Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 321950 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #285 il: Gennaio 23, 2011, 11:07:51 am »
c'è del marcio tra carabinieri e pm!
non c'è dubbio e non ce lo dice solo Silvio B.



http://www.estense.com/stupro-i-testi-accusano-se-stessi-0119957.html

Citazione
Stupro, i testi accusano se stessi
Ritrattano davanti al giudice quanto detto ai carabinieri

Lido Scacchi. “Metà di quelle cose che sono scritte lì me le sono inventate; l’altra metà l’hanno aggiunta loro”. Quel “lì” sta per il verbale di dichiarazioni redatto il 6 giugno del 2008. Quel “loro” sta per i carabinieri di Comacchio. Accusa e si accusa davanti ai giudici un testimone che ieri è riuscito a far passare in secondo piano il motivo del processo: un presunto stupro ai danni di una ragazza.

L’episodio oggetto del procedimento risale a una notte di maggio del 2008. Un gruppo di amici tra i 20 e i 30 anni si era dato appuntamento in discoteca al J&J di Lido degli Scacchi e tra loro c’era anche una ragazza di 20 anni. I giovani bevono qualche bicchiere di troppo e decidono di finire la serata nel garage adibito a magazzino di uno di loro, dove sarebbe avvenuto lo stupro. La ragazza è innamorata di uno del gruppo e chiede di essere lasciata sola con lui per godere di qualche momento di intimità.

Ma l’alcol in corpo è troppo è il giovane desiste. Uno degli amici rimasti fuori, il 29enne odierno imputato, si fa largo tra gli altri ed entra nel magazzino. E qui inizia il racconto esposto proprio ieri in aula dalla giovane, sentita come teste. “Ero sul lettino, spalle alla porta, mi stavo rivestendo. Ho sentito il rumore del chiavistello che si chiudeva. Mi è saltato addosso…”. Il racconto continua con l’imputato che l’avrebbe costretta a subire un rapporto completo (mentre il presunto stupratore, difeso dall’avvocato Renzo Oppi, sostiene di aver tentato solo un approccio e di aver desistito dopo il rifiuto della ragazza).

Una versione, quella della parte offesa, confermata davanti ai carabinieri dai componenti del gruppo nei giorni successivi alla denuncia. La giovane infatti non sporse querela subito. Dopo quella notte qualcuno della comitiva parla pubblicamente e fa affermazioni gravi, così la voce del presunto stupro arriva fino ai genitori della ragazza che si rivolgono all’Arma.

Ieri, davanti al tribunale collegiale, sono stati sentiti tre testi dell’accusa. Tre ragazzi che erano lì, in quel casolare, quella notte. Ma due di loro negano completamente quanto scritto nei verbali che firmarono. Di più. “Sono stato costretto a dire quelle cose dai carabinieri che mi hanno tenuto in caserma per un’ora e mezza” afferma il secondo teste. E ribadisce, nonostante la pm Patrizia Castaldini gli faccia notare che in pratica sta confessando di aver calunniato un innocente, che si è inventato tutto.

Il terzo teste, cugino dell’imputato, va addirittura oltre, mettendo a dura prova la pazienza del giudice Silvia Giorgi. “Tutto falso, non c’è stato nessun abuso, siamo andati tutti via”, sbotta quando la pubblica accusa gli rilegge i passi delle sue dichiarazioni di allora che accusano il parente. “In caserma mi hanno messo pressione”.

L’udienza è stata aggiornata al 23 marzo, quando verranno sentiti ulteriori testi e si terrà l’esame dell’imputato.
 
