Autore Topic: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?  (Letto 32725 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #90 il: Marzo 21, 2012, 05:03:09 am »
Citazione
Che sulla base dell'evoluzionismo e del fatto che la tecnica è parte integrante della natura, tutti gli aspetti biologici umani che la tecnica renderà superflui, saranno superati, marginalizzati, eliminati. E il sesso maschile, sarà il primo candidato. Anzi già lo è. E' già evidente. Sta già succedendo.


Il maschio potrà diventare superfluo da un punto di vista biologico (non lo è ancora,checchè ne dicano le femministe),ma non da un punto di vista proprio tecno-logico,ovvero per progredire,o semplicemente,per continuare a funzionare,la tecnica ha bisogno del maschio.
Qui  si rischia di omettere un passaggio importante,sembra quasi che il maschio,sia un elemento del paleolitico,superato e superabile,ma adesso come nel paleolitico,la tecnica può esistere senza un contributo maschile?
Se si spacca qualcosa,la macchina farà ricorso alle femmine,ad altre macchine?
Perchè è qualcosa di evidente che sebbene nelle altre facoltà le femmine abbiano un afflusso strabordante,in quelle tecniche,l'afflusso femminile è minimo.
Io non so nel futuro,ma nel presente,la civiltà della tecnica  strettamente maschio-dipendente, checchè ne dicano i progressisti,e le femministe.
La tecnica viene alimentata quasi esclusivamente da invenzioni maschili,e mantenuta in funzione da maschi.
La macchina rende inutili gli attributi fisici dell'uomo,non quelli mentali,perchè ne è un'estensione,e come tutte le estensioni,senza ciò da cui parte,decade.
Certo il contributo maschile è meno evidente,ma rimane comunque insostituibile.
In sostanza quel che dico è che bisogna distinguere l'ideologia progressista,dal progresso vero e proprio e dalla tecnica.
Attribuire alla tecnica in sè delle proprietà trasformanti l'umano,è uno dei più grandi errori della elite occidentale:il grande laboratorio che ne dimostra la fatuità,è (mi ripeto sempre)la Cina.
La Cina sta venendo tecnologizzata,mercatizzata,capitalistizzata,ma non sta,per questo, entrando nell'orbita culturale ''modernista''.
Se la forma,può omologarsi all'ocidentale,l'essenza confuciana del loro modo di vedere le cose,non viene neanche scalfita.
Il femminismo non fa breccia,anche se i comportamenti delle donne vengono omologati maggiormente a quelli delle occidentali,ma il governo,la società,interviene a sanzionare quei comportamenti,non ne fa un'esempio.
L'idea di base,dell'elite,probabilmente,era che portando mercato e tecnologia,alla fine,si sarebbero ''democratizzati'',ma non sta succedendo,e alla fine rischiamo di essere cinesizzati noi.
Non è la macchina,nè la civiltà della tecnica,che vuole superare l'uomo,ma l'uomo occidentale,che da secoli continua in questo imperterrito tentativo di volersi superare,prima con il tentativo di diventare solo spirito,poi con il tentativo di diventare macchina,e poi chissà che altro,pur di non essere sè stesso.
E' questa volontà che va indagata,di cui la macchina è la mera esecutrice.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline ilmarmocchio

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #91 il: Marzo 21, 2012, 08:02:51 am »
La teoria dell'aborto post-natale deriva da una coppia di squilibrati di cui non ricordo il nome e che certo non si possono definire rappresentanti della bioetica, ma comunque è un dato di fatto che questa gente è adusa arrampicarsi sugli specchi per quanto concerne la giustificazione dell'aborto pre-natale. Io lo spiego con la teoria dell'infatuazione femminista; prima del femminismo non c'erano queste teorie, nemmeno Mengele ha mai parlato di aborto. Eppure lui era un teorico della riduzione demografica e della selezione genetica: io considero quella come una naturale evoluzione tecnocratica, che poi è stata accantonata per motivi etici. Esiste, sin da quando esiste l'etica, un tira e molla tra sviluppo tecnologico e morale, che non sempre vede lo sviluppo tecnologico come vincente. Un altro esempio è dato dal disarmo nucleare dopo la guerra fredda. Con il tempo, si è presentato un terzo attore: il femminismo. Io almeno la vedo così.

le tue osservazioni sono giuste, solo che la coppia di " squilibrati " ha pubblicato sul British Medical Journal, una rivista tra le più prestigiose.
E al momento, continuano a d insegnare e non è successo nulla.
Quando il rettore di Harvard disse che le donne sono meno portate lla matematiche ( e i risultati confermano in pieno tale affermazione, fu costretto a dimettersi.
Non vorrei che quell'articolo fosse il classico sasso lanciato nello stagno

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #92 il: Marzo 21, 2012, 09:17:51 am »
Citazione
Attribuire alla tecnica in sè delle proprietà trasformanti l'umano,è uno dei più grandi errori della elite occidentale

L'occidente deve scegliere. Se sceglie Darwin è come dico io, se sceglie la creazione no. Non si può parlare di evoluzionismo e poi negare che la tecnica concorre all'evoluzione.

