Autore Topic: è quasi fallimento  (Letto 13234 volte)

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Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #15 il: Novembre 02, 2011, 22:17:34 pm »
Credimi. giustizialista, di cinofallico in Italia non c'è solo la distribuzione della ricchezza! C' è anche
e soprattutto la gestione della cosa pubblica. E delle risorse di tutti.

Appunto.
Sic transit gloria mundi.

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #16 il: Novembre 02, 2011, 22:49:05 pm »
...Il forte ribasso di borsa della giornata di ieri era dovuto al bizzarro proposito greco di sottoporre a referendum la manovra del governo greco. Ovvio che la domanda è: se chiedo alla popolazione se vuole pagare più tasse e fare sacrifici oppure no, posso già prevedere la risposta?
Per quello le borse sono crollate.
In Italia sembra che ogni tragedia mondiale sia ormai opera di Berlusconi (che no ho mai votato, per capirci).
Ma se Berlusconi facesse il famoso "passo indietro", chi verrebbe al suo posto? Forse Bersani? Ha già detto chiaro e tondo che lui non si assumerebbe l'onere di affrontare la situazione odierna. Allora chiamiamo un altro? Chi!?? A chi dice che la ricchezza in Italia è mal distribuita, (che è verissimo, intendiamoci) possiamo (però)  ricordare che i governi di sinistra non hanno fatto meglio. Il precariato lo ha sdoganato il governo D'alema col pacchetto Treu, in europa ci siamo andati col governo Prodi, con tutti gli svantaggi possibili e un rapporto di cambio in grado di strangolarci. Però adesso loro sono dei santi, e gli altri dei diavoli.
La verità è che in Italia il popolo con Berlusconi ha scelto il meno peggio, e che tale continua a rimanere. E' questa la vera tragedia.

La Grecia decide di uscire dall'euro? Ok, è una sua decisione, e certo non c'è bisogno di aspettare il referendum, che si sa già come andrà a finire.
Ma se esce l'Italia dall'euro, è quasi certo che crolla anche l'Europa.
Io penso che in questo frangente l'opposizione dovrebbe mettere un pò da parte le questioni personali (ad es. la Bindi che è stata definita "più bella che intelligente"), e pensare alla nazione.
Invece sappiamo quasi per certo che l'opposizione potrebbe seguire l'esempio greco, ed indire un referendum per abolire i provvedimenti presi dal governo in carica. Tutto per questioni personali.
Bello schifo. E' ovvio che poi, alla fine, uno sceglie il meno peggio.
« Ultima modifica: Novembre 02, 2011, 23:19:55 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #17 il: Novembre 02, 2011, 23:24:40 pm »
...Il forte ribasso di borsa della giornata di ieri era dovuto al bizzarro proposito greco di sottoporre a referendum la manovra dello stato greco. Ovvio che la domanda è: se chiedo alla popolazione se vuole pagare più tasse e fare sacrifici oppure no, posso già prevedere la risposta?

Se i sacrifici sono sempre i soliti a farli hanno ragione. Non conosco il caso greco ma in italia tra evasione fiscale condoni bassa tassazione delle rendite finanziarie, quasi nulla tassazione dei patrimoni e tassazione esagerata di redditi da lavoro ed aumento continuo dei prodotti "popolari" (sigarette, benzina, ecc) sembra si faccia apposta per aumentare la disparità sociale: i soldi ci sarebbero, ma in quella direzione non ne vogliono proprio sapere di prenderli. Ormai tutti gli economisti con un briciolo di sale in zucca sono concordi nel dire che per farci uscire dalla cacca è indispensabile una robusta patrimoniale (prima una tantum poi con un'aliquota più bassa continuativa) per dare una bella spallata al debito pubblico altrimenti non ne usciremo mai. Ma berlusconi non la farà mai, questo  è il problema principale.
Sic transit gloria mundi.

