Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 321911 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #435 il: Ottobre 06, 2011, 19:20:51 pm »
regalo per lo stupro  :ohmy:

la marocchina ha imparato la lezione: a casa sua queste minchiate non le sarebbero neppure passate per la testa!

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2011/09/29/news/lei-l-accusa-mi-ha-violentato-l-ex-nega-era-consenziente-1.845173


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Lei l’accusa: «Mi ha violentato» L’ex nega: «Era consenziente»

Un 33enne della Reggio bene – Francesco Musi – accusato di violenza sessuale da una donna marocchina con cui aveva una relazione da due mesi.

Un caso delicato e soprattutto controverso, sfociato ora in un processo dopo due richieste di archiviazione da parte del pm Valentina Salvi (la prima accolta dal gup Angela Baraldi, la seconda respinta dal gup Cristina Beretti ).

Lei dice di esser stata stuprata in auto dopo essere stata picchiata, lui da sempre parla di rapporto consenziente e di pure invenzioni quelle relative agli atti violenti. Ora toccherà alla Corte (presieduta da Francesco Maria Caruso) capire dove sta la verità. Ieri è stata sentita l’accusatrice, costituitasi parte civile tramite l’avvocatessa Enrica Sassi. Con sofferenza ha ripercorso la notte di Halloween 2007, quella al centro del processo: la coppia che rimane un po’ di tempo in una birreria del centro, la donna che fa due chiacchiere con un francese (verrà sentito in aula più avanti), l’improvvisa ira del fidanzato che afferra la 39enne e la fa uscire dal locale per poi picchiarla e costringerla a salire in auto. Lo stupro – sempre secondo l’ex fidanzata – nella macchina, all’interno di un parcheggio. Infine il rientro nella villa di lui (a Canali), con la donna costretta a guidare e a riportarlo a casa. All’arrivo il cupo avvertimento: se mi denunci ti rovino, io ho i soldi.

Sotto shock la donna riparte in auto, ma non ce la fa a proseguire e viene soccorsa da un automobilista a cui dice di essere stata violentata (particolare negato dal soccorritore, che ieri in aula ha ritrattato in parte quanto riferito ai carabinieri) per poi farsi accompagnare in ospedale dove verranno riscontrati dei lividi sul corpo della donna. Sin qui il racconto della magrebina che da vent’anni vive nella nostra città. Parole piene d’orrore: «Mi ha preso a pugni e per la gola. Ho visto la morte in faccia. Non mi sono più ripresa, ancora oggi non posso uscire di casa, ho perfino paura del buio».

A quest’orrore la difesa risponde – sempre in aula – con un gesto ad effetto. L’avvocato Nino Ruffini – che assiste l’imputato – mostra una tabacchiera d’argento (comprata in una gioielleria reggiana e ancora confezionata) regalata dalla donna al fidanzato dopo la violenza sessuale.

«Perché fare un dono a chi ti ha violentato?» la domanda provocatoria del difensore, che da questo “passaggio” inizia la sua opera di demolizione delle accuse: il rapporto sessuale ci fu ma consenziente, nella prossima udienza testimonieranno persone che dicono di aver visto la coppia insieme, in atteggiamenti intimi, dopo quella notte contestata. E nel marzo 2008 la donna, accompagnata dal fidanzato che ora accusa, avrebbe abbracciato la madre di lui annunciandole di essere incinta e di voler diventare sua nuora. Due versioni che ammutoliscono. Come finirà?(t.s.)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #436 il: Ottobre 06, 2011, 19:26:38 pm »
vabbè, come al solito
di solito i politici inquisiti dicono: "ho piena fiducia nella magistratura"
io dico:"ho una totale assoluta e incrollabile sfiducia nella magistratura...

http://www.iltempo.it/molise/2011/10/04/1290290-padre_figlio_cella_stupro.shtml

Citazione
Padre e figlio in cella per stupro
Dopo il papà anche il 22enne è stato arrestato dall'Arma per abusi su una ragazzina


