Autore Topic: Ancora morti MASCHILI sul lavoro  (Letto 103447 volte)

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Alberto86

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #90 il: Aprile 11, 2013, 21:02:09 pm »
ROMA - Un operaio di 50 anni è morto intorno alle 7.50 travolto da un treno Frecciarossa alla stazione Tiburtina di Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la Polfer, il 118 e i vigili del fuoco. I treni sono stati deviati su un altro binario.
Nessuna ipotesi esclusa. L'uomo, che indossava una pettorina e stava attraversando i binari tra il 12 e il 13, è stato travolto da un treno dell'Alta velocità della linea Roma-Milano. Stava lavorando per una ditta in appalto per la compagnia Italo. A fianco al binario 12, dove è accaduto l'incidente, continuano a lavorare alcuni suoi colleghi operai. Sul luogo, infatti, c'è un cantiere mentre a pochi metri sono ancora in corso le operazioni di recupero del corpo. Lavorava come «pulitore viaggiante». Gli investigatori stanno valutando anche l'ipotesi del suicidio. Le versioni di alcuni testimoni sono contrastanti: qualcuno sostiene che l'uomo si sia lanciato sui binari, altri dicono di averlo visto attraversare nel tentativo di salire su un treno poco distante. Saranno vagliate le immagini riprese dalle telecamere e ascoltati anche i familiari dell'uomo.

http://www.ilmessaggero.it/roma/morto_stazione_tiburtina_uomo_travolto_treno/notizie/264489.shtml

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #91 il: Aprile 21, 2013, 22:58:34 pm »
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1091737/algeria-muore-operaio-italiano.shtml

21:46 - Un operaio di Monopoli (Bari), Filippo Matera, di 60 anni, è morto e un altro lavoratore italiano è rimasto ferito in un'esplosione avvenuta per cause in corso d'accertamento in Algeria nella loro abitazione annessa a uno stabilimento di ceramiche nel quale lavoravano a Guelma, nel Nord del Paese. Lo scoppio è avvenuto il 18 aprile ma Matera è morto oggi in ospedale per le ferite riportate. I familiari non esludono anche l'ipotesi dell'attentat

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #92 il: Maggio 08, 2013, 10:17:18 am »

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #95 il: Maggio 20, 2013, 10:10:59 am »
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato4461290.pdf

SENATO DELLA REPUBBLIC
A
XVI LEGISLATURA
Doc. XXII-
bis
n. 9
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO CON PARTICOLARE
RIGUARDO ALLE COSIDDETTE «MORTI BIANCHE»

Offline vnd

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #96 il: Maggio 20, 2013, 11:22:07 am »
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato4461290.pdf

SENATO DELLA REPUBBLIC
A
XVI LEGISLATURA
Doc. XXII-
bis
n. 9
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO CON PARTICOLARE
RIGUARDO ALLE COSIDDETTE «MORTI BIANCHE»

Importante documento.
Quello delle morti bianche è un problema dieci volte più grave del femminicidio.
Ora... secondo voi... quale sarebbe il miglior provvedimento per mitigare il fenomeno:
1. cambiargli nome e inasprire le pene previste per il datore di lavoro e il responsabile alla sicurezza?
2. detassare dispositivi individuali di protezione e prevedere il rimborso, parziale o totale, di ogni spesa mirata tutelare la sicurezza del lavoratore?

Bene... secondo le femministe i crimini, nei quali la vittima è donna (degli altri chi se ne frega), si risolverebbero con un opzione analoga alla n.1.
Vnd [nick collettivo].

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Alberto86

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #99 il: Luglio 02, 2013, 17:39:59 pm »
Caldo da record in Arizona: muoiono 19 vigili del fuoco
Stavano cercando di contenere le fiamme sulla collina di Yarnell.





Ondata di caldo record nel West americano e in Arizona 19 pompieri - età media 22 anni - sono morti carbonizzati cercando di salvare una cittadina invasa dalle fiamme. Una tragedia per i vigili del fuoco come non si registrava dall’11 settembre: i morti venivano tutti dalla stessa unità d’elite, i Granite Mountain Hotshots.
I pompieri hanno perso la vita cercando di contenere le fiamme sulla collina di Yarnell, circa 120 chilometri a nord-ovest di Phoenix. Circa 250 case sono state distrutte, più o meno la metà dell’intero villaggio: «È il giorno peggiore della mia vita», ha commentato il governatore dell’Arizona Jan Brewer mentre il presidente Barack Obama ha mandato un messaggio dall’Africa: «Erano eroi. Professionisti abilissimi che si sono messi a rischio per proteggere la vita e le proprietà dei loro concittadini».
Secondo cifre del governo, il dramma di ieri è il secondo per vittime tra pompieri uccisi in un singolo incendio provocato da cause naturali dal 1933, quando in California morirono in 29 (nella strage terroristica del World Trade Center i morti del New York Fire Department, Nyfd, furono 341). Ancora incerte le cause della tragedia: i pompieri dovevano montare le loro tende di emergenza - fatte di materiale resistente al fuoco - per proteggersi dal calore e creare sacche di ossigeno quando «è successo qualcosa di terribile», ha detto il capo dei vigili del fuoco della vicina Prescott Dan Frajio.
Tutto è cominciato venerdì quando un fulmine ha appiccato le fiamme che poi sono dilagate sospinte da forti venti caldi su un’area di oltre mille ettari: «Yarnell è decimata», ha detto Mike Reichling, il portavoce del Tempe Fire Department che ha coordinato i soccorsi.
Colpa dunque anche delle condizioni metereologiche estreme. Il West americano è stato tutto il fine settimana nella morsa del caldo: temperature record sono state registrate in Arizona, mentre parti della California, e in particolare la Death Valley, si sono avvicinate ai 54 gradi, poco al disotto del primato storico di 56,7 gradi registrato nella stessa zona degli Stati Uniti cento anni fa, il 10 luglio 1913. La Death Valley è di solito una delle aree più calde del pianeta ma le attuali condizioni sono considerate eccezionali dai metereologi.
L’ondata di caldo dovrebbe proseguire nei prossimi giorni e ha già creato disagi nel settore del trasporto aereo. Molti grandi jet possono operare a temperature fino a 52 gradi ma misurazioni di 47 gradi, come quelle registrate a Phoenix nel fine settimana, possono influenzare i decolli. 

