati una quindicina di detenuti per reati gravi e mi avevano consigliato di restare in cella. Non ho mai pensato di non tornare più in Italia, anche se dopo 5-6 giorni ho creduto di dover restare lì per diverso tempo e ho avuto un momento di grande sconforto”.LA LIBERTA’: “E’ stato mio padre a dirmi che potevo uscire. Mi ha fatto una sorpresa. Sapevo che non era finita, ma almeno non ero più in carcere”. Poi è arrivata l’archiviazione: il giudice ha riconosciuto che non c’erano elementi a carico di Giuseppe Babbini. Smontate tutte le accuse e le testimonianze. L’archiviazione ha permesso al 33enne di tornare in Italia, senza dover restare in Brasile per ulteriori udienze. “A casa ad attendermi c’erano amici, parenti, autorità. E’ stata una festa”. Ora è passato un mese da quei terribili momenti. “Certo che ripenso a quei giorni – conclude Giuseppe -. E per ora non penso proprio di tornare in Brasile”.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #2 il: Settembre 22, 2009, 08:28:41 am »
e chi ripagherà questo poveraccio?

http://www.corriere.it/cronache/09_settemb...44f02aabc.shtml

* Corriere della Sera >
* Cronache >
* Detenuto fa sciopero della fame e muore

Pavia, l'uomo si proclamava innocente. Sull'accaduto avviata un'inchiesta
Detenuto fa sciopero della fame e muore
Estrema protesta di un tunisino di 42 anni: ha smesso di nutrirsi dopo una condanna per violenza sessuale

MILANO - È morto dopo un lungo sciopero della fame, iniziato oltre un mese fa, un detenuto tunisino di 42 anni, che era rinchiuso nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. L'uomo è deceduto due giorni fa al policlinico San Matteo, dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni.

PROTESTA ESTREMA - Il tunisino aveva deciso di intraprendere lo sciopero della fame dopo che aveva saputo di una nuova condanna emessa contro di lui per un'accusa di violenza sessuale. Una sentenza che il nordafricano ha contestato, sino a decidere di interrompere l'assunzione di cibo e bevande. Sono stati inutili i tentativi del responsabile del carcere di convincerlo a mangiare. Sulla vicenda sono ora in corso accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria.


08 settembre 2009
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #3 il: Settembre 22, 2009, 08:33:56 am »
sul Gazzettino di oggi 22 Settembre 2009 (non so come recuperare il link, ho letto l'edizione cartacea. Se qualcuno lo sa fare lo ringrazio)

Sei marinai assolti perchè il fatto non sussiste. Una magrebina si era inventata lo stupro e il furto del cellulare. Arrestati nel 2000, hanno passato qualche giorno in carcere, 9 anni di inferno. Adesso a lei cosa dovrebbero fare?

Un autista ACTV condannato per violenza: invita una ragazza a casa sua per fare le pulizie, le dà una palpata sul sedere, lei lo schiaffeggia e lo denuncia. Dodicimila euro di risarcimento. Siamo molto vicino alla follia...

Un Rumeno rinviato a giudizio per violenza su disabile. La violenza c'è per definizione: la disabile è stata dichiarata incapace di intendere e di volere, quindi qualunque rapporto sessuale è violenza per definizione. Ma se è totalemente incapace di intendere e volere, come fanno i genitori a lasciarla andare in giro da sola? boh  ???
« Ultima modifica: Settembre 26, 2009, 16:26:00 pm da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #4 il: Settembre 22, 2009, 14:18:18 pm »
sempre da Gazzettino di oggi, edizione nazionale

un magrebino va in discoteca, invita la sua ragazza a seguirlo, la porta in un luogo buio e tenebroso  8), la sbatte contro il muro, si spoglia   :shok: (boh, sarà un mago, io penso che farei fatica a immobilizzare una donna e contemporaneamente a spogliarmi), lei piange e urla  :wacko:  ma essendo il luogo buio e tenebroso niuno la sente, x fortuna la sua amica ha visto la scena e li ha seguiti (sarà mica una guardona  8), vero?) però paralizzata dal terrore non fa nulla   :unknown:, lui fa quel che deve fare nella massima calma (5 minuti dice l'amica  :rofl1:) si riveste e se ne va  .
Passando saluta l'amica e le chiede il telefono (dall'articolo sembrerebbe che lui volesse il telefono della violentata, mah...  :unknown:).
L'amica accompagna la violentata alla propria casa, da qui chiamano i cc, lui viene arrestato nel giro di poche ore...  :bad:

morale: tutto puzza tanto tanto di falso, ma lui è un immigrato magrebino, forse anche uno spacciatore, ma se è sfigato è pure disoccupato. State tranquilli che non leggeremo di alcuna assoluzione, anzi se gli va male gli danno pure 15 anni ....
« Ultima modifica: Settembre 27, 2009, 19:48:02 pm da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #5 il: Settembre 24, 2009, 13:49:31 pm »
sul Gazzettino di oggi: il magrabino arrestato il 22 è stato scarcerato.
La ragazza non era nuova a queste denuncie, due anni fa aveva già denunciato un tale, con lo stesso meccanismo, una amica come testimone.
Adesso rischia una denuncia per calunnia.
 >:( demenziale. Per calunnia in galera non ci va nessuno!!! il poveraccio invece c'è andato!!!  >:(
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #6 il: Settembre 26, 2009, 16:26:55 pm »
GB: HA TRE ANNI IL PIU' GIOVANE INDAGATO DA POLIZIA

LONDRA - All'età di tre anni ha già un primato nazionale: è il più giovane indagato del Regno Unito, sospettato di atti di vandalismo. I genitori di un bimbo scozzese di appena 3 anni hanno ricevuto quest'estate la visita della polizia dello Strathclyde (la regione di Glasgow) che li ha interrogati in merito al potenziale coinvolgimento del piccolo nei danni provocati a una proprietà vicino casa sua.

Il bimbo, racconta la stampa britannica, farebbe parte di un gruppo di 10 mini-criminali, tutti di 5 anni o meno, finiti sotto indagine in varie parti del Paese per diversi tipi di reati tra cui molestie sessuali. Tutte le famiglie sembra siano state interrogate ma l'età minima per iniziare un procedimento criminale in Scozia è di 8 anni, quindi i bimbi non possono essere processati, ma solo segnalati all'autorità competente per i minori. Non è un caso così unico per la Gran Bretagna: il bimbo di 3 anni batte il precedente più giovane indagato che aveva sei anni e che lo scorso giugno fu accusato di furto. Negli ultimi tre anni, il totale dei reati commessi da bambini sotto i dieci anni in tutto il Regno Unito sembra ammonti a circa 6.000 casi. "Queste situazioni - ha detto al Telegraph Chris Grayling, ministro ombra dell'Interno conservatore - evidenziano il profondo disagio sociale del paese."

certo che essere già molestatori a 5 anni :lol: ma forse hanno imparato ciucciando le tette alla mamma! delinquenti, ecco xkè bisogna scoraggiare l'allattamento al seno  :P
« Ultima modifica: Settembre 26, 2009, 19:42:47 pm da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #7 il: Settembre 26, 2009, 16:28:51 pm »
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...di-reato-45947/
Treviso Finge di essere stata rapita e stuprata per coprire un ritardo eccessivo davanti ai genitori. Una ragazza di 15 anni di Vedelago è stata denunciata per simulazione di reato


Per una ragazza di 15 anni il sabato sera è sacro, a tal punto da inscenare sequestro e stupro. Forse era troppo difficile ammettere ai genitori di aver fatto tardi, così per evitare i rimproveri una ragazza di Vedelago, in provincia di Treviso, si è inventata di essere stata rapita e poi violentata. Appena è rientrata a casa, la giovane ha aggirato ogni sfuriata della madre: ha raccontato di essere stata aggredita nel parcheggio di un supermercato vicino casa, il centro acquisti Sira di Fossalunga. In quel posto isolato un gruppo di ragazzi avrebbe abusato di lei all’interno della macchina. Una storia tremenda, peccato che era tutto falso.

A smascherare la favola dell’orrore messa in piedi dalla quindicenne sono stati proprio i carabinieri, insospettiti dai particolari fantasiosi ed eccessivamente crudi, che lasciavano pensare a una suggestione, ripresa da tv o giornali. I militari dell’Arma, guidati dal maresciallo Bianco, l’hanno portata sul posto da lei indicato per ricostruire la vicenda. Ma lì la ragazza è caduta davanti alle domande incalzanti dei carabinieri, a cui ha dovuto confessare la menzogna.

