http://www.corriere.it/italians/10_dicembre_28/Benefici-fiscali-per-il-ritorno-dei-cervelli-maschi-discriminati_d0176c10-11da-11e0-8f66-00144f02aabc.shtmlBenefici fiscali per il ritorno dei «cervelli»: maschi discriminati
Caro Severgnini,
leggo che gli italiani residenti all'estero che volessero rientrare nel nostro Paese potrebbero beneficiare di sconti fiscali molto significativi (
http://bit.ly/ftMCPg). Tralascio le ovvie considerazioni sulla parzialità di questa norma. Non è vero che ogni tentativo di migliorare l'attrattività del Paese per una re-immigrazione ad alto capitale umano sia da salutare come positivo. Quando gli interventi sono inefficaci o solo temporanei, rappresentano un capitolo aggiuntivo di spesa pubblica senza apportare alcun reale beneficio.
Ma non è questo il tema della mia lettera. Mi disturba particolarmente che le donne ricevano un beneficio fiscale maggiore degli uomini (fino al 31 dicembre 2013 pagheranno sul 20% dell'imponibile, contro il 30% degli maschi, ndr). Che senso ha questa norma? La figliola prodiga che torna a casa vale più del figliol prodigo? Che razza di discriminazione assurda è questa? È costituzionale un trattamento fiscale differenziale in base al sesso? E se lo è non è il caso di cambiare al più presto la Costituzione?
Luca Neri, luca_neri_4@hotmail.com