Autore Topic: riflessioni leggere sulla violenza carnale  (Letto 9652 volte)

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Offline Giulia

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #15 il: Dicembre 23, 2009, 15:18:00 pm »
ma tanto sono quelle toccate e fuga classiche...suvvia lasciamo perdere questA "equilibrio" che è già storia vecchia.

Offline Stealth

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #16 il: Dicembre 23, 2009, 20:10:20 pm »
E' vero che ci sono anche uomini che subiscono le angherie delle donne, i loro vizi, i loro capricci, ma non credo possano mai pareggiare il conto IN ROSSO che noi uomini abbiamo verso di loro per Violenze su Violenze di ogni tipo nel corso dei secoli e millenni
Ok, a noi puoi dirlo: quante donne hai picchiato?
Ma soprattutto quanti anni hai? :w00t:

Offline Utente Cacellato

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #17 il: Dicembre 23, 2009, 20:10:53 pm »
ma tanto sono quelle toccate e fuga classiche...suvvia lasciamo perdere questA "equilibrio" che è già storia vecchia.

Ma sì-... sono presenze estemporanee e folkloristiche, non di più... diamo loro la (pochissima) importanza che meritano visti i contenuti decisamente di bassa qualità dei loro discorsi...
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline fabriziopiludu

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #18 il: Dicembre 28, 2009, 19:27:30 pm »
Presenze che danno molto fastidio!!!

Online Massimo

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #19 il: Dicembre 01, 2010, 14:07:31 pm »
Bisogna definire Equlibratus (o svitatus) per quello che è: un maschio pentito.
Ed esiliarlo a vita nel paese delle Fikesikule ad espiare la colpa non emendabile
di essere tale (e soprattutto quale).

Offline Zoltan2

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #20 il: Dicembre 01, 2010, 14:59:44 pm »

NO ALLA VIOLENZA IN OGNI FORMA E DA QUALSIASI PARTE PROVENGA


Incontestabile dichiarazione... già.

Come può qualcuno controbattere a un simile giustissimo spirito di rivalsa!?

Ma è strano come la violenza possa manifestarsi in forme che i più non riescono nemmeno a percepire.

Voglio raccontarti una storia molto interessante, credo proprio valga la lettura:

Due persone, una donna e un uomo si incrociarono a una festa. Fu subito amore... tanto che poco tempo dopo stavano già insieme.
I due vissero alcuni anni una storia travolgente di passione e sentimento. Un bel giorno lei se ne esce parlando di matrimonio e famiglia, e malgrado una iniziale riluttanza di lui, eccoli pochi mesi dopo sull'altare. Era da tanto che lei desiderava metter su famiglia. Lui pensò: Perché non dovrei legarmi a questa splendida donna?! Nulla potrà mai rovinare il nostro rapporto!
I due avevano vissuto appassionatamente sino ad allora. Ed entrambi erano felici assieme. Come potevano pensare male l'uno dell'altra?!

Sembrava una classica storia d'amore come tante altre. Anzi, LO ERA.

Dopo i primi mesi di matrimonio andarono alla grande. Lei era contentissima di lui: era un bel ragazzo, aveva un buon lavoro e devoto alla compagna. Lui era altrettanto felice di lei: era una donna amorevole e simpatica, e il loro rapporto intimo andava alla grande.
E seppure lei non lavorasse, badava alla casa e ricopriva talmente tanto il marito di attenzioni che quest'ultimo era ben felice di mantenere la compagna.
Le cose non potevano  andare meglio: erano entrambi felicissimi della situazione. Nulla andava storto.
Amici e parenti non avrebbero mai immaginato cosa stava per accadere. Chi avrebbe potuto capirlo?!
Con il passare dei mesi, i due si allontanarono sempre più. Ben presto le cose iniziarono ad andare male.

Moglie e marito ora litigavano spesso. Era già un bel po' che i due non avevano rapporti, e sembrava che tale cose pesasse più a lui che a lei. Il problema era che lei non sentiva più il desiderio di soddisfare il suo uomo.

Ben presto lui si sentì preso in giro. Lui amava la sua donna, ma quest'ultima aveva smesso di dare attenzioni a lui. Aveva smesso di dargli quelle attenzioni speciali che lui amava tanto e ora faceva fatica a sopportarla.

L'amore stava svanendo.

Lui si chiese: ma perché non mi vuole più?

E' colpa mia?
Sono un cattivo marito?
Non la soddisfo abbastanza come compagno?

Non sapeva più che pensare.

