Autore Topic: Corsera - Corriere della Sera -  (Letto 2095 volte)

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Offline Angelo

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Corsera - Corriere della Sera -
« il: Agosto 22, 2011, 02:27:57 am »
Da circa 2 giorni, sul Corriere della Sera, nel blog "La 27° ora", sto cercando di rispondere a Chicca Olivetti... Inutilmente purtroppo.
Dato che mi censurano da 2 giorni, ho deciso di mettere qui la mia risposta a questa gentile signora fondatrice del movimento " La metà di tutto".

20.08 | 15:29 Chicca Olivetti
X Andrea
Non c’è dubbio che il nostro paese sia pieno di cotraddizioni ed iniquità, frutto di una politica tutta al maschile.
Proprio per questo il movimento “La Metà di Tutto”propone che il 50% dei posti di responsabilità e istituzionali sia fatto di donne (non dimentichiamo che siamo il 53% della popolazione)portatrici di più ETICA, MERITOCRAZIA, E ATTENZIONE AI GIOVANI.



Il mio commento censurato è :

" Dopo aver letto il commento di Chicca Olivetti, fondatrice del movimento "La metà di tutto" ho deciso di risponderle facendo notare a tutti gli eventuali lettori un pericoloso parallelismo. Se al commento di Chicca Olivetti sostituiamo i termini "donne" e "al maschile" notiamo in maniera evidente una somiglianza con un movimento politico tristemente noto.

Riposto il commento di Chicca Olivetti

20.08 | 15:29 Chicca Olivetti
X Andrea
Non c’è dubbio che il nostro paese sia pieno di cotraddizioni ed iniquità, frutto di una politica tutta al maschile.
Proprio per questo il movimento “La Metà di Tutto”propone che il 50% dei posti di responsabilità e istituzionali sia fatto di donne (non dimentichiamo che siamo il 53% della popolazione)portatrici di più ETICA, MERITOCRAZIA, E ATTENZIONE AI GIOVANI.




Adesso sostuisco i termini "donne" e "al maschile" ...


20.08 | 15:29 Chicca Olivetti
X Andrea
Non c’è dubbio che il nostro paese sia pieno di cotraddizioni ed iniquità, frutto di una politica tutta Ebraica.
Proprio per questo il movimento “La Metà di Tutto”propone che il 50% dei posti di responsabilità e istituzionali sia fatto di Ariane (non dimentichiamo che siamo il 53% della popolazione)portatrici di più ETICA, MERITOCRAZIA, E ATTENZIONE AI GIOVANI.
 

Giudicate voi.

Angelo Libertini - Sandokan1317


http://27esimaora.corriere.it/articolo/donne-in-pensione-prima-degli-uomini-un-diritto-o-una-trappola/#comments_list



(Il commento di Chicca Olivetti si trova a pagina 11)
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline TheDarkSider

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #1 il: Agosto 22, 2011, 10:05:52 am »
Peccato, seguo da un po' la 27a ora e sembra davvero uno dei blog nazifemministi più liberali in circolazione, tanto è vero che la sezione commenti è piena di post che sembrano presi pari pari da questo forum.

Evidentemente il tuo commento sbugiarda in modo troppo plateale il suprematismo di genere che caratterizza i movimenti femminili come "La metà di tutto", e per loro sarebbe impossibile controbattere.

Il re è nudo, ma la corte non vuole farlo sapere :unsure:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Angelo

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #2 il: Agosto 24, 2011, 13:56:11 pm »
Guardate che scrive Umberto Veronesi...

http://www.lametaditutto.com/?p=1154

A loro metà dei posti Lo spiego in 10 punti
Posted the 03.09.2011 by La metà di tutto / News / 2 commenti

