Autore Topic: Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola  (Letto 21506 volte)

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #45 il: Ottobre 15, 2012, 09:53:06 am »
ho saputo che il Consulente Tecnico d'Ufficio nominato dal tribunale e che ha diagnosticato la PAS è iscritto all'Ordine di Venezia ed è stato convocato dal presidente dell'Ordine dei Medici: posso assicurarvi che in tanti altri casi di perizie invece notoriamente false e di parte, mai e poi mai il ctu o il ctp è stato convocato. Ve lo posso certificare, anche perchè io ho portato avanti una campagna proprio in questo senso: quando la perizia non ha fondamenti scientifici, a mio parere il perito va convocato. Ma la cosa notevole è che sono stato ignorato fino a questo episodio! Guarda un po'!

Ad ogni modo ho mandato al dott. Rubens De Nicola una mail di solidarietà.

Però è buffo che su una mail che la comunità internazionale non riconosce (che martellamento di co..oni con queste frasi fatte e ripetute fino alla nausea!) un neuropsichiatra noto e rispettato dell'università di Padova dica:

Citazione
Dice il professor Pierantonio Battistella, docente di Neuropsichiatria infantile all’Università di Padova: «La Pas è una sindrome di cui si comincia a parlare adesso, è ancora molto poco conosciuta e raramente viene diagnosticata. Nella sua vita professionale un neuropsichiatra infantile non la vede spesso e non è facile da individuare, perchè i genitori separati non di rado si accusano a vicenda di mettersi i figli contro. La Pas è una situazione di maltrattamento del bambino che attenta alla sua incolumità psichica, fisica e affettiva: è un non riconoscimento del suo diritto a essere se stesso. Le conseguenze di quanto accaduto sono quelle legate a tutte le violenze: il bimbo soffrirà di ipervigilanza, cioè starà sempre sul chi vive, avrà ansia, bassa autostima, perchè è stato attaccato dalle persone per lui più importanti. Rischia di andare incontro ad autosvalutazione, depressione e problemi del sonno, di sviluppare una personalità introversa e difensiva, gravata da un’aggressività che muta in una carica di violenza perchè non mitigata dall’affettività. Può diventare chiuso, insicuro, violento verso se stesso, perchè soggetti traumatizzati nell’età in cui hanno più bisogno di amore maturano un’instabilità capace di degenerare nel suicidio».
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #46 il: Ottobre 15, 2012, 10:01:30 am »
non ci credo! Un altro che dice cose intelligenti! Che l'Italia non sia del tutto perduta?
Citazione
Nessun accenno, né in TV, né sulla carta stampata, al ruolo dei legali di parte nella vicenda padovana. Proprio in questi giorni a Catania, con l'Unone Nazionale delle Camere Minorili Italiane, stiamo discutendo della funzione sociale dell’avvocatura. Il giorno in cui un avvocato sarà capace di mettere alla porta un genitore che intende sottrarre il figlio all’affetto dell’altro genitore, allora basterà da sola questa notizia per riportare lustro a una categoria professionale in difficoltà.

 Avv. Massimiliano Arena

 Direttore Rivista di Diritto Minorile

 direttore@dirittominorile.it

 :clap: :clap: :clap:
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #47 il: Ottobre 15, 2012, 10:07:51 am »
da far girare:

http://www.facebook.com/giorgio.ceccarelli1/posts/114788062009044

Citazione

Venerdì alle 17.44 · L'Associazione Figli Negati, a proposito dell'atto di forza della Polizia nei confronti del bambino conteso, vorrebbe esprimere qualche considerazione diversa da quelle viste, lette e ascoltate fino ad oggi.
 
 - la tutela del bambino è stata
 violata soprattutto dalla madre che ha disatteso tutti i decreti dei giudici coinvolti.
 
 - la legge è uguale per tutti anche per i genitori separati senza alcuna distinzione di sesso.
 
 - la colpevole dei danni del figlio conteso è la madre e non il padre. Oggi nel colmo dell'ipocrisia nazionale si trasforma la colpevole in eroina (la madre) e la vittima in colpevole (il padre).
 
 - il danno subito dal figlio è COLPA solo del padre. Per evitare di cadere nell'errore dello stravolgimento della verità e della realta vi comunico i nomi e i cognomi di papà che per anni non hanno potuto vedere i figli perche rapiti dalla loro ex moglie. Sarebbe professionalmente giusto ascoltarli per capire il danno incredibile che subiscono le vittime del rapimento dei figli. Molti nonnI paterni sono morti senza neppure vederli più. Di questo ovviamente non se ne parla. Dei suicidi e degli omicidi legati ai rapimenti dei figli non interessa a nessuno perche non fanno piangere se non i diretti interessati.
 
 CHI SONO I DIRETTI INTERESSATI?
 
 - Enrico Cori non ha visto la figlia per 9 anni
 - Salvatore Gallo non ha visto 3 figli per 9 anni
 - Nicola De Martino non ha visto il figlio per 13 anni
 - Stefano Bianchi non ha visto il figlio per 4 anni
 - Emilio Ammaturo non ha visto il figlio dal 2007
 
 - L'intervento delle forze dell'ordine doveva essere impedito soprattutto da coloro che avrebbero dovuto eseguire una sentenza del giudice. L'art. 388 del codice penale considera reato la inosservanza dolosa di una sentenza. Se avessero obbedito al giudice il loro figlio non sarebbe stato sottoposto a quel trattamento "incivile".
 
 - Solo in Italia, rapire un figlio non è reato. All'estero ti mettono in galera e ti tolgono il figlio.
 
 - Molte tragedie familiari, omicidi e suicidi, sono causate da questa inosservanza dolosa delle sentenze dei giudici.
 