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #286 il: Gennaio 23, 2011, 11:13:38 am »
 :lol:

questa rassegna stampa sugli stupri sta diventando sempre di più una rassegna comica, non per una nostra inappropriata mancanza di tatto

qualche giorno fa l'eroina era una cagnetta

adesso è il momento di un alano

[assolutamente impossibile credere alla dinamica dei fatti: lei scende dall'autobus, viene gettata a terra e spogliata, un passante la vede e anzichè intervenire, libera l'alano  :wacko:]

http://www.geapress.org/brevi/scooby-alano-di-chigago-salva-una-donna-dallo-stupro/10973

Citazione
Scooby, alano di Chigago, salva una donna dallo stupro
di redazione | 20 gennaio 2011

Ora è un eroe. Scooby era a passeggio al guinzaglio  per le strade di Chicago, quando una ragazza,  appena scesa dall’autobus, è stata aggredita da un uomo. L’aggressore l’aveva buttata a terra e cercava  di strappargli i vestiti, voleva violentarla.
L’amico umano di Scooby lo ha prontamente sguinzagliato e Scooby ha ringhiato ed abbaiato all’aggressore, quindi lo ha rincorso lungo la Whipple Avenue, bloccandolo poi in un vicolo della George Street, in attesa della
polizia chiamata dal suo amico umano.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #287 il: Gennaio 23, 2011, 11:22:02 am »
la cosa che sconcerta di questa vicenda non è che la piccola possa essere stata stuprata: di gente malata ce n'è e ce ne sarà sempre
la cosa che sconcerta è che anzichè condannare la mamma e toglierle la piccola per non aver saputo sorvegliarla e proteggerla, per essersi presa in casa un soggetto malato, le hanno dato 15.000 euro di risarcimento
ecco un suggerimento alle donne dalla magistratura: potete guadagnare non solo con le vostre grazie, ma anche con quelle delle figlie minorenni, e in modo addirittura legale  :w00t:
http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/71252/Stupro_su_una_bambina_di_9_anni%3A_condannato_un_25enne.html

Citazione
Stupro su una bambina di 9 anni: condannato un 25enne

Una bambina di 9 anni è stata violentata circa un anno fa, di notte, da un uomo entrato nella sua cameretta. Una violenza che, hanno diagnosticato gli accertamenti medici, è avvenuta senz'ombra di dubbio. E oggi, dopo un processo con rito abbreviato, per quella violenza è stato condannato un 25enne nato a Milano. Il gup Alessandro Conti gli ha inflitto una condanna a 4 anni e 4 mesi di carcere, oltre alla provvisionale di 70mila euro per la piccola e di 15mila euro per la mamma (la quale si era costituita parte civile).
La violenza si è consumata nel febbraio 2010 in un paese della provincia. Una notte l'aggressore è entrato nella sua camera: è poi emerso che si trattava del 25enne, che conosceva la famiglia della bimba per motivi di lavoro e aveva ottenuto di alloggiare in una stanza della stessa palazzina. Dopo lo stupro, che ha lasciato ferite fisiche, oltre a quelle psicologiche, la bambina ha raccontato l'accaduto alla mamma. Le indagini dei carabinieri hanno portato al 25enne, in manette da allora. Oggi la sentenza del giudice Conti dopo il processo con rito abbreviato, che permette una riduzione della pena.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #288 il: Gennaio 23, 2011, 11:41:54 am »
ci sono poche certezza nella vita
che questo sia un falso è una delle poche

lui per anni abusa di lei, addirittura la pugnala al ventre (prima o dopo lo stupro? no, perchè, dico, scopare una donna che sanguina per una ferita la ventre deve essere particolamente eccitante...)

ma il giudice non lo arresta

 :w00t:

oibò

e noi che siamo alla ricerca dei 300 stupri di Milano, speravamo di averne trovato uno nelle vicinanze, ci dobbiamo ricredere  :dry:



http://www.cronacaqui.it/torino/10328_torino-pugnalata-e-stuprata-davanti-alla-figlioletta-ma-il-mostro-e-libero.html

Citazione
19 Gennaio 2011 ore 09:48
Torino: pugnalata e stuprata davanti alla figlioletta, ma il mostro è libero

Torino: pugnalata e stuprata davanti alla figlioletta, ma il mostro è libero

Calci, pugni e schiaffi. Insulti, offese e minac­ce. Persino una coltellata in pieno stomaco e uno stupro consumato sotto lo sguardo impaurito della figlia di pochi anni. Un incubo, un inferno durato oltre due anni e terminato solo quando la vittima, una donna poco più che quarantenne residente in provincia di Torino, ha trovato den­tro di sé il coraggio di denunciare il marito violento, suo coetaneo e figlio di un poliziotto, e rendere così pubblica una realtà fino a quel momento rimasta rinchiusa nelle quattro pareti di una modesta abitazione di un piccolo comune alle porte del capoluogo piemontese. Una de­nuncia che non è tuttavia servita a rinchiudere l'uomo in galera.

