Autore Topic: CioccolatoSin Presentazione  (Letto 33729 volte)

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Offline Guit

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #30 il: Aprile 20, 2011, 22:47:25 pm »

I ponteggi sono una roccaforte maschile.

Ma una roccaforte che non conviene conquistare coi cannoni dell'accusa di genere ...

Così le differenze biologiche, rifiutate dal femminismo, ritornano prepotentemente a dettare l'agenda di parità.

Solo quando conviene.

Stesso dicasi per il valore della maternità, considerato superiore alla paternità (le donne danno la vita eccetera) sulla base di differenze biologiche insuperabili culturalmente. Perché? Perché non conviene superarle.

Ossia. Conviene chiedere il congedo di paternità per fare stare a casa il mammo, lì le differenze biologiche spariscono, ecché ci deve stare per forza la donna col poppante? Però ritornano quando babba vuole divorziare e ritorna magicamente mamma. E il mammo magicamente ritorna papà.

Per essere considerato un padre e non un mammo, si devono pagare gli alimenti. Se stai a casa non vale.


Take the red pill

Offline Guit

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #31 il: Aprile 20, 2011, 22:48:32 pm »

Ma che bella la parità dei sessi!

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Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #32 il: Aprile 21, 2011, 09:36:29 am »
Confutato dalla storia. Il femminismo ha introdotto nei popoli l'idea che la donna è superiore all'uomo.


Mah, questo è come lo leggi tu. Il femminismo ha introdotto l'idea che la donna è uguale all'uomo.

Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #33 il: Aprile 21, 2011, 09:38:26 am »
I ponteggi sono una roccaforte maschile.

Ma una roccaforte che non conviene conquistare coi cannoni dell'accusa di genere ...

Così le differenze biologiche, rifiutate dal femminismo, ritornano prepotentemente a dettare l'agenda di parità.

Solo quando conviene.

Stesso dicasi per il valore della maternità, considerato superiore alla paternità (le donne danno la vita eccetera) sulla base di differenze biologiche insuperabili culturalmente. Perché? Perché non conviene superarle.

Ossia. Conviene chiedere il congedo di paternità per fare stare a casa il mammo, lì le differenze biologiche spariscono, ecché ci deve stare per forza la donna col poppante? Però ritornano quando babba vuole divorziare e ritorna magicamente mamma. E il mammo magicamente ritorna papà.

Per essere considerato un padre e non un mammo, si devono pagare gli alimenti. Se stai a casa non vale.




Quindi l'unico motivo per cui le donne non fanno sul serio sulla parità è che non cadono dai ponteggi?
Invece che battersi per una maggiore sicurezza sul lavoro e perchè nessuno cada più dai ponteggi, preferite tenervi il primato maschile di morti sul lavoro?

Offline Rita

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #34 il: Aprile 21, 2011, 10:02:05 am »
preferite tenervi il primato maschile di morti sul lavoro?

in realtà, se leggi molti articoli, commenti, (anche ufficiali - basta vedere l'Inail) il "primato" è abbastanza occultato (o ammesso a denti stretti). Basta il termine: "morti bianche" si evita accuratamente di evidenziare il problema come "problema di genere", -  al contrario di quello che si fa con altre tematiche (come la violenza subita).

 Anzi molti studi anche dell'Inail (e quindi immagino molti soldi) si orientano alla tutela del disagio lavorativo al femminile.

Tra l'altro, con ciò (sia con la genderizzazione della violenza, sia con la genderizzazione della tutela lavorativa) si nega proprio il principio-cardine da te enunciato e cioè che la donna va considerata uguale all'uomo. L'operazione è: evidenziare il lato negativo del maschile ed evidenziare il lato positivo del femminile, occultare il lato positivo del maschile e occultare il lato negativo del femminile.



p.s: non c'entra molto la lotta alla sicurezza sul lavoro. C'entrano le modalità con cui sono condotte le lotte.

Quindi lotta per la sicurezza sul lavoro: "morti bianche" - genere neutro.

Dall'altra parte la lotta alla violenza diventa "lotta alla violenza maschile sulle donne e i bambini" genere definito.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Online Jason

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #35 il: Aprile 21, 2011, 10:02:10 am »
Mah, questo è come lo leggi tu. Il femminismo ha introdotto l'idea che la donna è uguale all'uomo.

Beh, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...sono tutti buoni a chiacchiere

http://antifeminist.altervista.org/risorse/mito_femminismo_buono.htm
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Rita

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #36 il: Aprile 21, 2011, 10:10:50 am »
Mah, questo è come lo leggi tu. Il femminismo ha introdotto l'idea che la donna è uguale all'uomo.

Per esempio, indipendentemente dal fatto che l'abbia detto Walter Kaner o chiunque altro, è storicamente vero che il diritto di voto non era legato al genere in quanto tale, ma a prerogative del "genere", ovvero a diversità di diritti e doveri più che di mancanza di diritti.

Diritto al voto = capacità di fare la guerra.