Ora però dovrà rispondere all’accusa di simulazione di reato.

http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/a...C3PO_TC303.html

Sedicenne denuncia un kosovaro diciottenne accusandolo di averla violentata. Scattano le indagini dei carabinieri: il giovane finisce sotto inchiesta e con lui anche il fratello sospettato di favoreggiamento. Ma due sms trovati dai carabinieri fanno vacillare la sua versione. E la ragazzina confessa: «Ho inventato tutto». Lo avrebbe fatto per nascondere una scappatella al fidanzatino. La vicenda ha per protagonista una ragazzina di 16 anni residente in un centro della Destra Piave. Lo scorso 31 luglio, la studentessa si presenta insieme alla madre alla caserma dei carabinieri di Montebelluna. E denuncia un fatto gravissimo: racconta di essere stata ripetutamente violentata da un ragazzo di 18 anni, di origini kosovare, residente a Treviso. Il giovane - conosciuto in compagnia di altre persone - l’avrebbe portata nella casa dove lui vive col fratello e costretta a subire rapporti sessuali. Il fatto si sarebbe ripetuto più volte nel periodo tra giugno e luglio: la ragazzina, terrorizzata, avrebbe inizialmente mantenuto il silenzio, decidendo successivamente di confidarsi con la madre. Che, immediatamente, l’ha accompagnata alla caserma di Montebelluna per presentare denuncia. I militari hanno raccolto il racconto della sedicenne. Il caso è stato segnalato alla Procura e il sostituto Giuseppe Salvo ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale. Nel registro degli indagati sono stati iscritti sia il diciottenne che il fratello ventenne, che abita in casa con lui e che - stando alle prime ricostruzioni - doveva essere al corrente dell’accaduto. I due giovani, sentiti dagli investigatori, si sono dichiarato innocenti. Il diciottenne ha ammesso di aver avuto una relazione con la sedicenne, spiegando però di non aver in alcun modo forzato la giovane ad avere rapporti sessuali. La loro, ha detto, era una «storia», nessun abuso, nessuna violenza. I carabinieri di Montebelluna hanno continuato comunque a cercare elementi a sostegno delle accuse della sedicenne. Sono scattatate le perquisizioni, sono stati sequestrati i cellulari. Ed è stato proprio l’esame di un telefonino a portare la luce alcuni sms diventati fondamentali per dare una svolta all’inchiesta: messaggini dai quali risultava un rapporto amichevole tra la sedicenne e il kosovaro. A questo punto gli investigatori hanno risentito la sedicenne per fare chiarezza su tale aspetto. E la giovane avrebbe confessato di aver aver inventato la violenza. Motivo? Quella col giovane kosovaro è stata una relazione clandestina, nata e finita in due mesi, nel periodo in cui il fidanzatino si trovava all’estero. Per nascondere la «scappatella» avrebbe così inventato lo stupro. Gli accertamenti comunque continuano, per escludere la violenza denunciata. (Sabrina Tomè)

http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio...pillola/1672498

Devo prendere la pillola del giorno dopo. Sono stata stuprata da un ragazzo marocchino in via Pinelli». Ma era una bugia. Una assurda «copertura»: aveva solo paura di essere rimasta incinta dopo aver avuto un rapporto sessuale con il proprio giovane fidanzato.

Lei ha 16 anni, lui 21. Questi due fidanzatini trevigiani avevano architettato insieme quella grandiosa bugia, che avrebbe potuto scatenare l’allarme sociale e avrebbe portato al fermo di qualche ragazzo innocente. La giovane infatti si è convinta a dire la verità solo dopo diverse ore rimasta davanti ai poliziotti.

A non convincere gli investigatori è stata la ricostruzione dello stupro fornita dalla ragazza che ad ogni versione dell’episodio aggiungeva particolari nuovi. Addirittura era arrivata al punto non solo di descrivere accuratamente la violenza sessuale inventata alle 17.30 di venerdì, ma anche il viso del suo aggressore e come era vestito (cappellino rosso, jeans strappati e maglietta bianca lunga), e come aveva la barba. Alla fine è stato il fidanzato a crollare, quando gli investigatori gli hanno annunciato che lo avrebbero sottoposto al test del Dna.

