Autore Topic: "Mai per amore", il nuovo mix completo di propaganda femminista sulla rai!  (Letto 1272 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Alberto86

  • Visitatore
"Su Rai Uno inizia oggi, 27 marzo 2012, la serie Mai per amore: quattro film che raccontano, sul piccolo schermo, l'attuale tema della violenza sulle donne. Il film che apre la rassegna, di cui vi diamo trama e anticipazioni alla pagina seguente, è diretto da Liliana Cavani e interpretato da Antonio Liskova e Massimo Poggio. Abusi, prostituzione, stalking, violenza domestica sono solo alcune oscure “facce” del problema della violenza sulle donne. Un male che non riguarda il genere femminile, ma tutta la società. Un problema che riguarda tutte le culture e tutte le nazioni. Un fenomeno drammatico e trasversale, si legge nella presentazione della serie di tv movie che, anche nelle civiltà più avanzate, stenta ad essere compreso pienamente nella sua gravità e nella sua vera natura di emergenza sociale e politica. E non facilmente i casi vengono affrontati e risolti con denunce e relativi provvedimenti. La serie di film prende il titolo dal brano “Mai per amore”, scritto e cantato da Gianna Nannini, che farà da fil rouge musicale ai quattro film della collana.Troppo amore è il primo di questi film, a cui ne seguiranno altri tre in onda nei prossimi martedì, sempre su Rai Uno alle ore 21.10: Ragazze in web” con la regia di Marco Pontecorvo, con Carolina Crescentini e Francesca Inaudi, analizza la violenza e la pericolosità che può nascondersi in Internet. “La fuga di Teresa “ diretto da Margarethe Von Trotta, con Stefania Rocca e Alessio Boni, tratta la violenza domestica anche di tipo psicologico. “Helena & Glory” per la regia di Marco Pontecorvo, con Barbora Bobulova e Thomas Trabacchi, è dedicato alle donne vittime del racket della prostituzione. I tv movie mostreranno modalità diverse in cui si declina, nella maggior parte dei casi, la violenza sulle donne. Ne darà un ritratto emozionante, drammatico e realistico, cercando anche di indagare nella mente di coloro che si macchiano di un reato così grave e lesivo della persona. Ecco la trama di Troppo amore. Livia (Antonia Liskova), è una ragazza come tante, di 28 anni, che un giorno conosce Umberto, 40 anni, bello e affascinante. Tra loro nasce un grande amore e una forte passione. Inizialmente la loro storia procede nel migliore dei modi, ma poi lentamente l’amore di Umberto diventa eccessivo, totale, ossessivo... E piano piano Umberto si impadronisce della vita di Livia e della sua anima, fino al punto di distruggere la sua esistenza.
[...]
Lo stalking (che è il tema di Troppo amore) è l’amore del persecutore, cioè del partner che una volta conquistata una donna la considera propria, un oggetto suo come se l’avesse comprata. Ne controlla la mente e i movimenti. Non riesce più ad accettare che la “sua donna” abbia una personalità autonoma. La considera sua come può accadere col cane ma peggio perché gli viene naturale picchiarla se non gli ubbidisce. Si legge nelle note di regia di Liliana Cavani che stando ai dati della polizia gli uomini picchiatori sono molto più numerosi di quanto si crede. E non si tratta di farabutti o di persone emarginate, al contrario sono uomini considerati “normali” spesso anche professionisti eccellenti."

Fonte: http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2012/3/27/MAI-PER-AMORE-Al-via-la-serie-di-film-denuncia-contro-la-violenza-sulle-donne-Stasera-Troppo-amore-La-trama/261073/









Dopo che qualche "cattivo maschilista" dopo pesanti anni di bombardamento mediatico femminista si era permesso di fare una fiction denuncia sulla condizione degli uomini post divorzio, le lobby femministe non potevano certo non rispondere adeguatamente con un bel mix femminista/anti-maschile che raccogliesse tutte le accuse a senso unico vomitate quotidianamente contro il genere maschile!!  :doh: :doh: :doh:

Da notare i soliti dati femministi campati in aria, la generalizzazione anti-maschile e la netta distinzione generalista tra persecutore (uomo) e vittima (donna).

Ps: ah qualcuno di voi ha per caso sentito in questi giorni anche lontanamente qualche femmina coinvolta nella produzione del film dire che questa fiction non è contro gli uomini, come puntalizzò frettolosamente più volte giuseppe fiorello nei giorni della fiction sui padri separati?  :rolleyes:
« Ultima modifica: Marzo 28, 2012, 11:32:04 am da Alberto86 »