Autore Topic: I nuovi castrati  (Letto 3049 volte)

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Offline Fazer

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I nuovi castrati
« il: Settembre 07, 2011, 12:44:04 pm »
Come si dice: sorridi, domani andrà peggio... :cry:

http://27esimaora.corriere.it/articolo/meno-machi-e-piu-gentili-che-possiamo-fare-oggi-noi-mamme-di-maschi/#more-2199

Meno machi e più gentili: che possiamo fare oggi, noi mamme di maschi?

“Vorrei un figlio come il tuo”, esclama la giovane signora francese, madre di tre bambine, dopo essersi intrattenuta per quasi un’ora in spiaggia a chiacchierare con mio figlio Leonardo, quasi otto anni.

Non perché lui sia l’ultimo dei Mohicani, cioè un raro esemplare di figlio perfetto (anzi), quanto perché, mi spiega alla fine avvicinandosi a me che sotto l’ombrellone facevo finta di leggere ma tiravo l’orecchio per captare qualche brandello di quella singolare conversazione,

“è così delicato e gentile…”
Ultimi flash di vacanza che in vista del ritorno alla vita di tutti i giorni inducono alla riflessione. E a trarre da situazioni da spiaggia spunti per dare risposte a quegli interrogativi che ci poniamo quotidianamente noi madri quando vediamo i nostri piccoli confrontarsi con il mondo. Ora è tutto un gioco, ma poi sarà quel gioco da grandi che si chiama vita.

Essere delicati e gentili è un valore sì, ma come insegnare a un bambino a difenderlo eppure a difendersi con intelligenza dagli attacchi aggressivi?

Saper instaurare una relazione con un adulto non è da tutti i bambini. In questo i figli unici, lo dico essendolo anch’io, sono facilitati perché hanno più occasioni di confronto con i grandi. Ma è, questo, un contatto protetto: gli adulti con un bambino sono pazienti e indulgenti, lo trattano con tenerezza, pronti a semplificargli qualsiasi difficoltà.

E’ nell’approccio con i propri coetanei dove entrano in gioco, in piccolo, le stesse modalità di comportamento che troveranno in futuro. La competitività, il senso del possesso e la demarcazione del proprio territorio, l’aggressività,: è il loro primo impatto con il mondo, forse anche più duro di come sarà veramente perché privo di quei filtri che sono l’opportunità (e a volte purroppo l’opportunismo), la buona educazione (sperando che almeno un po’ sopravviva), l’intelligenza “furba”.

I bambini invece sanno essere spietati perché spontanei e istintivi. Attuare mezzi di difesa e di offesa è la riposta che i piccoli trovano nelle relazioni tra loro e, in base al carattere, c’è chi propende più per l’una o l’altra tipologia. A poco a poco crescendo impareranno a mixarle e a calibrarle.

 Al momento la delicatezza e la gentilezza di Leonardo lo portano a rifuggire istintivamente i coetanei prepotenti e troppo irruenti e a scegliere quelli vivaci ma più simili a lui.

Ma quali strumenti dare a un figlio per imparare a “gestire” l’altra parte del mondo?
C’è poi un ulteriore tema di riflessione. Delicatezza e gentilezza non sono dati caratteriali così usuali tra i maschietti, motivo per cui mio figlio al momento riscuote parecchio successo tra le bambine che fanno a gara nel cercarlo per giocare, che sia a rincorrersi a a sfidarsi nell’ultimo videogioco. Forse, corazzati da mille barriere, da adulti – uomini e donne – siamo portati gli uni a non manifestarsi, noi altre a nascondere quanto forte sia ancora il potere di un bel gesto e di un atteggiamento disponibile.

Come possiamo fare perché i nostri piccoli si attrezzino per affrontare con successo sfide e difficoltà del futuro ma conservando un po’ di istintività e la voglia di mostrare la propria sensibilità?


Meno male che, come al solito, la maggior parte dei commentatori spara ad alzo zero.
E vorrei vedere...

