NOTA:
è più che giusto che le donne abbiano il rapporto che hanno con le regole.
chi desidera una madre od una compagna che pensa più all'etica che al proprio figlio o compagno?!
una donna appoggia il proprio caro anche se questo è in contraddizione con il "codice" ed è giusto che sia così.
una madre educa il proprio figlio alle regole soprattutto perchè queste gli consentano un migliore risultato sociale e non per tener fede ad un sistema di diritto/dovere.
l'equilibrio e la collaborazione, ognuno nel suo ruolo, tra azione/pensiero femminile e quello maschile ha permesso all' umanità di sopravvivere. i guai non si hanno neanche quando le donne assumono modi di pensare maschili(in tal caso, ben vengano nella durezza dei codici di comportamento o , più raramente, tra i pensatori solitari) ma quando vogliono assumerne il ruolo senza averne assunto la forma mentis. è quello che sta avvenendo nel mondo attuale.
Pino Aprile in "Terroni", ascrive l'affermarsi del fenomeno mafioso nel Sud proprio a una preponderanza di "Pensiero femminile" dovuto alla carenza di padri causata dall'emigrazione.
"In famiglia e in società, i padri sono la legge, i custodi delle regole uguali per tutti; le madri sono l'amore, il motore dell'eccezione a favore dei propri figli, e questo le rende più disposte a porne le richieste al di sopra di tutto, <<anche quando esse sono contrarie alla legge e ai principi>> scrive Mario Alcaro. Il padre deve garantire la società pure a spese della sua casa; la madre deve garantire la sua casa anche a spese della società. Questa distinzione è alla base della nostra civiltà patriarcale. Lo apprendo, sintetizzando, soprattutto dal mai troppo lodato libro di Luigi Zoja sulla paternità, "Il gesto di Ettore". Se l'autorità dei padri s'indebolisce, il sistema delle regole che regge la comunità si sfilaccia, perché viene a mancare il guardiano dei limiti di comportamento (civile, per la civiltà data, sia quella dei cavalieri mongoli o dei pescatori di perle del Pacifico). Quindi: <<Ogni perdita di paternità è perdita di civiltà>> dice Zoja. E' vero persino oggi, con padri presenti, ma ruolo affievolito; figurarsi in una società che vede abbattuti da un invasore i suoi riferimenti istituzionali, legali, familiari e vede i suoi padri sbagliare sia se si oppongono, sia se si adeguano; e poi per un secolo, i padri manco li vede perché se ne vanno (emigrazione).
L'emorragia fu così violenta che sorse il serio problema demografico: il Meridione divenne un popolo a prevalenza femminile. E il sistema delle regole virò verso quello matriarcale: è giusto, se a favore dei miei figli, pur se a danno della comunità (in questo si vede una ragione del successo della mafia, la cui radice è femminile: a dispetto del suo machismo, il mafioso è figlio dell'eccezione materna non della legge paterna)."