Deborah Di Vincenzo Una famiglia allargata. Una casa in cui vivevano tutti insieme e al cui interno si consumavano continui abusi sessuali su due ragazzine, oltre che maltrattamenti nei confronti delle minori e non solo. Questo, in sostanza, il quadro che emerge dall'inchiesta della Procura di Isernia che, qualche settimana fa, ha portato all'arresto di un 45enne e ora a quello di suo figlio di 22 anni. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il ragazzo – da più di un anno – abusava e picchiava di continuo una ragazza di quindici anni che viveva con lui perchè imparentata con la moglie di suo padre. Lo stesso padre finito in carcere perchè ritentuto responsabile di aver violentato per mesi la sorellina della sua compagna. Una storia iniziata qualche anno fa. Quando il 45enne ha conosciuto la sua attuale compagna, l'ha sposata ed è andato a vivere con lei insieme a suo figlio. In quella casa vivevano anche le sorelle della moglie. All'inizio le cose andavano per il meglio, poi però quell'equilibrio - conquistato a fatica - si è rotto. Sono iniziate le prime discussioni in famiglia e ben presto dalle parole si è passati ai fatti. Per gli inquirenti infatti, il 45enne avrebbe picchiato in più di un'occasione sua moglie, stesso trattamento che il 22enne avrebbe riservato alla ragazza 15enne, presunta vittima degli stupri e con cui, stando a quanto si è appreso, aveva da qualche tempo una relazione. Una storia andata avanti tanto, troppo tempo. Di quello che accadeva nella casa del piccolo centro alle porte di Isernia qualcuno ha informato i carabinieri. Che hanno deciso di vederci chiaro, avviando le indagini del caso. Gli accertamenti hanno permesso di acquisire elementi sufficienti per far accogliere dal Gip la richiesta formulata dalla Procura e arrestare il padre prima e il figlio poi. Il 22enne, ultimate le formalità del caso, è stato associato presso il carcere isernino di Ponte San Leonardo, a disposizione del magistrato di turno. Già nelle prossime ore potrebbe essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia. Così come per l'altra ragazza anche in questo caso il Tribunale dei Minori di Campobasso ha disposto immediatamente l'allontanamento della minore da quella casa. Adesso si trova al sicuro, in una struttura protetta. Una storia parecchio complessa e delicata. Di questo è certo anche il legale de due uomini, l'avvocato Roberto Giammaria, che fin dall'inizio ha sostenuto con fermezza l'innocenza del suoi assistiti, chiedendo agli inquirenti accertamenti più approfonditi. La Procura invece è di tutt'altro avviso. «La particolare gravità emersa da quadro investigativo – ha infatti sottolineato il procuratore capo Paolo Albano – ed il rilevante pericolo di inquinamento delle prove, hanno imposto l'urgente provvedimento restrittivo».
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #437 il: Ottobre 06, 2011, 19:36:55 pm »
 :doh:



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Balvano, il racconto dell'inserviente della casa di riposo: «Il mio capo mi ha stuprata»-

