Autore Topic: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti  (Letto 3121 volte)

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Offline jorek

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"Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« il: Febbraio 29, 2012, 00:47:22 am »
http://affaritaliani.libero.it/cronache/bioeticisti-choc-consentire-infanticidio280212.html


"Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
Martedì, 28 febbraio 2012 - 18:14:00
neonati 400

Nei paesi dove e' permesso l'aborto, perche' non consentire anche l'infanticidio? I neonati, come i feti, non hanno infatti "lo status morale di una reale persona umana". E' la posizione choc espressa da due bioeticisti italiani, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, autori di un articolo dall'incredibile titolo "Aborto dopo la nascita, perche' il bambino dovrebbe vivere?" pubblicato sul Journal of Medical Ethics, rivista "gemella" di una delle piu' prestigiose riviste scientifiche del mondo, il British Medical Journal. I due bioeticisti, che lavorano all'Universita' di Melbourne in Australia, affrontano il tema seriamente: sia il feto che il neonato, sostengono, sono solo persone potenziali, senza alcun interesse. Pertanto gli interessi delle persone coinvolte con loro sono di primaria importanza fino a qualche tempo indefinito dopo la nascita. Per questo e' lecito l'"aborto post-nascita", come viene chiamato dagli studiosi. "Noi affermiamo - scrivono chiaro e tondo i due autori - che l'uccisione di un neonato potrebbe essere eticamente ammissibile in tutte le circostanze in cui lo e' l'aborto. Tali circostanze includono i casi in cui il neonato ha il potenziale per avere una vita (almeno) accettabile, ma il benessere della famiglia e' a rischio".

E, ancora piu' chiaro: "Se i criteri come i costi (sociali, psicologici, economici) per i potenziali genitori sono buone ragioni per avere un aborto anche quando il feto e' sano, se lo status morale del neonato e' la stessa di quella del bambino e se non ha alcun valore morale il fatto di essere una persona potenziale, le stesse ragioni che giustificano l'aborto dovrebbero anche giustificare l'uccisione della persona potenziale quando e' allo stadio di un neonato". Quanto tempo dopo la nascita e' "eticamente lecito" uccidere i bambini? Giubilini e Minerva lasciano questa domanda a neurologi e psicologi, ma secondo loro "ci vogliono almeno un paio di settimane perche' il bambino diventi auto-cosciente. A quel punto da persona potenziale diventa una persona, e l'infanticidio non e' piu' consentito".

Inevitabili le reazioni: sull'Avvenire di oggi e' apparso il commento del neurologo Gian Luigi Gigli, che riportando alcuni passi dell'intervento scrive: "Sembra il trailer di un film dell'orrore. Invece si tratta del riassunto fedele di un articolo apparso on line pochi giorni fa sul Journal of Medical Ethics, la prestigiosa rivista della stessa editrice del British Medical Journal. Si va ben al di la' dello stesso ignominioso Protocollo di Groningen, in base al quale dal 2002 in Olanda e' permesso porre fine attivamente alla vita dei neonati con prognosi infausta". Nell'articolo si afferma infatti la liceita' morale anche dell'infanticidio per motivi economici, psicologici o sociali (auspicandone domani la liceita' giuridica)". Sconvolge, secondo Gigli, anche il fatto che "i due autori, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, siano entrambi italiani". "Forse e' il caso che qualcuno, anche tra chi non crede in Dio, incominci a dire basta alle invasioni barbariche, per non trovarci tutti a vivere nel crepuscolo disumano della civilta' occidentale".



Online Massimo

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #1 il: Febbraio 29, 2012, 05:22:42 am »
Permesso l'aborto, c'era da meravigliarsi che si arrivasse anche ad auspicare l'infanticidio?
Tra un po' si dirà che anche una persona non utile alla società potrebbe benissimo essere soppressa. Anzi, dovrebbe. I nazisti c'erano tranquillamente arrivati. Con una differenza:
erano nazisti.

