Io ho avuto la grandissima fortuna di avere, alle elementari, un uomo come maestro, il mitico maestro Amedeo P. Tra l'altro, è stato lui che mi ha fatto venire la passione della lettura... tutti i bambini vogliono fare il vigile del fuoco o il pilota, io volevo fare lo scrittore... sarà come sarà, ma in classe noi maschi eravamo generalmente più bravi delle femmine in tutte le (poche) materie umanistiche. Sono d'accordo che bisognerebbe inserire più maestri di sesso maschile nella scuola, avendone fatto io in persona la prova diretta: si parla tanto di stereotipi di genere, perché non si combatte quello degli uomini nell'educazione?
Comunque, a margine va detto che solo perché le femmine americane fanno "meglio" dei maschi, non significa che costoro siano animate da ansie metafisiche o crucci aristotelici: da un recente studio, emerse che il 60% degli adolescenti statunitensi non sapevano localizzare la Gran Bretagna su una mappa e meno della metà sapeva rintracciare il mezzo secolo (non l'anno, il secolo!) in cui Colombo salpò alla volta del nuovo mondo, in un test a crocette! Non parliamo della letteratura! E non stiamo parlando dell'ignoto monaco medievale, o dell'inestimabile opera filologica di Lorenzo Valla che sto al momento studiando, ma dei Manzoni e degli Alighieri anglosassoni.
http://www.nytimes.com/2008/02/27/us/27history.html(Credo si possa applicare lo stesso all'Italia: qualche sera fa, mi sono trovato nella situazione di dover spiegare ad una liceale di 17 anni che no, non abbiamo il Ministero degli Esterni e al suo fidanzato che no,
Non va molto meglio con gli studenti dei college, che sarebbero le nostre università e che sono a maggioranza femminile - in alcuni casi, bulgara.
Diverso, invece, il caso delle migliori università, che in genere vengono raggruppate nella Ivy League: qui, sorprendentemente, il rapporto fra M/F è pari o quasi, anzi molte volte è a favore dei primi.* Il MIT è costretto a fare giochi sporchi per far finta di avere un numero pari di donne e uomini; il prestigioso politecnico CalTech, dall'altra parte del paese, ha una popolazione maschile del 71%.
Lasciando stare il caso dei politecnici, è da notare come, man mano che si sale di livello, aumenta il numero dei maschi. Estrapolando, potremmo stilare due ipotesi sul perché, che ci condurranno al prossimo punto del mio ragionamento.
1) In America, andare all'università
costa. Da morire. Decine di migliaia di dollari all'anno.
A potersi permettere di andare a Yale o a Princeton (51% e 53% di maschi) sono prevalentemente i rampolli delle famiglie ricche e benestanti, e si sa che il livello culturale sale all'aumentare del reddito. Inoltre, l'
achievement gender gap è inversamente proporzionale al reddito delle famiglie: i maschi ricchi fanno più o meno bene come le femmine ricche, mentre lo stesso non si può dire dei poveri e dei "middle class", dei neri e degli ispanici. Conclusione n.1: è il contesto socio-culturale a determinare il gender gap che osserviamo, non l'intriseca natura femminile. Infatti, fra i neri questa differenza è ancora più evidente: è quindi impossibile che le differenze cerebrali fra maschi e femmine facciano distinzioni razziali fra bianchi e neri o, ancor più paradossalmente, di censo, fra ricchi e poveri.
2) Il meccanismo di ammissione a queste "super scuole" è estremamente selettivo, e solo i migliori vengono accolti. È stato a lungo noto che gli uomini molto intelligenti sono molti, molti di più delle donne molto intelligenti (è valido anche il contrario, ma i molto stupidi tendono a passare inosservati) ed per questo che, secondo molti, i premi Nobel sono a larghissima maggioranza uomini: anche quest'anno, a parte il premio doverosamente riservato al politically correct, quei bruti illetterati dei maschi si sono appropriati di tutti i riconoscimenti. Insomma, biologicamente il "sesso stupido" tanto stupido non è, anzi.
http://www.dailymail.co.uk/debate/article-1274952/Men-ARE-brainy-women-says-scientist-Professor-Richard-Lynn.htmlMa non si può dire, o si fa la fine di Summers. Si può - e si deve - invece dire che le femmine sono intelligentissime, brave, belle, colte e il fatto che non ci siano scienziate, artiste e geni donna (qual è il femminile di "genio"?) è da imputare al solito complotto che sappiamo.
Leggendo ciò, lo sciocco deduce che gli uomini si dividono in due categorie: i molto stupidi e i molto intelligenti. Quindi, prosegue lo sciocco, la partecipazione degli uomini alla vita intellettuale sarà del 25%: certo, quel 25% tenderà a brillare, ma pur sempre il 25% è. Sbagliato.
Osservando la campana di Gauss della intelligenza umana, maschi e femmine sono essenzialmente sovrapposti: cioè, il 95% della popolazione ricade nella stessa fascia. È agli estremi che noialtri abbiamo la maggioranza, ma al centro siamo in parità. Cioè, prendendo dalla strada un uomo e una donna qualunque, saranno di uguale intelligenza, o quasi. Ovvero, non si può dare una ragione biologica alla differenza accademica.
E allora, perché si osserva il gender gap?
Torniamo al punto 1: la ragione è socio-culturale. È la società, la stessa idea di istruzione odierna che svaluta i maschi e sopravvaluta le femmine, a detrimento di entrambi.
Una soluzione rapida rapida sarebbe, piuttosto semplicemente, far leggere i maschi.
Io ho sempre letto moltissimo, libri su libri, e sono stato il primo della classe nelle materie umanistiche dalle elementari al V liceo. Le mie professoresse attribuivano la mia bravura al fatto che leggessi molto, e in effetti è così: me ne rendo conto anche oggi. Chi non sa leggere, non impara. Visto che non mi ritengo eccezionalmente dotato, men che meno neurologicamente, credo che si posa applicare lo stesso al resto dei maschi. Le ragazze leggono di più, e le conseguenze si vedono: per quanto siano porcherie come Fabio Volo o
Twilight, è pur sempre meglio di niente.
http://www.edu.gov.on.ca/eng/research/boys_literacy.pdfQuesto papello governativo che ho trovato con Google suggerisce, in un florilegio di dati e statistiche, che la soluzione è appunto avvicinarsi ai gusti dei bambini. Cioè, se è necessario, sostituire la favoletta empatico-emotiva con la bruta descrizione del dinosauro o del robot.
Non ci vorrebbe molto.
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http://medicalhypotheses.blogspot.com/2009/05/do-elite-us-colleges-choose-personality.htmlTrovate il dato in fondo. (Tra l'altro, articolo interessante se sapete l'inglese)