 Ha raccontato la sua storia davanti ai giudici che dovranno decidere se assolvere o condannare il suo datore di lavoro nonchè presunto violentatore, perchè Giuseppe Luongo è l'ammistratore della casa di riposo “Il sorriso” di Balvano e all’epoca anche lei prestava servizio lì come inserviente.
Sul banco dei testimoni si è seduta la vittima Maria Giuseppa Catena, che il 3 gennaio del 2007, quando si sono svolti i fatti aveva 25 anni. Secondo la ricostruzione degli investigatori avvalorata dal gip di Potenza che ha disposto il rinvio a giudizio di Luongo, quella notte «approfittando dell’ora tarda e dell’assenza di altre persone nei locali della casa di riposo da lui gestita», la ragazza sarebbe stata “spinta” in una stanza al primo piano dello stabile, poi sul letto dove le sarebbero stati sfilati i jeans e le mutandine.
Lui l’avrebbe tenuta ferma per i polsi costringendola a subire un rapporto sessuale completo contro la sua volontà, poi sarebbe scappato e soltanto una settimana dopo quando se l’è visto di nuovo davanti lei si sarebbe deciso a denunciarlo. Maria Giuseppa Catena, incalzata dalle domande del pm Domenico Musto, dell’avvocato Donatello Cimadomo e dei giudici del collegio presieduto da Aldo Gubitosi, ieri mattina ha ripercorso tutti quegli avvenimenti. Ha spiegato che prima di quel giorno avrebbe avuto una relazione normale con il suo capo, che le dava sempre del “lei” pur facendole spesso apprezzamenti sul suo aspetto. Ha anche aggiunto particolari che aveva omesso nella denuncia e nei verbali di qualche tempo dopo con gli investigatori, come il fatto di essere svenuta durante quel rapporto sessuale, un ricordo riemerso soltanto a distanza di quattro anni, cosa che potrebbe insospettire non poco chi sarà chiamato a giudicare.
Di fatto, a parte la sua testimonianza considerata precisa e dettagliata dagli inquirenti, sono pochi gli elementi in mano alla procura della Repubblica di Potenza per sostenere il capo d’imputazione. La personalità di Luongo non desterebbe particolare preoccupazione tant’è che nel corso delle indagini non si è mai ravvisata l’esigenza di sottoporlo a una qualsiasi misura cautelare.
Nelle scorse udienze altre persone che erano presenti quella notte il 3 gennaio del 2007 hanno detto di non aver notato niente di strano, nessun rumore e nessun movimento sospetto. Poi c’è il referto dell’ospedale dove la ragazza si è fatta visitare otto giorni dopo l’accaduto e la perizia presentata dalla difesa di Luongo. Gli indizi raccolti non sarebbero univoci nel senso di attestare un rapporto sessuale violento. Il processo riprenderà a marzo per l’esame di altre testimonianze poi si passerà alla decisione.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #438 il: Ottobre 06, 2011, 19:41:46 pm »
ragazzi, ragazzi...
quando andate a prostitute dovete portarvi dietro i soldi!
chiaro?

http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/2011/10/06/594889-stuprata_minacciata.shtml



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Stuprata e minacciata di morte
Notte da incubo

Fermo, 6 ottobre 2011 - L’hanno caricata in macchina con l’inganno e poi, dopo averla condotta in un luogo appartato, l’hanno stuprata per tutta la notte.
Lo sconcertante fatto risale a qualche settimana fa, ma è emerso soltanto in questi giorni, quando la vittima, una giovane di Porto Sant’Elpidio, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto alla polizia.

Una storia inquietante che ha inizio in una notte di fine estate quando due uomini residenti nella provincia di Macerata, si recano lungo la costa per una scorribanda. Probabilmente i due sono in cerca di divertimento, forse neanche loro sanno che finirà così. Sta di fatto che “rimorchiano” la ragazza e la invitano a salire in macchina. Sarà solo l’inizio di una lunga notte da incubo, in cui la vittima dei due aguzzini subirà violenze di ogni tipo.

Lei inizia ad intuire qualcosa quando il conducente dell’auto si dirige verso un luogo isolato. Ormai, però, è troppo tardi: la giovane è già caduta irreparabilmente nella trappola tesa dai due uomini. Lei prova a ribellarsi, ma in cambio riceve schiaffi e pugni, che la rendono inerme e forzatamente docile. Inizia lo stupro a turno, fino a quando la ragazza perde i sensi.

Si risveglia poco dopo e vede una persona che si allontana dall’auto: i suoi due aguzzini, però, sono ancora lì e la sottopongono nuovamente a sevizie ed abusi sessuali di ogni tipo. Botte e stupri si protraggono fino all’alba, quando i due decidono di abbandonare la giovane per tornarsene nelle loro case. Tutto ciò non prima di minacciarla di morte per farla stare zitta: “Se parli di quanto accaduto con qualcuno ti ammazziamo: sappiamo dove venirti a cercare”. Una minaccia che sortisce l’effetto voluto solo per qualche giorno. La vittima infatti, dopo aver parlato di quella notte da incubo con un’amica, decide di denunciare lo stupro.


La Procura della Repubblica apre subito un fascicolo e scattano le indagini per identificare gli autori della violenza. Gli inquirenti partono da un dato fornito dalla vittima: i due hanno detto di essere del Maceratese e, in effetti, secondo la testimonianza della ragazza, avrebbero anche un’inflessione di quei posti. La giovane parla anche di un presunto terzo complice: la persona vista allontanarsi dall’auto.