Caro Direttore, ho molto apprezzato l’articolo di Beppe Severgnini sul «Fattore Donne» che esprime una visione che condivido. La sola differenza è che io sono ancora più radicale e per questo desidero estendere la sua riflessione, ed andare oltre l’8 marzo. Mi sento quasi in dovere di farlo perché sono un uomo che ha avuto il privilegio di arrivare al centro dell’universo femminile, o almeno molto vicino. E in questo percorso mi sono reso conto che il grande problema della cosiddetta questione femminile è che gli uomini non conoscono in profondità l’animo femminile. Per questo spesso non capiscono le donne, le temono, e arrivano a ferirle, non sempre consapevolmente. La mia professione di oncologo e il mio impegno scientifico mi ha permesso al contrario di esplorare il mondo femminile nel momento del dolore, della sofferenza e della paura esistenziale. Il mio femminismo non è un atteggiamento sentimentale ma obbiettivo e basato su osservazioni scientifiche. In particolare le donne hanno la responsabilità della sopravvivenza della specie umana, attraverso la procreazione e l’allevamento dei figli. Inoltre la struttura endocrina-ormonale della donna, che favorisce la nonviolenza, è un requisito fondamentale per l’evoluzione pacifica della civiltà. La mia proposta per il Fattore Donna è in linea con Severgnini: la conduzione della società intera deve essere almeno per metà in mano alle donne. Vorrei precisare che non sono d’accordo nel parlare di «quote», che suona come una concessione dell’uomo alla donna. Questo sottende un errore metodologico delle società: le donne sono numerose quanto gli uomini, e le capacità femminili devono essere utilizzate per il 50%. Ora, il predominio pressoché assoluto maschile ci ha traghettato a uno stadio di innegabile progresso civile e scientifico, ma ora il timone va passato alla donna perché ha obiettivi punti di forza che la rendono più adatta a migliorare l’evoluzione futura. Il primo punto è di ordine biologico ed è legato alla maternità. Non sottovalutiamo che i bambini sono esposti prima di tutto all’influenza materna, che ne determinano la mentalità e la personalità: il mondo della prima infanzia è un mondo femminile. Il secondo punto è la possibilità per la donna di unire il ruolo naturale materno a quello sociale acquisito. Il terzo è la resistenza alla fatica e al dolore, e non mi riferisco solo alla malattia ma a ogni forma di sofferenza. Il quarto è la motivazione al lavoro e l’attaccamento alle istituzioni, che fa sì che più una donna fa propria una causa, più ne applica con costanza e intelligenza i principi. Il quinto è il senso della giustizia. Non è un caso se già oggi metà dei nostri magistrati è donna e in futuro la percentuale aumenterà. Se i giudici saranno prevalentemente donne e gli imputati in maggioranza maschi, si potrebbe spostare l’ago della bilancia che regola i rapporti fra generi. Il sesto punto è la tendenza all’armonia che enfatizza il senso femminile per l’organizzazione e l’ordine, fondamentale in qualsiasi attività. Il settimo è la maggiore sensibilità artistica e culturale, un tratto che diventerà imprescindibile in ogni ambito lavorativo di una società evoluta. L’ottavo è la capacità intellettuale di ragionamento e concentrazione, che la donna non abbia la mente matematica o scientifica è una cattiva leggenda. Più di metà dei miei ricercatori è buona parte dei medici è di sesso femminile e la loro produttività scientifica è straordinaria. Il nono punto è che spesso le donne son più capaci di decidere nei momenti critici di cambiamento: riescono a concentrare la loro capacità decisionale proprio in emergenza. Il decimo è che la donna è naturalmente non violenta ed e portata alle soluzioni diplomatiche. La donna non uccide e non si uccide: la grande maggioranza degli omicidi è di mano maschile, viceversa la maggioranza delle vittime è donna. Entriamo qui nel delicato tema del «che fare» per un futuro che tenga conto di queste dieci osservazioni. Le mie idee sono chiare. Metà dei parlamentari dovrebbero essere donne e la stessa percentuale dovrebbe essere garantita per legge nelle regioni, nelle province e nei comuni. E necessaria la parità numerica ai vertici delle carriere universitarie e nelle direzioni del sistema ospedaliero ed assistenziale. Nel campo finanziario ed economico bisognerebbe incentivare l’imprenditoria femminile e la presenza delle donne nel sistema bancario, a partire dai comitati etici, dovrebbe essere garantita. Parallelamente è indispensabile assistere la maternità. Per cominciare va istituita una rete di asili nido, che non sono un lusso del welfare avanzato, ma una necessità reale di molte delle nostre donne.