Online Massimo

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #1 il: Settembre 07, 2011, 14:45:46 pm »
Primo: secondo me, quella signora più che come figlio lo voleva come amante. Mi sbaglierò......
Quando le donne dicono: "E così carino e gentile".............gatta ci cova!
Secondo: emerge ancora una volta l'istinto irreversibile delle donne a lamentarsi COMUNQUE. Non
solo di mariti, compagni ed amanti ma oggi anche dei figli. Se suo figlio fosse stato irruente ed
aggressivo si sarebbe preoccupata ugualmente. Per altri motivi.
Terzo: se vorrà sopravvivere ad atti di bullismo quel figlio imparerà ad essere ANCHE deciso.
Alternative, se vuole evitare di essere vittima, non ne ha e non ce ne sono. E non pensi di farsi
consolare e coccolare dalle amichette le quali, quando vedranno che non ce la fa a difendersi in
maniera adeguata, presto si stancheranno di lui. Le ragazze al 90% stanno dalla parte di chi mena
e non di chi le busca. E, diventate donne, stanno dalla parte di chi vince e non di chi perde.
Quarto ed ultimo: le donne sanno solo piangere sul latte versato invece di evitare di versarlo.
Fanno danni e poi incolpano chi i danni li subisce. Dopo aver ridotto il mondo dell'infanzia ad un'
immensa nursery si lamentano che i maschi non hanno più la "sana" aggressività? Eh, no!

Offline Fazer

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #2 il: Settembre 07, 2011, 16:20:17 pm »
Terzo: se vorrà sopravvivere ad atti di bullismo quel figlio imparerà ad essere ANCHE deciso.

No Max, non (sempre) e' così, e parlo per esperienza diretta.

Il classico "impara a difenderti" (da solo) e' una stronzata.

La famosa "goccia che fà traboccare il vaso" e' un'altra stronzata: nella maggior parte dei casi si scopre che purtroppo c'e' sempre spazio per un'ulteriore goccia. Sono più i vasi che si rompono che quelli che traboccano.

Subentra invece un incredibile meccanismo di...come posso chiamarlo..."rimozione" del torto/dolore subito, un pazzesco meccanismo di autodifesa che impone al cervello di "voltare pagina" immediatamente.

Prevale il senso di inadeguatezza, ogni volta amplificato dall'ultimo schiaffo (reale/metaforico) preso.

Un fenomeno autoesaltante, un loop, un meccanismo tipo "if/then".

Solo con l'età adulta si riesce a dare un nome a tutto ciò, fino ad allora e' dolore cieco, inspiegabile, il meccanismo di autoprotezione impedisce di ragionarci su: bisogna dimenticare, e subito.

Hai presente la famiglia degli AIM-9 Sidewinder, no?
Bene, un bambino adeguatamente "formato" e' esattamente come il missile: ha il suo sensore che gli dice dove andare, ha il suo programma che gli dice cosa fare. Puo' essere ingannato a forza di "flares", ma solitamente colpisce giusto.
Io invece sono (stato?) come un Sidewinder senza sensore infrarosso: ho viaggiato alla cieca, non capivo ne' perche' ero stato lanciato ne' che cazzo dovevo colpire.

Iperprotettività materna, ansia materna, "broken wings"...

Queste dementi nemmeno si rendono conto dei danni che stanno causando.

Crescono (da sole) dei castrati, "psicostuprati", femminucce nei modi e negli schemi di comportamento.

Pochi di loro, un domani, attraverso un dolorosissimo percorso a ritroso, riusciranno a limitare i danni e a darsi una parvenza di serenità, chi con l'aiuto di un terapeuta, chi (come me) in totale solitudine.

Ecco perche', leggendo certi articoli, l'avvilimento che mi prende pensando alla qm "di oggi" viene ampiamente superato da quello riguardante la qm "di domani", quella delle future generazioni.
Io (se non si pone subito rimedio) so già cosa ha in serbo il futuro per le nuove generazioni di maschi.
Ed ecco perche', della qm, questa e' la "parte" che più mi interessa.
Forse per noi e' già troppo tardi, ma abbiamo il dovere di combattere per le nuove generazioni.
Basta con i Fazer del cazzo, basta dolore.

