Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 321941 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #360 il: Maggio 21, 2011, 13:13:20 pm »
 :mad:

e lei poverina era così terrorizzata che ha leccato il pene di lui con tanta delicatezza, neppure un morsetto piccolino?

FALSO!




Aggredita e stuprata da un 18enne
giovedì 19 maggio 2011

http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/25822/218/

(red.) Prima l'aggressione, poi lo stupro. Una donna di 35 anni di Esine è stata violentata da un ragazzo di 18 anni di origine albanese.
Tutto è accaduto lungo una pista ciclabile che costeggia il fiume Oglio, lungo la pista ciclabile delle Toroselle, a Sine, che corre di fianco al fiume Oglio.
La donna nel pomeriggio di mercoledì stava camminando di buon passo, quando è stata avvicinata dal giovane che con la forza l'ha trascinata lungo un sentiero poco battuto al lato del quale ci sono alcuni cespugli.
Qui l'ha palpeggiata e picchiata, poi l'ha costretta ad un rapporto orale. Choccata la vittima non ha potuto opporre resistenza, ma quando l'aggressore se n'è andato ha trovato la forza di raggiungere la caserma dei carabinieri di Darfo Boario, dove ha denunciato l'accaduto, fornendo anche una descrizione dell'uomo che aveva abusato di lei.
I militari le hanno quindi mostrato alcune foto segnaletiche e la 35enne ha riconosciuto il giovane albanese, già noto alle forze dell'ordine per piccoli reati, che vive a Esine da anni insieme alla sua famiglia e al momento risulta senza occupazione.
Quando i carabinieri sono andati a prenderlo il giovane era a casa. E' stato arrestato per violenza sessuale e portato in carcere. I suoi abiti sono stati posti sotto sequestro.
La 35enne di Esine è stata poi accompagnata in un ospedale della Bergamasca per accertamenti clinici.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #361 il: Maggio 21, 2011, 13:21:54 pm »
CI VUOLE MOLTO PELO A RACCONTARE FROTTOLE COME QUESTA
MA ANCHE MOLTO A SCRIVERLE!

Stuprata e rapinata nel quartiere della movida
di Redazione

http://www.ilgiornale.it/milano/stuprata_e_rapinata_quartiere_movida/21-05-2011/articolo-id=524541-page=0-comments=1

Terminato all’alba un giro per discoteche, si è incamminata verso casa e per strada ha conosciuto due «rassicuranti» stranieri. Ha accettato di farsi accompagnare ma davanti alla porta i due hanno estratto un coltello, l’hanno costretta a farli salire, violentata e rapinata. Dopo una settimana di indagini e appostamenti, gli investigatori della mobile hanno individuato i due bruti. Entrambi pregiudicati, uno aveva ancora a casa il bottino e anche dimenticato dalla vittima le proprie chiavi di casa. Inevitabile l’arresto.
La donna, 30 anni, abita non distante dal modaiolo corso Como e giovedì 12 era uscita per un giro di discoteche. Una «serata» durata l’intera notte e solo verso le 5.30 la ragazza si è decisa a tornare. Si è incamminata verso casa, sembra anche un po’ «bevuta», e questo forse le ha un po’ abbassato le normali difese. Infatti quando ha incrociato due «simpatici e gentili» stranieri non ha avuto problemi a farsi accompagnare. Poco meno di un chilometro, poi davanti alla porta i due sono passati alle vie di fatto. Minacciata con un coltello, è stata costretta a farli salire a casa dove ha subito la violenza da entrambi. E prima di andarsene i due l’hanno anche derubata di scarpe, borse e occhiali.
La vittima, forse ancora mezza stordita dall’alcol si è poi addormentata e solo nel primo pomeriggio ha chiamato la polizia. Gli investigatori l’hanno invitata a formalizzare la denuncia, consigliandole anche di recarsi alla Mangiagalli. La donna è stata visitata nel pomeriggio dai medici del Centro Antiviolenza che, dato il tempo trascorso, non hanno potuto certificare lo stupro. Poi è passata in questura fornendo una descrizione dei due uomini e le strade attraversate insieme.
Indicazioni utili perché gli investigatori hanno potuto recuperare i filmati di diverse telecamere che immortalavano i tre insieme, riuscendo a isolare fotogrammi abbastanza nitidi dei violentatori. E hanno iniziato ad appostarsi nelle zone attorno a corso Como nella speranza di incontrarli.
Una settimana di paziente attesa poi l’altra sera i poliziotti li hanno riconosciuti nella folla. Si tratta di Marius A., romeno di 32 anni, e Marek K, 26, entrambi con precedenti per furti e ricettazione. Marius, ma non Marek, viene riconosciuto in foto dalla donna e inoltre nella sua abitazione viene ritrovata la maggior parte della refurtiva. Senza contare che ha anche dimenticato le chiavi in casa dalla vittima. Ammettono di aver incontrato la donna quella sera, ma non la violenza. Un particolare di cui dovranno dar conto al magistrato che li interrogherà nelle prossime ore per convalidare il fermo.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #362 il: Maggio 23, 2011, 16:32:05 pm »
scarcerato dopo 27 ANNI!


