Autore Topic: Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"  (Letto 1170 volte)

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Offline Fazer

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Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"
« il: Settembre 19, 2011, 13:35:16 pm »
E ti pareva... :doh:

http://www.corriere.it/politica/11_settembre_19/frenda-costamagna-telese_57aa3f3c-e290-11e0-9b5b-a429ddb6a554.shtml

Costamagna: Telese dice falsità. Maschilismo anche su di me

La conduttrice: essere carina aiuta, ma basta con l'aspetto fisico

MILANO - «La mia situazione attuale? Attesa occupazione». Luisella Costamagna è al mare, a Sabaudia, con la famiglia. La sua polemica a distanza con Luca Telese, fino a pochi giorni fa conduttore, assieme a lei, di In Onda , striscia quotidiana su La7, è diventato un caso on line. I fatti: la ex pupilla di Michele Santoro è stata sostituita alla conduzione della striscia di informazione quotidiana dal vicedirettore del Giornale Nicola Porro, che affiancherà Telese nella nuova stagione. Quest'ultimo ha commentato la notizia sul suo blog, parlando di un'offerta fatta alla Costamagna dalla rete, sulla quale lei starebbe ancora riflettendo. Ma questa spiegazione non è bastata ai fan della conduttrice, che hanno inviato migliaia di messaggi in polemica, ipotizzando un'epurazione politica. E a loro si è aggiunta lei, che ha pensato di intervenire direttamente in rete e di dire la sua. Smentendo Luca Telese.

Perché l'ha fatto?
«Prima di tutto perché i commenti erano una cifra spaventosa: oltre i 3 mila, 3.500. Mentre Telese parlava di poche decine e provava a ridimensionare le proteste, facendoli passare per degli invasati, degli integralisti... Ma visto che in queste settimane ho letto anche io molti commenti su Facebook, mi sembrava giusto sottolineare come in quei messaggi ci fosse un elemento di stima e di affetto nei miei confronti e verso il programma».

Nel suo messaggio su Internet non è stata certo dolce col suo ex collega di trasmissione.
«Telese raccontava falsità sui miei rapporti con la rete, che peraltro dovrebbero essere riservati. E dette da uno che è dentro La7, che lavorava con te, sono parole che acquistano un valore. Per cui sono stata costretta a smentire. Quello di In Onda è un finale inspiegabile che mi danneggia».

Come ha saputo che sarebbe stata sostituita?
«A metà agosto, mentre ancora conducevo la trasmissione, e dopo che a giugno era già stata annunciata alla presentazione dei palinsesti la nuova serie di In Onda con Luisella Costamagna e Luca Telese. Per me dunque è stata una cosa inaspettata».

Lei ha contribuito alla creazione del programma.
«Guardi, il titolo è mio, l'ho proposto io. È un programma che ho contribuito a far nascere, a costruire, ed è stato un programma di successo. Basta vedere i dati: la nostra trasmissione ha chiuso l'edizione estiva con il record del 9,24 di share. E la media quest'estate è stata intorno al 7 per cento. Ecco perché la mia sostituzione non è dettata da ragioni oggettive».

Qualche suo fan ha parlato di un'epurazione politica.
«Non lo so. Resta il dato di fatto che al mio posto è arrivato il vicedirettore del Giornale . C'è chi dice che bisognava riequilibrare la rete a destra».

C'è un altro aspetto: va via una donna, arriva un uomo.
«Non ne faccio una questione di genere, anche se questo aspetto lo vedo come un dato di fatto. La nostra trasmissione era fatta da un mix femminile-maschile che funzionava. Ed è un dato di fatto cha abbiano tolto una donna e ci abbiano messo un uomo...».

Lei ha lavorato in Rai, in Mediaset e poi a La7. Dove ha trovato più maschilismo?
«In Rai e in Mediaset, dal punto di vista della valorizzazione del femminile, non ho visto differenze. La7 per 4 anni, al di là del finale, è stata una rete che mi ha fatto crescere. Io ho iniziato con Omnibus , poi il pomeriggio, poi In Onda . E nei palinsesti finora c'erano molte donne. Ma dal nuovo palinsesto di La7 molte donne sono sparite. La D'Amico, la Cabello... E poi io... E sono arrivati uomini: Nuzzi, Formigli, Porro...».

Lei è indubbiamente bella. Quanto l'ha agevolata e quanto, invece, l'ha danneggiata?
«Questo è un classico. C'è un meccanismo un po' trito e un po' banale di considerare le donne belle necessariamente sceme. Non nego che l'aspetto fisico conti, e per me è stato un elemento di attrazione. Dopo di che certo fai un po' fatica a far capire che se sei di gradevole aspetto non sei anche necessariamente un'oca».

Lei ha cominciato con Michele Santoro. Ha fatto fatica anche con lui?
«Guardi, ero laureata in filosofia, avevo lavorato in un piccolo tg, un barlume di curriculum l'avevo. Dopodiché lui mi ha dato un'immensa possibilità. Sono stata fortunata: nonostante io sia indipendente e libera ho incontrato chi ha creduto in me per altro dall'aspetto fisico. Chiaro poi che c'è in generale un forte maschilismo, anche nell'ambiente giornalistico. Eppure ho fatto una discreta carriera riuscendo a dimostrare che c'era la testa senza rinnegare il femminile. Perché debbo vestirmi da suora laica per essere credibile? La sostanza, se c'è, può passare anche con un abitino...».

