Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 322823 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #75 il: Febbraio 27, 2010, 18:24:00 pm »
sempre + surreale
lei si accorge di essere stata violentata quando  scopre lui con un'altra donna...  :w00t:

http://www.italiainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/81227/sesso-sulle-note-beethoven-strupri-stile-arancia-meccanica-moglie-denuncia-tutto-condannato-32enne-palermo.htm

Citazione

Sesso sulle note di Beethoven e stupri in stile Arancia Meccanica
Poi la moglie denuncia tutto: condannato 32enne a Palermo

Dovevano fare sesso sulla Nona di Beethoven e ripetere all'infinito la scena dello stupro della ricca e anziana signora nel film Arancia Meccanica, fino a quando lui non l'ha lasciata per un'altra. L'ossessione di G.P., 32 anni, per il film di Stanley Kubrick lo ha portato alla condanna, inflitta dalla terza sezione della Corte d'Appello di Palermo, a un anno e mezzo di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie.

Tutto è partito dalla denuncia della donna. I due, giovani universitari, si erano sposati nel 2003 per separarsi nel 2005. La donna ha deciso di rivolgersi alla polizia dopo avere sorpreso il marito, che da qualche settimana era andato via da casa, davanti alla mensa universitaria con la ragazza audiolesa di cui era tutor per gli studi. A quel punto, l'ex moglie ha raccontato tutti i 'vizietti' e i maltrattamenti del marito che le imponeva anche i capi d'abbigliamento da indossare e la costringeva a fare sesso anche quando non voleva, sempre sulle note di Beethoven, in qualche occasione anche picchiandola e insultandola.

L'uomo, che ha sempre negato tutto, si è difeso dicendo che il film lo conosceva appena e di averlo visto solo una volta. A smascherarlo sono state le domande del legale della donna, l'avvocato Ermanno Zancla, a cui l'imputato ha risposto dimostrando di conoscere quasi a memoria la pellicola di Kubrick. Alla tesi dell'uomo aveva creduto il gup di Palermo, Giuseppe Sgadari, che in primo grado lo aveva assolto con la formula "perché il fatto non sussiste". La sentenza del gup è stata però rovesciata dalla Corte di Appello che ha dato ragione alla donna. Il risarcimento, che sarà quantificato in sede civile, sarà devoluto a un' associazione a tutela delle donne abusate e maltrattate, "Le onde Onlus" di Palermo.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #76 il: Marzo 07, 2010, 09:49:00 am »
cvd

assolutamente incomprensibile che vi siano giudici che fanno arrestare delle persone di fronte a situazioni assolutamente improbabili
io credo che un giudice che fa arrestare una persona in un caso come questo, debba almeno fare altrettanti giorni in carcere, non è accettabile che ciò che appare evidente al più sprovveduto e lontano lettore di giornali sfugga al magistrato che ha tutte le notizie di prima mano e tutti gli strumenti per effettuare qualunque approfondimento
almeno altrettanti giorni di carcere? troppo poco. Forse sarebbe adeguato solo l'ergastolo!

PS ho evidenziato il nome del GIP: personalmente credo che se mi passasse davanti alla macchina, forse mi scapperebbe il piede dal freno... ed essendo lei di Vicenza la cosa potrebbe anche succedere  :mad:

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/133071__violenze_allamica_le_lettere_damore_lo_fanno_rilasciare/

Citazione
Violenze all'amica? Le lettere d'amore lo fanno rilasciare

IL CASO. Ai domiciliari dopo la denuncia dell'ex
Dopo la denuncia di stupro la ragazza gli ha spedito delle missive in cui gli manifesta la sua passione

