Processo allo stupratore seriale
di impronte sue ce n'è una sola
lui chiede l'udienza pubblica, le parti offese no -> ma cosa avranno mai da nascondere?
ma quale terribile vergogna può esserci nell'essere aggredite da uno sconosciuto in un garage?
Se "colui che pate nulla conferisce a colui che sforza" di cosa dovrebbero vergognarsi le signorine?
ma...
[en passant: rassegna stampa di oggi: lo stupratore seriale e un romeno a Padova (vicenda poco chiara):
nessuno convivente. Ma le paucineuroniche non sostengono che il 70% delle violenze avvengono in famiglia? ma...]
[en passant 2: il punto di vista del sottoscritto è che non abbiamo ancora la minima certezza riguardo ai fatti imputati al ragioniere, ma per il momento:
lui è in carcere da luglio
è additato al mondo intero come un mostro
le sue possibilità di difesa sono estremamente compresse (lui deve dimostrare di non avere violentato, e non il contrario)
per un reato che in fin dei conti è un reato minore (le vittime sono ancora vive e vegete, le due sorelline morte sotto il crollo della loro casa, per fare un esempio, no, ma per le due sorelline nessuno è ancora stato arrestato
)
tutto questo insomma fa pensare he la giustizia e l'opinione pubblica in Italia abbiano qualche problema, di logica, di coerenza, di serietà, di imparzialità ...
)]
http://roma.repubblica.it/dettaglio/stupri-in-garage-comune-parte-civile-bianchini:-non-ho-violentato-nessuno/1838983Stupri in garage, Comune parte civile
Bianchini: "Non ho violentato nessuno"
Il Comune di Roma parte civile nel processo a Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale che per mesi ha terrorizzato la Capitale aggredendo le sue vittime nei garage. In aula, accanto all'imputato una delle sue accusatrici. La difesa ha chiesto dei sopralluoghi nei garage dove sarebbero avvenute le aggressioni e una verifica sui cellulari di Bianchini, ma si oppone alla testimoninaza della ragazza legata e imobilizzata con lo scotch che riuscì a evitare lo stupro
Il Comune di Roma sarà parte civile nel processo a Luca Bianchini, ragioniere di 33 anni ed ex coordinatore del circolo Pd del Torrino, il presunto stupratore seriale ritenuto responsabile di tre violenze avvenute a Roma tra aprile e luglio scorsi in altrettanti garage dei quartieri romani Ardeatino e Bufalotta. La settima sezione del Tribunale penale di Roma, ha ammesso la richiesta del legale dell'amministrazione capitolina, ammettendo anche le tre parti civili in rappresentanza delle presunte vittime delle violenze. Rifiutata invece la richiesta della società metropolitana di Roma di cui Bianchini era dipendente. "Combatteremo per stabilire la verità, non ho mai stuprato nessuno", ha detto l'imputato, apparso molto più magro delle foto segnaletiche che lo ritraevano al momento dell'arresto in una frase affidata a uno dei suoi legali.
In aula, oggi c'era anche una delle tre donne vittime dei presunti abusi, seduta accanto al suo legale, una fila dietro al banco occupato da Bianchini. Si tratta della ragazza aggredita il 3 luglio scorso in via Sommer, ultimo episodio contestato a Bianchini, che si è trovata faccia a faccia con il suo presunto aguzzino in un processo a porte chiuse per decisione del tribunale di Roma. "Non si ravvisano esigenze di rilevanza sociale". La decisione è stata presa dal presidente della settima sezione dott. Scivicco a conclusione della lunga riunione in camera di consiglio, accogliendo la richiesta in tal senso formulata dall'avvocato Teresa Manente che tutela gli interessi di due delle ragazze presunte vittime di violenza. Secondo il tribunale "deve procedersi a porte chiuse tenuto anche conto che diversamente non si ravvisano esigenze di rilevanza sociale e che vanno salvaguedati l'interesse della vita privata delle parti offese e non solo delle stesse". Il pubblico e i giornalisti sino stati quindi allontanati dall'aula. Il difensore di Bianchini, l'avvocato Bruno Andreozzi, si era detto d'accordo al dibattimento a porte chiuse limitatamente al momento in cui fossero state chiamate a testimoniare le parti offese ma aveva sostenuto l'esigenza "della pubblicità del dibattimento".
La prossima udienza è stata fissata a dopodomani: il Tribunale dovrà sciogliere la riserva su alcuni istanze avanzate dall'avvocato difensore di Bianchini. "Ho chiesto la possibilità di poter effettuare un sopralluogo nei tre garage dove sarebbero avvenute le aggressioni - ha detto l'avvocato Andreozzi - nonchè di la possibilità di tracciare, tramite due gestori di telefonia mobile, i due cellulari del mio assistito nei giorni e nelle ore in cui gli vengono addebitate le violenze". Su queste due istanze il tribunale si pronuncerà durante la prossima udienza. Analoga riserva scioglierà sulla ammissibilità di alcuni testimoni tra cui il questore di Roma Caruso. Tra quelli chiesti dalla difesa e quelli chiesti dall' accusa la lista testi è di 80 persone. In particolare la difesa di Bianchini si è opposta alla testimonianza di una donna, vittima di un tentativo di stupro addebitato a Bianchini, legata e imobilizzata con lo scotch. Sul nastro adesivo venne trovata l'unica impronta papillare attribuita a Bianchini.
Il processo, anche per i termini della misura cautelare - Bianchini è in carcere dal 10 luglio scorso - secondo le intenzioni del tribunale, che farà il calendario la prossima udienza - dovrebbe concludersi entro il prossimo mese di maggio.
(25 gennaio 2010)