A quel punto, mentre i genitori erano stati avvisati e arrivavano in Questura, è arrivata la confessione della trevigiana sedicenne: «Non c’è stato nessuno stupro. Avevo paura di essere rimasta incinta e per farmi prescrivere la pillola del giorno dopo dai medici ho inventato che un marocchino mi aveva stuprato». Tutta la vicenda è stata segnalata al Tribunale dei minori di Venezia che valuterà le iniziative da prendere. Il fidanzato rischia la denuncia.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #8 il: Settembre 26, 2009, 16:30:56 pm »
VITTORIO VENETO (23 settembre) – Bouchaib El Rachidi, il marocchino venticinquenne arrestato dopo la denuncia della ragazza di vent'anni che secondo il suo racconto sarebbe stata violentata sabato sera in pieno centro a Vittorio Veneto (Treviso), è stato rilasciato stamattina dopo l'interrogatorio di garanzia. Il giovane rimane indagato ma il gip ha ritenuto eccessiva la misura della custodia cautelare.


La vicenda ha contorni tutt'altro che chiari. Il venticinquenne ha confermato il rapporto con la ragazza, ma ha sostenuto con forza che questo è avvenuto in maniera consensuale: non ci sarebbe stato abuso alcuno. A sostegno di questa tesi c'è il referto medico sulla giovane: rapporto sessuale c'è stato, ma non ci sono tracce di violenza.

A destare qualche perplessità negli inquirenti c'è anche il fatto che alla trattoria "Da Arrigo", locale pubblico vicino al quale si sarebbe consumata la violenza, nessuno ha sentito o si è accorto di nulla.

Infine è emerso un nuovo elemento che gli inquirenti stanno valutando: la ventenne che ha denunciato la violenza si era già rivolta alle forze dell'ordine in passato per denunciare di essere stata oggetto di violenza sessuale da parte di due marocchini, senza che la denuncia avesse esito. Anche in quella occasione, a quanto è dato sapere, non era sola ma accompagnata. La cosa che desta qualche perplessità è che allora era accompagnata dalla sorella della quattordicenne che ha assistito all'episodio di sabato.

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=74310&sez=NORDEST

L'altro ieri nei giornali si annunciava a gran voce che "lo stupratore" era stato prontamente arrestato e incarcerato a Santa Bona (Treviso) con tanto di pubblicazione di Nome e Cognome, e adesso cosa succederà alla falsa accusatrice recidiva?:
- verrà pubblicato il Nome nei giornali?
- sarà accusata di false accuse di stupro?
- sarà sottoposta a custodia cautelare? (secondo me dovrebbero in quanto è un soggetto pericoloso che può reiterare il reato in futuro visto i suoi precedenti)
Oppure godrà anche stavolta di totale immunità?...
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #9 il: Settembre 26, 2009, 16:32:15 pm »
Fonte: Corriere della Sera 25 luglio 2009
Scarcerato il romeno accusato di un fatto mai accaduto
Falso il racconto del cane che ha salvato
la padrona da violenza sessuale
La giovane italiana si è inventata tutto dopo un diverbio sul pianerottolo di casa

TORINO - Non ha trovato conferme il racconto della ventiduenne di Venaria (Torino) che ha fatto arrestare un romeno con l'accusa di violenza sessuale dicendo di essere stata salvata dal proprio cane. Dopo una serie di interrogatori, il pm Giuseppe Ferrando ha chiesto di scarcerare Caluiu Ionut Bogdanenco, 33 anni. La giovane aveva detto che l'immigrato si era fatto aprire la porta con un pretesto e poi l'aveva aggredita, desistendo solo per l'intervento dell'animale. L'uomo ha respinto ogni accusa, spiegando che si trovava nella palazzina solo per andare a trovare il padrino del figlio di nove mesi. Una vicina, secondo quanto si è appreso, ha confermato la versione di Bogdanenco: la presunta vittima avrebbe avuto un diverbio sul pianerottolo con il romeno, che accusava di salire le scale facendo rumore.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #10 il: Settembre 26, 2009, 16:33:38 pm »
Stupro di ferragosto

http://archiviostorico.corriere.it/2009/ag...090817031.shtml

a tutt'oggi i tre indagati sono sospetti.

Al di là di ogni conclusione, posto che ciascuno può avere una opinione personale e la mia è che si tratti d un altro falso stupro, nell'eventualità che le cose stiano proprio così, chi ripagherà quei tre ragazzi di tutto il tempo passato con questa infamante accusa di cui discolparsi? (già, xkè lo stupro è l'unico caso in cui l'onere della prova è invertito x definizione: l'innocente è colpevole fino a prova contraria)



Stupro sulla spiaggia I tre fermati tornano a casa.

