Autore Topic: le tette della principessa  (Letto 3386 volte)

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le tette della principessa
« il: Settembre 14, 2012, 21:31:54 pm »
avrete forse sentito che Kate Middleton  la moglie dell'erede al trono britannico è stata paparazzate in topless:
http://it.omg.yahoo.com/blog/oh-my-gossip/kate-middleton-topless-nuovo-scandalo-corte-083345097.html

beh,  si decidano:
se le donne hanno diritto ad andare in topless  allora i fotografi a paparazzarle
e se vogliono protestare allora non rimane altro che protestare contro la foto in generale (che comprende anche William)
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Warlordmaniac

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Re:le tette della principessa
« Risposta #1 il: Settembre 14, 2012, 22:22:55 pm »
Però sinceramente questo è un caso un po' particolare, perché da quel che ho capito, non era un luogo pubblico e soltanto individui supertecnologizzati come quei paparazzi avrebbero potuto fotografarla.

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Re:le tette della principessa
« Risposta #2 il: Settembre 14, 2012, 22:50:02 pm »
certo ma allora devono lamentarsi della foto in generale, non del topless.
a meno che non ritengano che il topless per le donne non sia libero (e cioè contrarie alla posizione di chi vorrebbe per le donne la libertà di scegliere dove/quando portare il topless)
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Offline Warlordmaniac

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Re:le tette della principessa
« Risposta #3 il: Settembre 14, 2012, 22:56:20 pm »
certo ma allora devono lamentarsi della foto in generale, non del topless.
a meno che non ritengano che il topless per le donne non sia libero (e cioè contrarie alla posizione di chi vorrebbe per le donne la libertà di scegliere dove/quando portare il topless)

A chiacchiere sono tutte emancipate, ma prova a dire a una di queste ragazze moderne che è una puttana; senti che pianti che si fa.
E' l'istinto monogamo che viene fuori e provano a nasconderlo dando la colpa alla società maschilista.

Offline Lucia

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Re:le tette della principessa
« Risposta #4 il: Settembre 14, 2012, 23:01:27 pm »
infatti con i paparazzi è il problema e con la violazione del privacy e non con le tette della principessa
i paparazzi hanno mandato in morte anche la madre

dopodiché il mondo mediatico è già cosi pieno di tette che una paia in più non siginifica molto.
Il "giornalista"  ha scoperto che anche la principessa ha le tette. Boh! Grande scoperta!  :doh:

Offline Lucia

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Re:le tette della principessa
« Risposta #5 il: Settembre 14, 2012, 23:30:00 pm »
Poi non sai mai quando devi morire, ed è bello se rimane di te almeno un foto che esprime bene la tua giovinezza, bellezza, femminilità (si i seni sono importanti in questa cosa, non solo i seni).
Ho visto anche una donna che ha sofferto la masectomia, gli avevano tagliato un seno, probabilmente per il cancro.
Non poso non pensarci a questa cosa, la bellezza, la salute e la vita dura davvero pochissimo e allora non facciamo altro che parlarne male ?!

Offline Fazer

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Re:le tette della principessa
« Risposta #6 il: Settembre 15, 2012, 09:08:03 am »
A chiacchiere sono tutte emancipate, ma prova a dire a una di queste ragazze moderne che è una puttana; senti che pianti che si fa.
E' l'istinto monogamo che viene fuori e provano a nasconderlo dando la colpa alla società maschilista.

http://27esimaora.corriere.it/articolo/non-mi-chiami-ok-io-esco-da-sola-meglio-gli-amici-del-partner-giusto/

Le ventenni e le trentenni somigliano più ai maschi che alle madri: Amore, carriera, vita sociale. E alla relazione stabile preferiscono il giro di giostra

«Non mi chiami? Ok io esco da sola» Meglio gli amici del «partner giusto»

di Elvira Serra

Non mi chiami? Esco. Dici che non mi meriti? Hai ragione. Sei confuso, preferisci che restiamo amici? Ottimo. Infine: vuoi solo sesso? Pure io.
 
A pensarla così sono le venti-trentenni in cerca di autoaffermazione. Finiti i tempi di «avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare», in fondo era il secolo scorso quando Baglioni lo cantava. Oggi le ragazze non si disperano più se lui sparisce. Molto meglio una riserva di amici ai quali «attingere» per un cinema, la vacanza, due coccole o un po’ di capriole, piuttosto che coltivare il sogno del partner giusto, ormai in via di estinzione.
 