Dallas man freed after 27 years behind bars for rapes he did not commit

http://truthinjustice.org/pinchback.htm

By JENNIFER EMILY Staff Writer jemily@dallasnews.com
Published 12 May 2011 10:26 AM

DNA testing has freed another wrongly convicted man in Dallas County.

State District Judge Don Adams on Thursday ordered that Johnny Pinchback be released after the district attorney’s office and the Innocence Project of Texas said DNA testing proves he is innocent.

Pinchback, 55, pleaded not guilty in 1984 but was convicted by a jury in the sexual assault of two teenage girls and sentenced 99 years in prison.

Pinchback was released to hugs, handshakes and cries of joy a little over an hour after the hearing. He had to return to the jail to complete paperwork.

He plans to join his wife, mother, siblings, attorneys and other exonerees for a steak lunch.

Pinchback said he never doubted he would be freed one day because he held on to hope and God during his 27 years behind bars.

“It was pretty hard. But I trusted in God,” he said. “I knew one day I would be a free man.”

Still he said, he would see other exonerations on TV and wonder, “When is it my turn?”

After being hugged by fellow exonerees in the courtroom, Pinchback yelled, “Where’s my wife?”

His wife, Sandra Pinchback, began making her way to the front of the courtroom. But his mother, Lillian Bunton, reached Pinchback first. Bunton smiled through her tears as she held on to her son.

“I love you. Everything’s going to be OK,” Pinchback told his mother.

“I know. I know,” Bunton said.

Then Pinchback kissed and hugged his wife, brothers and sisters and other well wishers. By the end of the lengthy procession, he had makeup stains on both sides of his white suit from all the hugs.

Victor Thomas, an Ellis County exoneree who served time in prison with Pinchback, said that Pinchback encouraged him and others not to give up in pursuing their innocence. Thomas said he was glad to see his friends prayers answered Thursday.

“He encouraged us. We’ve got a lot of respect for him,” Thomas said. “He would say, ‘You’ve got to go to the law library and not out into the yard’” for recreation.

Pinchback will be the 22nd man cleared by DNA testing in Dallas County, which has more exonerations than any county in the nation since 2001, largely because the county preserved more evidence from past crimes.

Like all but one of Dallas County’s DNA exonerations, Pinchback was convicted based on faulty eyewitness testimony. The girls were walking in Oak Cliff when they were held at gunpoint, ordered into a vacant lot, tied up and raped.

They identified Pinchback as their attacker in photo lineups and at his trial.

Dallas County District Attorney Craig Watkins said after the hearing that Pinchback’s case illustrates yet again the need for the Texas Legislature to pass bills reforming eyewitness identification procedures and rules on the storage of evidence.

Watkins urged voters to call their representatives about passing the bills.

“I would ask that everyone who sees this travesty do something about it,” Watkins said.



da notare: il Dallas è lo stato con il maggior numero di processi revisionati conclusosi con l'assoluzione dell'accusato. Perchè è lo stato che conserva più prove del processo!!!

se avessero buttato via le prove e non fosse stato possibile fare l'esame del DNA, quel poveraccio sarebbe ancora in galera!

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #363 il: Maggio 28, 2011, 17:25:14 pm »
BRUTTI PORCI MASCHILISTI!
DOVE ANDREMO A FINIRE
LA POLIZIA NON CREDE ALLE DONNE CHE DENUNCIANO!
LE SOTTOPONGONO ADDIRITTURA A VISITA GINECOLOGICA!
MASCHILISTI!
 :lol:


LA DENUNCIA
Notte di terrore alla Romanina
"Violentata in auto da tre uomini"
Il racconto di una giovane donna negli uffici della mobile. Ma lo stupro non è confermato dalla visita ginecologica e la ricostruzione del fatto appare confusa e con molte lacune
di MASSIMO LUGLI

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/05/23/news/notte_di_terrore_alla_romanina_violentatain_auto_da_tre_uomini-16619879/

Notte di terrore alla Romanina "Violentata in auto da tre uomini"

«Sono stata violentata da un gruppo di persone mentre tornavo a casa». La denuncia è di una donna di 39 anni che è stata ascoltata, a lungo, negli uffici della mobile. Un racconto inquietante ma confuso a cui chi indaga, almeno in questa prima fase, sembra dare poco credito. La giovane, infatti, ha raccontato di uno stupro di gruppo che, però, non è stato confermato dalla visita ginecologica al San Giovanni e tutta la sua ricostruzione è molto confusa e piena di lacune. La polizia, comunque, sta cercando di ricostruire la vicenda perché non si esclude che sia stato lo shock a rendere il racconto poco credibile e pieno di particolari che non quadrano. La vittima, quando si è presentata al commissariato, era ubriaca.

