scusa FS, pur essendo d'accordo sul fatto che la storpiatura del nome (o del nick) sia un giochino infantile (...) non mi pare che sia indice di nessuna cultura repressiva piuttosto che libertaria. Casomai il punto è che è evidente che crea una sofferenza e un disagio a te e, di conseguenza, avendo tu manifestato più volte la tua contrarietà, la percepisci come una violenza nei tuoi confronti.
E' vero, tu dici, mi fanno entrare in casa, mi dicono che posso entrare e poi mi dileggiano e mi fanno star male. Se protesto mi dicono che sono libera di andarmene o di restare, ma che non cambieranno atteggiamento.
Io non so cosa intendi tu per cultura libertaria: la cultura libertaria è quella che dovrebbe vietare i giudizi morali? che dovrebbe vietare il dileggio?
Perchè se io (tu, mia nonna, o chicchessia, vorrei generalizzare) sono convinta della mia morale, poco m'importerà del giudizio altrui.
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sono d'accordo hai ragione perchè questa è la mentalità corrente culturale odierna. La forma è la sostanza e non siamo più in grado di distinguerle. La comunicazione e la rappresentazione è quello che sei, se non sai comunicare e non ti sai adeguatamente rappresentare non esisti.
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A me sembra che se tu ti sei data la pena di avventurarti qui è evidente che qualche argomento l'hai intravisto, l'hai subodorato insomma .
Oppure è soltanto per "difenderti" che vieni qui?
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in questo caso si, sono intervenuta perché tornata da viaggi e giri ho guardato e ho visto che c'era ancora chi è fermo a parlare esclusivamente di FaS e chi ha una personale avversione nei miei confronti sta lì modello corvo ad aspettare che io scriva per poi fornire al gruppo un motivo di dileggio. e a parte l'ossessione che io vedo in questo mi pare adulto dire che sono qui, parlane con me, discutiamo dei temi se sono i temi ad interessarti o discutiamo dei veri motivi che ti portano a evocarmi. perché io le questioni le affronto, quando posso e ho tempo.
E si, per me è dirimente la questione ma non perchè io non ci dorma la notte o perchè mi procuri sofferenza (sai che sono altre le cose che nella vita non si è in grado di affrontare), e neppure perchè mi curi di ciò che pensano gli altri perchè altrimenti non sarei quella che sono ma se, appunto, mi dici che qui io ho spazio per parlare e poi non fai altro che istigare il branco al dileggio, disumanizzando la tua interlocutrice, comunque sminuendola a partire da presunte caratteristiche più o meno fisiche, e penso alle foto sessiste e volgari delle anziane che facevano sesso postate da cosmos, non sessiste di per sè ma per l'intento nel condividerle, o ti chiamano fikasecca o fighetta o altri mille nomignoli e storpiature che dicono che sei una specie di animaletto, un essere inferiore, una che non consideri una interlocutrice ma al massimo una di cui bullarti, una con cui non parli, aslla quale fai gli scherzi da scuole elementari, questo per me si è sostanza. ed è questione politica.
chi è portatore di una cultura libertaria non ti umilia a partire da un nick name, se ne fotte di quanti anni hai e di che corpo hai quando deve opporsi alle tue idee perché nell'espressione delle idee nessuno ha da essere decorativa, non ti disumanizza, non ti sminuisce, non infarcisce i suoi pseudo dialoghi di gratuite analisi psicologiche per concludere che a te (maddai!) ti ci vuole l'uomo "forte" e vigoroso - come diceva? - ah si - per smussare le tue asperità (gran bell'eufemismo, yeah) (cosa che fa il paio con le esigenze di deportazione delle femministe di spartano e con i desideri di sterilizzazione delle stesse di skorpion72). chi si dice libertario non sghignazza assieme ai compagnetti dopo aver pronunciato una parola che evidentemente suscita galvanizzazione e morbosità.
queste sono cose che ho letto qui e se dici di essere così aperto e libertario e poi tratti chi arriva a discutere con te come un fenomeno da baraccone buono per il divertimento tuo e dei tuoi amici io lo rilevo e lo contesto. non è questa la cultura libertaria. questa io la sento più come derivante da una cultura autoritaria e tanta morbosità a me parrebbe arrivare da stimoli repressivi.
Vuoi degli argomenti e non del dileggio?
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,5661.msg60725.html#msg60725
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,2307.0.html
cedaw e gender gap, certo che mi interessa parlarne e certo che qui c'è gente con cui mi interessa parlare ma non è il mio posto e difatti se voglio vado a parlare altrove ma innanzitutto, come vedi, pur nello sforzo di parlare di cose diverse, tutto viene sempre riportato allo stesso punto, se io e te discutiamo in un thread di una cosa seria ci sarà un cosmos o chi per lui che aprirà un altro thread a me dedicato in cui si da sfogo ancora al dileggio.
sono loro a soffrire e non io. io non ho paura. loro ne hanno. delle contaminazioni, di aprire le finestre, di ascoltare e di essere perfino ascoltati. e fanno di tutto perché io sia riportata allo stato disumanizzato della strega da odiare. comodo e utile a tenere compatto il gruppo e ad imporre la tua visione delle cose in modo autoritario ma scomodissimo e inutile se vuoi costruire una società tenendo conto di tutte le componenti che la abitano e la progettano.
e si, la comunicazione è fondamentale. se questo comunichi tu questo sei. se questo forum dice di voler rappresentare la questione maschile e lo fa in questo modo poi non c'è da sorprendersi se fuori si usano termini come misogini, etc etc. c'è una corresponsabilità in questo e se c'è chi si assume la propria circa la superficialità sul non approfondire dall'altro lato NON c'è chi si assume la responsabilità di comunicare meglio affinché si rilevi che questo non è ciò che sei.
cioè: vi rendete conto o no che da quando sono "tornata" (ma pure prima) si sono aperti più thread a mio nome che altro? cosa produce tanta isteria collettiva, chiedo? da dove deriva tanta assenza di argomenti? e se non si risolve questo, ovvero se non si chiarisce che io sono una persona e che umiliarmi NON E' un argomento di dibattito politico, di cosa sono legittimata a parlare io? di cosa possiamo parlare qui io e te?