Premesso che bisognerebbe saper con precisione i termini della questione, ammettiamo che la donna, senza un motivo vero, ovvero si era stufata, non amava piu', ecc, ha voluto cacciare il marito dalla casa comune prendendosi anche i figli, e con tutte le sequele legali del caso.
beh , non si può forse giustificare , ma capire si.
Anche perchè bisogna trovarsi in quella situazione e qui c'è un grosso deficit della legge.
la legge non cerca delle respponsabilità, ma spesso infierisce, sapendo di farlo, su chi essa ritiene che comunque seguirà l'imperatvo legale.
Bisognerebbe però capire che l'imperativo legale vale finchè si riconosce la legge.
ma nel momento in cui la legge vuole annientarti, è chiatro che prevale l'imperativo biologico di sopravvivenza.
E la legge viene mandata al diavolo.
la prima cosa da fare, e lo dico da tanto, è di non esasperare le persone.
perchè poi, parlare di legge , sarebbe come parlare di sesso degli angeli.
é un concetto che i diplomatici conoscono bene.
non mettere mai l'avverrsario con le spalle al muro, senza una via per salvare la faccia.
Altrimenti saeà guerra all'ultimo sangue.
Oggi è stato insegnato alle donne ad annicchilire l'uomo.
Può succedere, e succede, che qualcuno non ci sta.
E' tragico e sanguinoso, ma la storia e l'essenza dell'uomo , e della natura, sono queste.
Urge riscrittura del diritto di famiglia.
Non ami più? Non ti senti realizzata ?
benissimo.
Tu prendi i tuoi stracci e vai fuori di casa.
Vuoi prendere tutto ? Sappi che puoi perdere tutto