Umberto Veronesi













Non è un uomo questo. E' uno che si è venduto.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #3 il: Agosto 24, 2011, 14:04:54 pm »
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Gilbert Keith Chesterton

Offline krool

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #4 il: Agosto 24, 2011, 14:12:03 pm »
Veronesi deve aver battuto la testa.

Offline emilio

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #5 il: Agosto 24, 2011, 14:17:27 pm »
E molto forte anche. Sono un medico anch'io e posso confermare che molte delle cose che egli dice a sostegno delle donne non hanno base scientifica. Ritengo l'Esimio Collega più una Superstar che un Medico. Se invece di frequentare Giornali e Talk Shows facesse più attività clinica forse sarebbe meglio. Son sempre più convinto di dare le dimissioni dall'Ordine dei Medici, tanto non esercito più da anni.

Offline Angelo

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #6 il: Agosto 24, 2011, 14:18:54 pm »
Caro Direttore, ho molto apprezzato l’articolo di Beppe Severgnini sul «Fattore ARIANE» che esprime una visione che condivido. La sola differenza è che io sono ancora più radicale e per questo desidero estendere la sua riflessione, ed andare oltre l’8 marzo. Mi sento quasi in dovere di farlo perché sono un EBREO che ha avuto il privilegio di arrivare al centro dell’universo ARIANO, o almeno molto vicino. E in questo percorso mi sono reso conto che il grande problema della cosiddetta questione ARIANA è che gli EBREI non conoscono in profondità l’animo ARIANO. Per questo spesso non capiscono le ARIANE, le temono, e arrivano a ferirle, non sempre consapevolmente. La mia professione di oncologo e il mio impegno scientifico mi ha permesso al contrario di esplorare il mondo ARIANO nel momento del dolore, della sofferenza e della paura esistenziale. Il mio "ARIANESIMO" non è un atteggiamento sentimentale ma obbiettivo e basato su osservazioni scientifiche. In particolare le ARIANE hanno la responsabilità della sopravvivenza della specie umana, attraverso la procreazione e l’allevamento dei figli. Inoltre la struttura endocrina-ormonale della ARIANA, che favorisce la nonviolenza, è un requisito fondamentale per l’evoluzione pacifica della civiltà. La mia proposta per il Fattore ARIANA è in linea con Severgnini: la conduzione della società intera deve essere almeno per metà in mano alle ARIANE. Vorrei precisare che non sono d’accordo nel parlare di «quote», che suona come una concessione dell’EBREO all'ARIANA. Questo sottende un errore metodologico delle società: le ARIANE sono numerose quanto gli EBREI, e le capacità ARIANE devono essere utilizzate per il 50%. Ora, il predominio pressoché assoluto EBRAICO ci ha traghettato a uno stadio di innegabile progresso civile e scientifico, ma ora il timone va passato all'ARIANA perché ha obiettivi punti di forza che la rendono più adatta a migliorare l’evoluzione futura. Il primo punto è di ordine biologico ed è legato alla maternità. Non sottovalutiamo che i bambini sono esposti prima di tutto all’influenza materna, che ne determinano la mentalità e la personalità: il mondo della prima infanzia è un mondo ARIANO. Il secondo punto è la possibilità per l'ARIANA di unire il ruolo naturale materno a quello sociale acquisito. Il terzo è la resistenza alla fatica e al dolore, e non mi riferisco solo alla malattia ma a ogni forma di sofferenza. Il quarto è la motivazione al lavoro e l’attaccamento alle istituzioni, che fa sì che più un'ARIANA fa propria una causa, più ne applica con costanza e intelligenza i principi. Il quinto è il senso della giustizia. Non è un caso se già oggi metà dei nostri magistrati è ARIANA e in futuro la percentuale aumenterà. Se i giudici saranno prevalentemente ARIANI e gli imputati in maggioranza EBREI, si potrebbe spostare l’ago della bilancia che regola i rapporti fra generi. Il sesto punto è la tendenza all’armonia che enfatizza il senso ARIANO per l’organizzazione e l’ordine, fondamentale in qualsiasi attività. Il settimo è la maggiore sensibilità artistica e culturale, un tratto che diventerà imprescindibile in ogni ambito lavorativo di una società evoluta. L’ottavo è la capacità intellettuale di ragionamento e concentrazione, che l'ARIANA non abbia la mente matematica o scientifica è una cattiva leggenda. Più di metà dei miei ricercatori è buona parte dei medici è di sesso ARIANO e la loro produttività scientifica è straordinaria. Il nono punto è che spesso le ARIANE son più capaci di decidere nei momenti critici di cambiamento: riescono a concentrare la loro capacità decisionale proprio in emergenza. Il decimo è che l'ARIANA è naturalmente non violenta ed e portata alle soluzioni diplomatiche. L'ARIANA non uccide e non si uccide: la grande maggioranza degli omicidi è di mano EBRAICA, viceversa la maggioranza delle vittime è ARIANA. Entriamo qui nel delicato tema del «che fare» per un futuro che tenga conto di queste dieci osservazioni. Le mie idee sono chiare. Metà dei parlamentari dovrebbero essere ARIANE e la stessa percentuale dovrebbe essere garantita per legge nelle regioni, nelle province e nei comuni. E necessaria la parità numerica ai vertici delle carriere universitarie e nelle direzioni del sistema ospedaliero ed assistenziale. Nel campo finanziario ed economico bisognerebbe incentivare l’imprenditoria ARIANA e la presenza delle ARIANE nel sistema bancario, a partire dai comitati etici, dovrebbe essere garantita. Parallelamente è indispensabile assistere la maternità. Per cominciare va istituita una rete di asili nido, che non sono un lusso del welfare avanzato, ma una necessità reale di molte delle nostre ARIANE.