Offline ilmarmocchio

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #2 il: Febbraio 29, 2012, 21:11:54 pm »
..."ci vogliono almeno un paio di settimane perche' il bambino diventi auto-cosciente...

non bastano invece decenni interi perchè certi bioeticisti, sociologi, psicologi, ecc, diventino non dico autocoscienti, ma semplicemnete coscienti.
pertanto ritengo lecito che essi possano essere utilmente soppressi entro un arco temporale che dalla nascita a un istante prima della soppressione.
In fondo che differenza c'è tra un feto e un bioeticista ?
Il feto forse imparerà qualcosa, il bioeticista non ha imparato un tubo, quindi il suo tempo è scaduto.
ha dilapidato risorse della società senza alcun costrutto.
Una iniezioncina facile, facile e via.
Il bioeticista non c'è più e tanta carta verrà risparmiate dalle sciocchezze che avrebbe certamente partorito

Offline Guit

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #3 il: Febbraio 29, 2012, 22:31:43 pm »
Sembra veramente la sinossi di un film dell'orrore. La realtà disumana tecnocratica supera ogni più perversa fantasia. Questa è la bioetica, che invece di occuparsi di cosa sia l'umano nell'epoca delle macchine, si occupa di come sopprimerlo ...

Io la chiamerei bio-distopia.

E' solo l'inizio. Non abbiamo ancora visto niente ...



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Offline fabriziopiludu

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #4 il: Marzo 01, 2012, 02:22:57 am »



 




Offline fabriziopiludu

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #5 il: Marzo 01, 2012, 02:28:18 am »



 

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #6 il: Marzo 01, 2012, 10:22:43 am »
Io penso tre cose:

1) La scienza non può stabilire cosa è persona e cosa non lo è perché quello di persona è un concetto filosofico non scientifico. La scienza può solo stabilire zoologicamente chi è essere umano sulla base del referto genetico, organico e biologico;

2) Proprio perché il concetto di persona non è un concetto reale la legge non deve tutelare le persone ma gli esseri umani, esseri fisici, concreti, biologici;

3) Il termine "bioetica" è un ossimoro. La scienza non può essere etica perché altro non è che l'indagine del reale, indagine che va fatta senza scrupoli e senza pudori. Non sta agli scienziati dettare norme etiche. Si stramazza tanto contro una presunta ingerenza della chiesa e non si dice niente contro l'ingerenza della comunità scientifica nel campo etico? Strano. Eppure è proprio quest'ingerenza che è alla base di tanti pasticci odierni.

Offline Bretone

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #7 il: Marzo 01, 2012, 10:59:31 am »
Permesso l'aborto, c'era da meravigliarsi che si arrivasse anche ad auspicare l'infanticidio?
Tra un po' si dirà che anche una persona non utile alla società potrebbe benissimo essere soppressa. Anzi, dovrebbe. I nazisti c'erano tranquillamente arrivati. Con una differenza:
erano nazisti.

Questo spettacolo è sempre attuale: Ausmerzen, vite indegne di essere vissute.

Puttost che toeu ona donna
mi toeuvi ona cavretta
ghe foo mangià l'erbètta
ghe foo mangià l'erbètta
puttost che toeu ona donna
mi toeuvi ona cavrètta
ghe foo mangià l'erbètta
ma mí la donna la toeuvi no!

Offline falseaccuse

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #8 il: Marzo 01, 2012, 21:09:43 pm »
Sentite cosa ne pensano LORO
Citazione
In sostanza la questione è: se pensiamo che l'aborto sia possibile, per questioni di salute di feto e madre, per questioni sociali o economiche o anche per questioni di libera scelta, cioè il "non voglio diventare madre", allora perché pare tanto brutto sopprimere un neonato se quelel condizioni che riteniamo giustifichino l'aborto si vengono a creare subito dopo la nascita?  Riteniamo che la persona reale abbia un diritto maggiore della persona potenziale, ma cosa fa di un essere "persona" e soggetto avente di diritto alla vita (alla luce dell'eutanasia e della pena di morte)?
applicando la proprietà transitiva a feto-bambina e a bambina-femminista, si giunge alla conclusione che neanche la femminista ha diritto alla vita. O no? Poi lo sappiamo che loro odiano i bambini e che intendono solo trovare una giustificazione ufficiale all'infanticidio da parte della madre, ma devono capire che la relazione sussistente tra persona adulta e bambino è la stessa che vale tra bambino e feto; iterando il ragionamento si perviene alla conclusione che nessun essere umano ha diritto alla vita. Eppure è tanto semplice: appena l'ovulo è fecondato, si ha una persona. La bioetica avrà tutti i suoi meriti per quanto concerne gli OGM, le clonazioni, ma per quello che riguarda il diritto del nascituro l'apparato è totalmente pretestuoso, come del resto tutte le "teorie" femministe o pseudofemministe.