Daniele Casarotto

Prima la denuncia di stupro, poi le lettere d'amore. «Mi ha violentata», ha prima riferito ai carabinieri. Qualche giorno dopo, però, ha cominciato a scrivergli messaggi appassionati chiedendogli di incontrarlo: «Mi manchi, tesoro». Si può comprendere perché quando Daniele Casarotto è stato arrestato ed ha letto l'ordinanza di custodia per violenza sessuale, lesioni e atti persecutori (il cosiddetto stalking), è rimasto sconcertato.
Da una parte la sua ex lo accusa di essere un brutale amante che l'ha umiliata estorcendole l'amore con la forza, dall'altra, a presunta violenza consumata, gli scrive tenere missive nelle quali gli conferma il suo immutato trasporto e dice di amarlo ancora. Lecito domandarsi quale sia la verità.
Per questo Casarotto, che non è uno stinco di santo visti i suoi precedenti con la legge, ieri è stato collocato ai domiciliari dallo stesso gip che pochi giorni fa lo aveva fatto catturare dai carabinieri. Oltre tutto, con l'inasprimento delle misure detentive per chi si macchia di reati sessuali, è quasi impossibile lasciare il carcere preventivo a pochi giorni dall'arresto, soprattutto dopo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Casarotto, 24 anni, di Schio, un vissuto burrascoso alle spalle nonostante la giovane età, ha lasciato il penitenziario di Montorio Veronese perché il gip Agatella Giuffrida ha valutato sotto una luce diversa le lettere d'amore che la presunta vittima, ed ex fidanzata, gli aveva spedito dopo il denunciato stupro.
Una situazione di evidente contraddittorietà che l'avvocato Davide Balasso ha messo in luce. «Il nostro rapporto è stato tempestoso - ha raccontato il ragazzo al giudice quando è stato interrogato -, non nego di avere alzato qualche volte le mani e ho sbagliato, ma di certo non l'ho violentata. Altrimenti non mi avrebbe scritto lettere d'amore. Vi pare possibile, altrimenti?»
Ivano Tolettini
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #77 il: Marzo 07, 2010, 10:05:09 am »
bah...
che ci siano uomini e donne violenti è pacifico
che ci siano uomini e donne che subiscono violenze è corollario automatico della prima affermazione
che l'unica notizia che appaia degna dei giornali sia lo stupro, che qualunque violenza sia uno stupro, che la polizia, l'esercito, i carabinieri, la digos, l'antiterrorismo, la NASA si mobilitino solo per combattere lo stupro è patetico

amica cara: se ci tenevi alla tua illibatezza  :unsure: era meglio se tornavi a casa un po' prima e non accettavi passaggi da sconosciuti, norme elementari di buon senso. Neppure Tyson va in giro alle 5 del mattino con il portafogli pieno di centoni in bella vista ...
a meno che sulla macchina tu non ci sia salita per andare a casa ma ...

http://milano.repubblica.it/dettaglio/chiede-un-passaggio-violentata/1880609


Citazione
Chiede un passaggio, violentata
L'aggressione in via Aretusa alle cinque del mattino.
Dopo aver chiamato i soccorsi da un bar, la ragazza è stata ricoverata alla Mangiagalli

di Sandro De Riccardis

Aveva bisogno di tornare a casa, dopo una serata trascorsa in un paio di locali intorno a piazza Bausan, alla Bovisa, ma è stata violentata. La ragazza, una salvadoregna di 28 anni, ha accettato un passaggio in auto da parte di un gruppo di giovani connazionali che stavano rincasando.

«C’era un ragazzo alla guida, ma anche due donne, così mi sono fidata — ha spiegato agli uomini della squadra mobile al momento della denuncia, ancora sotto choc — Mi hanno detto che andavano nella mia stessa direzione e ho accettato. Ma non li conoscevo».

Sono passate da poco le quattro e mezza di ieri mattina. La ragazza si fida. Sale sull’auto di un gruppo di sconosciuti. L’autista accompagna prima le altre due ragazze, poi resta solo con la donna. Riprendono la marcia, ma poco dopo lui la aggredisce colpendola al volto. Poi la obbliga a un rapporto sessuale.

Pochi minuti di violenza che si concludono con lo stupratore che abbandona la giovane in strada, in viale Aretusa, periferia ovest della città. Per ritardare il più possibile l’allarme e fuggire indisturbato, le distrugge il cellulare e scappa. È a questo punto che la vittima riconosce il modello della vettura, forse una Fiat station wagon, ma non riesce a dare molti altri particolari utili per risalire all’aggressore.

La donna aspetta che apra un bar poco distante e dà l’allarme alla polizia. Arrivano sul posto gli agenti delle volanti che trovano la vittima con i segni visibili dell’aggressione, i graffi sulle gambe, le ecchimosi intorno all’occhio destro, i vestiti strappati. Subito dopo viene trasportata alla clinica Mangiagalli dove al reparto Svs (Soccorso violenze sessuali) le vengono prestate le prime cure e riscontrate lesioni compatibili con lo stupro.