 
L'articolo di Giovanni Falconieri su CronacaQui in edicola in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta il 19 gennaio
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #289 il: Gennaio 23, 2011, 12:05:48 pm »
non c'è dubbio l'orco aveva le chiavi di casa
ma non era solo: c'era pure una orchessa
com'è la storia? forse qualche paucineuronica ha una teoria appropriata? il patriarcato si è mascherato sganciandosi dal cattolicesimo ma mantendo il controllo sulle povere menti inferiori femminili?  :w00t:



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo500754.shtml


Pedofilia, bimba stuprata a Enna
Condannati madre e compagno

Con il pretesto di riti esoterici ha violentato per anni la figlioletta della convivente, che era a conoscenza di quanto accadeva. Adesso il tribunale di Enna ha condannato a 7 anni e mezzo un operaio 59enne e la ex convivente, madre della vittima, di 45 anni. L'imputato sosteneva di essere la reincarnazione del faraone egiziano Ramsete e che la bambina fosse destinata a reincarnare la principessa sposa del faraone, attraverso una serie di riti di iniziazione.
Pedofilia, bimba stuprata a Enna

Sarebbe stato durante questi riti, con candele, frasi magiche e segni tracciati con liquidi rossi sul corpo nudo della piccola, che avvenivano gli abusi iniziati quando aveva circa 11 anni. Dagli iniziali palpeggiamenti, il muratore sarebbe passato ad abusi sempre più gravi fino allo stupro avvenuto durante quella che lui aveva definito la cerimonia che avrebbe permesso alla principessa di incarnarsi nella bambina. A raccontare tutto è stata la ragazzina che, stanca di quella situazione, era scappata di casa e si era rivolta ad un centro di accoglienza per minori..

Ultimo aggiornamento ore 11:48
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #290 il: Gennaio 27, 2011, 12:31:54 pm »
chissà pecchè ma la giudice donna crede alla versione della donna  :hmm:

[pe' carità, rispettamo la magistratura, epperò qualche dubbio sulla fantasia di cette donne nui ce lo teniamo. Per me sono rimaste scoccate da Arancia Meccanica ]

http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=193800

Stupro con manette, cinque anni all'ex della vittima

Così ha deciso la corte in relazione ad una vicenda accaduta il 19 giugno 2009. Il reato si era consumato nei boschi di Busto dove una giovane era stata trascinata dal suo ex con la scusa di parlare

Cinque anni di carcere e cinquantamila euro di risarcimento, più le spese di costituzione di parte civile, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. È la condanna inflitta in tribunale a Busto Arsizio a un operaio residente nell'Alto Milanese per una vicenda risalente al 2009, e precisamente al 19 giugno. In tale data una giovane donna di Busto Arsizio aveva subito violenza sessuale dall'uomo, con ci aveva intrecciato in precedenza una relazione. La corte presieduta dal giudice Luisa Bovitutti, con la condanna, ha dato credito al suo racconto, ovviamente contrastato fino all'ultimo dalla difesa dell'imputato, che aveva puntato su alcune incongruenze nei racconti della vittima. L'uomo era stato arrestato dagli agenti del commissariato di Gallarate a seguito delle indagini, scattate dopo aver ascoltato la giovane che era ricorsa, in stato di shock, alle cure del pronto soccorso del Sant'Antonio Abate. In quel frangente i medici avevano riscontrato sul corpo della donna segni riconducibili agli abusi subiti. Agli agenti, sia pure con difficoltà, la vittima aveva raccontato di essere stata sequestrata e violentata dopo essere stata avvicinata all'uscita di una palestra, in provincia di Milano, dal suo ex, "per parlare". Poi invece lui l’aveva condotta in una zona boschiva di Busto Arsizio e qui, bloccandola con delle manette, ne aveva abusato sessualmente. In seguito erano stati svolti sopralluoghi e rilievi scientifici, tutto agli atti del processo - insieme, come corpo di reato, alle manette usate nel frangente.
La corte con la condanna ha accolto dunque la ricostruzione dell'accusa, sostenuta dal pm Isidori; per la difesa, affidata all'avvocato Besani, sarà prudente attendere le motivazioni, che saranno depositate entro sessanta giorni, ma vi sarà comunque ricorso in sede di appello. Data la delicatezza del caso, si è proceduto a porte chiuse.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #291 il: Gennaio 27, 2011, 12:40:46 pm »
ci sono gli stupri veri e gli stupri falsi
tra i falsi stupri ci sono quelli onesti e quelli disonesti
questo è chiaramente un onesto falso stupro
il prototipo di ogni falso stupro
la escort, a ben altro avvezza, denuncia di essere stata palpeggiata  :w00t: [suppongo aggratis] e registra tutto, tipo Striscia...