L’avvistamento, però, potrebbe non essere attendibile, in quanto avvenuto in uno stato di semi incoscienza. Altro elemento raccolto dagli investigatori è il tipo dell’auto usata dagli stupratori e tre numeri della targa. Già, tre numeri che condurrebbero verso il presunto titolare del mezzo: un uomo della provincia di Macerata. Il mistero è ancora fitto, ma gli inquirenti sono sicuri di essere sulla giusta strada.

Fabio Castori
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #439 il: Ottobre 14, 2011, 12:13:41 pm »
15 mesi di carcere! a DSK è andata meglio: chissà perchè...

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/294880_in_carcere_per_stupro__assolto/


Citazione

In carcere per stupro, è assolto

GIUDIZIARIA. L'odissea giudiziaria di un immigrato di 32 anni. La presunta vittima non aveva lesioni e si è contraddetta. Ha trascorso 15 mesi di cella con l'accusa di aver violentato una 16enne in centro, ma al processo è emersa un'altra verità

07/10/2011

Oltre un anno fa la denuncia lo stupro. Ora arriva l’assoluzione

Bassano. Ha trascorso in carcere un anno e tre mesi con l'accusa di stupro e sequestro di persona ai danni di una ragazza minorenne. Una torbida vicenda di sesso violento, droga, liti e immigrazione con il centro giovanile di Bassano a fare da sfondo. Al processo, però, nonostante il pm Gianni Pipeschi avesse chiesto la condanna a otto anni di reclusione, il Tribunale collegiale ha assolto l'imputato perchè il fatto non sussiste e ha ordinato la sua immediata scarcerazione. Mamouni Kamal, 32 anni, marocchino regolare ma senza fissa dimora, difeso dall'avvocato veronese Emanuele Luppi, è dunque tornato libero e per lui l'incubo sembra finito.
I fatti, così come sono stati ricostruiti dalla Procura, risalgono alla sera di sabato 10 luglio del 2010, anche se la presunta vittima della violenza sessuale risulta essere scappata da casa due giorni prima, dopo aver detto al fratello che sarebbe andata al centro ricreativo estivo, e aver trascorso una notte sui gradoni del campo da hockey del centro giovanile. È del giorno 14, invece, il fermo di polizia giudiziaria disposto dai carabinieri nei confronti dell'imputato, poi raggiunto da una misura cautelare: da allora il 32enne non è più tornato in libertà.
Secondo l'accusa, comunque, quel sabato sera la giovane, che abita a Cassola, incontrò al Centro giovanile l'imputato, che gli fece delle avances sessuali. Lei lo respinse, se ne andò, grazie anche all'intervento di un altro marocchino che la difese litigando con l'imputato, ma nel giro di pochi minuti fu raggiunta da Kamal e trascinata con la forza in via Macello, dietro una siepe, a pochi metri dal Brenta. Lì, sempre secondo la prima versione della vittima, nonostante le urla e il tentativo di divincolarsi, per oltre un'ora e mezza si sarebbe consumato lo stupro: l'immigrato, sotto l'effetto di stupefacenti, avrebbe utilizzato numerosi preservativi, l'avrebbe minacciata e schiaffeggiata e, per sbaglio, pure ustionata al collo con la cenere di una sigaretta. La ragazza denunciò l'accaduto alcuni giorni dopo, su suggerimento di una bassanese che aveva un conto in sospeso con l'imputato e su suggerimento di altri immigrati marocchini, conosciuti in quei giorni al Centro giovanile: questi ultimi la ospitarono nei loro alloggi ed ebbero con lei  rapporti  consenzienti (uno di questi fu anche picchiato dal fratello per avr portato a casa una minorenne).
In aula, nell'ascoltare le deposizioni degli immigrati (tutti hanno ammesso di assumere droga) e della donna bassanese, sono emerse varie contraddizioni. Sia sul luogo della violenza, che alla donna bassanese risultò essersi consumata per 8 ore in un casolare vicino alla stazione ferroviaria, sia sulla dinamica dei fatti.  La visita al pronto soccorso al San Bassiano, infine, non evidenziò lesioni nelle parti genitali, mentre la ragazza riferì di rapporti  «molto violenti».
Stante le evidenze del processo, i giudici del Collegio hanno assolto l'imputato Kamal da ogni accusa e con formula piena.D.M.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #440 il: Ottobre 14, 2011, 12:19:24 pm »
 :blink:

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2011/10/13/visualizza_new.html_672477612.html

Citazione
Violenza sessuale: inventa stupro per attirare il fidanzato
Ragazza reggiana, violentata da africani. Ma racconto non regge
13 ottobre, 15:50


(ANSA) - REGGIO EMILIA, 13 OTT - Ha inventato una violenza sessuale per attirare l'attenzione del fidanzato. Lo ha confessato una 25enne reggiana che ieri sera ha chiamato il 113 denunciando uno stupro di due nordafricani.