A proposito di abitino, spesso in trasmissione Telese le faceva complimenti sul suo aspetto fisico: «la bella Luisella», «l'affascinante Luisella»... E lei si infastidiva.
«Perché ridurre tutto all'aspetto fisico può risultare screditante. Dopodiché non era solo fastidio, ma anche oggettiva difficoltà a ricambiare il complimento. Comunque basta con Telese, appartiene a una vita precedente. Mi interessa quello che verrà».

Ha fatto «storia» un fuori onda durante una puntata di Annozero, nel quale uno dei presenti ha definito «gnocca senza testa» Rula Jebreal. Maschilismo anche a sinistra?
«Il maschilismo non ha colore politico. Ricordo un articolo sul Giornale in cui, tra le "santoriane", ero definita "gnocca con la testa". Meglio di così...».

Dunque nessun imbarazzo a essere considerata oltre che per la sua professionalità anche per il suo aspetto fisico.
«Ho la consapevolezza di essere carina. Però non ho mai percepito questa cosa come un fattore determinante nella mia carriera. Poi c'è da dire una cosa: noi siamo un Paese dove vertici istituzionali, basta leggere le ultime intercettazioni, pronunciano frasi tipo "la patonza deve girare", "porta le tue che poi ce le scambiamo"... A confronto, quello che avviene in tv è quasi roba da cenacolo di umanisti... L'immaginario maschilista pesante riguarda purtroppo chi ha il potere e dovrebbe dare l'esempio».

Cosa farà nei prossimi mesi da disoccupata?
«I disoccupati veri sono altri. Io sono comunque una privilegiata. Per ora ho un contratto per scrivere un libro sul rapporto difficile tra le donne italiane e l'autostima. Quanto a me, sono fiduciosa. Ho passato situazioni difficili, come l'editto bulgaro con Santoro... Ho una scorza dura. Sopravvivrò anche a questo».




Offline Fazer

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Re: Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"
« Risposta #1 il: Settembre 19, 2011, 13:55:41 pm »
In realtà i motivi dell'avvicendamento parrebbero "un attimino" più seri:
Il programma era troppo sbilanciato "a sinistra", visto che sia Luca Telese che Luisella Costamagna non hanno mai fatto mistero delle loro appartenenza a quella parte politica.
Così pare che la direzione abbia deciso di sostituire Costamagna con Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, nel tentativo di riequilibrare.
Ma si sa, ogni scusa è buona... :hmm: :doh:

Offline ilmarmocchio

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Re: Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"
« Risposta #2 il: Settembre 19, 2011, 22:11:31 pm »
la solita zuppa : essere belle non conta, il maschilismo è dappertutto, 2 + 2 = 5, ecc :doh:

Offline Red-

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Re: Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"
« Risposta #3 il: Settembre 19, 2011, 23:54:53 pm »
Guardavo spesso la trasmissione di quei due, vi dico la mia in breve:
-lui era (forse è ancora) un maschiopentito doppiogiochista, di quelli che dicono che siamo uguali, però nella pratica lei (la sua lei) deve sempre essere sottomessa.
Se qualcuno ha letto metaforum ed ha conosciuto virtualmente il suo admin saprà di che parlo.
Per questi personaggi lui e lei sono uguali, però solo in astratto, cioè quando si parla di donne d'altri.

-lei invece è una donna liberata, di quelle che conosciamo abbastanza bene.

Al di là delle questioni plitiche che possono aver indotto i loro capi a cambiare, è un dato di fatto che tra i due non c'era un gran feeling.
Lui, sempre pronto ad esaltare il femminismo, in trasmissione la trattava con galanteria, le faceva complimenti e lei si schermiva. La contropartita per quei complimenti era che lei dovesse parlare solo dopo di lui, era che fosse lui a condurre o quantomeno che conducessero "alla pari".
Invece lei, che è una Liberata, incassava i complimenti e la sua galateria, e poi tendeva a monopolizzare la trasmissione, (la donna si espande sinchè può farlo), c'erano casi in cui lui non riusciva a parlare per molti minuti.
Il caso di questi due era molto divertente ed emblematico, era la dimostrazione di come non possano coesistere naturalità e certe ideologie.
Se lui la mette sul piedistallo, lei si erge sul piedistallo.
 ...Ma a quel punto lui si arrabbiava visibilmente. Ripeto: era divertente.

Non mi sono interessato alla vicenda della "separazione", ma sarebbe curioso sapere se Telese è rimasto maschiopentito doppiogiochista oppure se ha un pò cambiato idea.
In una delle ultime trasmisssioni ha detto, tra il serio e il faceto, che a stare con la Costamagna in trasmissione, è diventato misogino. Forse è vero, è diventato misogino, ma forse non consapevole. E c'è una bella differenza.

Io, tra i due, avrei mandato via lui. Se lo meritava.




"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Fazer

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Re: Costamagna sostituita a La7: "maschilismo!"
« Risposta #4 il: Settembre 20, 2011, 11:37:29 am »
Io, tra i due, avrei mandato via lui. Se lo meritava.

Io li avrei cacciati a pedate entrambi.
Insopportabili nel loro continuo interrompere gli ospiti.
Adesso però, con Nicola Porro, cambia tutto.  ;)