Le stesse femministe oggi parlano apertamente della prostituzione come "sex working" cioè come "lavoro". Agli occhi di un serio e normale osservatore questo è un fenomeno incomprensibile: fino a poco tempo fa le femministe consideravano la prostituzione
la forma più abbietta e squallida di schiavitù per la donna e ora ne fanno quasi la difesa sindacale. Ma per chi (cioè noi) conosce
l'autoreferenzialità femminile e femminista la cosa non desta meraviglia. I motivi del "voltafaccia"possono essere riassunti in tre:
- nonostante i proclami spavaldi del primo femminismo anni '60 e '70 le donne in Occidente non hanno smesso di prostituirsi con
l'aumento delle possibilità professionali e lavorative per le donne. E il fenomeno della prostituzione non è affatto legato alle
difficoltà economiche, necessariamente; le donne che decidono di prostituirsi appartengono ai più disparati ceti sociali e percorsi
di vita: si sa persino di donne altolocate e dell'alta borghesia che lo fanno per noia. Visto che il fenomeno è evidente e alla vista
di tutti, tanto vale, a questo punto, riconoscerlo e legittimarlo.
- le donne non vogliono vergognarsi di nulla: nè di farsi mantenere, se conviene farlo; nè di prostituirsi, se serve. Hanno visto
che cosa è successo ai maschi: per la vergogna di combattere le donne e di difendersi dalle loro pretese e rivendicazioni si
sono fatti sfilare da sotto il culo praticamente di tutto, dai cosiddetti "privilegi" ai tanti diritti, al punto da diventare, quelli
sposati (in attesa di farceli diventare anche tutti gli altri, tutti quanti) dei veri e propri paria della società moderna. Le donne
sanno benissimo che la vergogna paralizza il pensiero e l'azione e impedisce lo spregiudicato pragmatismo utilitarista che
invece intendono mantenere e conservare intatto per tutti gli usi, abusi e consumi. Di qui la valorizzazione della prostituzione
- nell'immaginario maschile la prostituta è la donna più disprezzabile. Anzi la donna disprezzabile "per eccellenza". Ora se si
induce, o meglio, si costringe i maschi a rispettare anche le prostitute, tutte le donne verranno rispettate. Anzi, ancora meglio
le donne verranno rispettate QUALUNQUE COSA FACCIANO. Ora che il processo di rimbecillimento della popolazione maschile
in Occidente è in piena fioritura ed è a buon punto, questo obiettivo è davvero alla portata del femminismo internazionale.
Da queste considerazioni si evince ancora una volta l'assunto che DIETRO AL PENSIERO FEMMINILE CI SONO GLI INTERESSI
FEMMINILI E NIENT'ALTRO CHE GLI INTERESSI FEMMINILI. Chi vuole vederci qualcos'altro, un principio, una visione del mondo,
un'idea di società, un'impostazione dI vita, è completamente fuori strada. La donna E' e RESTA un essere AUTOREFERENZIALE.
Questa è la dura realtà. Cristo duemila anni fa proclamò la "buona novella" del Regno di Dio. Noi oggi dobbiamo predicare
invece quest'altra novella. Una cattiva novella, a differenza di quell'altra. Ma, per la maggior parte dei maschi oggi, una novella