Il fatto che ormai molte femministe siano contrarie alle quote rosa, ci deve far sorgere più di qualche dubbio.
Perchè sono giuste, in buona sostanza? Perchè alla donna non piace far politica, perchè è duro impegno e dura competizione, e la donna si sente sfiancata da tutto ciò. Ma al contempo la donna è parte di questa società, ed è giusto che sia rappresentata in parlamento. Senza le quote rosa in parlamento, la donna non avrà mai una rappresentanza non dirò uguale ma nemmeno vicina al 50%.
Perchè è auspicabile che avvenga tramite le quote rosa? Perchè il femminismo è da sempre problema degli uomini comuni e non delle èlite. Che anche loro sentano il giusto peso del femminismo, che ne facciano esperienza. Che si trovino a dover dividere i loro privilegi con una giusta percentuale di donne, come succede per noi comuni mortali, ed eventualmente che provino cosa significa.
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Perchè alle femminste non piace l'idea delle quote rosa in parlamento?
Perchè è l'ultimo baluardo che resiste, perchè poi non saprebbero più bene contro cosa protestare, perchè così non potrebbero più scambiare le quote rosa col silenzio dei media sulla sperequazione ai danni maschili, (e potrebbero continuare su quella strada), perche poi qualcuno potrebbe pretendere quote anche nei cantieri, (e ci sarebbero enormi difficoltà), eccetera, eccetera. Il vaso di pandora si scoperchierebbe rischiando di riversare sul mondo tutti i mali oggi ben coperti.
Ecco, dato che chiedi la mia opinione
, io giusto ieri pubblicavo su FaS un post (separatismo opportunista) in cui dicevo che le quote rosa proprio No e che proprio non mi piace il dibattito delle donne di potere che evocano la discriminazione sulle donne per potersi spalleggiare l'una con l'altra e occupare posizioni di prestigio.
Se sono loro quelle che chiami femministe allora le trovi più che a favore. in realtà quelle a sfavore sono quelle come me che non vogliono tutele, che vogliono conquistarsi ciò che meritano, che lottano per i propri diritti, che non piagnucolano ma rivendicano, che non pietiscono favori ma pretendono diritti e ciò che serve quando serve in totale autogestione.
E come dicevo a Guit la campagna 50/50 per andare ai cantieri e per spurgare le fogne ci sta tutta e io ho idea di metterla in circolo.
sulla questione delle donne che non vogliono fare politica non ne sarei così sicuro.
la politica con la p minuscola è vissuta come un impiego ben remunerato e con una pensione piena dopo solo un pezzo della legislatura. se fai anche solo credo tre quarti di legislatura poi ti becchi una pensione che un operaio se la sogna e un precario non ce l'avrà mai.
ultimamente quella specie di politica è diventata anche una lavatrice a ripulire l'immagine di uomini e donne dai curriculum variegati, diciamo.
la Politica con la P maiuscola invece le donne già la fanno, ché non deve essere solo quella in parlamento o quella nei partiti, dove vige una gerarchia ferrea e dove le candidature vanno di pari passo alla tua capacità economica di sostenere una campagna elettorale, e la fanno con passione e abnegazione come tanti uomini.
Percentuali di ingresso o meno se non elimini le difficoltà di partenza per cui si candida e viene eletto/a chi ha più soldi o chi viene sostenuto/a dai partiti, memore di liste strapiene di professionisti e di studentesse messe solo a fare da decorazione nel palco comizi, le quote non servono a niente e in generale ci vorrebbero allora quote a garanzia di ceti differenti, rivolte a tutti, per segnare un cambio generazionale ma anche un cambio d'elite dando a gente che vive sulla propria pelle i problemi la possibilità di autorappresentarsi.
ricordo che quando introdussero la percentuale del 30% donne nelle liste delle comunali in sicilia candidarono le parenti di assessori e sindaci e sorelle e cognate e dame di corte come riempitivo a portavoti per fare eleggere comunque i candidati scelti.
comunque capisco essere diffidenti nei confronti delle femministe ma se io ti dico che sono contro il 50/50 e tu dici che questa cosa è sospetta vedi tu che si genera un equivoco. gira e gira un motivo per avercela con le femministe bisogna pur averlo, no?