Ragazza denuncia. Un testimone: era ubriaca La festa e le grida d' aiuto Fuochi e grigliate: erano in 500 sulla riva a festeggiare. Alle 4 e 30 qualcuno sente le grida di una ragazza provenienti dalla veranda di una villetta. Poi l' accusa di stupro


ROMA - Ferragosto di notte sulla spiaggia. Falò, fuochi d' artificio, grigliate. Famiglie e bambini, ragazzi e ragazze: 500 persone sulla sabbia di Tor San Lorenzo: c' è chi si tuffa nelle onde scure del mare a 40 chilometri da Roma, chi ascolta musica, chi canta. Dopo mezzanotte, il tasso alcolico sale: cominciano a circolare birra, vino, liquori. Ma all' improvviso - sono ormai le 4,30 - il clima di festa svanisce: le grida strozzate di una ragazza provenienti dalla veranda di una villetta a due piani attirano l' attenzione di molti. «Mi hanno violentata, mi hanno violentata!». La vittima ha 17 anni. Corre, piange, si dispera. La festa si ferma. Un' amica l' abbraccia e la porta via, a casa sua. La giovane avverte il padre che si precipita nel complesso, gli racconta quello che ha subìto, e poco prima dell' alba la polizia arriva sulla spiaggia. Dopo l' aggressione di Capodanno, quella di Guidonia, la donna stuprata alla fermata del bus a Primavalle, la caccia ai maniaci della Caffarella e la spaventosa sequenza di stupri in garage, Roma si conferma la capitale delle violenze alle donne. Il 2009 anno maledetto, con dati in forte aumento rispetto agli anni precedenti. Anche questa volta la denuncia della giovane è dettagliata, precisa. Racconta agli agenti del commissariato di Anzio-Nettuno, e poi, in audizione protetta, ai colleghi della Squadra mobile, di essere stata aggredita da tre ragazzi, i due gemelli figli del padrone della casetta che si affaccia sulla spiaggia, e un loro amico di 18 anni, che hanno abusato di lei alla fine della festa. «Non li conoscevo bene - dice - erano amici di miei amici invitati alla serata, come altri ragazzi del gruppo. Ma non pensavo che sarebbe finita in quel modo». In commissariato, fra i genitori in ansia, vengono convocati anche altri giovani, almeno 30, che hanno partecipato ai falò di Ferragosto: gli investigatori vogliono ricostruire la vicenda, trovare conferme al racconto della diciassettenne, una studentessa romana ospite dell' amica a Tor San Lorenzo. In ospedale, a Nettuno, i medici non le riscontrano lesioni da percosse o aggressione, ma per sapere se sabato notte ha avuto rapporti sessuali, e con chi, bisognerà attendere il risultato degli esami genetici. Intanto la polizia ha denunciato i tre ragazzi accusati dalla studentessa per violenza sessuale in concorso: «Non c' erano gli estremi per il fermo - spiegano gli investigatori - perché era trascorsa la flagranza e non c' era pericolo di fuga, in quanto li abbiamo trovati a casa loro». Oggi gli indagati saranno ascoltati dal pm Giuseppe Patrone della procura di Velletri: a caldo hanno negato la violenza, anche se il racconto presenta diversi lati oscuri. Secondo un testimone, uno dei tre allontanandosi dalla veranda subito dopo l' aggressione ha esclamato più volte «questa è matta». Una versione opposta a quella della studentessa. Ma è anche vero che con il terzetto di accusati si schierano molti dei partecipanti alla festa sulla spiaggia. «Era ubriaca - dice un testimone - forse la situazione è sfuggita di mano per colpa della birra». Un altro, Giuliano, ricorda di aver «visto la ragazza allontanarsi dal gruppo mano nella mano con uno dei gemelli, seguita da un altro ragazzo». Da una parte la denuncia di una ragazza violentata, dall' altro i ricordi sulla spiaggia. E intanto i gemelli e i genitori hanno lasciato la villetta con la veranda. Per loro la vacanza in riva al mare è finita così.

