Autore Topic: "Sul web le donne sono più possessive"  (Letto 978 volte)

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"Sul web le donne sono più possessive"
« il: Febbraio 21, 2011, 23:08:00 pm »
http://www.repubblica.it/scienze/2011/02/21/news/donne_stalking-12583646/

Le donne spiano il partner molto più degli uomini. E spesso arrivano addirittura a lasciarlo via email. Secondo uno studio della East Carolina University a Greenville, Carolina del Nord, il sesso più abituato a vivere la relazione attraverso il computer è quello femminile. Sono le donne, stando a quanto riportato su Computers in Human Behaviour, le più intrusive e incapaci di rispettare la privacy, in nome del proprio bisogno di rassicurazione.

Di fronte alla possibilità di controllare il compagno non c'è buon proposito che tenga: lei trafuga il cellulare, si intrufola nella posta, controlla la cronologia del pc. Per capirlo, la sociologa Sloane Burke e i suoi colleghi hanno chiesto a 804 studenti di completare un sondaggio anonimo online in cui veniva chiesto loro se avessero mai utilizzato la tecnologia per spiare il partner. Circa i due terzi degli intervistati disposti a dichiarare il genere erano di sesso femminile. Tra queste donne, il 34% ha dichiarato di aver interrotto via e-mail la relazione con il compagno più di una volta, mentre solo il 14% degli uomini ha ammesso di aver fatto lo stesso. L'indagine ha anche scoperto che le donne sono le più propense a controllare il comportamento di lui sui social network e di leggere i messaggi e le chiamate sul cellulare. Tra gli uomini che hanno risposto al sondaggio, il 3% ha invece ammesso di aver nascosto una telecamera nella stanza dell'amante e il 5% di utilizzare regolarmente inseguitori cellulari online per monitorarne gli spostamenti. Il 2% ha addirittura
dichiarato di aver installato sul computer della compagna dei software che consentono di visualizzare i loro schermi da un pc remoto in tempo reale. Dunque anche in lui c'è una certa dose di morbosità, con un surplus di invasione tecnologica.

"Questa differenza - spiega la professoressa Maria-Paola Paladino, del Dipartimento di Scienze della Cognizione e Formazione dell'Università di Trento - mi fa pensare agli stereotipi di genere. Sbirciare nella posta elettronica del partner è un comportamento che denota gelosia, un'emotività poco controllata. Questa è una caratteristica che rientra nell'immagine stereotipica della donna, ma è decisamente in conflitto con lo stereotipo di genere maschile secondo il quale gli uomini dovrebbero vivere la relazione affettiva con maggior distacco e minor emotività delle donne. Interpreterei quindi il dato con cautela, tanto più che la ricerca è stata condotta tramite questionario. In altri termini, stiamo discutendo non quello che uomini e donne hanno fatto, ma quello che uomini e donne hanno riferito di aver fatto. E si sa che i questi casi c'è sempre il rischio di rispondere assecondando le aspettative sociali".

Le ragioni dello "stalking telematico", tuttavia, sono tante e di varia natura. Secondo il professor Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria all'università di Chieti, quando descriviamo comportamenti femminili di controllo e "governance" della relazione dobbiamo analizzare la cosa su tre livelli: biologico, psicologico e sociale. "Il primo - spiega - garantisce la protezione del rapporto. La femmina si preoccupa di mantenere le condizioni di base della relazione e cerca di proteggerla in tutti i modi. E', diciamo così, programmata per questo". Dal punto di vista psicologico, secondo Di Giannantonio, entra invece in gioco l'autostima. "La donna è terrorizzata dalla presenza di ipotetiche rivali - spiega - e teme continuamente aggressioni e comportamenti manipolatori. L'uomo che lei ha scelto è, dal suo punto di vista, il migliore, un maschio dominante, e quindi le sembra logico che tutte le altre lo desiderino almeno quanto lei". Infine, l'aspetto sociale. La presenza di un uomo fedele al proprio fianco è garanzia di stabilità ed accettazione dal gruppo, elementi che una donna generalmente associa al benessere. L'esigenza di mantenere intatto questo equilibrio la trasforma in un caterpillar disposto a tutto pur di controllare e tenere in piedi la relazione. "Queste premesse - precisa lo psichiatra - possono sfociare in comportamenti patologici, di dipendenza affettiva o ossessivo-compulsivi, quando il soggetto ha subito dei traumi affettivi durante l'infanzia. Altrimenti la situazione resterà nei limiti della normalità, pur con tutte le esagerazioni del caso dovute al carattere".

La donna, insomma, concepirebbe le relazioni affettive in maniera diversa dall'uomo e questo la porterebbe ad agire anche in modo incontrollato e fuori misura, soprattutto quando ha il timore di venire tradita o allontanata. "Il fatto che i maschi utilizzino tecnologie più invasive e meno palesi - spiega il professor Alessandro Bertirotti, docente di Antropologia Culturale e della Mente presso l'Università di Firenze - è la conseguenza naturale della pornografia, che stimola le fantasie sessuali in reazione alle difficoltà reali di stabilire rapporti dotati di coinvolgimento esistenziale. Il maschio umano teme fortemente, ma nello stesso tempo desidera ardentemente, il coinvolgimento emotivo, perché lo interpreta come una limitazione della libertà personale. La femmina invece decide liberamente di stabilire una relazione amorosa, è consapevole del proprio coinvolgimento emozionale, fisico ed affettivo. Quelle che rompono i rapporti telematicamente cercano di dimostrare di essersi adeguate alla cultura dominante, nella quale il rapporto affettivo reale ha sempre meno significato. Ma al tempo stesso considerano internet una nuova frontiera ergonomica esistenziale, grazie alla quale, se la persona non va più bene, è meglio non perdere nemmeno troppo tempo nell'incontrarla fisicamente per lasciarla".
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/