La ragazza, che chiameremo Franca, abita alla Romanina con il suo ex compagno e avrebbe appena troncato una relazione con un uomo. L´aggressione sarebbe avvenuta la notte scorsa mentre tornava nell´appartamento che divide con il suo ex. «Ero in macchina - ha raccontato Franca - all´improvviso due o tre uomini mi hanno fermata, sono entrati nell´auto, mi hanno portata in un posto isolato e mi hanno violentata a turno. Poi mi hanno lasciata andare».

Dopo lo stupro (siamo sempre alla versione della trentanovenne) Franca si sarebbe in qualche modo ricomposta e poco dopo si è presentata al commissariato per sporgere denuncia. Come sempre in questi casi il primo passo è stato quello di accompagnarla in ospedale per la visita ginecologica e, eventualmente. la somministrazione della "pillola del giorno-dopo" e la profilassi contro le malattie sessualmente trasmesse. Ma i medici non hanno riscontrato alcun segno di violenza sessuale, nonostante la ragazza abbia parlato di un vero e proprio stupro di gruppo.

Durante i colloqui, condotti con l´ausilio di una psicologa dagli specialisti della squadra mobile, Franca si è contraddetta più volte e non è stata in grado di dire quanti fossero gli aggressori ne´ di darne una descrizione esauriente. La giovane donna verrà comunque ascoltata di nuovo nei prossimi giorni.

(23 maggio 2011)


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #364 il: Maggio 28, 2011, 17:32:30 pm »
ci vorrebbe qualcuno di bocca larga per dire di questa ragazzina ciò che andrebbe detto...


Enna. Tentato stupro a tredicenne, processo per direttissima allo studente universitario


http://www.vivienna.it/2011/05/23/enna-tentato-stupro-a-tredicenne-processo-per-direttissima-allo-studente-universitario/


Enna. Processo per direttissima per lo studente universitario italorumeno, F.B. di 24 anni, che venerdì mattina, nel parco della villa Torre di Federico, ad Enna, ha tentato di violentare una ragazza di 13 anni, che, in quel momento si trovava assieme ad un’amica in preda ad ebbrezza alcolica, avendo bevuto qualche birra.


Lo studente universitario, che frequenta la facoltà di Scienze motorie dell’Università Kore, è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile, coordinati dal dirigente Giovanni Cuciti, grazie alla descrizione che ne hanno fatto sia la tredicenne che la madre, che, sostanzialmente, ha evitato che si compisse pienamente lo stupro. Infatti, il suo ritardo, si era intorno alle 13, l’aveva preoccupata, aveva fatto una serie di telefonate, poi, saputo che la figlia assieme ad un’amica si trovava all’interno della villa Torre di Federico, è andata a prenderla ed arrivata nel momento cruciale, ha chiamato il 113, poi ha accompagnato la figlia al pronto soccorso dell’ospedale, ha presentato denunzia, ed assieme alla figlia ha riconosciuto lo studente universitario, la cui famiglia abita a Delia. Questa mattina, nel corso del processo per direttissima, a porte chiuse, si potranno avere altri dettagli su quanto avvenuto nel parco della villa Torre di Federico perché sono molte le domande che meritano risposte a cominciare da chi ha venduto le bevande alcoliche alle due tredicenni e quante di queste bevande sono state ingurgitate, ma su questo gli agenti hanno incominciato ad indagare sui bar ed i supermercati che si trovano vicino la villa. Come mai l’amico dello studente universitario si è allontanato, subito dopo avere incontrato le due ragazzine ? Come mai la compagna non è intervenuta per evitare la violenza sessuale e non abbia chiamato aiuto visto che vicino l’uscita della villa ci sono tanti negozi ?
Il dottor Cuciti ed i suoi agenti si sono dati tanto da fare per cercare di fare luce su questo episodio, che ha impressionato moltissimo la collettività ennese, visto che si tratta di una tentata violenza su minore, mai avvenuta sino ad oggi. Lo studente universitario è in una posizione difficile, la sua situazione è pesante tenuto conto delle varie fasi della vicenda; uno stupro tentato e fallito perché è intervenuta la madre, preoccupata per l’assenza della figlia, e poi il riconoscimento, senza tanti patemi d’animo, dell’autore di questo brutto episodio.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #365 il: Maggio 28, 2011, 17:39:50 pm »
queste sono le conseguenze della crisi economica
non ha più manco i soldi per la sveltina  :blink:



Ravenna - Violenta prostituta e scappa

http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Ravenna/Cronaca/articoli/289163/Violenta-prostituta-e-scappa.asp

Arrestato a Savio 55enne imprenditore riminese nato a Cesena. L'accusa è di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una 20enne romena, minacciata con un coltello e stuprata

FOSSO GHIAIA - Prima concorda la prestazione sessuale con la prostituta, poi la violenta minacciandola con un coltello e scappa. E' successo intorno all'1.30 di questa notte a Fosso Ghiaia. Vittima dello stupro una giovane romena di 20 anni, residente nella località ravennate. In manette, con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona, è invece finito un imprenditore di 55 anni nato a Cesena ma residente a Rimini.