Frignani Rinaldo

Pagina 18
(17 agosto 2009) - Corriere della Sera
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #11 il: Settembre 29, 2009, 18:39:14 pm »
http://gazzettadimantova.gelocal.it/dettaglio/title/1682430

Sesso con quattro ragazzi

poi s'inventa lo stupro


Scoperta dal fidanzato nel bagno di un ristorante di Carbonara Po a fare sesso con più uomini.
Ha denunciato di aver subìto un reato molto grave, uno stupro di gruppo dopo essere stata drogata; ma le riprese compiute con un cellulare e le analisi tossicologiche hanno smentito la ragazza, una ventenne, residente nel Rodigino. Così la denuncia è stata rivolta a lei: dovrà rispondere dei reati di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato.

Il fatto risale alla metà di giugno. In un ristorante di Carbonara Po, un gruppo di ragazzi sui ventidue, ventitré anni sta festeggiando un compleanno. Tra gli invitati c'è una coppia di fidanzati del Rodigino. A un certo punto, la ragazza si alza dal tavolo e va al bar del locale a prendere un digestivo. Poi direttamente raggiunge il bagno.

Passano i minuti e il fidanzato non vedendola tornare, va a cercarla. Nella toilette delle donne, tutte le porte sono aperte tranne una, da cui provengono ansimi, mormorii, i rumori inconfondibili di chi fa sesso. Il giovane si affaccia sopra la porta e vede la sua ragazza che sta praticando un rapporto anale-orale con due uomini. Disgustato e fuori di sè, il ragazzo non ha nemmeno la forza di reagire e come una furia lascia il ristorante.

La fidanzata il giorno dopo lo chiama, gli manda sms ma non ha risposta. Così va a cercarlo a casa. Lui le racconta cosa ha visto in quel bagno e lei, allibita, spiega di non ricordare nulla, di essere stata drogata e struprata da quei due ragazzi e da altri due poco prima. A quel punto, il fidanzato la accompagna dai carabinieri del paese in cui vivono e la ventenne denuncia, con tanto di nomi e cognomi, i quattro presunti violentatori.

I militari le consigliano di fare i test tossicologici in ospedale per sostenere la denuncia; e lei va a farsi fare il prelievo del sangue a Pieve di Coriano. La querela finisce in Procura, parte l'indagine e i quattro indicati dalla ragazza come stupratori vengono chiamati dal magistrato.

Ma a quel punto salta fuori una ripresa video compiuta col cellulare da uno dei coinvolti, che testimonia, in modo a quanto pare inconfutabile, che la ventenne era consenziente durante i rapporti sessuali. E le analisi del sangue smentiscono che lei fosse drogata. Cadono le accuse nei confronti dei quattro giovani, ma viene denunciata la stessa protagonista del fatto, che ora dovrà rispondere di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato. Non è escluso che scatti anche la calunnia nei confronti dei quattro.
(25 luglio 2009)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #12 il: Ottobre 01, 2009, 14:39:01 pm »
Livorno. Lo denuncia per violenza, poi lo sposa, ora lei ritratta ma il tribunale condanna lui

Aveva denunciato un uomo che l’aveva violentata, poi l’ha sposato e ha ritrattato, ma il tribunale lo ha condannato comunque. L’incredibile intreccio è avvenuto a Livorno.

Tre anni fa aveva Tania Sozzi, che adesso ha 44 anni, aveva denunciato di essere stata violentata da Oreste Merli, ora cinquantaquattrenne. L’episodio si è verificato una sera di tre anni fa quando l’uomo, secondo la denuncia della donna, l’aveva attesa sotto cosa dopo che lei aveva trascorso la serata in discoteca con amici.

Qui abusò di lei, strappandole gli indumenti intimi, sempre secondo il racconto fatto dalla donna al momento di formalizzare la querela, e palpeggiandola ripetutamente. Poi, però qualcosa dev’essere cambiato, perchè i due si sono sposati.

Oggi, davanti al collegio giudicante, Tania ha ritrattato le accuse formulate nella querela, ma i giudici non le hanno creduto e hanno condannato il marito a tre anni e due mesi per violenza sessuale e trasmesso gli atti in procura relativamente alla deposizione della donna che ora rischia una denuncia per falsa testimonianza.