Offline Giuseppe83

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #18 il: Novembre 03, 2011, 10:28:58 am »
Ormai tutti gli economisti con un briciolo di sale in zucca sono concordi nel dire che per farci uscire dalla cacca è indispensabile una robusta patrimoniale (prima una tantum poi con un'aliquota più bassa continuativa) per dare una bella spallata al debito pubblico altrimenti non ne usciremo mai.

Io ho capito che la patrimoniale e la tassazione delle rendite vanno sì fatte, ma per alleggerire il peso fiscale su imprese e lavoratori per tornare a crescere (non per abbattere il debito pubblico).

Offline Giulia

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #19 il: Novembre 03, 2011, 10:52:20 am »
...Il forte ribasso di borsa della giornata di ieri era dovuto al bizzarro proposito greco di sottoporre a referendum la manovra del governo greco. Ovvio che la domanda è: se chiedo alla popolazione se vuole pagare più tasse e fare sacrifici oppure no, posso già prevedere la risposta?
Per quello le borse sono crollate.
In Italia sembra che ogni tragedia mondiale sia ormai opera di Berlusconi (che no ho mai votato, per capirci).
Ma se Berlusconi facesse il famoso "passo indietro", chi verrebbe al suo posto?

Forse Bersani? Ha già detto chiaro e tondo che lui non si assumerebbe l'onere di affrontare la situazione odierna.
Le varie correnti dell'opposizioni (e nemmeno qui sono tutti d'accrodo) chiedono a gran voce un governo tecnico, fatto di soli tecnici e professori economisti,  tipo Mario Monti (?). Insomma gente SCONOSCIUTA per fare il lavoro sporco di lacrime e sangue necessario per abbassare il debito pubblico, in modo che i vari Bersani/Bindi/Vemdola/DiPietro/D'Alema/Casini etc non perdano la faccia né il voto dopo.

Berlusconi una colpa l'ha, stare in mezzo tra Tremonti e bossi.
Citazione
Allora chiamiamo un altro? Chi!?? A chi dice che la ricchezza in Italia è mal distribuita, (che è verissimo, intendiamoci) possiamo (però)  ricordare che i governi di sinistra non hanno fatto meglio.
Ennò non dire così! quella del 9-10 luglio 1992, la notte in cui il governo Amato prelevò il sei per mille da tutti i depositi bancari, è stata una grande mossa!
purtroppo Berlusconi esiste ed è stato votato perché abbiamo un alternativa che terrorizza gli italiani. Mi sembra evidente che l'unico modo di fare opposizione sia quello dello sputtanamento mediatico e martellante, perché la sinistra non ha mai avuto intenzione di prendere atto dei suoi errori e del perché molti italiani disperati preferiscano il nano malefico piuttosto che loro,
(senza considerare tutti quegli italiani che a votare manco ci vanno più!).
Citazione
Il precariato lo ha sdoganato il governo D'alema col pacchetto Treu, in europa ci siamo andati col governo Prodi, con tutti gli svantaggi possibili e un rapporto di cambio in grado di strangolarci. Però adesso loro sono dei santi, e gli altri dei diavoli.
La verità è che in Italia il popolo con Berlusconi ha scelto il meno peggio, e che tale continua a rimanere. E' questa la vera tragedia.

La Grecia decide di uscire dall'euro? Ok, è una sua decisione, e certo non c'è bisogno di aspettare il referendum, che si sa già come andrà a finire.
Ma se esce l'Italia dall'euro, è quasi certo che crolla anche l'Europa.
Io penso che in questo frangente l'opposizione dovrebbe mettere un pò da parte le questioni personali (ad es. la Bindi che è stata definita "più bella che intelligente"), e pensare alla nazione.
Invece sappiamo quasi per certo che l'opposizione potrebbe seguire l'esempio greco, ed indire un referendum per abolire i provvedimenti presi dal governo in carica. Tutto per questioni personali.
Bello schifo. E' ovvio che poi, alla fine, uno sceglie il meno peggio.

Già, verissimo. ma se dici questo sei un sostenitore del nano malefico! ora per punizione vai a spaccare e saccheggiare qualche negozio  dai fuoco a qualche panda sù! :D

Offline Giulia

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #20 il: Novembre 03, 2011, 10:57:32 am »
Se i sacrifici sono sempre i soliti a farli hanno ragione. Non conosco il caso greco ma in italia tra evasione fiscale condoni bassa tassazione delle rendite finanziarie, quasi nulla tassazione dei patrimoni e tassazione esagerata di redditi da lavoro ed aumento continuo dei prodotti "popolari" (sigarette, benzina, ecc) sembra si faccia apposta per aumentare la disparità sociale: i soldi ci sarebbero, ma in quella direzione non ne vogliono proprio sapere di prenderli. Ormai tutti gli economisti con un briciolo di sale in zucca sono concordi nel dire che per farci uscire dalla cacca è indispensabile una robusta patrimoniale (prima una tantum poi con un'aliquota più bassa continuativa) per dare una bella spallata al debito pubblico altrimenti non ne usciremo mai. Ma berlusconi non la farà mai, questo  è il problema principale.
Ma guarda che l'Italia ormai si regge sulle piccole medio imprese, spesso a gestione famigliare perché dare lavoro costa troppo e perché i diritti dei cosiddetti "lavoratori poveri cristi" ti fanno chiudere bottega se licenzi solo perché non gliela fai a pagarli più!
Tutto sto casino, questa rivoluzione che si respira -e sembra venire dal basso-sono solo semplici giochini gattopardeschi.
non ci sarà mai una evoluzione in Italia secondo me, e non è un problema di lotta di classe, la si tira fuori solo perché tra le varie problematiche strutturali e complesse, è quella più comprensibile e che preme di più l'emotività umana.

PS: poi se mi spieghi che tipo di patrimoniale si intende fare per colpire solo i ricchi...PER ME è UN INC.... PAZZESCA!

Offline ilvaccaro

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #21 il: Novembre 03, 2011, 11:12:45 am »
...Il forte ribasso di borsa della giornata di ieri era dovuto al bizzarro proposito greco di sottoporre a referendum la manovra del governo greco. Ovvio che la domanda è: se chiedo alla popolazione se vuole pagare più tasse e fare sacrifici oppure no, posso già prevedere la risposta?
Per quello le borse sono crollate.


Da un punto di vista puramente democratico se questa parola ha ancora un senso, la decisione di Papandreou  è molto più giusta di quella messa in campo dalle altre cosiddette "democrazie" dove in nome dei mercati, delle banche, e della bce si decide di tagliare, licenziare, tassare, deprimere i consumi,  l'economia tutta..........
E imporre sacrifici per decenni alle popolazioni senza neppure consultarle o chiedergli se sono d'accordo in questo.
Non mi risulta che  le banche, la bce, il fmi, o il "mercato" siano stati eletti in rappresentanza dei cittadini, che abbiano ricevuto il mandato elettorale da alcuno, né che siano state investite dal popolo sovrano di alcuna autorità  per stravolgere la vita dei cittadini per decenni a venire..
Certo è che lo scandalo di Papandreou di cui si parla tanto oggi, è proprio "scandaloso" di questi tempi....
Oggi che il mercato, i grandi investitori, e le  banche hanno esautorato i cittadini e le nazioni di ogni autorità riducendo i vari politici nazionali al rango di maggiordomi e camerieri dei banchieri, ecco che salta su un Papandreou qualsiasi a rompergli le uova nel paniere, osando dire ai VERI potenti che manovrano tutto:

-"Il mercato non è Dio, le banche non sono divinità, i trattati non sono dogmi inviolabili, e a decidere del proprio fallimento o meno, devono essere i cittadini stessi, non entità astratte sopra di loro e totalmente al di fuori del loro controllo..."

E tutto questo accade proprio oggi......... Oggi che "il mercato" la fa da padrone e le borse decidono la caduta o meno dei governi....Oggi che "il mercato" è Dio......Oggi che si parla sempre e dovunque di crescita continua:
(fateci caso, nessuno parla mai di qualità della vita, ma sempre e solo di consumo e di crescita..)

Proprio oggi che i centri commerciali sono diventati le nuove chiese, dove milioni di fedeli dell'unico dio rimasto ( il denaro ...) ogni giorno vanno in pellegrinaggio-religioso a santificare e sostenere il sistema col solito rituale del consumo compulsivo e della crescita a qualsiasi costo.......... Proprio oggi , Papandreou osa mettere in dubbio certi dogmi?  Certi meccanismi dati da tutti per scontati, e incontestabili? L'ha fatta proprio grossa!

In pratica, ha bestemmiato in chiesa. :D


In Italia sembra che ogni tragedia mondiale sia ormai opera di Berlusconi (che no ho mai votato, per capirci).
Ma se Berlusconi facesse il famoso "passo indietro", chi verrebbe al suo posto? Forse Bersani? Ha già detto chiaro e tondo che lui non si assumerebbe l'onere di affrontare la situazione odierna. Allora chiamiamo un altro? Chi!??


Berlusconi o chiunque altro lo sostituisca non cambierebbe una virgola finché le nostre politiche economiche sono ormai decise da organismi sovranazionali, e la nostra sovranità monetaria non esiste più..... Comunque se io fossi in berlusconi, mi dimetterei domattina stessa  lasciando la patata bollente agli altri.

Tanto ormai è troppo vecchio per andare in galera, probabilmente morirebbe molto prima che i suoi centomila processi arrivino ad una sentenza definitiva, e in Italia sono a piede libero persino gli stragisti e gli assassini figuriamoci se metterebbero dentro lui....

Qualche giorno fa, l'ho sentito dire che ormai resta solo per non lasciare l'italia in mezzo ad un crisi economica epocale e senza nessuno che possa sostituirlo.

Ha detto:

"Resto per il bene dell'italia altrimenti, me ne sarei già andato"

Beh! Che dire....... Sono stato testimone di una svolta epocale, perché credo che per la PRIMA VOLTA NELLA SUA VITA, abbia detto la verità..... E preciso che io sono uno che l'ha sempre odiato.



La Grecia decide di uscire dall'euro? Ok, è una sua decisione, e certo non c'è bisogno di aspettare il referendum, che si sa già come andrà a finire.
Ma se esce l'Italia dall'euro, è quasi certo che crolla anche l'Europa.


l'uscita dall'euro della Grecia può' essere sopportata dall'Europa ma dopo la Grecia sarà il turno della spagna o dell'italia...
Sono paesi "troppo grandi" per fallire nel senso che l'europa non sopravviverebbe, e ben difficilmente Francia e Germania potrebbero accettare un fallimento dell'europa e della nascente "zona euro" cosi devastante...

E' sbagliato credere che la questione sia fatta solo di puri e semplici intaressi spiccioli, c'è in ballo anche il prestigio e l'orgoglio di un'europa appena nata che sperava di insidiare il ruolo degli stati uniti come "guida nel mondo" e che si vedrebbe profondamente umiliata dal fallimento...

(Non di solo pane vive l'uomo, ha bisogno anche di sogni) :cool:

A quel punto si aprirebbero 4 ipotesi

1- Si disintegra l'europa unita e l'euro, ( possibilità 30%..)
2- Germania e francia si mettono d'accordo con tutti gli altri paesi ed impongono alla bce di comprare in blocco tutti i debiti sovrani dei vari paesi stampando fiumi di banconote, svalutando l'euro del 30%35% e azzerando "de facto" i debiti di tutti i paesi membri ....L'europa ripartirebbe cosi con una valuta svalutata del 30%35% che favorirebbe le esportazioni, e non avendo debiti i singoli paesi potrebbero ridurre drasticamente sia le tasse  che i tagli alla spesa sociale, rilanciando i consumi, l'occupazione e la crescita economica.....( probabilità in caso di collasso della spagna o dell'italia 40%...)

3- mini euro forte:

Grecia spagna Portogallo e Italia fuori dall'euro, ritornano alle loro valute originarie svalutate pesantemente mentre l'euro sopravvive restando agganciato a Francia Germania e altri 3-4 paesi con i conti in ordine ma questa soluzione è la più improbabile a mio modesto parere..... Gli dò un massimo di 10% di probabilità...

4-La Grecia esce dall'euro Italia e Spagna si cuccano i famosi 20 anni di "lacrime e sangue" e rimettono i conti in ordine...Francamente non ce li vedo  molto gli italiani o gli spagnoli a lavorare e tirare la cinghia per 2 decenni  facendosi fare un culo peggio di un viados sudamericano, in nome della crisi economica, per salvare le banche, e i grandi investitori........ Per me questa possibilità è di circa il restante 20% non di più....
 
Chi vivrà vedrà.
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Offline Giulia

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #22 il: Novembre 03, 2011, 11:34:07 am »
E appunto:
dire che il problema dell'euro che è l'unica moneta al mondo senza un governo comune, senza uno Stato, senza una banca di ultima istanza è un fatto!
e' prendere atto di come l'euro è soggetto ad un attacco  speculativo selvaggio.

Offline Ethans

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #23 il: Novembre 03, 2011, 13:48:06 pm »
E appunto:
dire che il problema dell'euro che è l'unica moneta al mondo senza un governo comune, senza uno Stato, senza una banca di ultima istanza è un fatto!
e' prendere atto di come l'euro è soggetto ad un attacco  speculativo selvaggio.

Quoto quello che dici. Ma al problema euro e alla speculazione selvaggia ci devi aggiungere lo spreco di denaro che in Italia si è fatto per la spesa pubblica (opere inutili e privilegi a figli, nipoti, cugini, mogli, amanti ecc.), la tassazione che nel nostro paese è altissima e tutta a sfavore del lavoratore dipendente (e le tasse vengono sprecate in larga parte nelle inutili spese pubbliche e privilegi di cui sopra), il fatto che la produzione è in calo e non può certo ripagare il debito pubblico.

Ah dimenticavo: mafia, camorra, ndrangheta e Sacra Corona Unita. Che si ingoiano parte dei proventi che arrivano dal nord. Problema vecchio come il mondo si sa, ma su cui nessuno osa profferire parola.

Per finire: classe politica particolarmente corrotta e alta evasione fiscale.

In un contesto di questo tipo come si può pretendere che gli investitori stranieri si fidino di un paese come il nostro? Chiaro che i tassi di interesse sui titoli italiani crescono sempre più.

Questo in estrema sintesi.


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Re: è quasi fallimento
« Risposta #24 il: Novembre 03, 2011, 14:00:58 pm »
Molto interessante l'intervento del "vaccaro".
Io vorrei solo precisare ( ci tengo) che non sono affatto tra i ricchi che una eventuale patrimoniale potrebbe colpire. Preciso inoltre che ho ribrezzo per quei datori di lavoro stile Diego Della Valle, che assimilò i lavoratori a dei cani ( "a volte si rivoltano contro i padroni", disse), e che perciò vanno addestrati ed educati. Prendo però atto che oggi anche Diego Della Valle sta simpatico alla sinistra.

Penso poi che ci siano troppe cose che noi cittadini non possiamo capire appieno perchè non siamo competenti in materia. E' una realtà, triste o no che sia, ma penso sia così. Quella della patrimoniale, che ad istinto riterrei una cosa sacrosanta, è stata però criticata sia da destra che da sinistra. Forse c'è un perchè. Consapevole della mia incompetenza, faccio solo qualche riflessione terra-terra. La P. potrebbe colpire i patrimoni o i redditi.
Se colpisce i patrimoni, i ricchi in oggetto portano i soldi all'estero e l'Italia ci perde.
Se colpisce i redditi, si deve sapere che solo lo 0,17% dichiara più di 200mila euro, ed allora non si risolve nulla, perchè la cifra ottenuta sarebbe risibile.