I quotidiani americani e inglesi se ne sono occupati prendendo spunto dalla pubblicazione di due saggi: The Gaggle, Il branco, di Jessica Massa, e The End of Men, La fine degli uomini, di Hanna Rosin. Il primo racconta come le giovani si stiano abituando ad avere una rete multipla di amici più o meno intimi con i quali colmare le proprie esigenze affettive: la monogamia a lungo termine è riservata alle relazioni a distanza. Il secondo va oltre e spiega che il sesso occasionale, oltre a essere liberatorio, è «essenziale al successo».
 
L’autrice, sull’Atlantic, ha sottolineato che «le single tra i 20 e i 30 anni per la prima volta sono molto più avanti dei coetanei sulla strada della realizzazione. Più che la pillola o l’aborto, ciò che ha reso possibile il cambiamento è la loro capacità di posticipare il matrimonio e di avere relazioni temporanee che non ostacolano istruzione o carriera».
 
L’analisi può essere applicata anche all’Italia. «Mi riconosco perfettamente, è il mio ritratto», dice Simona, 26 anni napoletana, fotografa, laurea in Management delle imprese culturali e pierre nel mondo digitale.
 
«Mi piace l’idea della mascolinizzazione nell’approccio sessuale. Non lo vedo come una rivendicazione femminista, piuttosto come il riappropriarci finalmente della libertà di fare del nostro corpo quello che vogliamo. Non mi sento una ragazza facile, semmai una che sceglie. E ci vedo molto, in questo modo di fare, una conseguenza della precarietà, che ha investito anche la sfera sessuale. Mentirei se dicessi che non sogno il principe azzurro. Ma non lo sogno adesso: mi creerebbe solo limitazioni».
 
Anche la scrittrice Marilù Manzini nota l’ostentazione di una certa disinvoltura tra le amiche: «Però poi vogliono l’uomo importante per tutte le stagioni e si ritrovano con un pugno di mosche in mano».
 
La riflessione è la stessa del sessuologo Marco Rossi: «Cambiare partner diventa come comprare un vestito nuovo: ogni volta ci si illude di essere più belle con quello addosso. La verità è che tutte continuano a sognare l’abito bianco nell’armadio». Tuttavia lui stesso riscontra il fenomeno. «Questa disinibizione dei costumi è in puro stile maschile. Ma è illusorio che porti le donne a essere più sicure. Alle estreme conseguenze diventa un incontro tra due mostri, non può che lasciarti l’amaro in bocca».
 
Forse cambia qualcosa tra città e provincia. Lo fa notare Alessia Gazzola, giallista per Longanesi. «Credo che questa nuova liberalizzazione sessuale si applichi più ai grandi contesti urbani che ai piccoli centri. Io a Messina non lo noto, anzi, ho molte amiche che aspettano con il telefono vicino, come la canzone. Ho qualche perplessità se faccia davvero bene: sono questioni assolutamente personali, ma credo che si rischi un approccio anaffettivo, non mi sembra possibile non soffrire in quel modo».
 
È cambiato il modo di percepirsi e di percepire il proprio corpo. «Conta molto un nuovo concetto della verginità. Adesso le giovani si vergognano se lo sono ancora, non certo del contrario», spiega la ginecologa milanese Stefania Piloni. Lati positivi: «Le donne si sono scrollate di dosso il fattore giudizio e questo è un passo avanti enorme. Ora, poi, vogliono una sessualità orgasmica, non si vergognano di cercare il piacere». Lati negativi: «Senza consapevolezza si rischia l’abbruttimento: non può dipendere dal numero di partner la propria autostima».
 
Sul fronte verginità insiste pure Chiara Simonelli, docente di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma. «Una ventenne non si comporta più come sua nonna. A quella età tutta una serie di esperienze sono già state fatte e sono state vissute con pochi sensi di colpa: in questo c’è un avvicinamento tra l’uomo e la donna. Noto che le mie studentesse sempre più spesso scelgono di andare a letto con un amico, è più semplice e più rassicurante, meno vincolante. Tutto sommato questa libertà di sperimentare la vedo positivamente».


Offline Lucia

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Re:le tette della principessa
« Risposta #7 il: Settembre 15, 2012, 10:00:33 am »

Sul fronte verginità insiste pure Chiara Simonelli, docente di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma. «Una ventenne non si comporta più come sua nonna. A quella età tutta una serie di esperienze sono già state fatte e sono state vissute con pochi sensi di colpa: in questo c’è un avvicinamento tra l’uomo e la donna.

Anche perché viviamo altri tempi di quelle delle nonne  :D (o queste di 1860 sarebbero già trisavole, scusate).




Ma io ve lo dico che non credo nell'emancipazione sessuale,
secondo me ogni generazione quando arriva a 15-20 anni ha l'impressione che loro hanno scoperto il sesso che la nonna poi non l'aveva poi fatta mai. Cosi li piace immaginare.

