Autore Topic: L'odio anti-maschile di Luisa Muraro  (Letto 6490 volte)

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Offline skorpion72

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L'odio anti-maschile di Luisa Muraro
« il: Maggio 09, 2012, 21:34:36 pm »
Vi segnalo l'ennesimo articolo schifosamente razzista, questa volta viene da Luisa Muraro. Anche quì evidenzio le cose più vergognose, sintomo di ignoranza e odio verso gli uomini

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/05/09/da-dove-nasce-lodio-maschile-per-le-donne-di-luisa-muraro/

Citazione
Lunedì sette maggio, verso le sette del pomeriggio, sono entrata in un bar e ho ascoltato, dalla televisione accesa, la notizia di una donna uccisa dal marito in seguito a un “banale litigio”, a Napoli. Un’altra, un’altra e un’altra ancora. Nel bar è corso un brusio. Da dove nasce l’odio maschile per le donne? Che cosa nasconde? 

Si tratta di un odio abnorme, che tira fuori il suo muso di assassino quando, per una ragione qualsiasi, lei non sta più dentro il quadro in cui lui l’ha messa e pretende che rimanga: il quadro disegnato da un misto di oscure aspettative e di ovvie comodità.

In passato, le nostre madri e antenate hanno speso tesori di pazienza e d’intelligenza per corrispondere alle esigenze maschili senza diventare sceme o pazze. Non tutte ci sono riuscite.

Oggi molte, la grande maggioranza, non ci stanno più. Si sentono libere e intendono comportarsi di conseguenza. Risultato: un crescendo di violenza maschile.

Fulvia Bandoli dice la cosa giusta quando, nell’appello agli uomini del suo partito, mette sotto accusa il loro atteggiamento d’ignoranza e disattenzione verso la novità storica della libertà femminile. L’ostacolo maggiore in questo momento storico è, infatti, l’arretratezza mentale e morale di uomini che hanno usato la propria posizione privilegiata per non cambiare. Ne cito uno soltanto, il più illustre della vasta schiera: Dominique Strauss-Kahn. Che si è messo fuori gioco con i suoi stessi eccessi. I mediocri, invece, resistono incollati ai loro posti.

“Quel maschio fragile che non accetta limiti” s’intitola il contributo della psicanalista Massimo Recalcati per fare luce sul tema. La psicanalisi comincia dunque a registrare che gli uomini arrivano impreparati all’appunto con la libertà femminile. Si tratta, suppongo, di un contributo iniziale. Per considerarlo un inizio promettente, e non la testimonianza d’obbligo in questo momento di mobilitazione anche maschile, mancano secondo me due spunti.

Primo, Recalcati non parla a partire da sé, uomo di sesso maschile. E tace ogni possibile legame tra la violenza sessista e la sessualità maschile con le sue ordinarie caratteristiche. I violenti vengono da lui compresi dentro un quadro patologico. Ma non è così. O così non risulta all’esperienza di donne che hanno conosciuto la violenza maschile. Ci sbagliamo noi o l’analista sta esorcizzando la sua propria violenza?

Secondo, Recalcati ignora l’incidenza della realtà storica. Parla, per esempio della “legge della parola” che unisce gli esseri umani, ma viene calpestata dai comportamenti violenti. Non so l’origine di questa formula “legge della parola”; se l’espressione ha un senso, non può non far pensare che le donne sono state escluse per legge dalla presa di parola in pubblico, dalla scrittura e dalla lettura, dal parlamento… Con innumerevoli conseguenze ancora vive e attuali nei rapporti fra i sessi. Contro cui, temo, l’ideale legge della parola enunciata da Recalcati non ha voce.

Ancor più pesa sullo stato dei rapporti fra i sessi il fatto che il cosiddetto contratto sociale, fatto per tutelare i cittadini dalle violenze dei prepotenti, non ha mai tutelato le donne dalla violenza privata maschile. Mai, in nessun paese del nostro civile Occidente.