La Squadra Mobile ha riscontato incongruenze: la donna non era sotto shock, gli abiti erano puliti e sul corpo non presentava lesioni. Gli investigatori hanno quindi fatto un sopralluogo constatando, sulla base di alcuni testimoni, che non era accaduto nulla. La stessa ragazza poi ha confidato al fidanzato di essersi inventata tutto per attirare l'attenzione. (ANSA).

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #441 il: Ottobre 14, 2011, 12:22:12 pm »
 :blink: :blink:

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=166406

Citazione
Quindicenne pestata e stuprata dal vicino di casa: l'aveva invitata con una scusa
L'uomo, un 25enne albanese, è stato arrestato oggi: era tornato in Albania alla scadenza del permesso di soggiorno

TREVISO - Prigioniera nell'appartamento del suo vicino di casa, un 25enne albanese, picchiata e stuprata. Questo il dramma vissuto da una 15enne lo scorso inverno e oggi il presunto violentatore è stato arrestato.

L'ordinanza di custodia cautelare era stata emessa nel giugno scorso dal gip con l'accusa di violenza sessuale. Lo scorso inverno la ragazza, accettando un invito, si sarebbe trovata di fatto prigioniera nell'appartamento dell'indagato. Qui sarebbe stata picchiata e stuprata.

Terrorizzata dalle minacce, la minorenne è riuscita a confidarsi soltanto con un'insegnante, tempo dopo, quando questa si è accorta di un suo inspiegabile mutamento di carattere e di un calo del rendimento scolastico. Gli elementi raccolti dagli investigatori della squadra mobile trevigiana hanno indotto la magistratura ad ordinare l'arresto dell'indiziato, nel frattempo uscito dal territorio nazionale per la scadenza del permesso di soggiorno. Il provvedimento è stato eseguito al momento del suo rientro in Italia.


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #442 il: Ottobre 22, 2011, 12:33:49 pm »
posto che, ovviamente, sarebbe triste se il fatto fosse vero
ma un procedimento basato sulle affermazioni di una donna che ha difficoltà ad esprimersi e deve essere "interpretata" e non sa dire bene neppure la notte in cui avvenne il fattaccio, mi sembra un po' ... tirato!

 :sick:

http://affaritaliani.libero.it/milano/infermiere-stupro-paziente-disabile211011.html

Citazione
Infermiere accusato di stupro al paziente: chiesti 8 anni
Venerdì, 21 ottobre 2011 - 12:45:51

Infermiere di 32 anni all'istituto Palazzolo della Fondazione don Gnocchi, nel settembre 2009 avrebbe molestato una paziente di 61 ricoverata per una grave sindrome neurologica. Ora per l'uomo - accusato di violenza sessuale aggravata dalle condizioni di inferiorità psicofisica della presunta vittima, per aver agito di notte mentre lei dormiva, in un istituto ospedaliero, violando i doveri inerenti al pubblico servizio e abusando della prestazione d'opera - il pubblico ministero Giancarla Serafini ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione, già decurtata di un terzo per lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato scelto dall'imputato.

Il procedimento, che si sta svolgendo davanti al gup Antonella Bertoja, ha preso il via dalla denuncia della figlia della 61enne, con cui la donna si era confidata dopo le presunte molestie. In base a quanto ricostruito dalla procura, l'infermiere, originario del Perù, avrebbe costretto la paziente a subire atti sessuali, dopo essersi avvicinato di notte al suo letto con la scusa di darle una medicina.