Ora saranno gli investigatori della squadra mobile a ricostruire la dinamica dell’aggressione, dal momento in cui la donna accetta il passaggio fino alla violenza da parte dell’unico uomo del gruppo, descritto come un connazionale che però la vittima non conosceva.
(07 marzo 2010)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #78 il: Marzo 07, 2010, 10:17:40 am »
va bene, su questo caso finalmente ci arrivano anche i giudici

resta una domanda: c'è proporzione tra la condanna per diffamazione e la condanna per stupro? si può dire che la disgraziata rischi di più?
mah... se non si corregge questa disparità resteremo per sempre la repubblica delle banane

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2010/03/02/AMEdXNRD-indagata_poliziotto_stupro.shtml

Citazione
Accusò di stupro un poliziotto: indagata
02 marzo 2010

Graziano Cetara

Lo stupratore è diventato la vittima, mentre chi lo accusava si ritrova ora con un avviso di garanzia. È la svolta, a sorpresa, subita dall’indagine su un poliziotto della questura di Genova: indagato per violenza sessuale dopo le rivelazioni di un’insegnante di fitness che aveva denunciato di essere stata violentata da lui nell’estate del 2004, oggi si avvia verso un completo proscioglimento. La donna, al contrario, è stata iscritta nei giorni scorsi sul registro degli indagati per calunnia: a parere della Procura le sue dichiarazioni sono state contraddittorie e fasulle; per questo è lei oggi a rischiare più di tutti un processo. Nelle ultime settimane l’inchiesta aveva registrato una serie di accelerazioni. Innanzitutto è comparso un carteggio difensivo redatto dal poliziotto per i superiori, che ha fornito un quadro totalmente diverso. La “vittima” aveva segnalato nella sua querela una serie di sms, che lui le avrebbe inviato nei giorni immediatamente successivi e nei quali si diceva «pentito». L’agente sostiene al contrario di non aver mai chiesto scusa e di aver ricevuto a sua volta, poco più d’un mese fa, una misteriosa richiesta d’incontro.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #79 il: Marzo 07, 2010, 10:24:53 am »
wow  :huh:
questo comunicato delle dementi a sud mi era sfuggito...

dunque ricapitoliamo: ma se neppure nell'estrema sinistra i maschi sono del tutto zerbini, se pure lì capita che quando una poco di buono usi dell'accusa di stupro per far sentire il proprio potere la collettività si ribelli ed isoli l'infame, dove andremo a finire? dai paucineuroniche ditemi: dove andremo a finire?

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/02/20/comunicato-sullo-stupro-avvenuto-nella-ex-scuola-8-marzo

Citazione
20.02.10
Comunicato sullo stupro avvenuto nella ex-scuola "8 marzo"

Condividiamo da Le Ribellule:

Alcuni giorni fa all'interno della scuola occupata “8 marzo” tre uomini occupanti hanno agito violenza contro una donna ospite, anche lei, dell'occupazione. La donna ha denunciato gli stupratori.

Noi ci schieriamo a fianco di questa donna a cui riconosciamo il coraggio della denuncia ed esprimiamo a lei tutta la nostra solidarietà.

Purtroppo la nostra esperienza politica e sociale ci ha insegnato che la sopraffazione degli uomini sulle donne avviene anche in quegli ambienti che dovrebbero essere liberi, come gli spazi di movimento, e che tali violenze  non cesseranno mai di esistere se non vengono costantemente messi in discussione i rapporti di potere tra i generi e contemporaneamente e fermamente condannati gli atteggiamenti e i comportamenti sessisti che troppo spesso  vengono  assunti come “normali” in una società patriarcale e uomo-centrica e passano pertanto in secondo piano.

Abbiamo invece appreso, con rabbia e rammarico, che la donna non ha ricevuto alcun tipo di solidarietà da parte degli altri occupanti. Anzi è stata letteralmente cacciata fuori dalla 8 marzo dopo essere stata picchiata! Inoltre non solo gli occupanti,  continuano a convivere tranquillamente con gli uomini violenti, ma, a quanto ci viene riferito, iniziano a girare voci che denigrano la donna per il suo stile di vita e per i suoi comportamenti: un copione che da sempre accompagna gli episodi di violenza contro le donne quando queste denunciano pubblicamente la violenza subita.

