Questo invece lo hanno censurato. Era un commento scomodo. Intanto vogliono continuare a "dialogare"...
Care femministe a sud, come volete dialogare se censurate le domande o le evitate?
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/03/05/il-dialogo-secondo-gli-antifemministi/#more-15833Propongo di fare qui le domande alle FaS, tanto ci leggono...
Uno dei commenti censurati...Eccolo qui riportato.
Vi dico la mia, da osservatore, commentatore e da persona libera da legami. Non so se il commento sarà censurato o meno, non m'importa. Non potrei mai essere femminista se per femminismo si valutano per corrette, sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista etico le seguenti frasi.
1) La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne.
2) La PAS è un'invenzione maschilista.
3) Le quote rosa sono giuste e costituzionalmente valide.
4) Sono giuste le discriminazioni in base al sesso sui luoghi di lavoro.
5) Sono giuste le censure di pubblicità sessiste contro le donne, l'inverso no.
6) Sono giusti i doppi standard nelle forze armate.
7) Sono giuste le censure delle fiabe sessiste.
8) E' giusto chiamare gli uomini con il termine "maschi" e le donne con il termine donne.
9) E' giusto istituire corsi di studi universitari rivolti solo ad un genere.
Potrei continuare, mi fermo qui e vi dico la mia in merito a queste 9 affermazioni.
Reputo giusto :
1)La violenza maschile non è la prima causa di morte per le donne. E' giusto condannarla severamente e allo stesso modo in cui si condannerebbe una donna che ha commesso il medesimo reato.
2) La PAS è una sindrome che da ignorante in materia non so valutare correttamente. So invece che attualmente l'affido condiviso non è rispettato (la legge 54/2006 è disattesa nella stragrande maggioranza dei casi ) e ciò può generare conflitti ulteriori in una situazione, come quella di una separazione con figli, già stressante. Se è vero e se si crede nella Costituzione Italiana, si dovrebbe garantire lo stesso tempo di visita ad entrambi i genitori, altrimenti, è bene dirlo apertamente che si crede nella superiorità di un genere rispetto ad un altro. Mi dilungo e dico che in una separazione i beni in comune dovrebbero essere equamente divisi tra i genitori perchè è profondamente ingiusto vedersi togliere la casa e continuare a mantenere figli e moglie.
3) Le quote rosa sono ingiuste e contro la meritocrazia. Ingiuste perchè c'è stato bisogno di obbedire a leggi e/o direttive europee per "forzare" l'ingresso delle donne, c'è stato bisogno di modificare l'articolo 51 della Costituzione Italiana nel 2003. E' vero altresì che le donne sono discriminate in taluni casi e che tali discriminazioni dovrebbero essere cancellate (vedi questione dimissioni in bianco causa maternità). Ma per cancellarle non è necessario introdurre le quote rosa ( o azzurre, io sono contro tutte le quote) ma equiparare la maternità alla paternità in modo che il futuro datore di lavoro avrà di fronte due lavoratori che potranno assentarsi per lo stesso motivo e sarà costretto a valutare gli effettivi meriti del lavoratore e della lavoratrice.
4) Sono ingiuste le discriminazioni sui luoghi di lavoro sia verso gli uomini sia verso le donne. Uno Stato decente e giusto dovrebbe combattere le discriminazioni non crearne di nuove per dare un "contentino". Ma senza il "contentino", come porti i voti a casa? Come si "sazia" la pancia di metà del popolino?
5) Secondo la mia etica, sono ingiuste tutte le pubblicità sessiste (sia verso gli uomini sia verso le donne). Allo stesso tempo, la libertà vale molto di più quindi sono contrario alla cenura di qualsiasi pubblicità sessista (sia verso gli uomini sia verso le donne) e non pongo al di sopra degli altri la mia morale.
6)I doppi standard nelle forze armate sono vergognosi. Le donne sono esentate dalla prima linea di fuoco, sono sottoposte a test fisici agevolati, possono portare i capelli lunghi. Se si sceglie un lavoro, si devono seguire gli stessi standard, altrimenti non è parità, è un'altra cosa che con me non ha niente da spartire.
7) Le censure delle fiabe femministe (vedi governo Zapatero) sono preoccupanti. In passato altri hanno censurato i libri e la vostra intelligenza vi farà capire che su questo state utilizzando gli stessi metodi (ovemai qualcuna di voi fosse favorevole alla censura di suddette fiabe) di un movimento religioso che nel passato ha bruciato qualcuno.
8) Chiamare gli uomini con il termine "maschi" presuppone un degrado degli stessi. Io sono un uomo, così come voi siete donne. Maschi e femmine si utilizza(va) quando c'era un maggior rispetto ed una maggiore cultura. Pretendere di cambiare il linguaggio presuppone che lo stesso sia maschilista. E' falso ed inoltre non condivisibile.
9) In America, giusto per lavarsi la coscienza e creare nuove facoltà di dubbia valenza scientifica, cominciarono a creare i primi corsi di studi di genere. Per me la cultura è una, è fatta da uomini e donne. Pretendere di revisionarla in nome di un maschilismo castrante è un'operazione non corretta.