Ad eseguire l'operazione di arresto sono stati i militari della stazione di Savio, affiancati dal Nor, che si sono messi sulle tracce del 55enne subito dopo l'accaduto. L'uomo infatti, pluripregiudicato, dopo aver pattuito con la romena la prestazione sessuale, l'aveva costretta a salire sul suo camper puntandole un coltello alla gola. Poi, l'aveva costretta ad un rapporto sessuale non protetto e l'aveva scaricata per strada poco dopo dandosi alla fuga. A quel punto sono scattate le ricerche da parte dei militari, che hanno rintracciato ed arrestato il cesenate a Savio.

La 20enne è stata portata al pronto soccorso, dove i sanitari le hanno prestato le cure del caso e prescritto una prognosi di tre giorni. Il responsabile dell'aggressione invece è stato portato alla casa circondariale di Ravenna, a disposizione dell'autorità giudiziaria
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #366 il: Maggio 28, 2011, 17:45:22 pm »
come cambiano i tempi!
una volta se scoprivi un ladro, quello scappava!
adesso ti violenta!  :lol:


Treviso. «Sono stata violentata dal ladro»: settantenne picchiata prima dello stupro

http://www.positanonews.it/articoli/57831/treviso_sono_stata_violentata_dal_ladro_settantenne_picchiata_prima_dello_stupro.html

La donna vive sola e ha denunciato di essere stata assalita da un 40-50enne. Test del dna per trovare tracce dell'aggressore

TREVISO - Una vedova settantenne residente a Carbonera (Treviso) ha denunciato di essere rimasta vittima di uno sconosciuto che, nel corso della notte, dopo essere entrato nella sua casa con l'intenzione di rubare, avrebbe anche abusato sessualmente di lei. La donna, che vive sola, sarebbe stata anche picchiata per essere costretta al rapporto sessuale. È stata portata al pronto soccorso per accertamenti e per scoprire se sono rimaste tracce di dna che potrebbero portare all'identificazione dell'aggressore. Il malvivente, descritto come una persona fra i 40 e i 50 anni, che secondo il resoconto era mascherato con un passamontagna, non avrebbe portato via oggetti preziosi o denaro.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #367 il: Maggio 28, 2011, 17:55:26 pm »
IL FATTO NON SUSSISTE

 :w00t:

Tentativo di stupro al Poetto, assolti i due imputati
Presunta vittima conosciuta in discoteca a Cagliari
27 maggio, 16:46

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2011/05/27/visualizza_new.html_844251656.html
   

(ANSA) - CAGLIARI, 27 MAG - Assolti perche' il fatto non sussiste. Davide Matzeu e Samuel Apogeo, cagliaritani di 25 anni, non hanno mai cercato di stuprare, il 4 dicembre 2009, una giovane mamma conosciuta poco prima in un locale notturno in citta'. Oggi il Gup ha accolto la richiesta del Pm che aveva sollecitato l'assoluzione per gli imputati. I tre si erano conosciuti in discoteca e la donna aveva chiesto un passaggio in auto per tornare a casa. I due l'avevano pero' portata al Poetto, nel piazzale di Marina Piccola, dove, secondo la presunta vittima, si sarebbe consumata la violenza. (ANSA).
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #368 il: Maggio 29, 2011, 22:04:59 pm »
c'è una cosa che non capisco: come mai le paucineuroniche meridionali (quelle di Femminismo a Sud http://femminismo-a-sud.noblogs.org/, per non fare nomi e cognomi) non commentano mai, dico MAI, i falsi stupri?  :w00t:
ultimamente sono molto arrabbiate con dsk, farneticano di congiure razziste e fasciste nei loro confronti, raccolgono i dati distorti dei PS del Lazio sulle violenze alle donne, si gongolano di clitoridi che orgasmano da soli, insomma hanno una parola per chiunque e soprattutto contro la violenza maschile...
ma una parola per i casi sempre più frequenti di stupri evidentemente falsi MAI, MAI, MAI



   

Cagliari, non fu stupro a Marina Piccola "Noi in carcere 26 giorni da innocenti" Davide Matzeu e Samuel Apogeo (Giuseppe Ungari)

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/224446

Venerdì i due ragazzi sono stati assolti dal Gup. Erano stati arrestati nel dicembre del 2009 con l'accusa di aver violentato a Marina Piccola una giovane a cui avevano dato un passaggio.

La prima notte a Buoncammino le grida degli altri detenuti riecheggiano da una cella all'altra. «Urlavano i nostri cognomi, Apogeo e Matzeu, si bocceusu , vi uccidiamo». In carcere è così, non c'è pietà per gli stupratori. È un codice rigidissimo, basta il sospetto e la condanna è immediata. Solo che Samuel Apogeo e Davide Matzeu erano lì per sbaglio, da innocenti. La ragazza che li accusava aveva mentito, solo per giustificare al marito e alle amiche una pazzia inconfessabile: essersi appartata volontariamente con due uomini.

ASSOLTI - Ci sono voluti due anni perché la verità venisse a galla. Davide Matzeu e Samuel Apogeo sono stati vittime di un errore giudiziario che è costato loro 26 giorni dietro le sbarre, 20 dei quali nel carcere per sex offender di Lanusei.