http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/01/25/foto/d_addario_in_questura_a_lecce-11643477/1/

Più di cinque ore di interrogatorio. Tanto c’è voluto al pubblico ministero Stefania Mininni per tentare di ricostruire quello che sarebbe avvenuto durante la vacanza di Patrizia D’Addario quest’estate in Salento, a cavallo di Ferragosto, nella villa del patron del Racale Calcio Salvatore De Lorenzis. Quattro gli indagati ascoltati dalle 15 di ieri pomeriggio fino a tarda sera negli uffici della questura di Lecce. Il fatto che li vede implicati è per tre di loro (Salvatore De Lorenzis, Maurizio Sorge, Larry Scarlino) l’accusa di stupro, minacce e lesioni nei confronti della ex escort barese Patrizia D’Addario, a sua volta indagata per calunnia da De Lorenzis che l’accusa di essersi inventata tutto. Il primo a lasciare la questura, alle 19, è stato Larry Scarlino, l’imprenditore salentino trapiantato in Emilia Romagna. L’accusa per lui è di aver palpeggiato la D’Addario, la sera del 16 agosto, durante una grigliata a casa De Lorenzis. L’uomo, difeso dall’avvocato Luigi Rella, si è dichiarato completamente estraneo ai fatti. Lo stesso hanno fatto gli altri due indagati, il re delle slot machine Salvatore De Lorenzis ed il fotografo di gossip Maurizio Sorge, rispettivamente difesi dai legali Vincenzo Venneri e Federico Troisi, in sostituzione dell’avvocato Francesco Fasano, ma per quanto riguarda loro gli episodi di stupro contestati sarebbero due. Il primo sarebbe avvenuto il 16 agosto, nella stessa circostanza in cui sarebbe coinvolto anche Scarlino, il secondo, invece, si sarebbe verificato il 18 agosto, quando i due uomini si sarebbero resi conto che D’Addario aveva scattato con il suo telefonino una serie di fotografie del soggiorno e registrato su di un’audiocassetta tutti i discorsi che si tenevano nella villa di ALESSANDRA BIANCO

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #292 il: Gennaio 27, 2011, 12:49:21 pm »
anche la descrizione di questo stupro suscita qualche perplessità riguardo alla dinamica:

2 ragazze
3 ragazzi
una macchina

come si sono piazzati per stuprarle? le hanno stuprate una per volta (uno sorvegliava una ragazza fuori dall'auto mentre gli altri due stupravano la seconda?) in un parcheggio deserto e lontano dal monto?  :wacko: 


http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/01/26/news/stupro_di_gruppo_su_due_sedicenni_tre_giovani_in_manette_a_cremona-11700786/

VIOLENZE SESSUALI
Stupro di gruppo su due sedicenni
conosciute via Facebook: tre arresti
Tutti i protagonisti della vicenda, avvenuta nel novembre scorso, sono stranieri. Le ragazze erano
state contattate attraverso il social network e invitate a trascorrere una serata in una discoteca


Due sedicenni di Cremona sono state violentate nell'abitacolo di un'auto ferma in un parcheggio a Monticelli d'Ongina, nel Piacentino, da tre giovani che sono stati arrestati dalla polizia. La vicenda risale allo scorso novembre e tutti sono stranieri.

