Don Mazzi sta parlando a una platea, quella del PD, dove è particolarmente radicata l'idea che il sesso maschile abbia una connaturata tendenza allo sfruttamento e all'oppressione della donna e che ha preso come bibbia la descrizione redatta dal femminismo del rapporto tra i sessi nella storia; altissima concentrazione di uomini che usano la parola "maschietto", emotivamente vicini a MaschilePlurale, mediamente favorevoli alla castrazione chimica, all'inversione dell'onere di prova per i reati sessuali, e via dicendo con tutti gli orrori che conosciamo.
In questo quadro si deve assistere a un prete che parla dei seminari come causa di castrazione e alla platea di psicostuprati che applaude entusiasta alle sue parole! Un convegno di castrati che accusa la Chiesa di castrazione. E ciò malgrado lì in seminario non c'è andato nessuno.
Evidente che non tutti i poteri hanno una sede centrale come nel caso del Vaticano, ma solo filiali sparse per il mondo. Anzi, il nuovo potere che si distribuisce tra media, enti di controllo della moneta, università, centri di eccellenza tecnologica, organismi non eletti come l'ONU, organizzazioni morali per la lotta ai mali del mondo, partiti di vario colore, è in grado di mimetizzarsi e di predicare la propria inesistenza e il proprio non dogmatismo, in una incessante strategia di conquista virale delle masse.
Non c'è niente di peggio che un prete progressista, che parla "da dentro" un'istituzione che pur se con tutti i suoi difetti, è uno dei pochi muri di contenimento all'invasione del potere tecnocratico.