IL FATTO - È la notte tra il 4 e il 5 dicembre 2009 quando all’uscita dal “Movida” i due giovani danno un passaggio per tornare a casa a una ragazza conosciuta la sera nel locale. “Quando le abbiamo domandato dove dovevamo portarla non ha risposto, continuava a ridere, diceva ‘voi dove andate?". Alla fine l'auto si ferma nel parcheggio sterrato di Marina Piccola, dove inizia il gioco sessuale a tre. Samuel e Davide non sanno che poco prima la giovane ha mandato un sms all'amica rimasta in discoteca, scrivendole “aiuto, non so dove mi stanno portando”. E non sanno che quella si è preoccupata e ha chiamato la polizia.

Domenica 29 maggio 2011 07.50





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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #369 il: Giugno 01, 2011, 16:05:43 pm »
già  :zzz:
ma le Femministe a SUD hanno rinunciato all'abbonamento alla rassegna stampa
hanno deciso che leggono solo quello che scrivono loro e le arpìe loro sorelle  :sick:


morso su una guancia? che si sia trattato di un succhiotto?  :wacko:



Accusato di stupro continuato ex fidanzata, assolto
Anche le continue telefonate per giudici non fu stalking
30 maggio, 19:37
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2011/05/30/visualizza_new.html_843213770.html

(ANSA) - TORINO, 30 MAG - Era accusato di aver stuprato nel 2009 l'ex fidanzata per due settimane, di averla tempestata di telefonate, di averla perseguitata con appostamenti sul luogo di lavoro: accuse pesanti di violenza sessuale e di stalking che al processo sono cadute. Per i giudici nulla piu' di un rapporto burrascoso mentre il pm Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto una pena di sei anni e mezzo di reclusione.L'uomo, romeno di 36 anni, e' stato, invece, condannato a una pena complessiva di otto mesi e 20 giorni per due casi di lesioni personali, tra cui aver picchiato e morso su una guancia la fidanzata.(ANSA).


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #370 il: Giugno 01, 2011, 16:16:17 pm »
vabbè, non è una novità che i potenti sono + innocenti degli altri  :D


GERMANIA: PROCESSO PER STUPRO, ASSOLTO MISTER METEO

(AGI) - Berlino, 31 mag. - Il Tribunale di Mannheim ha assolto il 'Mister Meteo' della televisione pubblica tedesca, Joerg Kachelmann, dall'accusa di stupro ai danni di una sua ex amante.

IN GERMANIA E' SCONTRO SULA GIUSTIZIA

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201105310926-est-rt10024-germania_processo_per_stupro_clamorosa_assoluzione_mister_meteo

La Procura aveva chiesto per lui quattro anni e mezzo di reclusione, ma nel corso del giudizio i periti e la difesa sono riusciti a dimostrare che la presunta vittima si era inventata la violenza per vendicarsi del proprio ex partner, colpevole ai suoi occhi di aver avuto relazioni sessuali con molte altre donne. Il 'processo dell'anno' in Germania si chiude dunque con un proscioglimento clamoroso, che mette sotto accusa la stessa Procura, secondo i mass media locali schierata troppo a favore della tesi colpevolista.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #371 il: Giugno 10, 2011, 19:19:43 pm »
 :crybaby:

CI STANNO RUBANDO IL MESTIERE!


lunedì, 30 maggio 2011 ore 11:54

Lo stupro fa notizia, l'assoluzione dello stupratore, no


http://www.go-bari.it/notizie/cronaca/2613-lo-stupro-fa-notizia-lassoluzione-dello-stupratore-no.html

Claudio Spagnoletti ricostruisce un "caso" di cronaca lasciato a metà dal sistema mediatico (a torto) più rinomato


LIl 19 febbraio 2009, il Sig. Abdelaziz Mabrouk, cittadino marocchino senza permesso di soggiorno, venne tratto in arresto con l’accusa di avere violentato una quarantenne italiana, senza fissa dimora, notoriamente dedita all’abuso di bevande alcooliche ed al consumo di sostanze stupefacenti. Naturalmente, le principali testate giornalistiche si affrettarono a pubblicare la notizia con dovizia di particolari, sottolineando la condizione di degrado in cui vivevano tanto il “mostro” extracomunitario, quanto la vittima italiana.In particolare, sono riuscito a reperire, fra gli altri, presenti in rete ancora oggi a due anni di distanza, due articoli, uno della Gazzetta del Mezzogiorno, l’altro della redazione di Bari de La Repubblica, che potete leggere ai seguenti link:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=229098&IDCategoria=1 

http://bari.repubblica.it/dettaglio/Fermato-marocchino-per-un-presunto-stupro/1593480

 Il Sig. Mabrouk nominò, quale difensore di fiducia, l’Avv.to Marcello Mastrangelo, il quale mi associò nella difesa. Parlammo con il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, il quale - pur spiegandoci che a suo giudizio si trattava più “…di una serata finita male” che di una vera e propria violenza sessuale - ci invitò ad accedere ad un patteggiamento predibattimentale, impegnandosi a contenere la pena in limiti che avrebbero consentito la sospensione condizionale e, dunque, la scarcerazione dell’indagato.

