sui giornali di oggi:
un pensionato 75 enne colpisce con l'accetta il cognato 77 per una questione di confini di proprietà e lo acceca
un altro pensionato dà fuoco alla casa, viene ricoverato: i famigliari chiedono che non venga rimandato a casa, è pericoloso, va curato
dagli albori della storia, dall'omicidio di Abele, la violenza ci accompagna
la riflessione umana si è confrontata con questo fatto da sempre, ha elaborato le sue risposte e tentato alcune soluzioni
certo non è bello che chi ha ferito qualcuno facendogli perdere un occhio, venga a sua volta accecato, ma è un modo per arginare la violenza e porvi un limite
non è bello neppure che chi ha ucciso venga a sua volta ucciso, soprattutto considerando il rischi che potrebbe essere innocente (vedi Sacco e Vanzetti)
Beccaria: Dei Delitti e delle Pene, è una ulteriore riflessione
possiamo dire che soluzioni definitive al momento non ce ne sono
il problema emergente semmai è una regressione della riflessione sulla violenza: il femminismo imperante mette il problema in questi termini:
la violenza è compiuta più spesso da uomini, quindi il maschio è male
questa affermazione è evidentemente errata, ma a forza di essere ripetuta sposta il centro della questione e impedisce di continuare in una riflessione che comunque qualche risultato nei millenni lo ha portato
noi che non abbiamo accéttato (colpito con l'accetta) il nostro vicino (eppure a volte, e io personalmente di sicuro, abbiamo ferite di prepotenze dei nostri vicini che abbiamo subito) ci rifiutiamo di essere messi nello stesso fascio. Noi che non abbiamo gettato i nostri figli dal balcone, che non abbiamo ammazzato e sciolto la moglie nell'acido (eppure lo merita, ohhh se lo merita!) nello stesso fascio ci ribelliamo, e allora non si riflette più su come fermare il male, ci si limita a scaricare le colpe.
questo è un danno collaterale del femminismo
un altro motivo per sbarazzarcene al più presto
perchè il male c'è, e se non lo combattiamo ogni giorno con gli strumenti giusti (quelli che non lo raddoppiano) non può che aumentare!