Tra le persone accusate di violenza c'è Sandro Capuani, un occupante che, pur non avendo mai fatto parte del CSOA Macchia Rossa, è stato coinvolto nel procedimento giudiziario contro alcuni militanti e una militante del centro sociale e della 8 marzo occupata.

Esprimiamo la nostra netta condanna nei confronti di tale soggetto a cui, da ora in avanti, neghiamo ogni forma di sostegno politico, legale ed umano.

A questo punto ci aspettiamo ogni sorta di strumentalizzazione da parte dei carabinieri della stazione di villa Bonelli e dai cosiddetti giornalisti loro sodali, vista la fervida fantasia di cui hanno saputo dare prova. Questo non toglie nulla alla drammaticità dei fatti.

Nell'ottobre del 2007 c'era stata un’altra grave aggressione ai danni di una occupante della “8 marzo” da parte del suo compagno. Allora, però, il comportamento degli/delle occupanti era stato ben diverso: l'aggressore era stato messo in fuga ed il massimo sostegno era stato fornito alla donna, arrivando anche a testimoniare in tribunale sull'avvenuta aggressione.

Dal 14 settembre 2009, data del ben noto arresto di alcuni compagni e di una compagna, le cose sono cambiate. Hanno tentato di farci credere che in un'occupazione dove ci sia un'assemblea che si dà delle regole finalizzate ad una convivenza civile ed al contrasto di comportamenti violenti, in particolare contro le donne, è da considerarsi un crimine. Un crimine da punire con la galera. O almeno questo, secondo il teorema accusatorio costruito da magistratura e carabinieri, è quello che vogliono farci credere.

Nei mesi successivi a quella data la situazione all'interno della “8 marzo” non ha fatto che peggiorare: dietro l'esplicita minaccia della repressione, i meccanismi di autogestione hanno smesso di funzionare, compagni e compagne sono stati progressivamente allontanati/e dall'occupazione, che si è di fatto auto-isolata dal contesto cittadino della lotta per la casa. A parte alcuni che hanno tentato di evitarlo, la maggioranza degli\delle occupanti, sempre dietro la minaccia dei carabinieri, ha di fatto abbandonato la strada dell'autorganizzazione, accettando la convivenza con informatori e spie, tralasciando la lotta e negando nei fatti la solidarietà ai compagni e alla compagna inquisiti.

Per tutti questi motivi, purtroppo, ad oggi i compagni e le compagne del CSOA Macchia Rossa non hanno nulla a che fare con la gestione dell'occupazione “8 marzo” e dichiarano pubblicamente e politicamente la loro estraneità a quello che accade in un'occupazione gestita dai carabinieri e priva delle fondamenta dell'autorganizzazione sociale, della lotta e della solidarietà.

CSOA Macchia Rossa - Magliana
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #80 il: Marzo 19, 2010, 19:15:42 pm »
14 ANNI!
UNA VITA!
 :ohmy:
e il PM tenta pure di fare il furbetto e archiviare la denuncia per claunnia!


http://www.ilgiornale.it/milano/accuse_violenza_sessuale_nipote_anziano_assolto_dopo_14_anni_attesa/comune_milano-assolto-zio-milano-giustizia_lenta/18-03-2010/articolo-id=430602-page=0-comments=1


Citazione
Accuse di violenza sessuale sulla nipote Anziano assolto dopo 14 anni di attesa

Dopo un processo che solo per il primo grado è durato ben 5 anni e dopo che la sentenza è passata in giudicato il 27 dicembre successivo, Salvatore A., 70 anni il prossimo maggio, ha ottenuto l’imputazione coatta della sua accusatrice, Daniela S., 31, con l’accusa di calunnia aggravata

Milano - Ci sono voluti 14 anni perché un uomo ormai anziano accusato nel 1996 di gravissimi episodi di stupro dalla nipote ottenesse una prima risposta dall’autorità giudiziaria. Dopo un processo che solo per il primo grado è durato ben 5 anni (anche se le udienze sono state solo 18) e dopo che la sentenza è passata in giudicato il 27 dicembre successivo, finalmente Salvatore A., 70 anni il prossimo maggio, ha ottenuto l’imputazione coatta della sua accusatrice, Daniela S., 31, con l’accusa di calunnia aggravata.