Il clima era, peraltro, difficile in quel momento. Pochi giorni prima, il 14 febbraio 2009, infatti, era stato commesso l’efferato delitto noto come “Stupro della Caffarella”, conclusosi con l’omicidio della vittima, la cattura di tre rumeni poi risultati innocenti ed una immediata reazione del Legislatore, che arrivò a negare al Giudice la discrezionalità in ordine alla scelta della misura cautelare da adottare in caso di violenza sessuale. Come per la associazione di tipo mafioso: esigenze cautelari presunte e obbligo di custodia in carcere.

Abdelaziz, che aveva ammesso di avere consumato un rapporto sessuale con la persona offesa, ma proclamava la sua innocenza sin dal primo momento, rifiutò recisamente questa proposta, mostrando una insospettata fiducia nella macchina della giustizia italiana.

Il Pubblico Ministero richiese il giudizio immediato e il Giudice per le Indagini Preliminari respinse la nostra richiesta di trasformazione del processo in rito abbreviato, condizionato alla audizione della persona offesa.Arrivammo, così, al dibattimento, che si dimostrò, sin da subito, assai complicato. La presunta vittima, infatti, non si presentò a rendere testimonianza, per cui il Pubblico Ministero, ben conscio della condizione di persona senza fissa dimora della stessa, richiese l’acquisizione della denuncia e delle sommarie informazioni testimoniali rese innanzi alla Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 512 c.p.p., essendo la persona offesa, a suo dire, irreperibile.

Per fortuna scovammo, nel fascicolo del P.M. la prova della avvenuta citazione testimoniale, che dimostrava che la persona offesa non era affatto irreperibile, ma che vi erano soltanto difficoltà nel reperimento e il Tribunale dispose nuove ricerche.

Sennonché, alla udienza successiva, il Pubblico Ministero diede atto del decesso della vittima e il Tribunale dispose l’ascolto dell’agente di P.G. che lo aveva costatato. Apprendemmo, così, che la vittima era deceduta in seguito ad una overdose di metadone ed, essendo divenuto impossibile ascoltarla, venne disposta l’acquisizione di quanto aveva riferito nel corso delle indagini preliminari. All’udienza del 26 maggio 2011, il Tribunale di Bari ha assolto il Sig. Mabrouk dalla imputazione di violenza sessuale perché il fatto non sussiste o, meglio, perché manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova della sussistenza del fatto.

 La motivazione è riservata, ma è assai probabile che il Giudice abbia ritenuto di dovere assolvere l’imputato, non avendo potuto sottoporre la persona offesa a quel vaglio di attendibilità che la Cassazione richiede affinché possa essere pronunciata una condanna sulla base delle sole dichiarazioni della vittima, non riscontrate da alcun altro elemento.

 Nel caso di specie, ovviamente, era oltretutto venuta a mancare la formazione della prova nel contraddittorio delle parti, che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ritiene condizione fondamentale perché il processo possa essere ritenuto equo. Abbiamo, naturalmente, inviato un comunicato stampa a tutte le testate giornalistiche, al fine di permettere al Sig. Mabrouk di ottenere una almeno parziale riabilitazione mediatica ma, a tutt’oggi, la notizia della assoluzione è stata pubblicata soltanto dal quotidiano online Go-Bari, diretto dall’ottima e sempre attenta Fortunata Dell’Orzo.

 Siamo ancora fiduciosi che nei prossimi giorni provvederanno alla rettifica anche le altre testate, e sopratutto quelle che due anni fa dipinsero il Sig. Mabrouk come stupratore. Ma siamo anche ben consci del vecchio detto che “cane che morde uomo non fa notizia”…

Claudio Spagnoletti, Avvocato

 


20 Febbraio 2009

Stupro a Bari, storia
di degrado e disagio

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=229098&IDCategoria=1

BARI - Marginalita', disagio sociale, clandestinità e periferia urbana: è lo scenario che fa da sfondo alla violenza sessuale subita l’altra notte a Bari da una donna italiana di 38 anni, senza fissa dimora e con problemi legati al consumo di droga, da parte di un cittadino marocchino, irregolare che vive con altri connazionali in una baraccopoli alla periferia della città. L’uomo è stato sottoposto a fermo dalla polizia che ha anche denunciato una cittadina romena, accusata di concorso nella violenza: secondo gli investigatori avrebbe adescato la donna alla stazione di Bari per poi portarla nella baracca dove è avvenuta la violenza.

La vicenda risale a due sere fa ed è cominciata nella stazione centrale dove convergono i senzatetto che cercano un posto per passare la notte. Qui la 38enne ha conosciuto l’altra donna, cittadina romena, che ha detto di chiamarsi Corinne. Insieme hanno bevuto alcolici e assunto droghe per ore. Poi, verso mezzanotte, Corinne l’ha invitata a raggiungere altri amici nelle baracche che si trovano alla periferia di Bari.