Le ragazze sono state contattate su Facebook per una serata in discoteca, ma sono finite in balia di un ragazzo di neanche vent'anni e di due diciassettenni. I presunti violentatori sono stati arrestati sulla base di due ordinanze firmate rispettivamente dai giudici della Procura della Repubblica di Piacenza e dai loro colleghi della procura presso il tribunale dei minori di Bologna. Le due adolescenti e i tre giovani risiedono a Cremona. Poiché la violenza si è consumata a Monticelli, i provvedimenti sono stati presi dall'autorità giudiziaria emiliana.

La vicenda è stata spiegata nei tratti essenziali - la nazionalità non è stata resa nota - dal vicequestore aggiunto di Cremona, Sergio Lo Presti, nel corso di una conferenza stampa . Dopo un primo contatto tra una delle due ragazze - entrambe ospiti di una casa protetta di Cremona - le due sedicenni e i tra ragazzi hanno iniziato a comunicare tramite Facebook. I cinque ragazzi hanno deciso di passare una serata in discoteca a Brescia. Ma anziché portarle nel locale, i giovani si sono fermati nel parcheggio: hanno cercato di avere  rapporti sessuali con le sedicenne e alla loro opposizione le hanno stuprate.

(26 gennaio 2011)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #293 il: Gennaio 29, 2011, 13:43:11 pm »
nella società capitalista questa è la strada: il risarcimento danni
vedremo che prima o poi i giudici acefali dovranno iniziare a rispondere di danno patrimoniale!


http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2011/01/28/visualizza_new.html_1614530378.html

Accusato stupro fini' in carcere, chiede 60.000 euro danni
Video 'hard' lo scagiono', risarcimento per ingiusta detenzione
28 gennaio, 19:12

 
(ANSA) - RAVENNA, 28 GEN - Fini' in carcere per 13 giorni con l'accusa di stupro su una 19enne, ma un video 'hard' con la presunta vittima girato di nascosto lo scagiono', tanto da arrivare all'archiviazione del fascicolo penale. Ora un operaio romeno di 31 anni, incensurato e domiciliato a Cervia, tramite il suo legale ha chiesto alla corte d'Appello di Bologna un indennizzo per ingiusta detenzione di 60.000 euro. L'avvocatura dello Stato, pur non opponendosi alla richiesta, ha chiesto che la cifra venga ridimensionata. I giudici si sono riservati la decisione. L'ordinanza e' attesa per i prossimi giorni. (ANSA).
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #294 il: Gennaio 31, 2011, 13:31:11 pm »
 :lol:
la fantasia al potere!

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/cile-roma-facebook-skype-stupro-730954/

Lei rischia uno stupro a Roma, il fidanzato la salva dal Cile grazie a Facebook e Skype

ROMA – Ha trovato un uomo nel suo letto d’albergo che la molestava e allora ha chiesto aiuto tramite il social-network Facebook al fidanzato, che però era dall’altra parte del mondo, in Cile. E lui, utilizzando Skype, ha avvertito la polizia italiana, che è intervenuta e ha fermato un uomo, di 30 anni, albanese, con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona.

E’ avvenuto la scorsa notte a una giovane cilena che aveva preso una stanza in un albergo di via Nazionale, a Roma. La donna quando si è svegliata e ha scoperto l’uomo, ha urlato costringendolo a fuggire.

Subito dopo, benchè in stato di choc, ha contattato su Facebook il fidanzato in Cile che è riuscito a mettersi in contatto tramite Skype con la Polizia Municipale di Roma che ha immediatamente girato la richiesta d’aiuto alla Sala Operativa della Questura. I poliziotti in pochi minuti hanno individuato l’uomo, D.A., che soggiornava in un locale dell’albergo, per il quale svolgeva lavori saltuari.