«Non ho detto la verità all’epoca – ha raccontato ai giudici la donna – e di questo ho già chiesto a lui di perdonarmi». Le sue parole non sono però state sufficienti a convincere i giudici.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/livorno-lo-denuncia-per-violenza-poi-lo-sposa-ora-lei-ritratta-ma-il-tribunale-condanna-lui-112151/

Offline COSMOS1

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #13 il: Novembre 22, 2009, 23:36:35 pm »
ci sono però tanti altri esempi di stupri veri e propri. che arrivano al 90% delle denunce!
e tanti altri stupri che rimangono impuniti! perchè le donne molto spesso non si sentono protette dalla stessa magistratura.
quanta superficialità!


bah ....


noi stiamo monitorando il fenomeno, in modo molto approssimativo, ma stiamo tentando

due giorni fa 4 giovani, mi pare di Foggia, arrestati per violenza: lei viene invitata da uno di qs giovinastri a giocare ai videogiochi, poi lui chiama gli altri tre, i quali la picchiano, le strappano i vestiti e la violentano a turno... e lei che fa? oibò, torna a casa, la mamma e il papà, ma anche i passanti, non si accorgono dei vestiti strappati e delle percosse, e solo qualche giorno più tardi la madre si accorge che la figlia è "strana" e ottiene la "confidenza" maddaaaaiiii, accetto scommesse che anche questo è falso

invece oggi sul corriere: un extracomunitario drogato spranga il vetro di un'auto, picchia lui, lei fugge, l'extracomunitario sale in macchina, la investe, poi la raccoglie, la porta in campagna, la violenta per 4 ore, poi la abbandona ... mah, pare molto incredibile, però è chiaro che come ci sono delinquenti che si drogano, possono anche esserci delinquenti che violentano, anche se la dinamica è davvero difficile da credere (la investe, la raccoglie, la violenta, mah ...)
senti Asterix, finora di casi veri di stupro, credibili intendo, da quando abbiamo iniziato il monitoraggio, non ne ho letto neppure uno, vedi un po' tu

e salutami Obelix
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Offline ilmarmocchio

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #14 il: Novembre 23, 2009, 13:59:16 pm »
@ Asterix  da Caio Giulio Cesare

Inventa stupro per nascondere
una perdita al videopoker
23 novembre 2009
Si è inventata tutto la giovane 25enne che aveva raccontato di essere stata rapita e violentata da tre persone, dopo essere scesa dal bus, a Melara. Non ha subito abusi sessuali, nè rapine, nè tanto meno sequestri

Non c’è una banda di stupratori extracomunitari libera per la Spezia. Che dopo avere sequestrato, violentato e rapinato una donna è riuscita a farla franca e ora gira indisturbata pronta a colpire ancora. Non c’è perché la 25enne che aveva raccontato di essere stata rapita e violentata da tre persone, dopo essere scesa dal bus, a Melara, si è inventata tutto. Non ha subito abusi sessuali, nè rapine, nè tanto meno sequestri. Si è inventata tutto per nascondere un peccato molto più veniale: ha perso, in un pomeriggio, oltre 400 euro giocando al videopoker. La stessa cifra, guarda caso, che gli avrebbero rapinato, almeno stando alle sue parole, i tre malviventi senza nome. Che poi si erano dileguati come fantasmi. Solo che erano proprio inesistenti, presenti solo nella sua fantasia di ragazza disperata che non sapeva come fare per giustificare la dabbenaggine di aver perso tutti quei soldi, con i quali avrebbe dovuto pagare l’affitto di casa. Ma i carabinieri hanno scoperto che era tutto inventato.

E questo e' un commento di un lettore

23/11/2009 08:58   MeT, Genova.

Buongiorno,
le bugie hanno le gambe corte....nel raconto della ragazza c'era qualcosa che non tornava e, grazie al lavoro dei preposti, ogni tassello è andato al suo posto.
Perdere quella cifra al Videopoker ed essere disperati? La sua disperazione è da ricercare nel problema che, quasi tutti hanno: la mancanza cronica di eurini che, la vita moderna vorrebbe piena ma che non tutti riusciamo a soddisfare.
Oggi lo stato ti permette di " provarci " a diventar ricco ma è solo un'illusione, per uno che vince ci sono milioni che ci lasciano le penne...lotto, win for life, superenalotto ecc. ancor peggio il Gratta e Perdi che può costare anche 20 Euro! Auguro alla ragazza di riprendersi dalla sua idiozia, i problemi legati alla vita ci sono e ci saranno sempre, bisogna limitare le proprie esigenze che, più di una volta risultano essere solo effimere e nulla hanno a che fare con la realtà