Dopo avere percorso diversi chilometri a piedi, le due donne hanno raggiunto la baraccopoli, un agglomerato di costruzioni fatiscenti, prive di elettricità e di servizi, abitate prevalentemente da immigrati marocchini. Hanno ancora bevuto e consumato droghe. Ad un certo punto, Corinne ha preso un coltello agitandolo in modo da spaventare la donna e inducendola ad accettare di trasferirsi in un’altra baracca con il suo amico marocchino. Qui, quando i due sono rimasti soli, si è consumata la violenza.


Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, coordinata dal dirigente Luigi Liguori, per bloccare ogni resistenza, l’uomo avrebbe preso a schiaffi la vittima che, ormai in stato di alterazione psichica, non ha potuto opporsi alla violenza. Peraltro, quando poco prima aveva tentato di andare via, la romena le aveva preso le scarpe tagliandole con il coltello in modo che, visto il freddo, non potesse allontanarsi.


L'indomani mattina, la donna con una scusa è uscita dalle baracche ed è fuggita, ha raggiunto a piedi un’edicola in città dove ha chiesto aiuto e dove è stata soccorsa dalla polizia. Gli investigatori hanno subito interrogato le persone che abitano nella baraccopoli e nel giro di poche ore hanno trovato riscontri alle accuse della donna.


Il marocchino fermato, Abdelaziz Mabrouk, di 40 anni, nato a Casablanca, era arrivato clandestinamente in Italia sbarcando a Lampedusa nel 2006. Aveva chiesto il riconoscimento dello status di rifugiato che gli era stato negato con l’invito a rientrare in patria. Da allora aveva fatto perdere le proprie tracce.


Nelle baracche gli agenti della squadra mobile hanno trovato riscontri alle accuse e anche testimoni che hanno aiutato a ricostruire l’accaduto. Nel corso dei controlli sono stati anche individuato altri due immigrati marocchini irregolari, uno dei quali è stato arrestato e portato nel centro di identificazione ed espulsione perchè inottemperante all’obbligo di lasciare il territorio nazionale.


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #372 il: Giugno 10, 2011, 19:51:59 pm »
 :hmm:




Ragazza violentata in spiaggia a notte fonda

PORTO SANT'ELPIDIO Una studentessa 20enne aggredita sul lungomare

http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/2011/06/07/519646-ragazza_violentata_spiaggia_notte_fonda.shtml

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 7 giugno 2011 – STAVA passeggiando nei pressi del lungomare centro quando sarebbe stata aggredita, trascinata in spiaggia e violentata. Vittima dello stupro una studentessa universitaria di Monte Urano, poco più che 20enne.

L’inquietante episodio si sarebbe verificato nella notte tra giovedì e venerdì, ma è stato tenuto sotto il massimo riserbo per non turbare ulteriormente la vittima della violenza.


Era da poco passata l’una quando la ragazza, dopo avere trascorso la serata in un noto chalet della zona, stava andando a prendere la sua auto per fare rientro a casa. Mentre camminava sul lungomare sarebbe stata presa da un uomo con la forza, portata in spiaggia e violentata.

La vittima, ancora sotto shock, ha fatto rientro a casa ed ha raccontato tutto ai genitori che, viste le condizioni delle figlia, hanno subito chiesto l’intervento dei sanitari del 118. La ragazza è stata trasportata al pronto soccorso di Fermo, dove è stata sottoposta ad un accurata visita ginecologica per accertare i segni della violenza.

AVVISATI dalla madre della vittima, sono subito entrati in azione anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini per fare luce sull’episodio. La ragazza ha raccontato agli investigatori quanto accaduto, ma non ha saputo dare una descrizione accurata del suo aggressore.

La 20enne ha infatti spiegato ai carabinieri che il buio e il fatto che sia stata colta di sorpresa non hanno permesso di vedere bene lo stupratore. Proprio per questo motivo la Procura delle Repubblica di Fermo ha aperto al momento un fascicolo contro ignoti.

GLI INQUIRENTI intanto hanno raccolto le testimonianze della gente che a quell’ora si trovava nei pressi della zona in cui si sarebbe consumata la violenza, ma pare che nessuno abbia visto o sentito nulla. I carabinieri stanno battendo anche la pista del Dna prelevato dai vestiti e dalle unghie della vittima, ma stanno anche cercando conferme sul racconto della ragazza, che sarebbe pieno di contraddizioni.

Fabio Castori
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #373 il: Giugno 10, 2011, 20:03:04 pm »
LA DENUNCIA È PALESEMENTE FALSA
MA BASTA LA PAROLA DI LEI!







il che dimostra che non solo gli stupri che si concludono con l'assoluzione sono falsi

ma anche quelli che si concludono con la condanna!