La 61enne non era sola nella stanza, ma l'altro paziente era immobilizzato a letto, intubato, e forse non si è accorto di niente. Una circostanza riferita dalla 61enne sia alla squadra mobile, sia al pm, sia al gip in sede di incidente probatorio e che ha trovato conferma negli accertamenti degli investigatori. A carico dell'infermiere, infatti, c'è solo la testimonianza della paziente, che una perizia psichiatrica ha dichiarato lucida e credibile anche se ha una difficoltà fisica a parlare. La donna, invece, non è stata in grado di indicare agli inquirenti la data precisa della presunta violenza, ma ha indicato il mese di settembre 2009, durante il quale il 32enne ha svolto il turno di notte. Si è poi costituita parte civile nel procedimento che al termine della discussione del pm è stato rinviato al prossimo 12 gennaio per dare la parola alla difesa e per la sentenza del gup.


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #443 il: Ottobre 29, 2011, 15:55:30 pm »
come si fa a fare un processo sulla base delle affermazioni di una insegnante (frustrata) riferite ad una disadattata e smentite dalla  madre e compagna?  :w00t:

http://www.agi.it/genova/notizie/201110281607-cro-rt10168-fu_accusato_dalla_figliastra_di_stupro_assolto_a_genova

Citazione
FU ACCUSATO DALLA FIGLIASTRA DI STUPRO, ASSOLTO A GENOVA


16:07 28 OTT 2011

(AGI) - Genova, 28 ott. - Aveva puntato il dito contro il nuovo compagno e convivente della madre, lo aveva accusato di averla stuprata in casa, mentre si trovavano soli. Lui, ecuadoriano di 31 anni, aveva respinto in modo deciso le accuse, aveva sempre negato, dicendo di essere vittima di una macchinazione da parte della ragazzina, all'epoca dei fatti tredicenne. La madre della sedicente vittima dello stupro aveva scoperto la vicenda da un'insegnante della figlia che aveva raccolto la confidenza dell'allieva. Ma la donna non aveva mai creduto alla figlia, cercando pure di convincerla a ritrattare la denuncia. Mentre il trentunenne era stato indagato per violenza sessuale su minore, la donna era stata accusata di violenza privata, proprio per il tentativo di persuadere la figlia a ritrattare.
  Il processo si e' chiuso davanti al tribunale di Genova con l'assoluzione dell'uomo. I giudici hanno ritenuto le prove insufficienti, accogliendo la richiesta dello stesso pm Stefano Puppo. Nel frattempo la giovane, divenuta quindicenne, e' scappata dalla comunita' a cui era stata affidata e risulta irreperibile. (AGI) Ge1/Sep

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #444 il: Ottobre 29, 2011, 16:01:11 pm »
1 anno di carcere e sospeso dal servizio perchè accusato da tre prostitute, di cui 2 non lo riconoscono in aula e 1 non si presenta? ma siamo alla follia pura!

http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/27/Accuse_stupro_Assolto_finanziere_co_7_111027035.shtml

Citazione
Accuse di stupro Assolto un finanziere

Al termine dell' istruttoria nella quale è stato difeso dagli avvocati napoletani Francesco Bonaiuto e Fabio Marsella, il maresciallo Luigi Razzino è stato assolto dalla giudice Annamaria Gatto con formula piena, e cioè ancora più ampia di quella invece dubitativa con la quale anche il pm Cristiana Roveda aveva comunque chiesto l' assoluzione. Per le accuse di violenza sessuale di gruppo, concussione e peculato, il maresciallo ha subìto 1 anno di custodia cautelare, metà in carcere e metà agli arresti domiciliari, ed era stato sospeso dal servizio. Al processo, due prostitute non l' hanno riconosciuto in aula, modificando le proprie dichiarazioni; di una terza, ormai irreperibile, sono state acquisite le iniziali descrizioni, che però non combaciavano molto con i tratti somatici dell' imputato; e 15 finanzieri hanno testimoniato di non aver mai visto o saputo nulla sul collega. Luigi Ferrarella
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #445 il: Ottobre 29, 2011, 16:06:38 pm »
va ad un appuntamento volontariamente
beve volontariamente
va da un affittacamere (sulle sue gambre evidentemente, perchè è difficile a Roma girare con una ragazza sulle spalle...)
scopa
dorme
va a denunciarli
loro aspettano tranquillamente la polizia in negozio  :w00t:

ma dai.........

