Autore Topic: Stupro: la nuova frontiera  (Letto 1500 volte)

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Offline COSMOS1

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Stupro: la nuova frontiera
« il: Febbraio 20, 2012, 19:54:31 pm »
ebbene, ammetto che sto perdendo colpi
il fatto è che di fronte ai nuovi scenari della cronaca, mi domando quanto i nostri strumenti di analisi sono adeguati:

Un primo confine dello stupro lo conoscevamo: è stupro ogni rapporto che una donna denunci come non consenziente -> cioè, andiamo a letto oggi, tra 10 anni lei si ricorda che non voleva: È STUPRO

Un secondo gradino lo abbiamo già visto in questi anni: se lei non sa se era consenziente, è stupro. Questo vale in particolare per il sesso fatto sotto l'effetto di alcool e droghe, se quando lei si sveglia non si ricorda di aver detto sì, È STUPRO (vedi sotto caso 1)

Ma il terzo gradino mi ha veramente spiazzato: se lei dice sì, ma la gente ritiene che avrebbe dovuto dire no, È STUPRO. Il caso riguarda ragazzine sbandate alla periferia di Londra, le quali per entrare nelle gang degli odiati maschi sono disposte a tutto, anche a farsi stuprare  :w00t:. Scusate ma questo è stupro del linguaggio. Se "violenza è quando colui che pate nulla conferisce a colui che sforza", qui non solo conferiscono, con solo consentono, ma cercano, desiderano, vogliono, chiedono.

Mah...

caso 1: lei non ricorda di aver detto sì, quindi è stupro:


Citazione
Marina di Pisa: violenza sessuale davanti alla discoteca Pappafico

La ragazza, secondo quanto raccontato ai Carabinieri, nella notte tra sabato e domenica si sarebbe recata nel locale del litorale pisano
 In realtà una volta arrivati lì il giovane ha fatto bere più volte la ragazza che, ubriaca, lo ha poi seguito all'esterno del locale.
Sono le tre di notte quando la ragazza viene ritrovata visibilmente ubriaca da un dipendente del Pappafico. L'ambulanza la trasporta in ospedale dove viene accertata la violenza. La ragazza il lunedì si è recata dai Carabinieri di Lucca per denunciare l'accaduto.


caso 2: loro dicono sì, ma è stupro lo stesso  :w00t:

Citazione
Lo stupro come iniziazione
Dario Ferri

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18 febbraio 2012

Per entrare in una gang sempre più ragazze si fanno violentare

Le ragazze si fanno stuprare e abusare sessualmente per entrare nelle gang. E’ la sconvolgente rivelazione fatta al Guardian da parte di una giovane ex spacciatrice, che ha fatto per anni parte di una delle tante bande di ragazzi che terrorizzano le periferie della metropoli inglese. Un fenomeno che cresce in modo costante, che sta creando ancora maggior allarme sociale verso una pericolosa degenerazione della delinquenza giovanile.

STUPRO PER FARSI PIACERE – Isha Nembhard è una ragazza di soli 20 anni che è stata parte di una gang ricca di ottanta elementi che presidiava l’area sud di Londra. Il suo gruppo era prevalentemente maschile, ma le ragazze facevano di tutto per entrarci. Nel disagio metropolitano essere un membro di una gang è un segno di riconoscimento, una sorta di status symbol per chi ha poco o niente. Per entrare all’interno di una gang, però, le ragazze si fanno persino stuprare. “Le ragazze sanno che verranno trattate molto male dai maschi che fanno parte del gruppo. Vanno a letto con un ragazzo e quello subito le dice di dormire anche con il resto dei suoi amici. E’ una questione di mancanza di autostima, e un bisogno assoluto di attenzione. Anche se sanno che è sbagliato, faranno di tutto per farsi accettare. Ormai un sacco di ragazze stanno praticamente prostituendosi per avere una relazione che le faccia entrare in una gang. Sono rapporti di tipo quasi esclusivamente sessuale, e includono anche continui insulti, e minacce, se non propria violenza. Ma le giovani che vi entrano lo fanno lo stesso, non curandosi più se sia un problema o meno”. Nemhard è stata una spacciatrice di droga, ed è passata attraverso la stessa esperienza che tante sue coetanee stanno facendo. Secondo lei in questo momento Facebook e gli altri social network stanno esacerbando questa situazione. “Quando ero più giovane ero una sorta di maschiaccio, mentre ora le ragazzine si truccano, si vestono in modo sexy e postano le loro foto su Facebook.” Così questo fenomeno di sfruttamento e oppressione della donna cresce nelle gang, visto che anche i componenti più giovani fanno le stesse cose dei più anziani.