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Offline Giulia

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #25 il: Novembre 03, 2011, 14:04:17 pm »
Quoto quello che dici. Ma al problema euro e alla speculazione selvaggia ci devi aggiungere lo spreco di denaro che in Italia si è fatto per la spesa pubblica (opere inutili e privilegi a figli, nipoti, cugini, mogli, amanti ecc.),
Uno che vive all'Aquila la penserebbe diversamente.
Quindi dipende.
Ma noi pur di far contenti tutti, facciamo poco e male.
La politica attuale alla truman show oppure al becero tifosissimo da stadio non ci rende obiettivi.
Per esempio, non è colpa di Bersani incapace di fare le stramaledette "liberalizzazioni ", è che si è costretti a farle a metà, mantenendo quel monopolio "anch'esso mafioso" ma legale e tipico italiano.
Lo si fa per "accontentare" un po' tutto, o meglio  per infinocchiare un po' tutti, senza poi alla fine aver fatto nulla.
Posso dire che bersani un po' per fare contenti tutti  mi ha preso in giro, però non è che io al suo posto avrei potuto far di meglio.
In genere non si prende in considerazione tutto però.
Si è semplicemente di parte quando si criticano i politici e il loro fare o non fare bene.
E' come parlare con due tifosi: tra un laziale e un romanista la ragione non c'è,  l'essere obiettivi  è bestemmia, c'è solo il tifo per una o l'altra squadra.




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Re: è quasi fallimento
« Risposta #26 il: Novembre 03, 2011, 14:25:34 pm »
Molto interessante l'intervento del "vaccaro".
Quello che dice vaccaro è molto interessante sì, perché è in parte il problema moderno della finanza virtuale, che oltre a Berlusconi nemmeno i governi vecchi di sinistra potevano essere consapevoli di questo. Ma molti non sanno chi sono i grandi vecchi nell'ombra che ci guadagnano con la crisi economica.
Dopo aver letto molto su George Soros, dopo aver saputo che dietro al popolo viola e al "se non ora quando" c'è lui, sapere che in Italia era già famoso per aver svalutato la lira, e che oggi è uno traI  più grandi speculatori, mi basta per sapere che Berlusconi, ha sì le sue responsabilità, ma si trova in una situazione più grande di lui, dove la fine è già stata decisa a tavolino con una finta opposizione "democratica", esattamente finta e fasulla come quella di Obama.
Quindi non mi aspetto il meglio per l'Italia.

Offline Ethans

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #27 il: Novembre 03, 2011, 14:27:44 pm »
E' vero quello che dici Giulia. Io però mi sono limitato a descrivere lo stato delle cose. E tra il dire e il fare ce ne passa, lo so... Una domanda: lasciando stare l'Aquila, secondo te non c'è sempre stato uno spreco di spesa pubblica in Italia? Che andava ad alimentare i privilegi, la corruzione, la mafia, le clientele ecc invece che essere impiegata per migliorare i servizi? La TAV ad es. è una cosa utile o serve ad altri scopi?

Citazione da: Red
Se colpisce i redditi, si deve sapere che solo lo 0,17% dichiara più di 200mila euro, ed allora non si risolve nulla, perchè la cifra ottenuta sarebbe risibile.

E qui c'è il problema "evasione" che non è un problema da poco... come arginare questa piaga? La vogliamo veramente arginare poi? Voglio dire, la nostra mentalità/moralità com'è messa su questo punto?  ;)

Vado in ufficio, ci si aggiorna...

Offline ilvaccaro

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #28 il: Novembre 03, 2011, 14:33:25 pm »
Molto interessante l'intervento del "vaccaro".
Io vorrei solo precisare ( ci tengo) che non sono affatto tra i ricchi che una eventuale patrimoniale potrebbe colpire. Preciso inoltre che ho ribrezzo per quei datori di lavoro stile Diego Della Valle, che assimilò i lavoratori a dei cani ( "a volte si rivoltano contro i padroni", disse), e che perciò vanno addestrati ed educati. Prendo però atto che oggi anche Diego Della Valle sta simpatico alla sinistra.


Beato te..... Io invece in borsa ci sto rimettendo pesantemente e lo scherzetto di Papandreou a me personalmente in 5 giorni, è costato l'equivalente di 2 auto di lusso. (che Dio se lo strainculi senza vasellina...) :mad:

E per quanto riguarda della valle non ho fiducia neanche io dei "salvatori  e riformatori dell'ultima ora" che fino a ieri hanno sguazzato e si sono arricchiti nel sistema come porci nel braco, e ora pretenderebbero  di dare lezioni di morale....

Puah!.... :sick:



Penso poi che ci siano troppe cose che noi cittadini non possiamo capire appieno perchè non siamo competenti in materia. E' una realtà, triste o no che sia, ma penso sia così. Quella della patrimoniale, che ad istinto riterrei una cosa sacrosanta, è stata però criticata sia da destra che da sinistra. Forse c'è un perchè. Consapevole della mia incompetenza, faccio solo qualche riflessione terra-terra. La P. potrebbe colpire i patrimoni o i redditi.
Se colpisce i patrimoni, i ricchi in oggetto portano i soldi all'estero e l'Italia ci perde.
Se colpisce i redditi, si deve sapere che solo lo 0,17% dichiara più di 200mila euro, ed allora non si risolve nulla, perchè la cifra ottenuta sarebbe risibile.


Serve un "patto" tra cittadini e istituzioni, la patrimoniale può essere digerita in funzione anti-debito e in cambio di riforme concrete volte all'efficienza e al risparmio nella pubblica amministrazione non per tamponare solo le emergenze per "fare cassa" e basta.....Non è accettabile.
Ma  come può una classe politica che non rinuncia ad un centesimo di stipendio e a nessun privilegio scandaloso, chiedere agli altri non solo una percentuale del reddito, ma anche una fetta del patrimonio?
Che fine hanno fatto i tagli alla casta?
E i tagli alle centinaia di migliaia di auto blu?
I sacrifici si fanno tutti insieme, e a proporli deve essere gente credibile non gente che deve girare con la scorta anche per andare al cesso, per paura di essere presa a schiaffoni...
Guarda come hanno accolto pannella...... Sputi, insulti, e Minacce....Se non era un rudere incartapecorito, lo avrebbero anche preso a pugni.
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
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Offline Giulia

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Re: è quasi fallimento
« Risposta #29 il: Novembre 03, 2011, 14:39:35 pm »
La P. potrebbe colpire i patrimoni o i redditi.
Se colpisce i patrimoni, i ricchi in oggetto portano i soldi all'estero e l'Italia ci perde.
Se colpisce i redditi, si deve sapere che solo lo 0,17% dichiara più di 200mila euro, ed allora non si risolve nulla, perchè la cifra ottenuta sarebbe risibile.
Te la dico anche io terra terra la mia umile idea di patrimoniale: se hai una casa di proprietà che ha un valore commerciale di 400 mila euro, "sei ricco".
Il fatto è che quel patrimonio non è una ricchezza che è in linea con il tuo stile di vita, magari stai ancora pagando il mutuo, magari è potenzialmente una casa di lusso o poco ci manca, ma hai un lavoro che ti frutta meno di mille euro al mese, quindi tu nei fatti non sei ricco, anzi sei uno con un debito assurdo sulle spalle e ti ci vuole giusto un'altra mazzata sulla schiena per cascare a gambe all'aria....
tu hai solo una casa dove ci vivi e basta, quindi è un patrimonio bloccato, ma quella casa è un patrimonio da farti rientrare a pieno titolo tra i ricchi perché lo si va verificando il patrimonio che hai.
Poi oh sono incompetente pure io...e forse non ci ho capito nulla su sta patrimoniale...