Poi se la mia bisnonna aveva già 2 figlie quando ha compiuto 20 anni certo non era vergine a 20-30 anni, anche allora era una vergogna non aver fatto sesso ancora a 25 anni.


Offline Warlordmaniac

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Re:le tette della principessa
« Risposta #8 il: Settembre 15, 2012, 12:09:12 pm »
Ecco la vaginata dell'anno:

Citazione
«Conta molto un nuovo concetto della verginità. Adesso le giovani si vergognano se lo sono ancora, non certo del contrario», spiega la ginecologa milanese Stefania Piloni. Lati positivi: «Le donne si sono scrollate di dosso il fattore giudizio e questo è un passo avanti enorme.

 :doh:

Perché non lo dice agli uomini se si sono scrollati di dosso il fattore giudizio??

Offline Lucia

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Re:le tette della principessa
« Risposta #9 il: Settembre 15, 2012, 13:29:36 pm »
nei tempi di oggi è una vergogna essere vergini dopo 21-22 anni, nei tempi della nonna era sempre una vergogna essere zittelle a 21-22 anni. E vero lei era sposata , ma biologicamente si tratta dello stesso istinto.
Ci siamo troppo infantilizzati noi ma una donna che ha già il ciclo da qualche anno  per sua natura biologica è pronta per fare amore e bambini, solo che la nostra società, la nostra cultura la trattiene minorenne, bambina ancora molto tempo dopo,
cosi come pochissimi giovanni penserebbero di sposare una 14-17 enne, malgrado sarebbe più chance di averla vergine, se per l'uomo in questione questo è un valore importante.

Poi io ho conosciuto molte ragazze ventenni che volevano sposarsi vergini, non perché là o allora cosi si faceva (non si faceva cosi); era nel ambiente di incontri religiosi, dove queste cose sono valorizzate diversamente.

Offline Fazer

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Re:le tette della principessa
« Risposta #10 il: Settembre 15, 2012, 13:49:35 pm »
Perché non lo dice agli uomini se si sono scrollati di dosso il fattore giudizio??

Già...
Ma la (loro) morale è "giudica e pretendi di non essere giudicata"... :dry:

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Re:le tette della principessa
« Risposta #11 il: Settembre 15, 2012, 14:07:35 pm »
nei tempi di oggi è una vergogna essere vergini dopo 21-22 anni, nei tempi della nonna era sempre una vergogna essere zittelle a 21-22 anni. E vero lei era sposata , ma biologicamente si tratta dello stesso istinto.
Ci siamo troppo infantilizzati noi ma una donna che ha già il ciclo da qualche anno  per sua natura biologica è pronta per fare amore e bambini, solo che la nostra società, la nostra cultura la trattiene minorenne, bambina ancora molto tempo dopo,
cosi come pochissimi giovanni penserebbero di sposare una 14-17 enne, malgrado sarebbe più chance di averla vergine, se per l'uomo in questione questo è un valore importante.

Beh, se in pieno 21° secolo una donna può sentirsi "usata" se dopo una scopata con un uomo questo non si comporta secondo certi canoni... :D

Offline Lucia

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Re:le tette della principessa
« Risposta #12 il: Settembre 15, 2012, 14:29:55 pm »
si sente usata per la sua natura monogama e perché vuole ancora,
questo non c'entra con 21 secolo.

Comunque io in ciò che dicevo argomentavo per la riduzione della "maggior età" e dell'età da quando si può sposarsi o convivere legalmente con unico partner e non essere considerate cosi tanto tempo bambine quando le ovaie e il desiderio già funzionano.

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Re:le tette della principessa
« Risposta #13 il: Settembre 15, 2012, 14:31:18 pm »
si sente usata per la sua natura monogama e perché vuole ancora,
questo non c'entra con 21 secolo.

Certo certo, infatti le donne non tradiscono mai! :lol:


Citazione
e perché vuole ancora

E quel che vuole che potrebbe preoccupare.
Sarà per via del fatto che non ci ha guadagnato niente? :lol:

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Re:le tette della principessa
« Risposta #14 il: Settembre 15, 2012, 14:53:39 pm »
Comunque io in ciò che dicevo argomentavo per la riduzione della "maggior età" e dell'età da quando si può sposarsi o convivere legalmente con unico partner e non essere considerate cosi tanto tempo bambine quando le ovaie e il desiderio già funzionano.

Io argomentavo il fatto che stiamo tornando nel medio evo. Non che il medio evo mi dispiaccia completamente, anzi in molte cose i medievali erano molto più saggi di noi, ma insomma...