Umberto Veronesi




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Modifica by Angelo Libertini
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Anomaly

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #7 il: Agosto 24, 2011, 14:26:01 pm »
A me non interesserebbe se nel governo, nel parlamento, ecc... ci fosse anche il 90% di donne (o il 90% di uomini), se so che hanno raggiunto il loro posto meritatamente e fanno buona politica.

In un mondo "pacifico", non si dovrebbe nemmeno discutere di cosa abbiano in mezzo alle gambe i politici, ma guardare quello che fanno del nostro paese.
 
E questo, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti...  :mad:

Detto questo, il 50% esatto per obbligo è una forzatura dannosa è impraticabile. E' la mentalità della società che deve cambiare.

A proposito...

1) http://www.lametaditutto.com/?p=1154

2) http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/bisogna-accettare-la-verita/

Giochiamo a trovare le differenze.  :)
« Ultima modifica: Agosto 24, 2011, 14:41:24 pm da Anomaly »

Offline Nemo90

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #8 il: Agosto 24, 2011, 14:27:16 pm »
Confutare le stronzate - perché sono stronzate - di Veronesi sarebbe un esercizio vano e fine a sé stesso. Si potrebbe tranquillamente fare, potremmo facilmente negare sul res, sul merito le affermazioni deliranti del Veronesi. Ma perché farlo? Perché sperticarsi in dati scientifici, prove, aneddoti, ragionamenti logici, sillogismi? Meglio lasciare le sue parole come lapidaria prova della superiorità femminile, ridotta a mezzucci come discorsi da balcone di Palazzo Venezia.

Veronesi è sul libro paga di molte lobby, non ultima quella rosa. Per fortuna dopo la Caporetto dei referendum, ha perso gran parte della sua autorevolezza e quindi possiamo derubricarlo come sistemato, almeno per un po'.

Offline Nemo90

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #9 il: Agosto 24, 2011, 15:01:13 pm »
Ti accorgi di quanto il femminismo sia ridotto male quando tirano fuori slogan come "Metà di tutto".

Dire "vogliamo la metà di tutto" è come dire "vogliamo la pace nel mondo" o "vogliamo debellare tutte le malattie". Sono cazzate adatte ai discorsi di Miss Italia, al "Ringrazio la mia mamma il mio findanzato le mie amiche il mio paese il signor Conti perché mi hanno appoggiata ora voglio fare TV forse le fiction non so sono giovane, sono molto emozionata però vorrei dire quattro parole cioè: CARPE DIEM, la vita è breve godetevela saluto tutti i bambini mi piacciono molti i bambini, grazie CIAO MAMMA!". La parità perfetta (50 e 50) non può esistere.