La disavventura giudiziaria di Salvatore A. è cominciata il 30 gennaio 1996 quando la nipote, all’epoca 18enne, lo aveva denunciato, sostenendo di essere stata violentata più volte da lui fin da quando aveva 10 anni. Ne era nata un’inchiesta con tanto di richiesta di custodia cautelare in carcere per l’indagato che il gip dell’epoca, scrive oggi Salvini, aveva prudentemente rigettato. Poi durante i cinque anni del processo, la denunciante aveva aggravato le accuse nei confronti dello zio, affermando che questi l’aveva anche fatta oggetto di sevizie, spegnendole sigarette sulle braccia e sulle gambe, l’aveva taglizzata con un coltellino e picchiata con una cinghia e l’aveva portata in un appartamento in via Morsenchio e in altri luoghi per farla incontrare con vari altri uomini che avevano abusato di lei. Non solo, la ragazza aveva in seguito aggiunto che più volte lo zio l’avrebbe sottoposta a sorta di "rapimenti" portandola via dal cortile dove giocava con i suoi coetanei e costringendola a seguirlo per usarle varie violenze anche nella portineria del condominio di via Marco d’Agrate.

Le accuse della nipote, però, erano via via cadute in una serie di contraddizioni al punto che i giudici avevano assolto l’imputato, affermando "l’inattendibilità e l’illogicità di quanto raccontato dalla vittima che risultava non credibile né sul piano soggettivo, né sul piano oggettivo, avendo fra l’altro narrato di aver fatto delle confidenze su quanto le era accaduto a persone già decedute quando gli abusi sessuali sarebbero avvenuti". Per giudice per le indagini preliminari Guido Salvini, il motivo di tale anomalo comportamento non è stato ancora chiarito. La spiegazione del comportamento della giovane, anche secondo i giudici che hanno assolto l’uomo, potrebbe derivare dal desiderio, raggiunto con mezzi distorti, di essere ascoltata all’interno e all’esterno della famiglia.

Nel 2005, dopo il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, lo zio presentava una denuncia per calunnia alla procura di Milano. L’imputazione della nipote è stata disposta dal giudice Salvini, che ha rigettato la richiesta di archiviazione formulata dalla procura. Nel dispositivo, il gip esprime perplessità su tutta la vicenda giudiziaria fonte di sicura sofferenza per il 69enne e in particolare sulla richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero il primo settembre 2009, dopo una stasi di quasi 4 anni del procedimento a partire dalla denuncia dell’anziano del 16 novembre 2005. Salvini si è peraltro meravigliato che l’inchiesta per calunnia a carico della nipote non sia stata ordinata dallo stesso tribunale in occasione dell’assoluzione dell’imputato come avviene normalmente, né sia stata avviata per iniziativa personale dal pm stesso.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #81 il: Marzo 19, 2010, 19:22:17 pm »
questa si lamenta perchè i giudici non le credono, e si rivolge alla stampa... poverina, soffre di stress e ha paura ... oibò

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/37494/Stupr%C3%B2_una_donna_e_ne_aggred%C3%AC_unaltra_a_Bologna:_condannato_per_evasione_e_furto.html



Citazione
Stuprò una donna e ne aggredì un'altra a Bologna: condannato per evasione e furto

Nell'agosto 2009 una bulgara di 44 anni denunciò di essere stata aggredita da un immigrato in un parco di Bologna. Denunciò di essere stata trascinata dietro un cespuglio e si salvò dallo stupro solo grazie all'arrivo di un uomo in suo soccorso. Per quell'aggressione era stato arrestato il ventenne ghanese Bright Ofori, in fuga a Milano dopo l'evasione dal carcere minorile di Bologna.
Ofori è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per evasione, ma non per il tentato stupro. I giudici hanno stabilito che l'aggressione avvenne solo per rubare il cellulare della bulgara. In passato Ofori aveva già violentato una donna, un'addetta alle pulizie della stazione di Reggio Emilia. Questa volta però l'accusa è caduta e l'ultima vittima è delusa. Intervistata dal Resto del Carlino, la 44enne aggredita si dice amareggiata dalla giustizia italiana. Spiega che da quel giorno lei ha paura e soffre di stress. E ribadisce di essere stata trascinata da Ofori in quel parco.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #82 il: Marzo 20, 2010, 13:09:15 pm »
Citazione
Scarcerati 3 presunti stupratori
Sarebbero responsabili di uno stupro di gruppo nel Bresciano