http://www.leggo.it/articolo.php?id=145389&sez=ITALIA

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ROMA CHOC, STUDENTESSA
STUPRATA DA CINQUE CINESI
Giovedì 27 Ottobre 2011 - 07:03               
di Angelo Camuso

ROMA - Violentata dal branco, quando invece la serata doveva essere il primo appuntamento romantico con un ragazzo cinese conosciuto in chat. Uno di cui lei credeva ci si potesse fidare, perché le si era presentato con nome e cognome e le aveva indicato pure il posto dove lavorava. È una studentessa di Roma, di buona famiglia, l’ennesima vittima di uno stupro di gruppo che si è consumato nella notte tra lunedì e martedì in un affittacamere all’Esquilino, in via Napoleone III.
La vittima, come da lei denunciato ai carabinieri della compagnia piazza Dante, che in poche ore hanno arrestato i cinque violentatori, tutti cinesi, aveva accettato di uscire a cena con uno di loro dopo che per giorni i due si erano parlati sul web e infine attraverso QQ, un sistema cinese di messaggeria istantanea. All’appuntamento, in un ristorante cinese sulla Prenestina, l’amico virtuale si era però presentato con quattro amici. Il gruppo aveva cenato e bevuto alcool, quindi i cinque ragazzi e la ragazza, alla quale qualcuno aveva iniziato a fare avance, da lei ripetutamente respinte, si era spostato in un locale limitrofo, per bere superalcolici. Più passava il tempo e più la giovane sentiva si essere su di giri. E quando lei era ormai incapace di reagire i cinque l’avevano caricata in macchina e condotta nell’affittacamere il cui proprietario, ora, rischia una denuncia, perché non ha registrato la presenza del gruppo e perché non si capisce come non si sia accorto della situazione anomala.
La poveretta, in quella camera, viveva intanto momenti di totale incoscienza alternati ad altri di lucidità. Una volta ottenuta soddisfazione i cinque l’avevano lasciata dormire e la ragazza, il mattino dopo, si era precipitata dai carabinieri. I militari hanno trovato nella stanza preservativi usati e tracce di chetamina, forse somministrata alla giovane senza la sua volontà. In ospedale, i medici hanno accertato i rapporti sessuali completi e a quel punto i carabinieri si sono precipitati nel negozio di abbigliamento in via dell’Acqua Bullicantem dove lavorava il cinese che la vittima aveva conosciuto in chat. Il ragazzo era lì e insieme a lui c’erano gli altri quattro violentatori. Alcuni con gli stessi vestiti della sera prima.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #446 il: Novembre 08, 2011, 09:18:11 am »
??
http://www.ilgiornale.it/cronache/il_ragazzo_sorella_stupralui_nega_ho_sbagliato_persona/stupro-fidanzato-sorella-violenza/07-11-2011/articolo-id=555702-page=0-comments=1

I due protagonisti della vicenda stavano dormendo insieme ad altri amici nell'appartamento di lui, dove si era svolta una festa la sera prima, quando il proprietario di casa avrebbe approfittato dello stato di confusione in cui si trovava la ragazza per approfittarsi di lei.

Questa la versione raccontata dalla ragazza, che la mattina dopo ha sporto denuncia ai carabinieri per stupro, dopo essere passata in ospedale per farsi prescrivere la pillola del giorno dopo. Ma ben diversa è la versione dei fatti che racconta lui, secondo il quale il rapporto sarebbe stato del tutto consenziente. Quasi. Perché il rapporto sarebbe stato "involontario" e dell'"errore", se di questo si tratta, si sarebbe accorto solo il mattino dopo. "Pensavo fosse la mia ragazza", si è giustificato.

Dopo la denuncia, i carabinieri hanno portato la ragazza all'ospedale San Paolo di Savona, per farla visitare al pronto soccorso ginecologico e verificare se effettivamente fosse stata violentata. Ma la visita sulla 23enne non ha evidenziato segni particolari di violenza. Niente graffi, nessuna lesione, ma anzi i segni di un rapporto sessuale precedente.