Impediamo la creazione di nuovi Winston Smith, uccidiamo (metaforicamente) la Grande Sorella.

 :cry:


Offline Fazer

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #3 il: Settembre 07, 2011, 16:39:18 pm »
Quello che segue e' uno dei commenti all'articolo:

Cosa potete fare voi mamme?

07.09 | 12:23 Masato75

Innanzitutto cercare di non divorziare dal marito. Sono cresciuto solo con mia madre e dio solo sa quanto ha pesato l’assenza di mio padre nel processo di crescita, questo in barba alle tante donne che ritengono la figura del padre quasi superflua per quanto riguarda l’educazione ma essenziale per gli alimenti. Altro aspetto è quello di cercare di non trasmettere loro le tipiche paure ed insicurezze delle mamme italiane, spesso timori risibili che nella vita reale diventano divieti inconcepibili (tipo quello di non andare in motorino. Provare a pensare, e questo mi sembra che per le donne moderne sia quasi impossibile, che maschi e femmine sono diversi ma vanno trattati assecondando la loro indole ma intervenendo quando necessario per “correggere la rotta” dico questo perchè proprio ieri ho visto una mamma sgridare urlando il figlio maschio che aveva osato, dentro una videoteca, andare a vedere la bacheca dei film per bambini che era ad un metro di distanza. Seguito dallo sfogo con la cassiera, anch’essa basita:” Lo vede, mia figlia è bravissima, lui è un diavolo che mi manda ai matti!!”…Fa riflettere inoltre che la maggior parte dei casi in cui c’è violenza su un bambino (maschio ovviamente) questa provenga dalla madre.


Eh, già, Masato75 , eh già... :cry:


Offline yamamax

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #5 il: Settembre 07, 2011, 22:29:57 pm »
La maggior parte delle donne oggi decide di divenire madre ad una età sbagliata e sempre per motivazioni esclusivamente di egoismo personale, la figura del padre è vista da loro come accessorio biologico e sponsor dell' impresa !
Poi le folli si trovano difronte a realtà che spesso non sanno gestire....perchè non accettano che il figlio diventa o dovrà diventare un UOMO. Il figlio maschio non va fatto "crescere" altrimenti si perde il controllo su di lui e soprattuto potrebbe scoprire che ha che fare con una madre piena di casini e insicurezze.
Questo circolo vizioso è deleterio e quindi spetta al padre spezzare il cordone ombelicale. Ora se succede questo le "belve madri" si inferociscono e delirando le leggi della natura dove ogni madre difende i cuccioli si scagliano contro i padri facendo di tutto per farli passare per dei pazzi irresponsabili. E da qui partono le liti sterili che portano anche alla fine del rapporto.
Cosa diversa per le figlie, alle quali a 13 anni già danno i soldi per il perizoma mentre al fratello di 15 ancora boxer con Pluto e Paperino; ma si sà nelle figlie cercano di riversare se stesse e le loro realizzazioni. ( cioè dove non ci arrivi con la testa puoi sempre arrivarci con la f..ca ).
Questo problema è serio perchè potenzialmente questa mancata crescita e consapevolezza delle generazioni maschili future và solo a vantaggio di chi vorrà manipolarli. Bisogna lottare per loro senza paura. Non possiamo pensare, se non solo in alcuni casi, che tutti possano farcela da soli,  vanno strappati dalla realtà virtuale e ovattata. I ragazzi devono imparare a farsi rispettare non con la violenza ma con l' intelligenza con la maturazione di chi non ha la paura di prendere decisioni e di diventare adulti. Altrimenti si " nuovi castrati".
Io come figlio unico non sono sfuggito alla regola e per anni mi sono sciroppato le vagonate di ansia e paure insensate trasmesse da mia madre, poi vista l' assenza del padre ho strappato tutto da solo andandomene, tanto in queste situazioni non si può pensare di salvare "capra e cavoli".
Mi sono praticamente lanciato da solo anch'io come un missile senza rotta poi ho aggiustato le coordinate lungo la gittata, quando mi sono schiantato nel posto sbagliato mi sono rigenerato e rilanciato, d' altronde la differenza che un uomo .... non è monouso !
Per quanto riguarda la mira    Beh dopo 25 anni di "onorata attività" al poligono ormai sò come funziona  :lol:  :rolleyes: ;)