(ANSA) - BRESCIA, 20 MAR - Il Tribunale del Riesame di Brescia ha scarcerato i tre giovani di Casalmoro (Mantova) che erano stati arrestati il 7 marzo. L'accusa e' di violenza sessuale di gruppo. Il fatto, secondo l'accusa, sarebbe avvenuto  a Gambara (Brescia), in un locale pubblico, e le due vittime sarebbero due minorenni bresciane[/COLORE]. Un quarto indagato minorenne era stato scarcerato dal Tribunale dei minori nei giorni successivi all'arresto.




Si evince dal fatto che sono stati scarcerati da due Tribunali distinti che questi non c'entrano proprio nulla !!
Dal 7 al 19 marzo SAREBBERO 12 giorni di carcere preventivo INGIUSTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tex.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #83 il: Marzo 24, 2010, 11:16:32 am »

ma dai...
scommetto 1 euro che si tratta di una escort
arrabbiata xkè non l'ha pagata...

http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/3_marzo/23/lombardia_milanoimprenditore_33enne_arrestato_per_stupro_28enne,23515463.html

Citazione
Lombardia/ Milano,imprenditore 33enne arrestato per stupro 28enne
La violenza avvenne il 6 marzo scorso dopo serata in discoteca

Un 33enne di origine peruviana, titolare di una piccola ditta di trasporti, è stato arrestato in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, dagli agenti della Squadra Mobile di Milano con l'accusa di aver violentato una 28enne salvadoregna intorno alle 5 del 6 marzo scorso nel capoluogo lombardo. Il provvedimento è stato disposto dal Gip Luigi Giordano. Secondo quanto riferito dagli investigatori, Daniel F.R.,, incensurato e residente a Somma Lombardo (Varese), avrebbe dato un passaggio alla vittima e ad altri cittadini latinoamericani che aveva conosciuto nel corso della serata passata alla discoteca "North Carolina" di via Durando 39. Dopo aver accompagnato gli altri, il 33enne sarebbe rimasto in auto con la vittima e invece, di accompagnarla a casa come promesso, l'avrebbe portata in un parcheggio di viale Aretusa. Qui, le avrebbe fatto delle pesanti avances e, dopo essere stato respinto, l'avrebbe aggredita, le avrebbe strappato il telefono con il quale la 28enne voleva chiamare il 113 e l'avrebbe violentata. Nell'estremo, disperato, tentativo di difendersi la donna, sempre secondo il racconto degli investigatori, avrebbe graffiato l'uomo al volto e una volta scesa dall'auto avrebbe strappato la scocca dello specchietto retrovisore che poi ha portato alla polizia, insieme con una copia di un calendario "osé" che il piccolo imprenditore le aveva regalato quando erano in discoteca e che riportava stampati i riferimenti della ditta di trasporti. Grazie a questi elementi, nel tardo pomeriggio di ieri, la polizia ha arrestato il presunto stupratore.
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« Risposta #84 il: Marzo 24, 2010, 11:30:33 am »
Sempre piu' alla deriva

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #85 il: Marzo 24, 2010, 12:45:09 pm »



Si evince dal fatto che sono stati scarcerati da due Tribunali distinti che questi non c'entrano proprio nulla !!
Dal 7 al 19 marzo SAREBBERO 12 giorni di carcere preventivo INGIUSTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tex.