Offline Guit

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #9 il: Marzo 01, 2012, 21:30:45 pm »
... La bioetica avrà tutti i suoi meriti per quanto concerne gli OGM, le clonazioni, ma per quello che riguarda il diritto del nascituro l'apparato è totalmente pretestuoso, come del resto tutte le "teorie" femministe o pseudofemministe.

Quoto! Mediamente tutti sentiamo che c'è qualcosa che stride tra la posizione umanististica dei bioeticisti in materia di clonazione e quella tecno-centrica in materia di riproduzione.

Dall'esplorazione di questa differenza si capisce gran parte dell'etica moderna e della deriva tecnocratica.

Alcuni elementi che trovo di rilievo per l'analisi:

- La clonazione non coinvolge i sessi e si può liberamente collocare coerentemente col principio umanistico, cioè di centralità dell'essere umano e della sua dignità.

- La riproduzione coinvolge i sessi e subito è costretta a uscire dalla collocazione umanistica per rivelare l'aspetto più cinico, crudele e dittatoriale del mondo delle macchina e dei loro servi.

Perché è solo nelle politiche dei sessi (e delle riproduzioni) che si scopre il cancro tecnocratico moderno. Senza di essi fila via tutto liscio senza fare una piega.

Ho scritto veloce e pensando poco, ma più o meno è come la vedo. Poi ci penso meglio.

« Ultima modifica: Marzo 01, 2012, 21:44:55 pm da Guit »
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Offline fabriziopiludu

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #11 il: Marzo 02, 2012, 11:12:55 am »
Permesso l'aborto, c'era da meravigliarsi che si arrivasse anche ad auspicare l'infanticidio?
Tra un po' si dirà che anche una persona non utile alla società potrebbe benissimo essere soppressa. Anzi, dovrebbe. I nazisti c'erano tranquillamente arrivati. Con una differenza:
erano nazisti.

Soppressa dietro ordinde della madre però, perché solo le donne sono i degni agenti del potere tecnofemminsta meritevoli di avere il diritto scegliere chi deve vivere e chi deve morire.
E' il diritto della Grande Madre.


..."ci vogliono almeno un paio di settimane perche' il bambino diventi auto-cosciente...

non bastano invece decenni interi perchè certi bioeticisti, sociologi, psicologi, ecc, diventino non dico autocoscienti, ma semplicemnete coscienti.
pertanto ritengo lecito che essi possano essere utilmente soppressi entro un arco temporale che dalla nascita a un istante prima della soppressione.
In fondo che differenza c'è tra un feto e un bioeticista ?
Il feto forse imparerà qualcosa, il bioeticista non ha imparato un tubo, quindi il suo tempo è scaduto.
ha dilapidato risorse della società senza alcun costrutto.
Una iniezioncina facile, facile e via.
Il bioeticista non c'è più e tanta carta verrà risparmiate dalle sciocchezze che avrebbe certamente partorito

Ma poi sempre sta storia dell'auto-coscienza, come se il diritto di vivere fosse dovuto all'auto-coscienza. Ma chissenfrega di quando un essere umano diventa auto-cosciente? Mi sembra che si tratti del nuovo dogma dello Spirito Santo riveduto e corretto.

Offline poisonmind

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Re: "Uccidere i neonati? Si può". Proposta choc dei bioeticisti
« Risposta #12 il: Marzo 02, 2012, 11:55:49 am »
Soppressa dietro ordinde della madre però, perché solo le donne sono i degni agenti del potere tecnofemminsta meritevoli di avere il diritto scegliere chi deve vivere e chi deve morire.
E' il diritto della Grande Madre.