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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #93 il: Marzo 21, 2012, 09:29:52 am »
le tue osservazioni sono giuste, solo che la coppia di " squilibrati " ha pubblicato sul British Medical Journal, una rivista tra le più prestigiose.
E al momento, continuano a d insegnare e non è successo nulla.

Non crederete mica che a proporre l'aborto post-natale siano stati solo quei due vero?

Ma anche l'aborto pre-natale, come si coniuga ontologicamente al principio che l'umano deve procreare accoppiandosi?

Perché quello sì e quell'altro no? Natura e cultura a intermittenza, come al solito. Il motivo è uno: tutto ciò è un depistaggio, una copertura, la bioetica esiste per non far allarmare la gente, dicono che ci pensano loro ma poi, man mano che passa il tempo, cedono qui e lì al divenire tecnico. Il cedimento più avanzato è proprio sulle tematiche femministe (aborto), ma poi verranno anche le altre.

La bioetica è al servizio della tecnica, ed è talmente vero che gli stessi bioeticisti sono a tutti gli effetti dei tecnici.


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Offline beta

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #94 il: Marzo 21, 2012, 11:40:34 am »
sono anch'io convinto che la bioetica sia al servizio della tecnica come dice guit.
per il resto quoto salar, è precisamente quella volonta che va indagata.

Offline Stealth

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #95 il: Marzo 21, 2012, 12:38:48 pm »
Il maschio potrà diventare superfluo da un punto di vista biologico (non lo è ancora,checchè ne dicano le femministe),ma non da un punto di vista proprio tecno-logico,ovvero per progredire,o semplicemente,per continuare a funzionare,la tecnica ha bisogno del maschio.

Ma non lo diventerà neanche da un punto di vista biologico.

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #96 il: Marzo 21, 2012, 14:58:16 pm »
Ma non lo diventerà neanche da un punto di vista biologico.

Cosa significa biologico? L'uomo già è diventato inutile sotto molti aspetti della propria attitudine fisico-biologica. Forse volevi dire da un punto di vista riproduttivo? Ma allora perché i bioeticisti ci tengono a precisare che ci si deve accoppiare? Se hanno detto così vuol dire che primo: il problema si pone, e secondo: succederà se non se ne prende coscienza con un'etica adeguata e popolare, non incomprensibile e specialistica come quella dei bioeticisti.

Mi stupisce un po' che nella QM questo non sia ancora chiaro.

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Offline TheDarkSider

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #97 il: Marzo 21, 2012, 16:01:40 pm »
L'occidente deve scegliere. Se sceglie Darwin è come dico io, se sceglie la creazione no. Non si può parlare di evoluzionismo e poi negare che la tecnica concorre all'evoluzione.
Ma infatti Darwin, inteso come legge di natura, non è una cosa che si sceglie, così come non si può scegliere Newton ( legge di gravità ): si tratta di leggi o meccanismi cui tutti noi siamo sottoposti, che lo si scelga o meno.

Il problema della tua impostazione l'ha detto bene Salar: per ora la società della tecnica ha ancora bisogno di quelle particolari caratteristiche maschile che sono la creatività tecnico-scientifica e l'amore per il rischio, quando non per l'azzardo.
Senza queste caratteristiche maschili non c'è nessun progresso tecnologico, e tu lo sai: lo sai benissimo che se agli albori ci fossero state solo donne noi tutti non saremmo mai scesi neanche dagli alberi delle foreste africane :w00t:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #98 il: Marzo 21, 2012, 16:14:37 pm »
...
Il problema della tua impostazione l'ha detto bene Salar: per ora la società della tecnica ha ancora bisogno di quelle particolari caratteristiche maschile che sono la creatività tecnico-scientifica e l'amore per il rischio, quando non per l'azzardo
...

Il problema del nostro fraintendimento l'hai scritto tu stesso. Io non sto parlando solo di ora, adesso, non sto guardando alla fotografia della società di oggi bensì alla spinta evoluzionistica distopica della civiltà della tecnica, che è già iniziata.

Sotto questo aspetto che i sessi siano differenziati, che si facciano figli per accoppiamento e concepimento naturale, oggi, non produce alcun apporto alla mia critica. Era già noto.

L'antifemminismo parte dal presupposto che l'ordine di riferimento sia quello naturale pre-tecnologico, e che questo ordine sia invariante, mentre il femminismo stesso è espressione di un nuovo ordine tecno-naturale. L'antifemminismo parte da una idea di complementarità tra i sessi nel mentre che la tecnica ha già dato il via all'era della indifferenza. Più passano i decenni più umano e macchina vivono sempre più in simbiosi, sotto molti aspetti della vita. Da qualche anno la tecnica sta entrando anche nel dominio finale: la riproduzione umana.