30 gennaio 2011 | 13:43
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« Risposta #295 il: Febbraio 02, 2011, 12:55:29 pm »

Gli mancano tre dita a una mano: la vittima non se n'è accorta


http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/02/01/news/gli_mancano_tre_dita_la_vittima_non_l_ha_visto-11941513/

Accusato di stupro da una prostituta e scappato dall'Italia, venne condannato in contumacia. Ma la sua menomazione, dodici anni dopo, potrebbe fare la differenza nel processo d'appello: secondo il suo avvocato, la donna si sarebbe sbagliata
di LORENZA PLEUTERI

Nella foto che lo ritrae, a 16 anni, si vede che gli mancano tre dita di una mano. Ma la prostituta che lo ha accusato di stupro e fatto arrestare, descrivendolo senza incertezze, alla menomazione non ha mai accennato. Questo "segno particolare" è il jolly giocato a sorpresa dall’avvocato Antonio Genovese, potrebbe fare la differenza al processo d’appello in corso in aula 50. "La vittima - è la tesi difensiva - su di lui si è sbagliata". Alla sbarra c’è il cittadino albanese Genci Hamzaj, 34 anni. Il 3 giugno 1998, secondo l’accusa, con altri due uomini rapinò e violentò una connazionale costretta a battere. Poi scappò dall’Italia. Condannato in contumacia, fu arrestato a Bari 12 anni dopo i fatti contestati, appena rientrò in Italia. Venne scarcerato, per questioni tecnico-formali, ed ebbe la possibilità di impugnare la sentenza di primo grado. Adesso, a sorpresa, spunta la inesplorata questione della conformazione anatomica della mano. Il difensore Genovese ha esibito la fotografia, appena avuta dall’Albania, e ha posto la questione. Secondo il procuratore generale Francesco Scisciot il particolare è ininfluente ai fini dell’accertamento delle responsabilità. La Corte d’appello non vuole invece lasciare nulla di inesplorato, prima di pronunciarsi. Con una ordinanza ha chiesto di acquisire il cartellino dattiloscopico dell’imputato, quello su cui nel 1998 aveva impresso le impronte delle dita.

(01 febbraio 2011)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #296 il: Febbraio 03, 2011, 10:33:42 am »
che dire, che tutti i salmi  finiscono in gloria?

Il Gazzettino, edizione di Venezia, pag. XI Mercoledì 2 Febbraio 2011,

Per giustificare la "fuga d’amore" s’inventò una violenza sessuale mai avvenuta, facendo finire sotto accusa il ragazzo che ora è diventato suo marito e padre di una bimba di 3 mesi.
      Protagonista della vicenda giudiziaria è una ragazzina di etnia rom di appena 15 anni che, all’epoca dei fatti, risiedeva in provincia di Brescia. Il processo si è celebrato ieri davanti al Tribunale di Venezia in quanto, nel novembre del 2009, la coppia si era "rifugiata" a Mestre e proprio in quei 3 giorni di "fuga" la quindicenne aveva collocato l’asserita violenza sessuale. Agli inquirenti dichiarò di essere stata narcotizzata e violentata dal ventunenne con il quale si trovava, e con il quale aveva un rapporto di amicizia fin da bambina.
      La Procura aprì un’inchiesta, sollecitata anche dalla madre della ragazza, e concluse gli accertamenti con il rinvio a giudizio del ventunenne. Nel corso del processo, però, è emersa una realtà ben diversa: la stessa minorenne ha spiegato ai giudici di essere stata consenziente e di aver avuto rapporti con il ventunenne da lungo tempo. La loro "fuga d’amore" a Mestre era stata decisa quando i genitori della ragazzina le comunicarono di essere stata promessa in sposa ad un altro giovane, residente a Parigi, in Francia, con il quale lei non voleva avere nulla a che fare. E, quando la coppia fu scoperta, la ragazzina inventò una versione per evitare i prevedibili pesanti rimproveri dei genitori.
      Il Tribunale, presieduto da Sara Natto (giudici a latere Chiara Bitozzi e Barbara Lancieri) ha quindi assolto il ventunenne dall’accusa di violenza sessuale, trasmettendo gli atti alla Procura del Tribunale per i minorenni affinché proceda per il reato di calunnia nei confronti della ragazzina, oggi diciassettenne. Lo stesso pubblico ministero, Massimo Michelozzi, aveva concluso la sua requisitoria sollecitando l’assoluzione dell’imputato.
      Nel frattempo la minorenne ha concretizzato il suo sogno d’amore: è riuscita a non sposare il promesso sposo parigino scelto dai genitori contro la sua volontà. Al contrario si è maritata proprio con il ventunenne da lei accusato falsamente di averla violentata. E, tre mesi fa, la giovane coppia ha messo al mondo una bimba.