Quantomeno rallegriamoci che adesso sono fuori.
La cosa peggiore che presumo possa verificarsi? Che l'etichetta di "stupratore" rimanga loro addosso, perché nella gente si insinua sempre il dubbio che non siano stati scarcerati per reale innocenza, ma perché "il giudice è stato troppo indulgente"... per cui "a quei mostri gli è andata bene", "l'hanno fatta franca" è il pensiero risultante.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #86 il: Marzo 31, 2010, 19:07:47 pm »
wow  :blink:
nessuno ha visto niente
però non è che lei ha goduto in silenzio
no
hanno taciuto per coprire il branco...
 :blink:


http://www.bergamonews.it/lombardia/articolo.php?id=24083

Citazione
Brescia

Una ragazzina di dodici anni avrebbe subito abusi da parte di due compagni durante l'ora di francese.
Il professore, che stava interrogando, non si è accorto di nulla[/center]

Stupro di gruppo in classe durante l'interrogazione
      
A Salò, in provincia di Brescia, due ragazzini di 14 e 15 anni sono stati arrestati dai carabinieri perché avrebbero partecipato a una violenza sessuale di gruppo avvenuta durante l’orario di lezione in una scuola media della zona. I fatti risalgono al febbraio scorso. Secondo quanto comunicato, un terzo ragazzo non è stato arrestato, perché minore di 14 anni; altri 12 compagni di classe dei due finiti in manette sarebbero coinvolti nella vicenda, perché si sarebbero posizionati in modo da nascondere all’insegnante quanto stava avvenendo: anche loro sono tutti d’età inferiore ai 14 anni, quindi non imputabili.
L’insegnante avrebbe detto ai carabinieri di non essersi accorto di quanto stava accadendo.
Martedi 30 Marzo 2010
« Ultima modifica: Marzo 31, 2010, 19:16:01 pm da COSMOS1 »
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« Risposta #87 il: Marzo 31, 2010, 19:12:32 pm »
Attenti alle prostitute
si fanno sempre più audaci
se non le pagate quanto vogliono vi denunciano per stupro
e per provare lo stupro che fanno?
nascondono il preservativo sotto il sedile!
 :blink:


http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/levante/2010/03/30/AMav8ZYD-chiavari_minacce_incastrato.shtml


Citazione
Chiavari: «Minacce e stupro,
ma ho incastrato il maniaco»
30 marzo 2010
Simone Traverso

«Minacciata con un coltello e stuprata. L’aggressore ha usato un preservativo che ha poi gettato sotto al sedile. Sono certa che il profilattico sia ancora lì, così come sono sicura di aver riconosciuto l’aggressore».

È la testimonianza resa agli inqurienti da una giovane prostituta originaria della Romenia, vittima di una violenza sessuale due settimane fa a Chiavari. Aggressione per cui la polizia ha tratto in arresto, sabato, il rapallese Salvatore Iabichella, 27 anni. Ieri mattina il giovane è stato interrogato in carcere, dal giudice per le indagini preliminari. Il ventisettenne, originario della provincia di Ragusa, ma domiciliato nel centro rapallese, deve rispondere delle accuse di violenza sessuale aggravata e continuata, rapina, lesioni e ricettazione. A sostenere l’interrogatorio è stato il giudice Alessandra Galli, che già aveva autorizzato la misura cautelare in carcere, come richiesto dal sostituto procuratore della Repubblica Gabriella Dotto.

Nel frattempo proseguono le indagini sugli stupri avvenuti negli ultimi mesi sia nel Tigullio sia nel capoluogo e trapelano nuovi dettagli delle indagini che hanno portato alla cattura di Iabichella. Decisivi, a fini dell’arresto, sono risultati gli accertamenti condotti dalla polizia scientifica su indicazione degli agenti della squadra investigativa in forza al commissariato di Chiavari. Impronte digitali attribuibili al ventisettenne sono state rinvenute all’esterno di una vettura rubata, una Fiat “Panda”, utilizzata dall’indiziato per avvicinare una prostituta di 27 anni, e all’interno dell’abitacolo, in particolare su un preservativo abbandonato sotto al sedile e ritrovato grazie alla testimonianza della vittima. Già, perché è stata proprio la giovane straniera violentata un paio di settimane fa a fornire agli inquirenti chiavaresi i dettagli utili a smascherare l’autore dell’aggressione. La ragazza ha ricostruito nel dettaglio gli abusi subiti, spiegando di essere stata minacciata con un coltello e in seguito violentata. la prostituta ha detto anche che l’aggressore aveva indossato un profilattico e che il preservativo era stato poi sfilato e gettato sotto al sedile. Là dove è stato ritrovato prima di essere sottoposto ad accertamenti. Non solo: analisi di laboratorio sono ora in corso per isolare tracce di dna e liquido seminale evidenziate sui tappetini della vettura. Identici test saranno effettuati anche sui resti di nastro adesivo utilizzati dal responsabile dello stupro per sigillare la portiera del passeggero sul veicolo rubato e impedire così alla vittima di darsi alla fuga. Proprio questo dettaglio ha consentito agli inquirenti di sospettare Iabichella anche di un’altra violenza sessuale, compiuta un mese fa ai danni di una “lucciola” genovese: stessa tecnica, anche allora un’auto rubata, le minacce a mano armata. Gli uomini dell’investigativa indagano ora su un terzo episodio e ne hanno escluso un quarto, uno stupro che fu denunciato da una ragazza ai carabinieri della stazione di Chiavari. La giovane aggredita non ha riconosciuto in Iabichella l’uomo che l’ha costretta a subire abusi.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #88 il: Marzo 31, 2010, 19:25:21 pm »

