Avevo temuto che in caso di condanna, le Pussy Riot diventassero delle icone e delle martiri del libero
pensiero e del femminismo. Il che è puntualmente avvenuto. Hanno ricevuto attenzione mediatica e
sulle piazze del mondo occidentale si stanno muovendo per attestare solidarietà nei loro confronti.
Non ci voleva un genio per immaginare un esito simile. Limitarsi a dare loro qualche sculacciata, no?
Adesso verranno beatificate in tutto il mondo occidentale, la prigionia conferirà loro l'aureola del
martirio, il femminismo ne trarrà alimento e legittimazione e, potete scommetterci, all'uscita dal carcere
verranno acclamate come eroine. La loro autorevole portavoce, Nadia, ha parlato, a ragione di una
loro vittoria. Non sarei così sicuro che Putin abbia fatto bene a condannarle. Da ora in poi, quelle tre,
se prima non le cagava nessuno, saranno delle stars. E come tali accolte in ogni paese dell'Occidente
dove andranno. A fare propaganda di femminismo. Come se ce fosse bisogno. Mai dare l'aureola del
martirio alle femministe. Mai. Adesso la frittata è stata fatta. Con quali conseguenze ancora non è
possibile valutare. Ma ritengo saranno pesanti e di lunga durata. E ne pagheremo lo scotto.