non c'è dubbio: questo è quasi un orco di casa e la violenza c'è per definizione in quanto la bimba aveva meno di 14 anni
epperò, io qualche dubbio ce l'ho
1 come ha fatto a fare la ripresa con il telefonino? le ragazzine che conosco io dal punto di vista tecnologico sono il massimo dell'imbranataggine! tra me e mio padre c'è stato un balzo in avanti tecnologico, tra me e i miei figli un balzo indietro! io dubito che la miss abbia potuto fare tutto da sola, secondo me qualcuno l'ha aiutata. E se qualcuno l'ha aiutata io faccio fatica a non sospettare della madre e se la madre l'ha aiutata mi risulta duro non sospettare che si tratti di una vendetta perchè lui voleva troncare la relazione! (cioè, capiamoci: c'è qualche difficoltà tecnica. Bisogna posizionare il telefonino in modo che inquadri la scena, far partire la registrazione quando comincia l'atto, prevedere eventuali fuoriprogramma, etc, il tutto senza che caio si accorga di nulla!)
2 anche ammesso che lei abbia fatto la ripresa, fatemi capire: è possibile che un orco prenda una ragazzina a sua insaputa una volta. Se lei si fa sorprendere due volte ho un sospetto. Soprattutto se i due non vivono nella stessa casa, se lui la sorprende tre volte, io dico che lei è consenziente. Ma se lei si organizza per fare la ripresa col cellulare, almeno in quell'episodio dire che non era consenziente è come contare gli angoli di un cerchio!
3 la bimba si sarebbe confidata con i genitori. Quindi anche con il padre. Ma il padre era a conoscenza della relazione della moglie? se no, l'ha saputo dal giornale? se si, la faccenda mi puzza ancora di più
http://www.guadagnorisparmiando.com/telefonia/disabilitare-internet-telefonino/ | Filma il suo stupro col cellulare e va dal pm di Redazione Stuprata per anni con particolare violenza da un amico di famiglia, a 14 anni si è convinta a denunciarlo dopo aver visto una trasmissione delle Iene sulla pedofilia. E per provare gli abusi di cui era vittima li ha filmati di nascosto dal suo aguzzino con il telefonino. Poi si è presentata in Procura che ha fatto partire l’iter processuale concluso ieri con una condanna a otto anni e quattro mesi. Le violenze erano iniziate nel 2005 quando l’uomo, 61 anni, aveva iniziato una relazione con la mamma della piccola. Sfruttando il rapporto di fiducia, l’imputato portava la vittima nella propria abitazione a Inveruno o in auto fuori città, dove la obbligava a consumare i rapporti sessuali. Poi la minacciava perché non parlasse, mostrandole bastoni e coltelli. Negli ultimi mesi però la ragazzina aveva iniziato a confidarsi con le amichette, parlando però di molestie subite da una sua vicina. Alla fine però a convincerla a denunciare le violenze, l’appello di un ragazzo vittima di pedofilia intervistato dalle Iene. Temendo di non essere creduta ha filmato l’ultima violenza, quindi si è confidata con i genitori che l’hanno subito portata in Procura. La denuncia ha portato all’arresto del bruto il 22 giugno. L’imputato ha ottenuto il giudizio abbreviato, concluso ieri con una condanna di quattro mesi più pesante rispetto agli otto anni chiesti dalla pubblica accusa.
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