Una delle obiezioni poste dal Parlamento Inglese alla mancata concessione del voto fu proprio questa. Le si riteneva pacifiste (l'obiezione la riporta Bertrand Russell e altrettanto onestamente riporta che venne concesso subito dopo la guerra, in cui molte dimostrarono di essere molto poco pacifiste e molto guerrafondaie).

Perchè il femminismo questo l'ha occultato? Oltretutto le proposte in Parlamento per dare il diritto di voto alle donne cominciano a far capolino in Parlamento addirittura prima delle proposte di estensione del voto ai non abbienti e a chi non poteva versare la tassa per il voto. (per intenderci nel periodo in cui votava meno del 2% della popolazione e trovo difficile pensare che gli uomini in età maggiorenne fossero soltanto il 2% della popolazione)
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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #37 il: Aprile 21, 2011, 10:21:17 am »
Quindi l'unico motivo per cui le donne non fanno sul serio sulla parità è che non cadono dai ponteggi?
Invece che battersi per una maggiore sicurezza sul lavoro e perchè nessuno cada più dai ponteggi, preferite tenervi il primato maschile di morti sul lavoro?

no, noi vorremmo la parità di opportunità
sai quante probabilità ha un ragazzo di essere assunto come commesso o impiegato paragonato a una ragazza?
si avvicina allo zero
ecco che va a fare un altro lavoro, e di solito gli altri lavori sono + rischiosi e - pagati  :mad:
Dio cè
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Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #38 il: Aprile 21, 2011, 10:26:31 am »
Per esempio, indipendentemente dal fatto che l'abbia detto Walter Kaner o chiunque altro, è storicamente vero che il diritto di voto non era legato al genere in quanto tale, ma a prerogative del "genere", ovvero a diversità di diritti e doveri più che di mancanza di diritti.

Diritto al voto = capacità di fare la guerra.

Una delle obiezioni poste dal Parlamento Inglese alla mancata concessione del voto fu proprio questa. Le si riteneva pacifiste (l'obiezione la riporta Bertrand Russell e altrettanto onestamente riporta che venne concesso subito dopo la guerra, in cui molte dimostrarono di essere molto poco pacifiste e molto guerrafondaie).

Perchè il femminismo questo l'ha occultato? Oltretutto le proposte in Parlamento per dare il diritto di voto alle donne cominciano a far capolino in Parlamento addirittura prima delle proposte di estensione del voto ai non abbienti e a chi non poteva versare la tassa per il voto. (per intenderci nel periodo in cui votava meno del 2% della popolazione e trovo difficile pensare che gli uomini in età maggiorenne fossero soltanto il 2% della popolazione)


Rita mi dispiace, ma non so veramente come puoi esserti fatta convincere che il diritto di voto alle donne sia in realtà stato un dono perchè non facevano il servizio militare.
Considerato che reclutavano anche i malati di mente e i vagabondi, non sarebbe comunque una giustificazione edificante.

Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #39 il: Aprile 21, 2011, 10:28:06 am »
in realtà, se leggi molti articoli, commenti, (anche ufficiali - basta vedere l'Inail) il "primato" è abbastanza occultato (o ammesso a denti stretti). Basta il termine: "morti bianche" si evita accuratamente di evidenziare il problema come "problema di genere", -  al contrario di quello che si fa con altre tematiche (come la violenza subita).

 Anzi molti studi anche dell'Inail (e quindi immagino molti soldi) si orientano alla tutela del disagio lavorativo al femminile.

Tra l'altro, con ciò (sia con la genderizzazione della violenza, sia con la genderizzazione della tutela lavorativa) si nega proprio il principio-cardine da te enunciato e cioè che la donna va considerata uguale all'uomo. L'operazione è: evidenziare il lato negativo del maschile ed evidenziare il lato positivo del femminile, occultare il lato positivo del maschile e occultare il lato negativo del femminile.



p.s: non c'entra molto la lotta alla sicurezza sul lavoro. C'entrano le modalità con cui sono condotte le lotte.

Quindi lotta per la sicurezza sul lavoro: "morti bianche" - genere neutro.

Dall'altra parte la lotta alla violenza diventa "lotta alla violenza maschile sulle donne e i bambini" genere definito.



Morti bianche non si riferisce al genere sessuale, ma al fatto che è un fenomeno sommerso perchè sono tutti lavoratori in NERO ed è difficile censirli perchè non risultano da nessuna parte!

non potete leggere qualsiasi cosa come un fatto di genere, dai!

Offline COSMOS1

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #40 il: Aprile 21, 2011, 10:31:18 am »


Morti bianche non si riferisce al genere sessuale, ma al fatto che è un fenomeno sommerso perchè sono tutti lavoratori in NERO


 :w00t:

no

le morti dei lavoratori in nero sono una parte delle morti bianche

le morti bianche sono le morti sul lavoro

in gran maggioranza uomini

direi anzi la totalità: il grande e pluriennale lavoro di Rita non ha evidenziato una sola lavoratrice morta sul lavoro in Italia nell'ultimo decennio, se non ricordo male (beneficio d'inventario?)  :w00t:
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Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #41 il: Aprile 21, 2011, 10:32:37 am »
no, noi vorremmo la parità di opportunità
sai quante probabilità ha un ragazzo di essere assunto come commesso o impiegato paragonato a una ragazza?
si avvicina allo zero
ecco che va a fare un altro lavoro, e di solito gli altri lavori sono + rischiosi e - pagati  :mad:


Mah, non lo so. Fatti un giro alla rinascente a Milano e vedrai che la metà dei commessi sono uomini.
E, in ogni caso, combattete e combattiamo perchè nessun lavoro sia rischioso e perchè tutti siano adeguatamente retribuiti... non perchè gli uomini fanno questo e le donne fanno quello. No?