REAZIONE DEL GOVERNO – L’area metropolitana di Londra, immensa, è spesso teatro di violenze compiute dai giovani teppisti che si uniscono in queste bande per noia o per mancanza di alternative. Il governo britannico ha promesso di investire nuove, importanti somme per contrastare un fenomeno che ha già dato vita a scoppi di violenza incontrollata ed incontrollabile, come era successo l’estate scorso.  Petrina Cribb, una responsabile del servizio di polizia metropolitano, ha rimarcato a Guardian come si debba contrastare da subito questa nuova tendenza. “Le giovani ragazze devono essere educate sin dalla più giovane età sui rischi che si corrono nelle gang. Stiamo puntando ad informare le ragazzine di dodici anni, ma forse dovremmo incominciare con bambine ancora più piccole. Purtroppo la frequenza degli stupri nei gruppi di ragazzi violenti è così frequente che le adolescenti li possono percepire come normali. Il programma Heart ha già identificato 180 giovanissime con le quali affrontare questo problema, attraverso il supporto di psicologi e consulenti, per far comprendere i rischi che si corrono, e spiegare l’orrore dello stupro. Stime recenti parlano che un abuso sessuale su sette sia compiuto nelle gang, anche se simili calcoli non sono mai  perfettamente affidabili vista la complessità del problema.

Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Alberto86

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Re: Stupro: la nuova frontiera
« Risposta #1 il: Febbraio 21, 2012, 04:28:48 am »
Rimini, 19 febbraio 2012 - ERA talmente ubriaca che non ricordava nemmeno chi l’avesse violentata. Almeno non lo rammentava l’altra notte, quando i carabinieri l’hanno raccolta in una strada di Bellaria e lei ha farfugliato di essere stata stuprata. La giovane, che ha 33 anni e vive a Savignano, si trova ora ricoverata in ospedale e forse oggi gli investigatori riusciranno a parlare con lei, e a scoprire se la violenza si è consumata davvero. Ha delle ecchimosi sulle cosce, e qualcosa è certamente successo. Ma il fidanzato giura di averla lasciata due ore prima.
ERANO le 4,50 dell’altra notte, quando i condomini di una palazzina di via Leoncavallo hanno chiamato i carabinieri, lamentando che c’era una ragazza che stava continuando a suonare i campanelli e a pronunciare al citofono parole incomprensibili. I militari sono arrivati di lì a poco, pensando di trovarsi di fronte al solito delirio da alcol. Lei era ubriaca e in stato confusionale, ma quando si è rifiutata di salire in ambulanza, l’hanno convinta almeno a contattare il padre. Ed è stato quando l’uomo è arrivato che la giovane ha urlato di essere stata violentata, lasciando tutti di gelo. Hanno cercato di farla parlare, ma è stato tutto inutile. Era talmente fuori di sè per l’alcol bevuto che non è riuscita a fare un discorso a senso compiuto. Prima ha raccontato di tre persone, poi di una soltanto, e infine di un ‘passaggio’ che non è chiaro se fosse stata lei ad avere accettato o viceversa. Nelle condizioni in cui si trovava, non hanno potuto fare altro che portarla in ospedale e tentare di sedarla. Una visita superficiale ha rivelato delle ecchimosi sulle gambe, e nient’altro. Saranno gli esami e soprattutto lei, una volta tornata lucida, a svelare il mistero.
NEL frattempo, gli investigatori sono riusciti a ricostruire quello che ha fatto fino alle 2,30. A raccontarlo è stato il fidanzato, un coetaneo residente a San Mauro. Quella sera erano usciti insieme, prima a cena a Bellaria e poi in birreria. Avevano già bevuto abbastanza, e avevano deciso di tornare a casa. Almeno lui, ma una volta arrivati a San Mauro, la ragazza aveva insistito perchè lui andasse a dormire da lei. Il giovane però non se l’era sentita. Avevano bevuto davvero troppo, ha raccontato, e le aveva risposto che preferiva andare a letto. Non l’aveva presa bene, e avevano discusso, poi però l’aveva convinta, facendole promettere di chiamarlo appena fosse arrivata. Quando, un quarto d’ora dopo, non l’aveva ancora sentita, le aveva telefonato lui. Era arrivata a casa sana e salva, gli aveva risposto, «stai tranquillo». Ma non era così, era invece tornata a Bellaria e tra lei due e mezza e le quattro, per forza deve avere incontrato qualcuno.


