Visto che ho portato un analogia geometrica, ricordate gli abitanti di flatlandia, il mondo piatto , con le sue regole, immaginato dal frate (mi pare fosse un frate) Abbot?
Ecco, le leggi di
quella geometria definiscono
il mondo fisico di quegli abitanti, le regole, gli impedimenti, le possibilità, la fisica, etc.
Guardate che non è poi così diverso per le leggi morali, la differenza è che esse sono per la psiche, quello che le leggi geometriche sono per il mondo fisico dei flatlandiani.
Questo non significa che tutti i flatlandiani avranno la stessa psiche morale, così come non vale per noi abitanti della terra.
Ed arriviamo così ad un altro punto.
Qual'è la differenza nella morale, ad es., tra noi, uno, minoranza o maggioranza, e una Fas?
Abbiamo visto, anche se non hanno steso una tavola delle leggi, che il loro modello di riferimento è il cyberfemminismo, il postumano.
Possiamo davvero considerare dei nostri, un uomo, solo perché maschio, che abbia una morale coincidente con quella?
Evidentemente no, l'appartenenza ad una morale supera l'appartenenza sessuale.
E supera in realtà, non solo quella sessuale, ma ogni altra appartenenza.
Una legge dice ad es., non uccidere, si pone oggi quindi un dilemma morale (sul quinto postulato della morale), sì, ma se non si può imporre una tavola che non dica "non uccidere (un essere umano)", che cosa è
un essere umano?
E' umano dalla nascita, o prima?
E' ovvio che quello che dice, che è umano dal concepimento è una morale maschile.
Quella che dice che è umano dalla nascita, è femminile.
Interessante infine notare come la presunta
umanità dettata dal maschile/femminile, inizi dove finisce il proprio "potere sul
creato".
Dove voi vedete cose ideali, io vedo cose umane,ah! troppo umane.