Il primo Forum sulla Questione Maschile rimane aperto in sola lettura come archivio storico
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Anche questa volta mi sono sentito male, ma sono sicuro che sia la mia sofferenza sia quella degli altri non durerà per sempre.E' stato quasi impossibile sentirla dire: "Ha la precedenza perchè donna."Entrerei un po' nei dettagli e cioè, "... perchè donna".Un po' meno ipocrita sarebbe stata la parola "femmina" e non "donna", ma lasciamo stare.Molti infatti sanno il perchè, ma non hanno il coraggio di dirlo sopratutto a se stessi.Alla fine, quelle erano le parole di una professoressa che ci ha informati sugli stage estivi.Ormai è noto che la parola "donna" viene usata quando fa comodo. Faccio un esempio "La parità dei sessi non esiste, sopratutto perchè nei posti di lavoro i morti sono ancora 92% uomini." La risposta di una donna-femminista: "Siamo donne, quindi deboli fisicamente e voi siete uomini."Dunque, è per questo che i posti di lavoro(sopratutto quelli di prestigio) vengono dati alle femmine, scartando i maschi anche, anzi, sopratutto quelli più capaci. Ai maschi però ciò non viene offerto perchè loro non hanno tra le gambe quello che hanno le femmine già dalla nascita. Non vi ricorda nulla? Le monarchie della storia ad esempio, le classi privilegiate, le vari elite?Quindi, cosa salta fuori dai favoritismi? La prepotenza, la sensazione di forza e di superiorità. Questo lo sentono sopratutto coloro che sono oppressi e nella maggior parte dei casi quella stessa oppressione è immaginaria, esattamente come succede nel caso delle donne-femministe. Il "doppio standard" sta in questo ipocrita concetto che vigliaccamente nessuno mai tirerà fuori "Sono donna (con la "D" maiuscola, pensa te, un po' come Dio), sono più debole, ma sono anche più forte, anzi, merito essere favorita a differenza dello sporco maschio."Notate come si tende a passare subito dall'inferiorità di qualcuno alla sua superiorità?Sinceramente non capisco come certe donne non si sentono discriminate(anche se positivamente) da queste sessiste leggi(e negative sopratutto per gli uomini): quote rosa, parcheggi rosa(guarda, un po' come per i disabili), biblioteche per le donne, centri educativi riservati alle mamme, corsi di lingua italiana solo per le donne straniere... eccMa vi rendete conto, care donne che non potrete mai essere considerate veramente alla pari con queste leggi di cui ve ne approfittate?Vi rentete conto che danni esse stesse portano all'uomo, non al maschietto pentito o allo zerbino(che sarebbe contento di ciò che gli viene offerto in cambio... indovinate un po' che cosa...)?Vi rendete conto della distruzione delle relazioni tra uomo e donna di una volta? Se la risposta ad almeno una di queste domande è stata "sì" ed anche "no" io vi consiglio di rifletterci.Vorrei fosse chiaro che non sono contro le donne, ma solo contro coloro che sostengono ed alimentano il femminismo. Sarei forse anche contro quelle che invece di consarvare la propria dignità dicono "sì" alle leggi femministe, sentendosi profondamente oppresse... ma da che cosa, santo cielo, da che cosa vi sentite oppresse? Da voi stesse, dal non essere nate maschi, ecco da che cosa! Il più grande torto che avete subito è questo, a voi dispiace di non essere uomini. Tutto il ragionamento femminista sta proprio lì e nasce dalla famosa Invidia Penis.Io dirò questo, sapete qual'è la cosa da quale dovete sentirvi oppresse veramente? Da quello che viene chiamato "discriminazione positiva". E' questo ciò che vi rende inferiori agli occhi dell'uomo vero, non il non poter andare in bagno stando in piedi, creando pissour per le donne ad esempio.Volete essere alla pari? Voleve essere migliori? Dimostratelo! Dimostratelo, senza gli "aiutini rosa" e senza il "vagina-pass" che per fortuna ancora non esiste ufficialmente.Vergogna! Vergogna a quelli che creano e sostengono queste leggi razziste! Vergogna a voi!Infine voglio citare una frase che mi colpisce sempre quando la pronuncio "Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa."Cercate dunque di meritare ciò che vi viene offerto. Rifiutate se qualcosa non vi appartiene, se avete ancora un po' di dignità umana. Dimostrate di essere donne e non solo per il fatto di essere nate femmine.Con rispetto.Jan