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« Risposta #297 il: Febbraio 03, 2011, 10:41:12 am »
Ammirevole la fermezza di alcuni uomini, grazie a loro l'ipocrisia dilagante viene a galla
Se avesse fatto quello che era lecito aspettarsi (le avesse sparato con la pistola d'ordinanza un caricatore intero!) oggi tutti la ricorderebbero come vittima
Ha saputo aspettare e sperare contro ogni speranza nella giustizia
ed è stato fortunato
peccato che lei adesso abbia solo da affrontare un processo per calunnia


Genova, poliziotto scagionato dall’accusa di stupro querela la ex

http://www.genova24.it/2011/02/genova-poliziotto-scagionato-dallaccusa-di-stupro-querela-la-ex-7476

Genova. Da carnefice a vittima: un poliziotto accusato di aver legato e violentato la sua ex compagna è stato oggi scagionato da ogni accusa. La donna, insegnante di educazione fisica, benchè la vicenda risalisse al 2004 lo aveva denunciato solo lo scorso anno, per paura,secondo quanto da lei riferito, di ritorsioni e minacce. Ai giudici aveva poi raccontato di essere stata legata e violentata e di avere anche contratto una malattia venerea durante il rapporto.

Oggi il Gip ha archiviato il fascicolo, accogliendo la richiesta del pm. La vicenda però continuerà ancora: la donna è stata querelata dal poliziotto ed è ora indagata per calunnia.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #298 il: Febbraio 03, 2011, 16:45:42 pm »
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_2/assolto-ispettore-polizia-stupro-nigeriana-corelli-181382256986.shtml

Via Corelli, assolto l'ispettore di polizia
accusato di violenze su una nigeriana


La ragazza aveva raccontato che l'uomo era entrato nel suo letto e che giorni dopo l'aveva picchiata

MILANO - È stato assolto con formula piena l’ispettore di polizia Vittorio Addesso, in servizio al Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano, che era accusato di violenza sessuale aggravata per aver aggredito una nigeriana, quando si trovava nel Cie, pochi giorni prima della rivolta dell’agosto 2009. La sentenza di assoluzione è stata emessa con rito abbreviato dal gup di Milano, Simone Luerti. Lo stesso pm Gianluca Risco aveva chiesto l’assoluzione. L’ACCUSA - Il poliziotto era accusato di aver molestato la donna, J.O., 28 anni, mentre si trovava distesa sul materasso nella sua camera nell’agosto del 2009. La donna aveva parlato del tentativo di violenza già nel 2009, nel corso di un processo in cui era imputata a Milano per la rivolta avvenuta nel Cie (per quei fatti la giovane era stata condannata a sei mesi). La nigeriana poi aveva confermato le accuse nel corso di un incidente probatorio nel giugno del 2010. «Una sera di agosto, prima delle proteste del 13 - ha detto la ragazza - l’ispettore Addesso venne in camera mia mentre stavo dormendo, s’infilò nel letto e iniziò a toccarmi». Testimoni dell’episodio sarebbero stati un’altra ospite del centro e un operatore della Croce Rossa. Quest’ultimo, stando sempre alle parole dell’imputata, avrebbe cercato di minimizzare di fronte alla reazione impaurita della ragazza, dicendo che l’ispettore «stava scherzando». In precedenza, ha raccontato ancora la donna (imputata assieme ad altri 13 immigrati), «mi aveva detto che mi avrebbe fatto uscire dal centro, se accettavo di avere un rapporto con lui, fuori». La sera dei disordini, invece, ha spiegato ancora l’immigrata, «l’ispettore mi ha colpito quattro volte, una con un pugno in faccia». «Ci chiediamo se tanta attenzione alle garanzie dell’imputato - hanno spiegato i legali della giovane, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini - sarebbe stata osservata a parti inverse. È infatti la parola di una straniera contro un rappresentante dello Stato». ] MILANO - È stato assolto con formula piena l'ispettore di polizia Vittorio Addesso, in servizio al Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano, che era accusato di violenza sessuale aggravata per aver aggredito una nigeriana, quando si trovava nel Cie, pochi giorni prima della rivolta dell'agosto 2009. La sentenza di assoluzione è stata emessa con rito abbreviato dal gup di Milano, Simone Luerti. Lo stesso pm Gianluca Risco aveva chiesto l'assoluzione.