Stupra 15enne al McDonald's
condannato a 5 anni di carcere
Un 47enne parmigiano ha aggredito una ragazzina nel bagno del fast food di via Emilia Ovest. Non era la prima volta che importunava delle minorenni. Arrestato nel febbraio 2010, dovrà scontare la pena in carcere e pagare 80mila euro di risarcimento danni alla vittima e 15mila alla medre di lei
 
di MARIA CHIARA PERRI

http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/06/07/news/stupra_15enne_al_mcdonald_s_condannato_a_5_anni_di_carcere-17336684/


Non si è fatto scrupoli. Ha aspettato l'occasione giusta e si è preso quello che da tempo desiderava, quello che era diventato un'ossessione. N. P., parmigiano di 47 anni, nel gennaio 2010 si è reso responsabile di una brutale e vigliacca violenza sessuale ai danni di una ragazzina di appena quindici anni. L'uomo l'ha chiusa nel bagno di un McDonald's e ha abusato di lei, dopo aver già cercato insistentemente un approccio. Non era nuovo a questo tipo di comportamenti: spesso aveva avvicinato ragazzine visibilmente minorenni per strada, importunandole e chiedendo loro il numero di cellulare. In carcere dallo scorso febbraio con l'accusa di stupro di minore, l'uomo è stato condannato oggi dal gup Paola Artusi a cinque anni di reclusione e al risarcimento di 80mila euro alla vittima, più 15mila euro per la madre di lei.

Una condanna e il riconoscimento di un danno che fanno giustizia, ma non possono cancellare i risvolti di quel terribile abuso nella vita dell'adolescente. La ragazzina, quella mattina del 9 gennaio 2010, decide di marinare la scuola con due amiche. Non può pensare che una giornata spensierata possa volgere in incubo. Le tre studentesse si recano al McDonald's di via Emilia Ovest per passare un po' di tempo insieme. Quando la 15enne va in bagno, un uomo la segue. Lei non ci fa caso, anche se l'ha già visto. Una volta l'ha importunata, avvicinandola per strada e chiedendole con insistenza il numero di cellulare. Lei ha rifiutato, pensa che la faccenda sia chiusa.

Invece, lui le ha messo gli occhi addosso. Vedendola sola, la aggredisce. La chiude in bagno, la sopraffà con la sua forza, compie un abuso sessuale completo a cui la ragazzina non riesce a opporsi. Lei rimane traumatizzata. Per la vergogna e il dolore, per un mese si chiude nel silenzio. Non racconta ai genitori che cosa è successo, ma il suo disagio affiora a poco a poco. Anche le insegnanti e le amiche se ne accorgono. Dopo un mese, lei crolla: "Mamma, ti devo dire una cosa". E racconta di quello stupro, di quel giorno che le ha cambiato la vita.

La denuncia alla polizia è immediata, subito scattano le indagini della Squadra mobile per risalire all'identità dell'aggressore. La ragazzina lo ricorda bene, lo descrive come un uomo alto e muscoloso, indica anche l'abbigliamento che aveva quel giorno. Ed è proprio il vestiario ad incastrarlo: un giorno, la vittima lo vede per strada, lui indossa gli stessi scarponcini che aveva quando l'ha stuprata. La polizia lo arresta mentre si sta recando al lavoro.

Lui nega ogni accusa. E' incensurato, scapolo, si occupa degli anziani genitori. Ma le parole della 15enne e dei testimoni lasciano pochi dubbi. E neppure il suo comportamento: già da tempo la polizia ha ricevuto segnalazioni e denunce di ragazzine dai 14 ai 16 anni fermate per strada e importunate con avances da quello che viene definito un "maniaco". La descrizione collima. Lui è un soggetto che come screensaver del cellulare ha messo una foto del proprio pene in erezione. Viene arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minorenne e rinchiuso nel carcere di via Burla, nella sezione protetti. Oggi la condanna, che dovrà scontare dietro le sbarre.

(07 giugno 2011)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #374 il: Giugno 10, 2011, 20:18:02 pm »


:w00t:



Roma: stupro in sede ex ambasciata somala, confermate accuse

Roma, 8 giu. - (Adnkronos) - Accuse confermate, in sede di incidente probatorio, per due cittadini somali accusati di avere stuprato nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso all'interno dell'ex ambasciata somala di via dei Villini, una giovane di 20 anni. Nel corso di un incidente probatorio che ha dato forza di prova ad affermazioni della ragazza aggredita e' emerso che tracce di liquido seminale sono state trovate sul cappotto indossato dalla giovane, tracce riconducibili ad uno dei due somali accusati dello stupro.

Anche nel corso dell'incidente probatorio la ragazza, assistita dall'avvocato Teresa Manente, ha confermato le accuse raccontando i fatti accaduti quella notte quando, dopo aver litigato con i genitori era uscita di casa, aveva fatto un giro per la citta' e aveva bevuto. Durante il suo girovagare incontro' un giovane che l'accompagno' nell'ex ambasciata somala di Roma dove poi avvenne l'aggressione.


Qui le cose sono due: o il giornalista è deficente, o non ha riletto quello che ha scritto!
Lo sperma ritrovato sulò cappotto confermerebbe lo stupro?  :w00t:
LO STUPRO DI CHE? DEL CAPPOTTO?




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