stupro telematico??? manco il pudore di stare zitti adesso!
è proprio vero: la realtà supera la fantasia, sempre!
C'è anche la violenza in base all'età:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/02/10/news/chat_con_una_ragazzina_arrestato_un_ufficiale-29629923/In chat diceva di essere più giovane dei suoi 40 anni. Così un maggiore della Scuola di applicazione dell'esercito di via Arsenale, arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri, era riuscito ad adescare su internet una ragazzina di 12 anni, a farla spogliare davanti alla webcam e a darle un appuntamento in via Roma. La stessa ragazzina che partecipava a quegli incontri di sesso online, però, non ha esitato a correre in caserma a denunciarlo, quando lo ha visto di persona e ha scoperto che si trattava di un uomo molto più grande di quanto immaginasse.
Il loro incontro virtuale era avvenuto tempo prima su Netlog, una delle community più frequentate dai giovani. L'ufficiale si era mostrato con il soprannome di Max, aveva mentito sul lavoro e sull'età, aveva omesso il fatto di essere sposato e di avere due figli. Così aveva iniziato a chattare con una ragazzina di appena 12 anni. È possibile che anche lei avesse dato un'età diversa, cercando al contrario di dimostrarsi più grande della realtà. La differenza tra i due era invece grandissima, quasi trent'anni, come tra un padre e una figlia.
Ciononostante il legame tra i due era diventato sempre più stretto e sempre più equivoco. Dalle frasi ammicanti si era passati a oscenità esplicite, che si erano tradotte in spogliarelli davanti alla telecamera del computer. Sesso virtuale di cui la ragazzina era cosciente e consenziente e che tuttavia, per la sua giovane età, configura il reato di violenza sessuale su
minore. Ma il rapporto non si è limitato alla realtà virtuale: dopo una serie di incontri via web è arrivata anche la proposta di un appuntamento vero.
I due dovevano incontrarsi nel centro di Torino, in via Roma, non distante da dove l'ufficiale dell'esercito lavora. La giovane, per prudenza, aveva preferito arrivare all'incontro non da sola, ma assieme ad una coetanea. Non appena lo hanno visto da lontano, le due amiche hanno capito che "Max" non era il giovanotto che credevano. Hanno disertato l'incontro e senza pensarci due volte sono andate a denunciarlo.
I carabinieri della compagnia San Carlo hanno subito avviato un'indagine sul conto dell'uomo. Attraverso il computer dell'adolescente sono risaliti al pc con cui chattava e alla sua insospettabile identità. Sei mesi di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Paolo Scafi, attraverso complesse intercettazioni del traffico telefonico e di internet, hanno permesso di appurare che i contatti erotici via web non erano eventi sporadici. C'era materiale in abbondanza perché il gip ritenesse necessaria l'esecuzione di una misura cautelare in carcere. Così l'altra mattina gli uomini dell'Arma sono andati ad arrestarlo. Oltre alla violenza sessuale aggravata per l'adescamento in chat il militare deve rispondere di tentata violenza per aver voluto incontrare la minorenne.