L'ACCUSA - Il poliziotto era accusato di aver molestato la donna, J.O., 28 anni, mentre si trovava distesa sul materasso nella sua camera nell'agosto del 2009. La donna aveva parlato del tentativo di violenza già nel 2009, nel corso di un processo in cui era imputata a Milano per la rivolta avvenuta nel Cie (per quei fatti la giovane era stata condannata a sei mesi). La nigeriana poi aveva confermato le accuse nel corso di un incidente probatorio nel giugno del 2010. «Una sera di agosto, prima delle proteste del 13 - ha detto la ragazza - l'ispettore Addesso venne in camera mia mentre stavo dormendo, s'infilò nel letto e iniziò a toccarmi». Testimoni dell'episodio sarebbero stati un'altra ospite del centro e un operatore della Croce Rossa. Quest'ultimo, stando sempre alle parole dell'imputata, avrebbe cercato di minimizzare di fronte alla reazione impaurita della ragazza, dicendo che l'ispettore «stava scherzando». In precedenza, ha raccontato ancora la donna (imputata assieme ad altri 13 immigrati), «mi aveva detto che mi avrebbe fatto uscire dal centro, se accettavo di avere un rapporto con lui, fuori». La sera dei disordini, invece, ha spiegato ancora l'immigrata, «l'ispettore mi ha colpito quattro volte, una con un pugno in faccia». «Ci chiediamo se tanta attenzione alle garanzie dell'imputato - hanno spiegato i legali della giovane, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini - sarebbe stata osservata a parti inverse. È infatti la parola di una straniera contro un rappresentante dello Stato».
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #299 il: Febbraio 05, 2011, 13:33:10 pm »
vabbè, è un tentativo di stupro. Un po' surreale la dinamica. Senza dubbio zoccola lei. Però se questo è tutto, è veramente "tanto che non basta a dire poco".

"Tentarono stupro di gruppo": condannati

http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/145914/   

La vicenda risale al 2005, a Palermo, quando una giovane palermitana denunciò di avere subito un tentativo di violenza da parte di due ragazzi

 

PALERMO. La Corte di Appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, ha condannato ad un anno e 10 mesi di carcere XXXXXX YYYYYYY e XXXXXXXX YYYYYYYY. Entrambi erano accusati di tentata violenza di gruppo. Il verdetto conferma la condanna inflitta in primo grado.    La vicenda risale al 2005, quando una giovane palermitana denunciò di avere subito un tentativo di violenza da parte di due ragazzi. La vittima riferì di essere andata a casa di YYYYYYY insieme a YYYYYY e di avere avuto un rapporto sessuale con il primo, mentre l'amico si era allontanato.    Tornato nella stanza in cui la coppia si trovava YYYYY avrebbe preteso un rapporto orale con la ragazza che, invece, si sarebbe rifiutata. A quel punto i due amici avrebbero cercato di stuprarla ma lei sarebbe riuscita a fuggire.    La ragazza dopo il tentativo di violenza andò in ospedale a farsi refertare. I giudici e ora la Corte di Appello hanno creduto al suo racconto.

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« Ultima modifica: Settembre 27, 2016, 15:38:00 pm da COSMOS1 »
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