Offline Fazer

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #6 il: Settembre 07, 2011, 22:37:17 pm »
Grande Yamamax.
Ma...un momento:
Max, figlio unico, Yamaha, poligono, casini vari...
Ora ci manca che mi dici di essere in grado di smontare un AR 70/90 a occhi chiusi...

Uno di noi due non esiste; e' una proiezione mentale dell'altro.  :hmm: :D

Offline yamamax

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #7 il: Settembre 07, 2011, 22:56:08 pm »
Tranquillo fazer esistiamo tutti e due !! L' AR 70 non l' ho mai smontato ... ho altri giocattoli !
Mi diletto con armi corte.  ;) ;)
Ciao.

Offline Fazer

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #8 il: Settembre 07, 2011, 22:57:55 pm »
Tranquillo fazer esistiamo tutti e due...

Uff, meno male.
Cominciavo a preoccuparmi... :P :D :lol:

Offline ilvaccaro

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #9 il: Settembre 07, 2011, 23:48:21 pm »
Come si dice: sorridi, domani andrà peggio... :cry:

http://27esimaora.corriere.it/articolo/meno-machi-e-piu-gentili-che-possiamo-fare-oggi-noi-mamme-di-maschi/#more-2199

Meno machi e più gentili: che possiamo fare oggi, noi mamme di maschi?


Che so....? Magari evitare di buttare fuori di casa il padre e permettere così anche ad un uomo, di contribuire a formare ed educare un altro uomo?



“Vorrei un figlio come il tuo”, esclama la giovane signora francese, madre di tre bambine, dopo essersi intrattenuta per quasi un’ora in spiaggia a chiacchierare con mio figlio Leonardo, quasi otto anni.


Io invece vorrei un barboncino rosa anzi no...... Forse è meglio azzurro come quello della Claudia che va tanto di moda oggi.  :doh:


“è così delicato e gentile…”


Splendido! Gli faremo fare la velina :D già me lo vedo scaricato da una donna all'altra fin dalle elementari con frasi tipo: "Sei un bravo ragazzo e un'ottimo amico, ma non mi intaressi.... Preferisco Sergio il muratore con i peli sul petto e sulle mani che  mi manda affanculo se solo oso alzare la voce, e la sera mela spacca e mi trivella come se cercasse il petrolio...


 Ora è tutto un gioco, ma poi sarà quel gioco da grandi che si chiama vita.

Essere delicati e gentili è un valore sì, ma come insegnare a un bambino a difenderlo eppure a difendersi con intelligenza dagli attacchi aggressivi?

Saper instaurare una relazione con un adulto non è da tutti i bambini. In questo i figli unici, lo dico essendolo anch’io, sono facilitati perché hanno più occasioni di confronto con i grandi. Ma è, questo, un contatto protetto: gli adulti con un bambino sono pazienti e indulgenti, lo trattano con tenerezza, pronti a semplificargli qualsiasi difficoltà.


 Al momento la delicatezza e la gentilezza di Leonardo lo portano a rifuggire istintivamente i coetanei prepotenti e troppo irruenti e a scegliere quelli vivaci ma più simili a lui.

Ma quali strumenti dare a un figlio per imparare a “gestire” l’altra parte del mondo?
C’è poi un ulteriore tema di riflessione. Delicatezza e gentilezza non sono dati caratteriali così usuali tra i maschietti, motivo per cui mio figlio al momento riscuote parecchio successo tra le bambine che fanno a gara nel cercarlo per giocare, che sia a rincorrersi a a sfidarsi nell’ultimo videogioco. Forse, corazzati da mille barriere, da adulti – uomini e donne – siamo portati gli uni a non manifestarsi, noi altre a nascondere quanto forte sia ancora il potere di un bel gesto e di un atteggiamento disponibile.