Come si possa leggere insieme, ma senza fare confusione, la realtà storica e quella soggettiva, io non so, ma che si debba tentare, non ho dubbi, perché l’una e l’altra in me sono scritte insieme, sulla stessa pagina.
« Ultima modifica: Ottobre 19, 2012, 20:27:56 pm da Alberto86 »
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline jorek

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #1 il: Maggio 09, 2012, 22:20:46 pm »
spero che qualcuno la denunci...questa calunnia continua deve finire

Offline ilmarmocchio

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #2 il: Maggio 09, 2012, 22:31:25 pm »
Questa Muraro non è il faro intellettuale di Enricosc ?
Il vate dei MP ?
ma è possibile che quei " maschi" , pluralizzandosi non si rendono conto che li offendono a sangue ?
ma cos'hanno nelle vene ?
acqua stagnante ? :doh:
la Muraro forse non ha capito che c'è il caso che tra qualche anno molte delle psicosocio.... ecc rischiano di trovarsi a spasso, perchè sta finendo il companatico, e allora ci sarà la lotta per la pagnotta

Offline Guit

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #3 il: Maggio 09, 2012, 22:33:52 pm »
<<... Primo, Recalcati non parla a partire da sé, uomo di sesso maschile. E tace ogni possibile legame tra la violenza sessista e la sessualità maschile con le sue ordinarie caratteristiche ...>>

Una confessione. Loro stanno infatti sostenendo il legame tra violenza e sesso maschile, e chi tace questo legame, è deprecato.

In pratica uno studioso che tenti di analizzare la violenza in modo agnostico, viene accusato di aver violato l'ideologia secondo la quale la violenza è connaturata nel maschio.

E quali sarebbero poi le ordinarie caratteristiche della sessualità maschile alle quali allude? Ovvio: lo stupro. Se un uomo rifiuta l'auto-identificazione nello stereotipo dello stupratore e rivendica autonomamente, da maschio non pentito di esserlo e non rieducato da loro, un diverso vivere la propria sessualità, allora diviene oggetto del loro attacco.

Roba da tribunale per i diritti umani.

Take the red pill

Offline COSMOS1

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #4 il: Maggio 10, 2012, 10:23:49 am »
Citazione
gli uomini arrivano impreparati all’appunto con la libertà femminile

 :D


cioè, famme capi' o' scemotta:

la libertà di fare cosa?
perchè se la libertà che tu intendessi fosse quella di scopare sempre e di +, a noi bene ci sta
se la libertà fosse di fare ciascuno la propria parte, senza pretese, a noi bene ci sta
se la libertà fosse d'essere ciascuno responsabile di ciò che fa senza attendersi che qualcuno a te provveda, a noi bene ci sta

ma se la libertà è
di scopare quando vuoi tu e di mandare in galera per violenza chi non ti scopa quando vuoi tu, a noi non sta bene
se è che noi lavoriamo e voi vi ciucciate quel che noi facciamo, a noi non ci sta bene
se è che noi siamo responsabili di tutto ma poi decidete voi, a noi non ci sta bene

la realtà è che noi siamo preparatissimi all'appuntamento con la libertà femminile  :wub:
siete voi che non avete chiara cosa sia la libertà
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline skorpion72

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #5 il: Ottobre 16, 2012, 14:57:00 pm »
http://www.glialtrionline.it/2012/10/02/la-femminista-che-attacca-i-maschi-gayvolete-adottare-perche-invidiosi-della-fecondita-femminile/

Citazione
di Laura Eduati

Alle coppie gay, anzi, soltanto alle coppie gay maschili Luisa Muraro, femminista e filosofa, vorrebbe fare una domanda impertinente e sgradevole. Non è che volete adottare un bambino perché sotto sotto invidiate la fecondità delle donne? E se è così, perché non chiedete ad una donna di diventare la madre dei vostri figli smettendola con questa pagliacciata «anch’io voglio essere mamma», finalizzata a toglierci anche il privilegio della maternità? A Muraro la storia dei maschi che desiderano un bambino non piace per nulla. Se lo desiderano due lesbiche, invece, va benissimo: perché sono donne. Ecco cosa ha scritto i giorni scorsi:

“Le coppie femminili che desiderano figli, possono averli e così già fanno, con il tacito consenso della società circostante. Il problema si pone alle coppie maschili, in quanto naturalmente e ovviamente sterili. 
Qui non prendo posizione pro o contro l’adozione. Affermo soltanto che, quando si ha davanti un problema, conviene dirsi chiaramente come stanno le cose. Il problema dell’adozione è degli uomini, non delle donne. E dietro alla pressante richiesta maschile di poter adottare, potrebbe nascondersi un’antica invidia verso la fecondità femminile. Mi sbaglio? Non lo escludo, ma in tal caso l’uomo dica apertamente: perché non voglio chiedere a una donna il dono di diventare padre? perché voglio fare la madre io? “.

È difficile condensare tanta violenza emotiva in poche parole. Secondo Muraro, infatti, il problema delle adozioni gay non si pone per le lesbiche, che se vogliono figli possono averli di nascosto, perché hanno un utero. Come se una donna sessualmente e affettivamente orientata verso altre donne potesse trovare semplice rimanere incinta naturalmente da un uomo. Forse Muraro intendeva: con la fecondazione assistita. Ma in Italia una donna single non può accedere a questo tipo di tecnica, e diciamo “single” perché naturalmente non esistono normative che proteggano le coppie di fatto quindi, di fatto, una lesbica è sempre single per lo Stato italiano. Allora queste coppie di donne che si amano devono racimolare molti soldi e andare all’estero. Si può. Questo però diventa un problema anche per le single etero. Secondo Muraro, implicitamente, una donna può avere un figlio sebbene non viva una relazione con un uomo. Che ci vuole. Forse il suo pensiero non arriva ad includere quelle donne (etero, single, lesbiche, caste) che non vogliono mettere in campo la propria vagina e il proprio utero soltanto per concepire un bambino con un uomo qualunque. Molte lo fanno. Molte non lo vogliono fare. E vorrebbero l’adozione, senza che qualcuno immediatamente le accusasse di favorire il commercio dei bambini presso coppie omosessuali.

Tuttavia è sulle coppie gay – e dunque sui maschi in generale – che Muraro mostra un pensiero violento. Violento perché schiaccia l’omosessualità escludendo l’affettività. Un pensiero arcaico, che considera il maschile come nemico del femminile. Gli uomini, azzarda, vogliono scimmiottare le donne perché invidiano la loro fecondità. Essendo sterili, vogliono diventare “mamme” pur essendo maschi. Tralasciando gli studi che, ormai da tempo, hanno dimostrato come i figli delle coppie gay non crescano con turbe psichiche legate alla preferenza sessuale dei genitori, occorre riflettere sul fatto che per questa parte del femminismo (Marina Terragni per esempio si dice d’accordo) una coppia di uomini che si amano e che vorrebbero adottare un bambino sono la prova dell’odio dei maschi contro le femmine. Che il maschile sia invidioso del femminile fecondo è una delle spiegazioni che il pensiero femminista ha trovato per spiegare le violenze domestiche e la sottomissione delle donne. Antropologicamente, ha un senso. Ma smette di avere senso quando l’affettività degli uomini, e non solo la loro sessualità, corre verso altri uomini. Quando una coppia gay maschile desidera un bambino non è certo per interpretare il ruolo di mamma e papà, bensì per essere genitori a prescindere dall’orientamento sessuale. Forse per Muraro questa è una aberrazione. Dove andremo mai a finire? Perché un uomo, si chiede, non chiede ad una donna di renderlo padre? Ed è una domanda che pericolosamente si avvicina alla tesi cattolica secondo la quale l’omosessualità è una scelta, se non una devianza. Perché la risposta, per chi conosce anche soltanto minimamente l’omosessualità, è lampante: un uomo affettivamente e sessualmente attratto dagli uomini non potrebbe concepire un bambino con una donna. Può succedere, certo. Ma non per tutti è così. Anzi.