Offline COSMOS1

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #42 il: Aprile 21, 2011, 10:41:51 am »

Mah, non lo so. Fatti un giro alla rinascente a Milano e vedrai che la metà dei commessi sono uomini.
E, in ogni caso, combattete e combattiamo perchè nessun lavoro sia rischioso e perchè tutti siano adeguatamente retribuiti... non perchè gli uomini fanno questo e le donne fanno quello. No?

( ogni lavoro deve essere retribuito in base al suo valore (+ faticoso, + responsabilità, + rischio) )

per il resto sono d'accordo
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Offline Angelo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #43 il: Aprile 21, 2011, 14:04:56 pm »
A parte che preferisco parlare di movimento delle donne piuttosto che di femminismo, penso che sia stato un movimento fondamentale nella storia delle donne, sin dalla sua comparsa nel 1800 in francia, stati uniti e inghilterra. semplicemente ci si è resi conto che il sesso biologico non può essere il discrimine su cui impostare i diritti di una persona.
Non credo si possa parlare attualmente di femminismo. Il femminismo in quanto movimento, almeno in Italia, si è estinto nella metà degli anni 70. Attualmente si può parlare di piccoli collettivi, più o meno estremisti, ma tutti innocui. Come già detto in altra sede l'estremismo non rientra nel mio carattere, per cui quelle donne assatanate che invocano l'estinzione degli uomini mi fanno anche un po' ridere.

"femminismo" oggi potrebbe significare semplicemente l'orgoglio di essere donna e la volontà di continuare ad affermarsi in tutti quegli ambiti che storicamente sono stati considerati "roccaforti" maschili, in primis l'ambito lavorativo. Perchè se all'uomo, in sede di colloquio, nessuno chiede se intenda avere dei figli, alla donna viene chiesto ancora troppe volte, e una risposta positiva viene considerata come elemento a suo sfavore.

 Scusa l'ignoranza ma non so di cosa tu stia parlando!

Non so niente della legislazione in caso di omicidio di figli. Voglio ben sperare che nessuno tra di noi ucciderà mai suo figlio.
Non intendo parlare a favore nè di una donna nè di un uomo che uccida il figlio o qualsiasi altro essere umano.
Non mi trovano d'accordo. Sembra un favore fatto alle donne solo perchè donne. Per cui non mi piace.
Dovrei studiarmi i codici della giurisprudenza prima di risponderti. quali sono quelle che discriminano l'uomo?
Io sapevo di contributi ai giovani e progetti di microcredito, ma tutto unisex. Non so altro sull'argomento.
Non ne so niente e spero di non saperne mai niente! mi informo e ti faccio sapere



Vedi Francaviola, ci sono molte cose che non conosci, non è un male è la norma dato che non vengono "pubblicizzate" dai media. Detto ciò, secondo te, perchè chiamare femminismo un movimento che vuole la parità tra i sessi? Non sarebbe stato più logico chiamarlo "paritarismo"? In secondo luogo, credi veramente che le manifestazioni di piazza negli anni 60/70 abbiano concesso dei diritti o pensi che i diritti delle donne (o i privilegi in taluni casi...) siano stati concessi in Occidente perchè a fronte di un'iperproduzione di beni secondari si dovevano trovare nuovi compratori (cioè le donne lavoratrici, patentate, etc. etc)?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #44 il: Aprile 21, 2011, 14:13:01 pm »
Per quanto riguarda le altre domande, ti invito, senza insistere, a ricercare su internet, libri, giornali etc. etc. qualcosa in merito. Resterai sorpresa, naturalmente sempre che tu non sia femminista, quando davanti a te si paleseranno le disparità in favore della donna in Occidente. Preciso inoltre che io non ho nessuna intenzione di sottomettere la donna o di considerarla inferiore. Semplicemente, ti faccio un esempio, se Hitler ha parlato di superiorità della razza ariana ed è stato giustamente classificato come razzista, lo stesso si deve fare per tutte quelle persone che hanno scritto (vedi Valerie Solanas) o parlano di superiorità della donna nei confronti dell'uomo . Ma basta guardare come Valerie Solanas sia stata trattata dopo aver sparato ad Andy Warhol per capire che in Occidente c'è chi vale di più e chi vale di meno. Per il resto, invito tutti a restare calmi, alla fine incazzarsi serve a qualcosa? Io credo di no, i ragionamenti che facciamo non mi sembrano così strambi e di sicuro offese personali non servono a nulla. (Mi scuso per la paternale, ma penso che serviva.)
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton