Autore Topic: Ci risiamo con la solita regola del titanic  (Letto 34823 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #120 il: Gennaio 19, 2012, 12:23:21 pm »
Rita : Il punto  è che sembra esserci una tendenza media più che a generalizzare, addirittura ad assolutizzare ed interpretare scelte e non scelte dell'altro sesso. L'ha fatto il femminismo, lo fanno le donne in genere dite voi e lo stai facendo tu, dice Giulia (ed in effetti questa è l'impressione, ma vorrei fosse chiaro, non credo c'entri, - almeno non per me - la mia personale sensibilità, in quanto donna, potrei pure comportarmi da vigliacca e non cedere il posto ad un bambino se mi trovassi nel "caso" particolare, ma se ciò avvenisse sarebbe una mia vigliaccheria personale e non l'ascriverei certo al mio sesso di appartenenza, tra l'altro, in qualche modo, giustificandola)ta


io non penso che tutte le donne farebbero in un unico modo, come anche gli uomini.
proprio per questo, stabilirei una regola oggettiva e semplice

Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #121 il: Gennaio 19, 2012, 12:27:59 pm »
Fazer :  
Ma infatti cerco di spiegare che i piani prestabiliti esistono, e il criterio di "liberarsi" di donne e bambini risponde alla necessità di lasciare a bordo solo personale valido ai fini delle operazioni di emergenza.
Quando una nave comincia a colare a picco, non si può sapere quanto tempo impiegherà, nè se si riuscirà eventualmente a portarla in secca evitando così l'affondamento o a farla rimorchiare/tonneggiare per metterla in un assetto tale da diminuire il quantitativo di acqua che penetra ritardando così lo sbandamento eccessivo e/o l'affondamento. Ergo, non si sa mai se c'è il tempo.
Il si salvi chi può, con un equipaggio che sa il fatto suo, porta solo a ricevere calci in bocca.
La calma, in questi casi, non la si richiede: la si impone a pedate.

beh, mi sembra che le cose sianio andate diversamente.
Inoltre, lìequipaggio, per fare una cosa del genere, dovrebbe essere disposto a sacrificarsi.
E' davvero così ?
E questa cosa viene spiegata a chi si imbarca ?
Mi sa di no.
O sbaglio ?
Anche perchè asllora, con una simile evenienza , avrei, come esemplare sacrificabile, diritto a una riduzione del costo del biglietto.
Una indennità di rischio, insomma :lol:

Offline Guit

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #122 il: Gennaio 19, 2012, 12:29:49 pm »
Quella del rischio è come tante altre una legge quantistica. Il morto sul lavoro, hai più probabilità di trovarlo nello stato quantico M che in F.

Semplicemente. E dire che è un *obbligo* maschile è una generalizzazione pertinente.

Se non esiste questa legge non esiste nemmeno l'elettrone.

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Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #123 il: Gennaio 19, 2012, 12:30:54 pm »



anche a te ripeto, nel caso non fosse chiaro nel post precedente. Stiamo parlando in "astratto" di quel che faremmo o non faremmo a livello di genere o personalmente?

Perchè nel secondo caso non lo possiamo sapere finchè non ci ritroveremo nella situazione, IMHO, punto e basta. Inutile dire o pensare "farei o non farei", cederei o non cederei, cederei soltanto a X e non a Y. Tu e tutte l'altre invece non lo fareste mai e vi comportereste solo così o cosà. Immagino che in una situazione del genere entrino in scena talmente tante variabili esterne a noi e interne a noi che è impossibile stabilire quel che farebbe o non farebbe ciascuno di noi. Di conseguenza è impossibile categorizzare a quel che farebbero TUTTI o TUTTE.

Se si tira in ballo il DNA per spiegare certi comportamenti, vale per tutti: se si afferma che la categoria tutte le donne (escluse rare eccezioni) non proverebbe mai il moto istintivo di girare indietro i tacchi da una scialuppa alla vista di un bambino o di un anziano non per stronzaggine ma per ragioni naturali, allora tutti gli uomini (escluse rare eccezioni) proverebbero quel moto istintivo e dovrebbero dominarlo per non cedere il posto.


Questo era il senso della battuta, non diretta a te o a U.I.  personalmente.

Senza giri di parole... ma se non si fanno i giri di parole non ci si riesce a far capire.. uff
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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #124 il: Gennaio 19, 2012, 12:32:50 pm »
ma quindi tu e ilmarmocchio, pur avendo iscritto nel DNA l'istruzione "lasciare il posto a chi è più debole" la disattendereste?  :lol: oppure voi lo fate perchè "particolarmente stronzi"?  :lol:

Non ho affermato che nel DNA maschile ci sia scritta una cosa del genere, anzi. Infatti l'eroe di Alberobello l'ho definito tale perchè il suo comportamento si discosterebbe da quello più naturale del "si salvi chi può". Ripeto, anche perchè a volte si "non c'è più sordA di chi non vuol sentire", che ad un uomo può capitare di diventare un Calipari o un batterista di Alberobello, ad una donna sicuramente no.

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #125 il: Gennaio 19, 2012, 12:36:54 pm »
L'eroe di Alberobello, leggi il batterista ancora disperso, non sapeva nuotare.



Se non sai nuotare e vai in mare, sei un irresponsabile.



Lui si sarebbe salvato; era già sulla scialuppa o ci stava salendo. Anche il violinista bulgaro non sapeva nuotare, ma vai a pensare che in una tranquilla crociera un comandante fa un errore simile e "bisogna" saper nuotare per salvarsi. Sì ci può stare come possibilità, ma dovrebbe essere alquanto remota.

Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #126 il: Gennaio 19, 2012, 12:38:21 pm »
A proposito, se dovesse affondare il FORUM,  quale ordine di evaciazione andrebbe osservato  :w00t: :w00t: :w00t: ?

Io cedo il posto in quanto anziana..ormai a fine vita, socialmente inutile a procreare. Lascio il posto ai giovani.   :lol:

Lascio anche un posto di lavoro da occupare senza aver percepito pensione.. è un vantaggio per la società lasciarmi per ultima. Se avanza un posto bene, sennò pazienza.


E poi.. vuoi mettere salire per ultima al braccio del capitano !  :lol: E
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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #127 il: Gennaio 19, 2012, 12:43:20 pm »

Se si tira in ballo il DNA per spiegare certi comportamenti, vale per tutti: se si afferma che la categoria tutte le donne (escluse rare eccezioni) non proverebbe mai il moto istintivo di girare indietro i tacchi da una scialuppa alla vista di un bambino o di un anziano non per stronzaggine ma per ragioni naturali, allora tutti gli uomini (escluse rare eccezioni) proverebbero quel moto istintivo e dovrebbero dominarlo per non cedere il posto.


Infatti è così; molto probabilmente sia io che altre migliaia di uomini non avremmo girato i tacchi indietro e non avremmo dominato il nostro istinto che è quello dell'autoconsertvazione anche per noi. Il concetto è diverso. Nell'eccezionalità di "non salvarsi" per lasciare il posto ad altri dominando il "moto istintivo" ci cade solo l'Uomo, non certo la donna. E questa generalizzazione concettuale la confermo a pieno titolo in quanto sono i fatti a farla emergere.

Offline Fazer

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #128 il: Gennaio 19, 2012, 12:48:20 pm »
beh, mi sembra che le cose sianio andate diversamente.

Oggi mi sento più fesso del solito, non riesco proprio a spiegarmi.  :D
Allora: lasciamo da parte un attimo il caso di Nave Concordia. E' chiaro che lì tutto è andato a ramengo visto che uno dei primi a scappare è stato il Capitano.
Quello che voglio dire è che vi dovete scordare di poter dire "io farei così, io cosà".
Voi non fareste nulla, eseguireste gli ordini dell'equipaggio, vi piaccia o no.
Quando la sirena fischia, voi non siete più passeggeri, siete membri dell'equipaggio, ai diretti ordini del Comandante.
E fate ciò che vi si dice.

A proposito, se dovesse affondare il FORUM,  quale ordine di evaciazione andrebbe osservato  :w00t: :w00t: :w00t: ?

Semplice, si guarderebbe al numero di post.
Ovviamente, prima si metterebbe in salvo la chitarra nuova di Ethans, e si avrebbe cura di far salire Rita e Giulia sulla stessa scialuppa di Massimo.  :lol:

Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #129 il: Gennaio 19, 2012, 13:01:09 pm »
Non ho affermato che nel DNA maschile ci sia scritta una cosa del genere, anzi. Infatti l'eroe di Alberobello l'ho definito tale perchè il suo comportamento si discosterebbe da quello più naturale del "si salvi chi può". Ripeto, anche perchè a volte si "non c'è più sordA di chi non vuol sentire", che ad un uomo può capitare di diventare un Calipari o un batterista di Alberobello, ad una donna sicuramente no.

ah capisco le donne hanno scritto "si salvi chi puo" senza il cancellino in dotazione, mentre gli uomini possono attivare o meno il cancellino a scelta.

Un po' la posizione di Barnart  qui http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2011/10/come-il-dono-maschile-viene-trasformato.html

Ma questo implicitamente (nello specifico caso della scelta in emergenza) fornisce una sorta di "diritto alla vigliaccheria" femminile esteso universalmente mentre fornisce un "dovere" dato dal libero arbitrio culturale alla parte maschile. Loro non l'hanno iscritto nel DNA in maniera così indelebile.
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Offline Guit

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #130 il: Gennaio 19, 2012, 13:08:58 pm »
anche a te ripeto, nel caso non fosse chiaro nel post precedente. Stiamo parlando in "astratto" di quel che faremmo o non faremmo a livello di genere o personalmente?

In astratto di quel che faremmo a livello di genere.

Citazione
Perchè nel secondo caso non lo possiamo sapere finchè non ci ritroveremo nella situazione, IMHO, punto e basta. Inutile dire o pensare "farei o non farei", cederei o non cederei, cederei soltanto a X e non a Y. Tu e tutte l'altre invece non lo fareste mai e vi comportereste solo così o cosà. Immagino che in una situazione del genere entrino in scena talmente tante variabili esterne a noi e interne a noi che è impossibile stabilire quel che farebbe o non farebbe ciascuno di noi. Di conseguenza è impossibile categorizzare a quel che farebbero TUTTI o TUTTE.

Anche l'orbita di un elettrone è solo una probabilità maggiore di trovare l'elettrone in quell'orbita, ciò malgrado si usa dire che l'elettrone possiede un'orbita, senza sapere quale sia la legge che lo governa ma per il semplice fatto di aver misurato la frequenza con la quale esso si trova lì.

Nessuno può dire cosa farà l'elttrone in un dato istante, può darsi anche che quel fallaccione mancherà ai propri doveri e si farà trovare lontanissmo, ma ciò malgrado possiamo generalizzare in maniera pertinente sostenendo che lui rispetta un patto.

La stessa identica situazione la si ha nel rapporto vita sacrificio sui due sessi.

Non sappiamo quale sia la legge ma abbiamo un'osservabile, che ci spiega che il 99% dei morti sul lavoro sono uomini.

C'è quindi una forma caratteristica che governa questi fenomeni, anche se non sappiamo estrarne una legge deterministica, tale per cui io ti possa dire cosa farà con precisione tizio o caio di fronte a un determinato evento.

Quindi quella del rischio è proprio una caratteristica di genere, nel senso più specifico e scientifico del termine.

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Offline Guit

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« Risposta #131 il: Gennaio 19, 2012, 13:13:08 pm »
Senza la generalizzazione non esiste conoscenza. Generalizzare si deve.

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Offline Giulia

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #132 il: Gennaio 19, 2012, 13:17:10 pm »

anche a te ripeto, nel caso non fosse chiaro nel post precedente. Stiamo parlando in "astratto" di quel che faremmo o non faremmo a livello di genere o personalmente?

Perchè nel secondo caso non lo possiamo sapere finchè non ci ritroveremo nella situazione, IMHO, punto e basta. Inutile dire o pensare "farei o non farei", cederei o non cederei, cederei soltanto a X e non a Y. Tu e tutte l'altre invece non lo fareste mai e vi comportereste solo così o cosà. Immagino che in una situazione del genere entrino in scena talmente tante variabili esterne a noi e interne a noi che è impossibile stabilire quel che farebbe o non farebbe ciascuno di noi. Di conseguenza è impossibile categorizzare a quel che farebbero TUTTI o TUTTE.
Appunto.
Citazione
Se si tira in ballo il DNA per spiegare certi comportamenti, vale per tutti: se si afferma che la categoria tutte le donne (escluse rare eccezioni) non proverebbe mai il moto istintivo di girare indietro i tacchi da una scialuppa alla vista di un bambino o di un anziano non per stronzaggine ma per ragioni naturali, allora tutti gli uomini (escluse rare eccezioni) proverebbero quel moto istintivo e dovrebbero dominarlo per non cedere il posto.
Già.
schettino ci  è riuscito.



Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #133 il: Gennaio 19, 2012, 14:09:25 pm »
ah ok  :D
buh.. non so se è una mia impressione superficiale, ma vedo un po' di confusione.. ho letto di sfuggita l'articolo e un po' di commenti sul sito delle FAS e le ho viste impegnate a discutere del fatto se il comandante della nave era da compatire ed assurgere ad eroe positivo perchè è stato un "disertore" del macho-patriarcato-guerrafondaio-berlusconiano-loveboat  e se di contro era da bastonare il comandante della capitaneria di porto perchè non ha saputo cogliere la sensibilità dell'uomo che ammette di avere paura e, al contrario lo spronava ad atteggiamenti da macho-men oppure se Schettino era il macho che usava la nave come estensione del suo pene.

Forse con le quote rosa temono una sostanziale più alta probabilità che in futuro al posto di Schettino ci si trovi un comandante donna e mettono le mani avanti... oppure davvero non hanno le idee chiare sullo stereotipo da demolire   :P

mi autocito: a pensar male si fa peccato
c'è già: non è comandante ma è un terzo ufficiale e stava sulla scialuppa insieme agli altri
http://www.vanityfair.it/news/italia/2012/01/18/giglio-inchiesta-indagati-ferrarini-ciro-ambrosio-dimitri-christidis-silvia-coronica-francesco-schettino


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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #134 il: Gennaio 19, 2012, 14:19:33 pm »
A questo punto non ci capisco più nulla.
C'è qualcosa che non torna.
Ma come, l'equipaggio porta la nave in secca, ergo, tramite ecoscandaglio, vede al di la di ogni dubbio che la nave è poggiata sul fondo e NON può affondare.
Al massimo può, come effettivamente accaduto, "poggiare" su un fianco (maledetto baricentro altissimo).
Difficile quindi pensare che siano (in tre) fuggiti per il terrore di venir risucchiati dalla nave che affonda.
Comincio a pensare che non avessero ben chiara la situazione, o meglio che almeno qualcuno di loro fosse convinto che i passeggeri erano in salvo (o morti).
Del resto, una volta sbandato lo scafo, è impossibile fare una ricognizione per vedere se c'è ancora qualcuno a bordo.
Ed è molto difficile persino rimanere in plancia, improvvisamente diventata un tunnel largo 5 metri e alto 30, con gli apparati di comunicazione/controllo diventati irraggiungibili poichè dislocati a centro plancia e quindi...15 metri più in alto di loro.
Boh...