Muraro è certa che un bambino non può avere due padri. Ma non si chiede che cosa sia la genitorialità. Fa bene a porsi domande che molti si pongono, sulla relazione tra un bambino e due papà. Però è questa discriminazione a favore delle coppie di donne che accende l’attenzione: due mamme vanno bene, perché sono donne e le donne sono madri. In controluce a questo ragionamento è facile leggere uno zoccolo duro del femminismo nostrano, un rancore sordo verso il maschile, la convinzione che gli uomini vogliano togliere alle donne il mestiere, e che l’omosessualità nasca dalla vendetta inconscia contro il femminile. Odio, invidia. Ecco perché gli omosessuali chiedono l’adozione. È possibile pensarla in maniera meno retriva?

Diciamo che, rispetto ad un po' di tempo fa, dove su certi giornali non si poteva nemmeno ipotizzare che una donna, a maggior ragione se "femminista" possa avere del rancore verso gli uomini, mentre si poteva pensare e dire che gli uomini sono degli esseri malfatti e che andrebbero rifatti da capo, è già un microscopico passo avanti. Microscopico perché, ovviamente, nei commenti, nessuno ha ribadito minimamente questo concetto, e perché probabilmente resterà l'unica goccia nel mare di odio antimaschile in cui sguazza la sinistra, soprattutto tra le donne di sinistra, che hanno sempre la bava alla bocca quando si nomina la parola "uomini" o "maschile", e che non vedono l'ora di sfogare le loro frustrazioni dando a noi la colpa.

Questo passo avanti viene reso ancora più microscopico sia dalle cazzate sesquipedali sul fatto che due padri, un padre ed una madre, due madri, solo il padre, solo la madre, è esattamente la stessa identica cosa  :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:, sia dal fatto che hanno preferito cavalcare l'onda del "poveri omosessuali sempre perseguitati".

Diciamo che il fatto che la muraro abbia pisciato fuori dal vaso non è male, perché dimostra coi fatti che le femministe, oltre ad essere bavosamente avvelenate con gli uomini, possono uscirsene con frasi "omofobe", e quindi sono meno "immacolate" di quanto vanno cianciando.

Concludendo: non mi rallegro che la Eduati (che scriveva su Liberazione, e quindi possiamo immaginarci cosa pensi dei rapporti tra uomini e donne) abbia scoperto l'acqua calda e le tocca ammettere che una "femminista" possa avere del rancore verso gli uomini, e che, strano ma vero, anche noi potremmo meritare rispetto, ma è una buona notizia che anche una femminoide possa essere accusata di "omofobia".
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Online Massimo

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #6 il: Ottobre 16, 2012, 16:34:02 pm »
A me sembra invece che ad essere invidiosa sia la Muraro verso la scelta dei maschi omosessuali
a vivere non solo la loro sessualità, ma anche la paternità senza l'apporto di una donna. L'idea che
un uomo escluda una donna completamente dalla sua vita affettiva, sessuale e familiare è di certo odiosa alle femministe: la donna può, anzi deve, fare a meno dell'uomo anche per la riproduzione ma
l'uomo non deve (e non gli deve essere permesso) fare a meno della donna per crearsi una famiglia.
Inoltre le femministe, pur usandoli nella loro polemica e la loro lotta al "patriarcato",  hanno in realtà
sempre diffidato degli omosessuali maschi i quali rifiutando la donna  dal punto di vista sessuale
ne scardinano alle radici il potere. Che questi "si permettano" anche di rifiutare la donna dal punto di
vista riproduttivo per la Muraro è inconcepibile: gli omosessuali maschi imparino e si sveglino: per
le femministe i maschi sono e restano maschi. Anche se gay. Adesso alle femministe non servono più.
E quindi li scaricano. E li criticano pure. I più svegli di loro se ne facciano una ragione.

Offline vnd

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #7 il: Ottobre 16, 2012, 17:20:57 pm »
A me sembra invece che ad essere invidiosa sia la Muraro verso la scelta dei maschi omosessuali
a vivere non solo la loro sessualità, ma anche la paternità senza l'apporto di una donna. L'idea che
un uomo escluda una donna completamente dalla sua vita affettiva, sessuale e familiare è di certo odiosa alle femministe: la donna può, anzi deve, fare a meno dell'uomo anche per la riproduzione ma
l'uomo non deve (e non gli deve essere permesso) fare a meno della donna per crearsi una famiglia.
Inoltre le femministe, pur usandoli nella loro polemica e la loro lotta al "patriarcato",  hanno in realtà
sempre diffidato degli omosessuali maschi i quali rifiutando la donna  dal punto di vista sessuale
ne scardinano alle radici il potere. Che questi "si permettano" anche di rifiutare la donna dal punto di
vista riproduttivo per la Muraro è inconcepibile: gli omosessuali maschi imparino e si sveglino: per
le femministe i maschi sono e restano maschi. Anche se gay. Adesso alle femministe non servono più.
E quindi li scaricano. E li criticano pure. I più svegli di loro se ne facciano una ragione.

Analisi condivisibile.
Anche se non sono favorevole all'adozione a meno che non si tratti di coppie etero.
Vnd [nick collettivo].

Offline Jason

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #8 il: Ottobre 16, 2012, 18:24:06 pm »
Luisa Muraro,  sempre lei!! Misandrica e pure omofoba! Chi credeva che il femminismo della differenza fosse solo contro i maschi eterosessuali e adulti, deve ricredersi.Anche i maschi omosessuali e bambini invece finiscono nel tritacarne. La recente campagna di Terres de Hommes in salvaguardia delle bambine e soltanto delle bambine, ne è una dimostrazione di come l' odio antimaschile imperante in questa società occidentale non si ferma nemmeno nei confronti dei bambini maschi e dei maschi omosessuali.

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Alberto86

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #9 il: Ottobre 17, 2012, 09:32:36 am »
Le misandriche complessate trovano sempre il modo di rigirare la loro eterna invidia genetica per il sesso maschile.

Che poi questa vecchia decrepita femminista va venire i conati di vomito solo a guardarla in foto. Ci credo che abbia tutta questa misandria e androfobia per il sesso maschile. Nella sua vita avrà visto solo maschi vomitare al suo passaggio.  :lol: :sick:  :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:











TROVA LE DIFFERENZE




« Ultima modifica: Maggio 23, 2013, 15:25:05 pm da Alberto86 »

Offline ilmarmocchio

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #10 il: Ottobre 17, 2012, 10:32:18 am »
il secondo è più bonaccione.
lo sguardo della prima è negatività assoluta

Online Massimo

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #11 il: Ottobre 17, 2012, 10:32:47 am »
Perlomeno lo scorfano è buonissimo da mangiare. Quindi le differenze sono tutte a
favore dello scorfano. Luisa Muraro farebbe schifo anche ai cannibali del Borneo.
« Ultima modifica: Maggio 24, 2013, 09:08:01 am da Alberto »

Offline ilmarmocchio

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #12 il: Ottobre 17, 2012, 10:37:05 am »
l'articolo della Muraro va conservato ed evidenziato perchè è un autentico manifesto del femminismo e potremo usarlo come test per chiunque, proveniente da l femminismo, si dirà aperto al confronto

Offline ugualitarioh

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #13 il: Ottobre 17, 2012, 10:57:58 am »
http://www.gay.it/channel/attualita/34367/Le-coppie-gay-potranno-procreare-senza-ricorrere-alle-donne.html?id=34367&title=Le-coppie-gay-potranno-procreare-senza-ricorrere-alle-donne.html&fb_action_ids=4544528742102&fb_action_types=og.recommends&fb_source=timeline_og&action_object_map=%7B%224544528742102%22%3A419250051463259%7D&action_type_map=%7B%224544528742102%22%3A%22og.recommends%22%7D&action_ref_map=%5B%5D


Se poi aggiungiamo la tecnologia possibilissima (ma non ancora in atto, per problemi etici, giuridici, politici e burocratici, specie nella nostra bigotta Italia!) dell'ectogenesi (utero artificiale), le donne perderanno definitivamente la loro utilità e il loro potere biologico di cui tanto si vantano, quasi con forte complesso di inferiorità, come se il poter generare vita all'interno di un corpo dovesse in qualche modo compensare qualche loro deficit rispetto agli uomini, fautori per il 90% e più del progresso scientifico e tecnologico (per le biofemministe la straordinaria intelligenza di un genio come Einstein è da attribuire alla mamma che l'ha partorito con fatica, con la solita squallida solfa: "dietro un grande uomo c'è sempre una donna"!)!

