Autore Topic: il successo delle straniere confuta il mito della donna discriminata in italia  (Letto 968 volte)

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(si sta parlando di imprese )

“”è boom di straniere in tutti i settori: +3,7% in agricoltura, +5,8% nell’industria. Nei servizi sono cresciute del 6,5% in due anni (2009-2010). E sono più giovani delle italiane: circa l’80% (contro il 60% circa delle italiane) ha meno di 50 anni; il 67% è tra i 30 e i 49 anni, il 13,1% ha meno di 29 anni.

L’area più multietnica è il Centro Italia, con il 9,3% di imprese femminili guidate da straniere; Teramo e Trieste le province che hanno il rapporto più alto sul totale delle imprenditrici del terziario (rispettivamente 13,8% e 13,7%). Tra le città metropolitane solo Milano e Roma sono tra le prime dieci, rispettivamente al quarto posto con il 13% e al settimo con l’11,8% di donne imprenditrici straniere. Nel Nord-Est e Nord Ovest hanno pari quota all’8,5%. Tra le regioni dalla multietnicità imprenditoriale
più marcata, troviamo il Friuli-Venezia Giulia con l’11,9%, l’Abruzzo con il 10,8%, e il Lazio con il 10,5%. Al contrario, Basilicata, Sardegna e Valle d’Aosta sono le regioni con il tasso di più basso: rispettivamente del 5,6%, del 5,8% e del 5,9%.
“”


( fonte :   http://www.repubblica.it/economia/2011/06/12/news/imprenditrici_straniere-17571460/?ref=HREC1-8  )



nel Nord e nel centro Italia le straniere sono oltre il 9% e l'8% delle donne che hanno un'impresa.
questo dimostra  che molte(non tutte per fortuna)  donne italiane sono troppo propense a lamentarsi e poco a fare.
se accusano gli uomini italici di essere privilegiati sul mercato del lavoro,
di cosa possono accusare le donne straniere?
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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