Noi italiani siamo bravissimi a salvare capra e cavoli: l'ineffabile Sacconi ha detto che è giusto
ottemperare alle direttive UE in merito all'età pensionabile delle donne. Tuttavia, ciò sarà fatto in
maniera soft e cioè solo a partire dal 2035. Quindi fino ad allora le donne la pensione continuano
a prenderla a 60 anni mentre i maschi solo a 65 anni. Per di più, avendo le derelitte il simpatico
vizietto di campare più a lungo, prenderanno la pensione per un periodo di tempo maggiore. Il
sesso discriminato ed oppresso continuerà così, fino al 2035, ad andare in pensione prima e a
beneficiare della pensione per più anni anche per effetto di un più lungo ciclo di vita. E' proprio il caso di dire, ricorrendo al vecchio adagio popolare, campa cavallo che l'erba cresce. Qualcuno di
voi riesce a dirmi, facendo qualche calcolino, quanto tutto ciò graverà sulle casse dell'Inps, cioè
su tutti noi contribuenti (volenti o nolenti), per i prossimi 24 anni (quasi un quarto di secolo)?
E tanto per godere maggiormente della cosa, sempre questo qualcuno potrebbe esemplificare
quello che si sarebbe potuto realizzare in alternativa con queste risorse altrimenti destinate?
Così...tanto per divertirci un pochino...e farci qualche amena risata nel bel mezzo dell'estate!