Propongo un encomio con menzione speciale per questi poliziotti che hanno smascherato subito la calunniatrice senza sbattere in galera l'ennesimo innocente!

http://www.padova24ore.it/cronaca/2721-qaiuto-mi-hanno-violentataq-ma-era-uno-stupro-inventato.html

Citazione
  "Aiuto mi hanno violentata". Ma era uno stupro inventato
Domenica 28 Marzo 2010 22:11 Redazione


La scorsa notte gli equipaggi delle Volanti sono intervenuti in zona limitrofa alla Stazione ferroviaria dove una donna italiana di quarant'anni affermava di essere stata violentata da un uomo di colore.
Gli agenti hanno subito soccorso la malcapitata, già conosciuta per altri fatti, appurando però che si era trattato di una falsa segnalazione.
La quarantenne ha dichiarato di aver inventato la storia della violenza senza giustificare il suo gesto.
Non essendo nuova ad episodi del genere, la donna è stata indagata in stato di libertà per procurato allarme.
Ultimo aggiornamento ( Domenica 28 Marzo 2010 22:13 )
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #89 il: Aprile 05, 2010, 19:17:56 pm »
ci sono voluti 2 anni!
ma alla fine non basta l'opinione della donna
bisogna che in qualche modo ci sia pure un riscontro della volontà della stessa
epprò la sentenza fa sempre clamore: ma come, non vi basta che lei abbia detto di essere stata violentata per dare a lui l'ergastolo?


http://diariopernondimenticare.blogspot.com/2010/04/ha-detto-no-tardi-non-e-stupro.html

Citazione
sabato 3 aprile 2010
«Ha detto “no” tardi: non è stupro»

Il Secolo xix

03 aprile 2010


La denuncia, secondo il pubblico ministero, è stata presentata soprattutto perché la donna si è sentita «usata», dopo un incontro «fugace». Ma poiché fino a un certo punto è stata d’accordo e ha detto (eventualmente) “no” troppo tardi, cade l’accusa di violenza sessuale mossa nei con fronti dell’uomo che aveva deciso di proseguire: «Il fatto che la partner all’inizio fosse consenziente - scrive la Procura, chiedendo di archiviare il procedimento a carico del presunto violentatore - aggrava il dubbio sulla chiarezza e del dissenso, e sulla reticenza». Essersi fermata quando si era già piuttosto “avanti”, in questo caso, non è stata insomma una ragione sufficiente per considerarsi violentata. E, implicitamente, si “giustifica” il comportamento dell’uomo che ha continuato.

Con queste motivazioni, nei giorni scorsi, il pubblico ministero Gabriella Marino ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento a carico di F. D., muratore di 47 anni residente a Pontedecimo, assistito in tutta la vertenza dall’avvocato Andrea Ciurlo. L’uomo per quasi due anni era stato iscritto sul registro degli indagati per violenza sessuale, dopo che A. B., oggi cinquantottenne, aveva sporto una dettagliata querela ai carabinieri.

Secondo Fernanda Contri, avvocato e magistrato, ex giudice della Corte Costituzionale, interpellata dal Secolo XIX, in questi casi «ci si addentra davvero in un ginepraio: è sufficiente precisare che le versioni dei protagonisti, e l’assenza di altri riscontri raccolti da chi indaga, impediscono di avere provecerte sulla colpevolezza dell’indagato».

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