Ma poi sempre sta storia dell'auto-coscienza, come se il diritto di vivere fosse dovuto all'auto-coscienza. Ma chissenfrega di quando un essere umano diventa auto-cosciente? Mi sembra che si tratti del nuovo dogma dello Spirito Santo riveduto e corretto.

non si può più continuare ad affidare a chi non ha nessun rispetto della vita il diritto di scegliere, é alla stregua dell'incentivare l'aborto selettivo, cioè l'estrema ratio in una contrapposizione sessista.
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)

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http://blog.panorama.it/hitechescienza/2012/03/02/linfanticidio-dovrebbe-essere-consentito-come-laborto-la-durissima-provocazione-di-due-ricercatori/

 
Citazione
L’infanticidio dovrebbe essere consentito come l’aborto. La durissima provocazione di due ricercatori

 
Una provocazione durissima, fastidiosa, inaccettabile: l’infanticidio dovrebbe essere consentito per le stesse ragioni per cui è permesso l’aborto. L’hanno lanciata due ricercatori italiani che lavorano a Melbourne, in Australia, Francesca Minerva e Alberto Giubilini. È stata pubblicata dal Journal of Medical Ethics scatenando una serie di proteste, minacce agli autori e una difesa da parte del direttore della rivista.

“L’aborto è largamente accettato per ragioni che non hanno nulla a che fare con la salute del feto. Dimostrando che, al pari del feto, il neonato non ha lo status morale di una reale persona umana, gli autori sostengono che l’aborto dopo la nascita (cioé l’infanticidio) dovrebbe essere permesso in tutti i casi in cui è permesso l’aborto, inclusi i casi in cui il neonato non è portatore di disabilità”, si legge nell’abstract che precede l’articolo.

Il Journal of Medical Ethics è una rivista pubblicata dalla stessa casa editrice del British Medical Journal: il suo direttore, Julian Savulescu, ha difeso la scelta di andare in stampa sostenendo che “lo scopo non è affermare la Verità o promuovere qualche legge morale. È di presentare opinioni ragionevoli basate su premesse diffusamente accettate”.

Una valanga di polemiche, come era da immaginare, ha accolto la pubblicazione. “I due autori sono stati minacciati personalmente, il Journal ha ricevuto email di insulti, per lo piu’ anonime, per la decisione di pubblicare”, ha detto Savulescu.

Le reazioni in Italia e nel mondo
In Italia L’Avvenire ha parlato di ‘’sgomento” per le tesi di Minerva e Giubilini, per la verità non nuove: sono state sostenute in passato dai bioeticisti Peter Singer, Michael Tooley e John Harris. ”La teorizzazione dell’infanticidio in Italia fa ancora orrore (e meno male)”, scrive il quotidiano dei vescovi: ”A fare scalpore non dovrebbe essere solo il contenuto del saggio, ma anche il prestigio accademico di cui godono certe argomentazioni, e le carriere a cui si accompagnano”.

Sul Journal of Medical Ethics Giubilini è’ affiliato al dipartimento di filosofia dell’Università di Milano e alla Monash University di Melbourne, mentre la Minerva fa capo al Centre for Applied Philosophy and Public Ethics dell’Università di Melbourne e il Centro Uehiro for Practical Ethics di Oxford. I due bioeticisti argomentano che ”l’essere umano non è di per sé ragione sufficiente per attribuire a qualcuno il diritto alla vita” e affermano che ‘’sia il feto che il neonato sono certamente esseri umani ma né l’uno né l’altro sono “persone” nel senso di “soggetto di un un diritto morale alla vita”.

Minerva e Giubilini usano la difesa dell’infanticidio e la applicano a considerazioni legate all’interesse della madre e della famiglia. A questo proposito ricordano la normativa olandese dove il Protocollo Groningen del 2002 consente di porre fine alla vita di un neonato con prognosi senza speranze attraverso una decisione assunta dai medici e dai genitori: ”Gli interessi delle persone supera quello delle persone potenziali. Dal momento che le non persone non hanno diritto morale alla vita non c’è ragione per proibire gli aborti post-natali”.

redazione
Venerdì 2 Marzo 2012

Offline poisonmind

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purtroppo la legislazione riduce tutto a bianco o nero, si o no, e questo è aberrante. Poi c'è sempre qualcuno che sfrutta oltre il limite le possibilità date dalle leggi.
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)