Non può esistere perché il sistema Umanità non è composto da biglie azzurre e biglie rosa come nel classico esempio statistico: non siamo biglie uguali in tutto e per tutto tranne che per il colore. Uomini e donne sono diversi in molto altro che non per il colore del fiocco quand'eravamo neonati. Attitudini biologiche, professionali, culturali, sociali e preferenze personali e caratteristiche fisiche, psicologiche, storiche rendono ognuno di noi un universo a sé. Del classico esempio del sacchetto con le biglie si può facilmente ottenere una legge matematica che regoli il fenomeno; se dovessimo mettere a sistema tutte le infinite variabili dell'esistenza umana, non basterebbe tutta la carta del mondo per scrivere l'equazione M=F. Pensare di poter annullare i due membri ope legis, pensare di poter cancellare per legge la natura e la società è, alla meglio, una pia illusione. Si può taroccare l'apparenza. Ma la realtà non si può cambiare con una legge. Ricordate le grida di manzoniana memoria? Ecco.

Naturalmente questo complesso discorso metafisico non si può fare nel contesto delle manifestazioni di piazza femministe che ormai assomigliano sempre di più alle riunioni degli ultras: non puoi andare agli skinheads a spiegargli perché il fascismo era una brutta cosa, semplicemente non capiscono, è al di là di loro. Per loro il fascismo è uno slogan che li "autorizza" a spaccare tutto, non gliene frega assolutamente niente del background ideologico. I fascisti, ormai, si dividono in due categorie: gli ottantenni nostalgici del ventennio e i giovani esaltati di cui prima. Non si può discutere con gli ultras, non puoi intrattenere un dibattito accademico: quelli tirano fuori il tirapugni e la mazza da baseball e ti mescolano le ossa. Quello è il loro livello culturale, così sono abituati a comunicare.

Stesso vale per le senonoraquandiste: o sono annoiate cinquantenni in menopausa memori dei bei tempi del '68 per le quali l'argomento pensioni è un'esigenza piuttosto vicina o annoiate ventenni figlie di papà con le treccine rasta e la canna che non sanno su cui sfogare la propria abulicità e il femminismo gli fornisce un motivo per cercare di movimentare la loro vuota vita. (I maschipentiti non li consideriamo: loro sono i domestici, i servi, gli sgherri, i cani da guardia)

Con queste non c'è dialogo. Non ce ne può essere.
Diceva qualcuno, credo forse Mark Twain: "Mai dibattere con un idiota: ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza". Ovvero, in un contesto di supercazzola, come lo è il dibattito femminista, in cui l'importante è sparare slogan nel mucchio, risposte colte e documentate sono solo controproducenti.

L'ideologia da tifoseria è l'ultimo step di un movimento politico.
« Ultima modifica: Agosto 24, 2011, 15:19:46 pm da Nemo90 »

Offline emilio

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #10 il: Agosto 24, 2011, 17:30:45 pm »
Sempre gagliardo il "nostro" Nemo! ;)

Offline ilmarmocchio

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #11 il: Agosto 24, 2011, 17:35:30 pm »
E molto forte anche. Sono un medico anch'io e posso confermare che molte delle cose che egli dice a sostegno delle donne non hanno base scientifica. Ritengo l'Esimio Collega più una Superstar che un Medico. Se invece di frequentare Giornali e Talk Shows facesse più attività clinica forse sarebbe meglio. Son sempre più convinto di dare le dimissioni dall'Ordine dei Medici, tanto non esercito più da anni.

ciao Emilio, sono un collega e condivido il tuo parere su Veronesi, l'uomo che da 40 anni, ogni anno, sconfigge il cancro. :doh:
oramai , senescente ma vanitoso, spara puttanate a getto continuo ed è meglio che la sci perdere anche l'attività clinica, tanto il figlio lo ha piazzato

Offline emilio

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Re: Corsera - Corriere della Sera -
« Risposta #12 il: Agosto 24, 2011, 17:51:25 pm »
Condivido assolutamente!