Ma vi è un paradosso molto curioso e interessante, che per molti suona come vero "autogol": autentiche e sfegatate femministe, come Shulamith Firestone o la bioeticista britannica Anna Smajdor, auspicano tanto l'ectogenesi quanto la riproduzione umana artificiale (di gameti umani artificiali derivati da semplici cellule somatiche adulte, trasformate a loro volta in staminali pluripotenti indotte!), considerandole come un'autentica liberazione da quelle che molte femministe (specie lesbofemministe) definiscono le "barbarie troglodite e preistoriche" della gravidanza e del parto (a cui si aggiunge, nel caso della fecondazione in vitro, lo stressantissimo bombardamento ormonale per il prelevamento anche di un solo ovocita in modo del tutto invasivo!)!!!


Offline ilmarmocchio

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Re:L'odio anti--maschile di Luisa Muraro
« Risposta #14 il: Ottobre 17, 2012, 11:03:19 am »

Alle coppie gay, anzi, soltanto alle coppie gay maschili Luisa Muraro, femminista e filosofa, vorrebbe fare una domanda impertinente e sgradevole. Non è che volete adottare un bambino perché sotto sotto invidiate la fecondità delle donne? E se è così, perché non chiedete ad una donna di diventare la madre dei vostri figli smettendola con questa pagliacciata «anch’io voglio essere mamma», finalizzata a toglierci anche il privilegio della maternità?

e perchè non chiedere ad un uomo di essere padre dei vostri figli e smetterla con questa pagliacciata " anch' io voglio essere padre ? "



 A Muraro la storia dei maschi che desiderano un bambino non piace per nulla. Se lo desiderano due lesbiche, invece, va benissimo: perché sono donne. Ecco cosa ha scritto i giorni scorsi:

“Le coppie femminili che desiderano figli, possono averli e così già fanno, con il tacito consenso della società circostante. Il problema si pone alle coppie maschili, in quanto naturalmente e ovviamente sterili.

R - invce le coppie femminili non sono sterili ? si fecondano con i vibratori ?

 
Qui non prendo posizione pro o contro l’adozione. Affermo soltanto che, quando si ha davanti un problema, conviene dirsi chiaramente come stanno le cose. Il problema dell’adozione è degli uomini, non delle donne. E dietro alla pressante richiesta maschile di poter adottare, potrebbe nascondersi un’antica invidia verso la fecondità femminile. Mi sbaglio? Non lo escludo, ma in tal caso l’uomo dica apertamente: perché non voglio chiedere a una donna il dono di diventare padre? perché voglio fare la madre io? “.

R : invece, cara Muraro, si vede la forte sua invidia della capacità maschile di generare e ci si domanda : perchè Lei vuol fare il padre ?

È difficile condensare tanta violenza emotiva in poche parole. Secondo Muraro, infatti, il problema delle adozioni gay non si pone per le lesbiche, che se vogliono figli possono averli di nascosto, perché hanno un utero. Come se una donna sessualmente e affettivamente orientata verso altre donne potesse trovare semplice rimanere incinta naturalmente da un uomo.

infatti la gravidanza omosessuale è tutto meno che naturale

 Forse Muraro intendeva: con la fecondazione assistita. Ma in Italia una donna single non può accedere a questo tipo di tecnica, e diciamo “single” perché naturalmente non esistono normative che proteggano le coppie di fatto quindi, di fatto, una lesbica è sempre single per lo Stato italiano. Allora queste coppie di donne che si amano devono racimolare molti soldi e andare all’estero. Si può. Questo però diventa un problema anche per le single etero. Secondo Muraro, implicitamente, una donna può avere un figlio sebbene non viva una relazione con un uomo. Che ci vuole. Forse il suo pensiero non arriva ad includere quelle donne (etero, single, lesbiche, caste) che non vogliono mettere in campo la propria vagina e il proprio utero soltanto per concepire un bambino con un uomo qualunque. Molte lo fanno. Molte non lo vogliono fare. E vorrebbero l’adozione, senza che qualcuno immediatamente le accusasse di favorire il commercio dei bambini presso coppie omosessuali.