Una vicenda che rimane piuttosto confusa e che è ora finita tra le mani della Procura, per essere valutata dal pm Giovanni Battista Ferro. In esame anche l'ipotesi di calunnia a carico della ragazza, nel caso decidesse di presentare la denuncia - che non ha voluto formalizzare.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #447 il: Novembre 25, 2011, 14:42:13 pm »
certo che la definizione di stupro è sempre più labile  :hmm:

i carabinieri la trovano che scopa
non si può dire se volontariamente o no perchè ubriaca fradicia
ma poichè non si può documentare il consenso, è stupro per definizione  :w00t:

http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/11/24/news/stupro-25516368/

Citazione
Stupro all'uscita della discoteca
arrestato 31enne di Altamura
L'uomo sopreso dai carabinieri mentre abusava di una ragazza, trovata con gli abiti strappati. Disse che era la sua fidanzata, ma approfittò della sconosciuta trascinandola dietro una siepe

Un uomo di 31 anni di Altamura (Bari) è stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di aver violentato una donna all'uscita di una discoteca di Castellaneta (Taranto) il 18 settembre scorso.

Nel corso di un servizio di controllo all'uscita del locale, i militari udirono le urla di una giovane donna provenire da alcuni cespugli. Il 31enne di Altamura fu trovato mentre abusava di una ragazza che aveva gli abiti strappati. La vittima era parzialmente incosciente a causa di una elevata assunzione di alcolici.

L'uomo, per giustificarsi, disse che si trattava della sua fidanzata. Dagli accertamenti è emerso invece che i due non si conoscevano affatto. L'altamurano, secondo una ricostruzione fatta dagli investigatori grazie ad alcuni testimoni, avrebbe approfittato dello stato in cui era la ragazza, prelevandola dall'auto in cui era adagiata e trascinandola dietro i cespugli.
Ora deve rispondere del reato di violenza sessuale.

(24 novembre 2011)
Dio cè
MA NON SEI TU
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #448 il: Novembre 25, 2011, 17:56:13 pm »
già visto  :(
che noia  :zzz:

http://www.irpiniareport.it/articolo/cronaca/3/litiga-con-il-fidanzato-e-inventa-uno-stupro-nei-guai-una-27enne/3531

Citazione
Litiga con il fidanzato e inventa uno stupro: nei guai una 27enne
E' accaduto a Serino. In azione i carabinieri


Alle ore 15:50 di oggi, al numero di pubblica utilità 112 è pervenuta la telefonata di una ragazza che riferiva di trovarsi per strada a Serino e di esser stata appena vittima di una violenza sessuale da parte di un uomo di Santa Lucia di Serino.
Immediato l’invio della pattuglia della Stazione Carabinieri di Serino e del suo comandante che, giunti nel luogo segnalato, hanno effettivamente riscontrato la presenza di una ragazza che – alla vista dei militari – ha attirato la loro attenzione. È stato lì che, alle domande rivolte dei carabinieri circa quello che le era accaduto e l’identità dello stupratore, la ragazza (classe 1984) ha confessato di non chiamarsi nel modo che aveva riferito alla centrale operativa, e di essersi inventata lo stupro solo al termine di un acceso litigio col fidanzato.
Infatti, accecata dalla rabbia, aveva pensato che quello poteva essere il sistema per punirlo.
Peccato però che, adesso, nei guai sia finita la giovane donna, visto che per questa bravata è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per i reati di procurato allarme e false attestazioni circa l’identità personale. Per precauzione, comunque, la giovane è stata anche portata al Presidio Ospedaliero A. Landolfi di Solofra, ove la visita ginecologica dava esito negativo.

Dio cè
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #449 il: Dicembre 02, 2011, 09:34:51 am »
Ecco un altro caso dubbio ma ormai per l'opinione pubblica esiste gia un nuovo mostro.

30/11/2011: arriva la notizia sulle prime pagine dei giornali locali e gigantografie sulle locandine delle edicole http://www.oggitreviso.it/mogliano-20enne-stuprata-mentre-stava-tornando-casa-42506
01/12/2011: il sindaco di Mogliano gia annuncia la caccia al mostro e castrazione chimica per tutti....: http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/12/01/news/azzolini-se-lo-prendono-giusta-la-castrazione-chimica-1.2395683
02/12/2011: oggi arrivano alcune novità ma se ne parla a bassa voce: http://www.oggitreviso.it/stupro-di-mogliano-giallo-42544

Per i giornalisti sta diventando un "giallo" questo caso, a me sembra fin troppo chiaro cosa sia successo...