Nel frattempo lei non sembrava sentire il problema. Fra una serata con le amiche e un salto in palestra, gradualmente le sue attenzioni verso di lui scemarono fino ad annullarsi.
Adesso litigavano spesso per questo. Non che venisse sempre fuori il problema, ma da quando avevano smesso totalmente di avere rapporti entrambi capivano che il motivo principale di qualunque presunto "problema di coppia" era in realtà quello.

Lui non ne poteva più.
Aveva dato e continuava a dare a sua moglie le attenzioni, i privilegi e lo stile di vita che desiderava, ma lei si era presa il diritto di non curarlo più. E sapeva in cuor suo che non vi era rimedio a tale situazione: se avesse chiesto il divorzio avrebbe dovuto mantenerla comunque e probabilmente avrebbe persino perso la casa coniugale. Si sarebbe ritrovato in mezzo a una strada.

Eppure la situazione era insostenibile. Lei non si lasciava più toccare. Ogni volta che lui si avvicinava, lei si inventava una scusa per allontanarlo. "Non ora, ho altro da fare!", "No! Non vedi che sto per uscire?", "Non mi va" e così via.
Lui si sentiva uno schifo. Quella stessa donna che una volta lo prendeva e si lasciava prendere appassionatamente era diventata un blocco di ghiaccio. Lo ignorava. Ignorava lui e i suoi bisogni. Si sentiva preso quasi in giro.

Si sentiva frustrato. E questa situazione lo deprimeva sempre più.

Il momento peggiore i due l'ebbero quando, a una cena con gli amici, si parlò di vita sessuale.
Al parlare di questo, i volti dei compagni delle altre donne sfoggiarono un'espressione di chiaro compiacimento e soddisfazione.

Adesso basta, pensò lui. E con irriverente chiarezza, disse agli altri quanto la propria moglie non lo soddisfasse oramai da mesi. La situazione fu davvero imbarazzante e i due iniziarono a litigare.

Lei era decisa a chiedere il divorzio, e lo urlò in risposta alle dichiarazioni del marito.

Quella stessa sera, dopo la serata con gli amici, rincasarono e -senza nemmeno parlarsi- si posizionarono uno sul divano (lui) e uno sul letto (lei).

Nella mente di lui vi era una forte rabbia per come erano andate le cose. Si sentiva vittima. Vittima di una donna che lo aveva ammaliato e gli aveva fatto delle promesse che poi non aveva mantenuto. Sapeva però che se lei avesse chiesto il divorzio, lui sarebbe stato privato di ogni bene e nessuno sarebbe mai riuscito a vedere la sua VERA situazione.

Chi avrebbe potuto capire quanto era stato preso in giro?

Chi poteva capire quanto desiderava la moglie e quanto quest'ultima lo avesse rifiutato per tanto tempo?

Nello spiegare le cose agli amici e i parenti, quanti davvero avrebbero capito?

Era caduto in una trappola e ora non sapeva più come uscirne....

Quella stessa notte, lui si intrufolò nella camera di lei. Furioso e senza accortezza prese la moglie con la forza e la violentò per il suo piacere.

In quel momento pensava solamente: "se devi portarmi via tutto, almeno mi soddisferai un'altra volta dopo così tanto tempo".

Lui amava la sua donna, ma lei aveva smesso di amare lui. E questi furono i risultati.

Quando la donna denunciò l'accaduto, tutti gli amici e i parenti smisero di avere contatti con l'oramai ex marito.

Ora era anche solo.

In capo a tre mesi il giudice emesse la sua sentenza finale: l'uomo venne spogliato di ogni bene e costretto a 15 anni di reclusione.

Lei, dopo appena 6 mesi, trovò un nuovo compagno e visse felicemente.

Fine della storia.

-------------------------------------

Spero che abbiate capito la morale della storia: la violenza spesso è la risposta a una precedente violenza. La donna che smise di trascurare il marito una volta accasata è una violenza pesante e subdola, perché mise il marito in una posizione irrisolvibile... bloccato fra l'insoddisfazione e l'impossibilità di uscire da questo problema.

Quasi superfluo dire che tale vicenda rappresenta la dinamica naturale di circa il 90% dei matrimoni.

A voi le considerazioni

La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Online Massimo

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #21 il: Dicembre 01, 2010, 19:17:42 pm »
Considerazioni? Rappresaglie, vorrai dire....Niente più sicurezze alle donne! Niente
matrimonio. Niente garanzie. Come diceva Tinto (non Tonto) Bras: le donne vanno
prese, non comprese. Capito il punto? Azione, adesso!