Il femminismo nasce dalla possibilità della donna di pianificare la gravidanza, possibilità data esclusivamente dal progresso tecnologico, è lì che si libera il tempo da deviare su tutto ciò di cui l'uomo ha sempre potuto/dovuto occuparsi.

E dovrebbe essere letto come sintomatico, il fatto che, il femminismo, le donne liberate, appaiano più inclini a essere grati alla macchina piuttosto che all'antico compagno, insieme al quale sono uscite dalla schiavitù della gravidanza e che ha loro donato gli strumenti tecnologici per poterlo fare.





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Offline Ethans

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #99 il: Marzo 21, 2012, 18:24:17 pm »
Non entro nel merito delle importanti considerazioni di Salar per svariati motivi, ma quoto i due punti a seguire, volutamente sviscerati da un contesto più ampio che rimanda ad altri interessantissimi ragionamenti:

Attribuire alla tecnica in sè delle proprietà trasformanti l'umano è uno dei più grandi errori...

La macchina è la mera esecutrice.

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #100 il: Marzo 21, 2012, 18:33:50 pm »
Non entro nel merito delle importanti considerazioni di Salar per svariati motivi, ma quoto i due punti a seguire, volutamente sviscerati da un contesto più ampio che rimanda ad altri interessantissimi ragionamenti:


Ho portato evidenze che sono in netto contrasto con questa cosa che dite e che non avete commentato.

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #101 il: Marzo 21, 2012, 18:38:08 pm »
...
Non è la macchina,nè la civiltà della tecnica,che vuole superare l'uomo,ma l'uomo occidentale,che da secoli continua in questo imperterrito tentativo di volersi superare,prima con il tentativo di diventare solo spirito,poi con il tentativo di diventare macchina,e poi chissà che altro,pur di non essere sè stesso.
E' questa volontà che va indagata,di cui la macchina è la mera esecutrice.
...

Ma io sto dicendo la stessa cosa, quando parlo di ontologia. Come fate a vedere questo in contrasto con ciò che dico?

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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #102 il: Marzo 21, 2012, 18:45:05 pm »
Il razionalismo determinista secondo me è parte di una ontologia tecnocratica occidentale, cioè proprio di quella volontà di cui parli tu Salar. E sulle sue basi l'evoluzione umana è acriticamente lasciata in balia della tecno-natura.

Ma questo confuta l'altro tuo appunto secondo il quale, se ho ben capito, la tecnica non produrrebbe effetti nell'evoluzione delle forme di vita. Invece li produce, se viene lasciata agire indisturbata.

In quest'ultimo caso, parlare di specificità dei due sessi, in proiezione futura, è un errore. E sempre in quest'ultimo caso, che caratterizza già oggi la nostra civiltà, il femminismo è un prodotto della tecnica.

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #103 il: Marzo 21, 2012, 18:50:53 pm »
Bè assurdo per assurdo lo stesso progresso tecnologico potrebbe costituire un enorme vantaggio per l'uomo da un punto di vista sessuale: ipotizziamo (ma neanche tanto visto che se ne inizia già a parlare) che tra 20-30 anni il progresso tecnologico sia in grado di creare automi indistinguibili da una donna in carne ed ossa (fatti ovviamente ad immagine e somiglianza di belle tope mica di cessi) a quel punto chi se ne frega dello sganciamento della donna dall'uomo in quanto divenuto inutile?? anche l'uomo si sgancerà dalla donna in favore di un'alternativa più attraente, senza mestruazioni, che non rompe i coglioni, che non ti spenna quando divorzi, ecc.
Sic transit gloria mundi.

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #104 il: Marzo 21, 2012, 18:59:41 pm »
Bè assurdo per assurdo lo stesso progresso tecnologico potrebbe costituire un enorme vantaggio per l'uomo da un punto di vista sessuale: ipotizziamo (ma neanche tanto visto che se ne inizia già a parlare) che tra 20-30 anni il progresso tecnologico sia in grado di creare automi indistinguibili da una donna in carne ed ossa (fatti ovviamente ad immagine e somiglianza di belle tope mica di cessi) a quel punto chi se ne frega dello sganciamento della donna dall'uomo in quanto divenuto inutile?? anche l'uomo si sgancerà dalla donna in favore di un'alternativa più attraente, senza mestruazioni, che non rompe i coglioni, che non ti spenna quando divorzi, ecc.

Non credo, nasceranno i diritti degli androidi. L'uomo ma più in generale l'umano del passato, resterà un soggetto abusante qualsiasi cosa faccia.

Se non cambia la nostra logica non cambia nulla. La tecnica di per sé non può fornire soluzioni, tranne quelle imposte dall'evoluzione tecno-naturale.


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