Come possiamo fare perché i nostri piccoli si attrezzino per affrontare con successo sfide e difficoltà del futuro ma conservando un po’ di istintività e la voglia di mostrare la propria sensibilità?[/i]



Mamma mia che roba.... :sick:Questa qua vive sulla luna.
Non ha la più pallida idea di cosa sente e pensa, di come vive e vede il mondo un figlio maschio, specie nel periodo cruciale  dai 12 anni in su...
Voglio sperare che questo povero bambino abbia almeno un padre da qualche parte che possa limitare i danni.
Qualcuno dovrebbe spiegare a questa imbecille che la crescita è un processo doloroso che  ci cambia tutti... anzi DEVE ASSOLUTAMENTE CAMBIARCI,( i maschi molto più che le femmine, ed è inevitabile..)

Lo scopo dei genitori è solo quello di seguire questo cambiamento preparando  ed educando i figli affinchè essi siano il più possibile pronti a far fronte alle innumerevoli difficoltà, sfide, vittorie, e sconfitte, che la vita riserva a tutti.......E tenendo ben presente, che a risparmiare tutto a figli e in particolare risparmiandogli ogni dolore, umiliazione e difficoltà, si crescono solo dei debosciati senza forza nè carattere......La deficente qui sopra che pare disprezzare La competizione e l'irruenza maschile non si rende conto che queste sono parti essenziali dell'essere uomo e dell'essere maschio.
Essere "delicati e gentili" puo' andar bene per una donna alla quale la società chiede molto di meno...... Per un uomo invece, è il passaporto per una vita di rinuncie, e di umiliazioni perpetue.   
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline beta

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #10 il: Settembre 08, 2011, 00:58:59 am »
esatto vaccaro.
e non capisco se queste madri proprio non ci arrivano o lo fanno apposta, per non dover passare il figlio nelle mani di un altra,(come è stato scritto prima se li passano da madre a fidanzata) o per doverlo passare il piu tardi possibile. daltronde l' egoismo materno a volte mi sembra non avere limiti.

Offline Nemo90

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Re: I nuovi castrati
« Risposta #11 il: Settembre 08, 2011, 02:02:25 am »
A casa, siamo in tre fratelli: Marco, Francesco e Valerio. Di 26, 22 e 20 anni. Marco fa il carabiniere, Francesco milita nell'Esercito e io (il pirla) studio lettere. Quando mia madre rimase incinta di Marco, pronosticò che "sarebbe stata femmina". Mai errore più palese.

Ho avuto la grazia di avere un ottimo padre, autorevole, gentile e affettuoso, perlomeno nei miei confronti, con i miei fratelli era un po' più ruvido. Ricordo ancora che è stato lui a farmi venire la passione per la lettura e la narrativa, quando presi la varicella, leggendomi delle storie o inventandole di sana pianta. Crescendo, mi ha detto che passava le giornate ad immaginarsi nuovi racconti da dirmi alla sera, in genere con i personaggi di Topolino: uno, un capolavoro, era "Zio Paperone e il Tesoro Nero", gliela chiedevo sempre e lui me la ripeteva ogni volta, cambiando un po' i particolari. Che bella che era, ogni volta mi viene nostalgia. :baby:

Concordo appieno quindi con chi dice che il padre sia parte fondamentale della crescita di ogni individuo: non scordiamoci che la somma idealizzazione del Padre, la suprema autorità umana, Colui che dà amore e disciplina, è Dio. Dio è il Padre. Non si innalza a divinità qualcosa di inutile. Se volete avere un'idea di com'è il padre perfetto, guardate all'idea di Dio.
Il femminismo non ha mai fatto mistero che uno dei suoi obiettivi chiave è la distruzione della paternità, e di Dio con essa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Leggevo, addirittura, che l'esplosione dell'anoressia è da attribuirsi proprio alla scomparsa della rassicurazione paterna e all'egemonia della figura materna. Le ragazze che crescono con la madre come unico riferimento sviluppano un malsano rapporto con il loro corpo, complessi psicologici, frustrazione, rabbia repressa, incapacità di relazionarsi con gli uomini e con le figure d'autorità. Quelle che Valerie Solanas spregevolmente chiama Daddy's Girls sono, in fin dei conti, sostanzialmente più felici delle Riot Grrls. Certamente più sane.