Offline Zoltan2

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #22 il: Dicembre 02, 2010, 01:08:29 am »
Ho scritto la storia velocemente, avrei potuto raccontarla meglio.

Per esempio, mi sono dimenticato di sottolineare come una cosa come il sesso sia considerato tabù al giorno d'oggi. Avrei dovuto raccontare come quell'uomo sarebbe stato deriso e ignorato da parenti e amici nel parlare di questa mancanza della moglie (cose alle quali i più ti rispondono: "eh ma cosa vuoi che sia...", "ma se tanto l'ami", "devi rispettarla", "lei può fare quello che vuole con il suo corpo...", etc...) e sarebbe interessante come queste situazioni si vengono a creare, cioè gradualmente e subdolamente.

Già per il semplice fatto che il sesso non rientri negli accordi matrimoniali il matrimonio stesso è sfavorevole all'uomo (Il sesso è infatti più importante per l'uomo che per la donna, questo credo lo capiamo tutti).

La soluzione a questo e altri problemi è:

...va bene dire: NO ALLA VIOLENZA IN OGNI FORMA E DA QUALSIASI PARTE PROVENGA
...ma è meglio: NON RENDETEVI MAI VULNERABILI A QUALSIASI FORMA DI VIOLENZA, SOPRATTUTTO PSICOLOGICA
...ancora più esplicito: PRENDETE QUANTO DI BUONO C'E' NELLE DONNE E NON METTETEVI MAI NELLA SITUAZIONE DI SUBIRNE IL PEGGIO


E ricordatevi di non sposarvi mai!  ^_^
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Online Massimo

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #23 il: Dicembre 03, 2010, 17:16:39 pm »
Messaggio ricevuto: il matrimonio va evitato come la peste (nera). Va detto di
più: il maschio è libero di fare tutto quello che la donna vuole e permette?
Allora la donna è libera di fare tutto quello che riesce a fare da sola senza alcun
sostegno da parte dell'uomo! Occhio per occhio, dente per dente!

Offline Jason

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #24 il: Dicembre 03, 2010, 19:41:51 pm »
Citazione
Già per il semplice fatto che il sesso non rientri negli accordi matrimoniali il matrimonio stesso è sfavorevole all'uomo (Il sesso è infatti più importante per l'uomo che per la donna, questo credo lo capiamo tutti)

Il tuo racconto è istruttivo dissento però sul sesso, io ad esempio non l'ho mai fatto, non sono un frustrato nè un infelice , sono contento della vita che faccio e soprattutto non ho ALCUNA fretta di fare sesso  ;)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Zoltan2

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #25 il: Dicembre 03, 2010, 20:41:56 pm »
Il tuo racconto è istruttivo dissento però sul sesso, io ad esempio non l'ho mai fatto, non sono un frustrato nè un infelice , sono contento della vita che faccio e soprattutto non ho ALCUNA fretta di fare sesso  ;)

Ma questo è normale.

Il bisogno del sesso viene una volta che ne hai assaporato i dolci frutti  :P

In ogni caso... fidati che il sesso è importante e che per noi uomini è più di un semplice piacere.
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Offline raniran

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #26 il: Giugno 28, 2012, 23:04:57 pm »
Abbiamo perso Zoltan!
...la donna che celò in un sorriso
il disagio di darci memoria
ritrovi ogni notte sul viso
un insulto del Tempo ed una scoria....

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Re: riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #27 il: Giugno 29, 2012, 08:47:23 am »
questo è un forum -> piazza, c'è chi viene e chi va
chi resta sempre qua sono gli alcolizzati nullafacenti seduti al tavolino del bar a criticare la gente che passa  :lol:
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline fabriziopiludu

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Re:riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #28 il: Gennaio 14, 2013, 23:15:39 pm »



 L'8 Novembre 1974, la Cantante-Attrice Connie Francis fu stuprata in un Albergo della "Howard Johnsons's".
 Denunciò la Catena per mancanza di sicurezza, e, in Tribunale, ottenne il risarcimento di 2 milioni e mezzo di dollari. :ohmy:
 Ha qualche importanza che il colpevole sia rimasto ignoto?

 

Offline raniran

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Re:riflessioni leggere sulla violenza carnale
« Risposta #29 il: Gennaio 20, 2013, 18:49:44 pm »
Cosmos non è una bella affermazione per il popolo del tuo pascolo
chi rimane cos'è allora?
Qual'è il credo e la gratitudine che Gli dai?
ALe
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