Fonte:http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2012/02/19/670145-donna_denuncia_hanno_stuprata.shtml




Se la storia è come scritta nell'articolo sopra è praticamente assurda!!!.... Quindi quando una è ubriaca ( e le femmine per genetica enzimatica reggono l'alcol molto poco) bisognerebbe per sicurezza starle a minimo 3 km di distanza; e comunque nel caso lei volesse accusarti falsamente di qualcosa neanche questo potrebbe salvarti nel caso fossi venuto in contatto con lei già da prima!

Offline falseaccuse

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Re: Stupro: la nuova frontiera
« Risposta #2 il: Febbraio 21, 2012, 18:47:58 pm »

Un primo confine dello stupro lo conoscevamo: è stupro ogni rapporto che una donna denunci come non consenziente -> cioè, andiamo a letto oggi, tra 10 anni lei si ricorda che non voleva: È STUPRO


Ti correggo: solitamente avviene che dopo 10 anni cambia idea e va a frignare che quel rapporto non era consensuale. Lasciano passare un po' di tempo in modo che le eventuali prove a difesa dell'accusato vadano perdute, e poi denunciano. Sono le più pericolose esempio http://falseaccuse.blogspot.com/2010/04/trascorre-tre-anni-in-carcere-per-uno.html



Ma il terzo gradino mi ha veramente spiazzato: se lei dice sì, ma la gente ritiene che avrebbe dovuto dire no, È STUPRO. Il caso riguarda ragazzine sbandate alla periferia di Londra, le quali per entrare nelle gang degli odiati maschi sono disposte a tutto, anche a farsi stuprare  :w00t:. Scusate ma questo è stupro del linguaggio. Se "violenza è quando colui che pate nulla conferisce a colui che sforza", qui non solo conferiscono, con solo consentono, ma cercano, desiderano, vogliono, chiedono.

caso 2: loro dicono sì, ma è stupro lo stesso  :w00t:


In realtà quell'articolo è stato tradotto in maniera tendenziosa dallo zerbino Dario Ferri. Giuridicamente, il "farsi stuprare" è un ossimoro, perchè coniuga un predicato consenziente (farsi) con uno non consenziente (stupro). In quel caso, quelle teenager semplicemente concedevano sesso gratis per entrare nelle gang, come delle puttane. è un po' diversa la cosa. Certo, se fossero stati in Svezia avrebbero arrestato i maschi fruitori, ma questo è un altro discorso

Offline renato.dg

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Re: Stupro: la nuova frontiera
« Risposta #3 il: Febbraio 23, 2012, 00:42:33 am »
Io dico che nella teoria femminista ogni rapporto fatto con anche lieve insistenza è uno stupro questo è la accusa piu insidiosa fra tutte.
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Offline Guit

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Re: Stupro: la nuova frontiera
« Risposta #4 il: Febbraio 23, 2012, 01:10:48 am »
Io dico che nella teoria femminista ogni rapporto fatto con anche lieve insistenza è uno stupro questo è la accusa piu insidiosa fra tutte.


Ti quoto. Da ciò che sta avvenendo è evidente che nell'ideologia portata avanti dai femminismi e dai neo-femminismi, si vuole far diventare ogni desiderio sessuale maschile uno stupro.

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