http://www.lastampa.it/2013/07/01/esteri/incendi-in-arizona-morti-vigili-del-fuoco-kvZQ3eVySviLGnKMl8kteM/pagina.html

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #100 il: Agosto 30, 2013, 17:31:58 pm »
http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/08/30/news/dramma_sul_lavoro_nel_salento_cade_nell_impastratrice_e_muore-65564589/

Tragedia sul lavoro nel Salento
cade nell'impastatrice per salumi e muore
L'incidente in un'azienda alimentare di Taurisano, inutili i soccorsi. E' il secondo operaio deceduto in 24 ore
di CHIARA SPAGNOLO

Tragico incidente sul lavoro in un’azienda alimentare di Taurisano, dove un operaio è morto dopo essere caduto in una macchina per il confezionamento dei salumi. Il dramma è accaduto poco dopo le 14, mentre l’uomo era intento alle sue abituali occupazioni e, per cause da accertare, è scivolato dentro un macchinario dalle lame particolarmente affilate usato nella preparazione degli insaccati. Immediata la richiesta di soccorso da parte dei colleghi, che hanno allertato il 118, la cui ambulanza è partita dal più vicino presidio in Codice rosso. Giunti sul posto, tuttavia, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio.

L'incidente mortale è avvenuto nello stabilimento del salumificio Scarlino, sulla strada provinciale che conduce a Casarano. L'uomo è rimasto stritolato. La vittima si chiamava Mario Orlando, di 53 anni, era di Taurisano.

Nell’azienda sono arrivati gli ispettori dello Spesal, polizia, carabinieri e due squadre di vigili del fuoco, per i rilievi e per ricostruire la dinamica dell’incidente, giunto ad appena ventiquattro ore da quello di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi), in cui ha perso la vita il 38enne di Aradeo Angelo Reschi (FOTO),  impiegato in una ditta che stava eseguendo lavori sulla condotta idrica per conto dell’Acquedotto pugliese. Reschi è deceduto per asfissia in seguito ad annegamento, dopo essere stato travolto da un violento getto d’acqua mentre si trovava nella condotta in cui sono posizionati i tubi della fognatura.


(30 agosto 2013)
 

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #104 il: Febbraio 21, 2014, 00:11:46 am »
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/02/20/news/operaio-muore-travolto-da-un-macchinario-1.8707267

TRIESTE. Un operaio schiacciato da un macchinario durante i lavori di pavimentazione di una strada in provincia di Udine, ieri mattina. Un addetto allo stampaggio di lamiere ridotto in fin di vita dal violentissimo impatto contro il pistone di un’apparecchiatura. E, appena il giorno precedente, un portuale travolto dai sacchi di caffè nello scalo di Trieste. Tre pesantissimi infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia nell’arco di poco più di 24 ore. Un autentico bollettino di guerra che conferma una volta in più, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la necessità di affrontare in maniera urgente e decisa la sfida della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.
L’ultima morte, come detto, è stata registrata ieri mattina intorno a mezzogiorno a Micottis, una frazione di Lusevera, in provincia di Udine. Un operaio di 48 anni, Ermenegildo Pascolo, è rimasto schiacciato da una macchina perforatrice mentre stava effettuando alcuni lavori stradali. A nulla sono valsi gli sforzi compiuti dai sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto con l’elisoccorso e l’ambulanza, per rianimarlo. Nè il massaggio cardiaco ripetuto più volte né la terapia d’urgenza hanno sortito effetti: l’uomo, a causa delle gravissime lesioni interne riportate, è morto all’istanze.
Pascolo, originario di Lusevera e residente a Forni Avoltri, era al lavoro per una ditta che si occupa di cantieri stradali quando è stato travolto dalla macchina perforatrice cingolata, utilizzata per posizionare i pali di sostegno dei guardrail che stava installando ai bordi delle strade della piccola frazione. Una scena agghiacciante, a cui hanno assistito impotenti alcuni colleghi, i primi a dare l’allarme e a richiedere l’intervento dei soccorsi. Sul posto si sono precipitati anche i vigili del fuoco di Udine con l'autogru per rimuovere il macchinario e i carabinieri della Compagnia di Cividale del Friuli per chiarire la dinamica del sinistro e i motivi per cui il pesante macchinario si è improvvisamente rovesciato travolgendo l'operaio. Sul posto anche il medico legale incaricato dalla Procura, che non ha potuto far altro che constatare il decesso. Sul caso è stata avviata un’inchiesta, chiamata ad accertare eventuali responsabilità.
Lotta tra la vita e la morte, invece, un dipendente della ditta Tecnopress Spa di San Quirino, in provincia di Pordenone, specializzata nello stampaggio di lamiere. L’uomo, 47anni, stava cercando di riparare un macchinario difettoso quanto all'improvviso è scattato un pistone in ferro che lo ha colpito in pieno volto. La spinta è stata talmente forte che il blocco di ferro è arrivato sino al tetto del capannone alto circa 7 metri. L'operaio è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Pordenone, dove si trova tuttora ricoverato in gravissime condizioni in rianimazione. La prognosi resta riservata.
20 febbraio 2014
Sic transit gloria mundi.