Solito negazionismo filo-femminista della specificità maschile e femminile.
Essere in natura complementari, non significa poterlo applicare sempre e comunque in ogni attimo della propria vita.
Ci si ammala anche Guit, e un marito ammalato, ferito o in guerra non è che può lavorare nei campi perché la moglie ha un neonato attaccato al seno, uno in pancia, l'altro da badare perché vivace e l'altro ancora da educare etc etc.
Tu stai programmando un qualcosa che non viviamo oggi e non hai vissuto direttamente. Per quel che ho sentito dire e saputo dai genitori di mia nonna, erano 12 fratelli e sorelle, di cui uno è morto subito.
Non hanno mai dato l'idea di una organizzazione così schematica. So che erano contadini.
Ora quella dozzina di figli son persone anziane, con una posizione sociale ed economica nella media, loro hanno figliato meno, due o tre figli a testa.
il come e con quali schemi o mezzi, non è stato raccontato.
Sembra che ci si improvvisava molto anche nel "costruirsi" case, specie nel dopo guerra. Anche il lavoro o un modo per procurarsi il cibo era abbastanza improvvisato.
Era molto sul vivere alla giornata.
Tu hai in mente invece uno schema ben dettagliato, come se fosse possibile farlo sempre, in miseria, in malattia e in povertà, ma quando ascolto qualche anziano non ce li trovo mica tutti questi schemi, ci trovo casomai spirito di adattamento per fronteggiare ogni sorta di imprevisto.
Certo se ogni cosa fuori dagli schemi lo si traduce in un ottica femminista, resterà ben poco da analizzare.
Si prende un esempio circolare e limitato e lo si usa per debunking. Donne che lavorano e lavoravano ce ne sono sempre state, guarda, se cerchi bene troverai anche qualche uomo in qualche sperduta tribù che stava a casa. Come troverai sicuramente qualche elettrone lontano dalla sua orbita. Ma l'orbita comunque esiste.
Non capisco a cosa serve negare ogni volta che l'identità maschile e femminile si è formata sulle esigenze riproduttive.
Il problema è che non lo ha negato nessuno. A parte nonmorto, ma per altre ragioni, fermrsi ad una media di 5 figli per lui è poco credibile.
Secondo voi chi è più adatto a lavorare, procurarsi il cibo, difendere il territorio da calamità naturali e nemici? La donna gravida o l'uomo? O venitemi a dire che sono indifferenti.
Continuiamo a farci del male.
La donna gravida in teoria non dovrebbe nemmeno correre, sollevare pesi che superano i 4 chili, dormire poco e male, mangiare poco e male, subire traumi, paure e soprattutto lutti.
Tutte cose normali che nel passato si vivevano e si gestivano, visto che aveva già 4 figli da accudire, un marito in guerra o a procurare il cibo e impegnato a difendere il territorio dai nemici.