Non a caso, la quasi totalità delle femministe radicali ha avuto un pessimo rapporto con il padre. Fossi Freud, diagnosticherei un malriuscito complesso di Elettra, ma non lo sono, sicché...

Non sono invece interamente d'accordo con l'idea che ogni uomo, fin da bambino, debba essere aggressivo, estroverso, insensibile, dedito più al contatto fisico che a quello psicologico. Io, a differenza dei miei brillanti fratelli, sono sempre stato timido, riservato, introverso e riflessivo. Alle medie ero praticamente solo. Tre anni d'inferno. Al liceo, già quasi uomo, per fortuna è cambiato tutto.

Ma rimango più il tipo che apprezza un tramonto solitario piuttosto che una partita di calcio, un libro invece di una assordante serata nel fracasso stroboscopico di una discoteca. Tiro fuori la mia aggressività solo nei dibattiti, mi dicono. Ma non per questo mi ritengo meno maschio dello spassoso Sergio il muratore de ilvaccaro ( :ok: ). Credo sarebbe riduttivo riportare la virilità ad un solo ideale. Ogni uomo, così come ogni donna, ha il diritto di esprimersi come vuole, purché rimanga un uomo.

Relativamente al divertente quadretto del vaccaro, è proprio vero. A questo punto bisogna concludere che che c'è un filone di femmine  biologicamente masochistiche. C'è questa Debby (la stessa del post sull'uxoricidio) che si è trovata questo Giampy, un infernale e ripugnante pizzaiolo.
Lui le fa cose che io mai farei alla mia ragazza. Con aria complice, come se avessimo dormito assieme per le strade per chissà quanto tempo, Giampy mi fa: "Ma tu, la tua, la inculi?". A parte il merito della aulica questione (cioè: no), come cazzo ti permetti di rivolgermi certe domande?
Questo agghiacciante bifolco la tratta come uno straccio, non le fa il bene di un regalo o di un pensierino, chiama le donne "femmine", prende anabolizzanti, fuma e beve, sta in continuazione a palparla anche sotto la gonna e, da quel che impudicamente mi narra nel suo gergo portuale, non fa il minimo sforzo per farla godere a letto.

Eppure Debby stravede per lui: "È il più forte del mondo", mi rivela. "È un uomo vero" aggiunge.
È un poco di buono da cui dovresti girare alla larga se hai cara la dignità, vorrei ribatterle.

Ecco, io invece mi sono reso conto di aver trovato la donna giusta l'altro ieri.
Io e Arianna eravamo andati al mare, più per dirgli addio che per altro. Cielo grigio plumbeo, acqua grigio piombo. Spiaggia deserta. Arianna non poteva farsi il bagno perché le birbone si erano fatte vive un giorno prima e io non avevo tutta questa voglia, così abbiamo lasciato perdere.
Ci siamo arrampicati sugli scogli e siamo rimasti con le gambe penzoloni, a mollo, per tutto il pomeriggio, in silenzio, uno accanto all'altra, a guardare la calma acqua scura, a respirare l'aria salmastra e ad ascoltare il lieve vento.
Era uno di quei momenti in cui vorresti fermare il tempo, catturare l'immensità dell'universo in quel singolo istante. Per me è quella la felicità, l'amore, la pace.

Ma non per questo mi sento meno maschio di Giampy, anzi.

Finché è spontanea espressione della propria personalità, tutto va bene. I problemi sorgono quando le madri-matrone alla Misseri (non oso pensare cosa sarebbe successo ad un eventuale figlio maschio in quella famiglia) impongono ai figli le loro frustrazioni.

Diverso è il caso delle figlie femmine, ma sono le due e sono stanco, gli occhi mi dolgono e il cervello va a rilento. Buonanotte.