R - e perchè volere a tutti i costi un figlio ? stare senza proprio no ?

Tuttavia è sulle coppie gay – e dunque sui maschi in generale – che Muraro mostra un pensiero violento. Violento perché schiaccia l’omosessualità escludendo l’affettività. Un pensiero arcaico, che considera il maschile come nemico del femminile. Gli uomini, azzarda, vogliono scimmiottare le donne perché invidiano la loro fecondità. Essendo sterili, vogliono diventare “mamme” pur essendo maschi. Tralasciando gli studi che, ormai da tempo, hanno dimostrato come i figli delle coppie gay non crescano con turbe psichiche legate alla preferenza sessuale dei genitori, occorre riflettere sul fatto che per questa parte del femminismo (Marina Terragni per esempio si dice d’accordo) una coppia di uomini che si amano e che vorrebbero adottare un bambino sono la prova dell’odio dei maschi contro le femmine. Che il maschile sia invidioso del femminile fecondo è una delle spiegazioni che il pensiero femminista ha trovato per spiegare le violenze domestiche e la sottomissione delle donne. Antropologicamente, ha un senso
R non, non ha nessun senso. è una cazzata insita nel pensiero femminista, che essendo distorto, vorrebbe trovare le distorsioni nel pensiero altrui
. Ma smette di avere senso quando l’affettività degli uomini, e non solo la loro sessualità, corre verso altri uomini. Quando una coppia gay maschile desidera un bambino non è certo per interpretare il ruolo di mamma e papà, bensì per essere genitori a prescindere dall’orientamento sessuale. Forse per Muraro questa è una aberrazione. Dove andremo mai a finire? Perché un uomo, si chiede, non chiede ad una donna di renderlo padre? Ed è una domanda che pericolosamente si avvicina alla tesi cattolica secondo la quale l’omosessualità è una scelta, se non una devianza. Perché la risposta, per chi conosce anche soltanto minimamente l’omosessualità, è lampante: un uomo affettivamente e sessualmente attratto dagli uomini non potrebbe concepire un bambino con una donna. Può succedere, certo. Ma non per tutti è così. Anzi.

Muraro è certa che un bambino non può avere due padri. Ma non si chiede che cosa sia la genitorialità.
R : la filosofa dei miei stivali non si chiede neanche che un bambino non può avere 2 madri
 Fa bene a porsi domande che molti si pongono, sulla relazione tra un bambino e due papà. Però è questa discriminazione a favore delle coppie di donne che accende l’attenzione: due mamme vanno bene, perché sono donne e le donne sono madri.
R : certo, e 2 uomini sono 2 padri e quindi vanno bene anch'essi

 In controluce a questo ragionamento è facile leggere uno zoccolo duro del femminismo nostrano, un rancore sordo verso il maschile, la convinzione che gli uomini vogliano togliere alle donne il mestiere, e che l’omosessualità nasca dalla vendetta inconscia contro il femminile. Odio, invidia. Ecco perché gli omosessuali chiedono l’adozione. È possibile pensarla in maniera meno retriva?

No, perchè nel tal pensiero non riesce ad entrare una acquisizione basilare :
se la donna non riceve , per qualunque via ( pene, pipette varie, ecc ) lo sperma maschile, essa non genererà un tubo.
MAI
.
SSarà sterile, e ogni mese eliminerà del sangue maleodorante . STOP generazione della vita.
Lo capiscono queste intellettuali rubate all'agricoltura ?