 Se oggi viene accusata solo la Polizia e non viene messa in evidenza l'inottemperanza di una sentenza come quella non si fa giustizia ai migliaia di casi simili e irrisolti.
 -Sono più di 10 anni che chiediamo allo Stato Italiano la statistica di denunce presentate nelle stazioni dei carabinieri e nei commissariati di polizia di migliaia di papà separati che , in violazione del succitato art. 388 del c.p., non riescono ad avere un processo e una condanna dell'ex moglie che gli impedisce di vedere i figli e li martella continuamente con un vile lavaggio del cervello (la cosiddetta PAS). Quasi tutte le denunce vengono vergognosamente archiviate e non arrivano mai in giudizio.
 
 - Dal 2000 chiediamo una legge che elimini questa violenza sui nostri figli.
 
 Se la madre nega in mala fede p il figlio al padre :
 
 a) breve rapimento, paga una multa
 
 b) lungo rapimento, viene arrestata o il figlio è consegnato al padre.
 
 - Il rapimento di un minore è punito da molti anni con l'ergastolo (il caso Casella è stato l'ultimo rapimento). Dall'approvazione della legge non ci sono stati più i rapimenti dei minori.
 
 Per impedire il rapimento dei figli, eufemisticamente definito sottrazione di minore, basterebbe punire il colpevole, sia padre che madre, che rapisce il figlio all'altro genitore e ai suoi due nonni.
 
 Dott. Giorgio Ceccarelli
 
 www.figlinegati.it
 
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #48 il: Ottobre 15, 2012, 12:25:17 pm »
a quanto pare il pesce marcisce dalla testa:
Corriere della Sera, 15/10/2012

Citazione
La sindrome e le false tesi - Quando invece dei test si usano le supposizioni

Travagliata fin dalla sua comparsa la Sindrome di alienazione genitoriale o Pas dall acronimo di Parental alienation syndrome è una controversa e ipotetica dinamica psicologica disfunzionale non riconosciuta a livello scientifico in quanto priva di
presupposti clinici di validità e affidabilità che secondo le teorie del discusso psichiatra statunitense Richard Gardner si attiverebbe in alcune situazioni di separazione e divorzio conflittuali non adeguatamente mediate Fin dagli anni 80 i movimenti femminili l hanno considerata uno strumento pericoloso nelle mani degli uomini in grado di deviare l attenzione da loro atteggiamenti di abuso o trascuratezza Vi sono però state anche forti pressioni in Usa affinché la Pas venisse inclusa tra le patologie psichiche consentendo in tal modo il trattamento del minore che così verrebbe riavvicinato al genitore alienato Allo stato attuale il DSM 4 TR manuale diagnostico e statistico di disturbi mentali non riconosce la Pas come sindrome o malattia nè tale inclusione è prevista nell edizione in uscita nel maggio 2013 Questo a causa della mancanza di dati a sostegno e di evidente
ascientificità segnalata fin dal 1996 dalla Società americana di psichiatria Il dibattito e le pressioni sono state vivaci anche in questi ultimi anni con la presa di posizione dello psichiatra W Bernet ma anche in questo caso la Pas non è stata inclusa
tra le psicopatologie riconosciute
Questa diatriba fin dall inizio ha avuto importanti riflessi sull affidamento dei minori soprattutto negli Usa Il suo riconoscimento giudiziale è spesso stato considerato come rovinoso per i figli e tutti i tribunali che hanno vagliato la Pas al test di Frye che
rende ammissibile una teoria qualora accettata e consolidata l hanno rigettata Queste tesi sono quindi soprattutto sostenute da alcune aree psicologiche mentre la Società italiana di psichiatria non riconosce questo disturbo come una patologia
La Pas non essendo basata su studi fondati e replicabili e poggiando solo su supposizioni e senso comune non sufficienti a
definire una condizione patologica non giustifica interventi terapeutici specifici Come è possibile per una condizione non ascrivibile a disturbo sindrome o malattia riconosciuta dal mondo scientifico indicare una terapia Come è possibile che possa essere utilizzata a supporto di interventi in ambito giudiziario Il caso del bambino di Padova sottolinea che esiste una criticità quando i periti nei Tribunali  pur possedendo i titoli accademici richiesti non tengono in considerazione le posizioni condivise dal mondo scientifico nel formulare ipotesi diagnostiche relative ai periziandi Sarebbe quindi auspicabile istituire una modalità di valutazione e di aggiornamento costante e monitorata di tutti coloro che tramite il loro lavoro possono produrre gravi
conseguenze sulla vita di cittadini grandi e piccoli

Presidente Società italiana di Psichiatria
Claudio Mencacci
Società italiana di Psichiatria

1 quando si leggono sempre le stesse frasi viene qualche dubbio: sindrome non riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale, Gardner era uno psichiatra discusso (pedofilo forse?), non è inserita nell'elenco delle malattie psichiatriche, etc. Qui qualcuno ha dato un ordine di scuderia e gli acefali obbediscono senza ragionare!
2 la mancanza di ragionamento è evidente quando si hanno tutti gli elementi per ragionare non si ragiona. Lo stesso esimio psichiatra ammette che contro la PAS si sono mobilitati i movimenti femminili  :w00t: Fatemi capire: come mai non ne hanno discusso gli psichiatri? perchè non ci hanno dedicato congressi e ricerche? Perchè, da quando in qua i movimenti politici hanno voce in capitolo nella definizione delle malattie?
3 L'illustre clinico  anzichè spiegarci i meccanismi attraverso i quali un bambino può arrivare a dare del bastardo a suo padre, ci dice che non ci sono evidenze scientifiche che supportino l'ipotesi che quel bambino viva un disagio psichico  :w00t: Mencacci, devo invitarti ad uno studio scientifico in doppio cieco per validare l'ipotesi che il paracadute sia di qualche utilità. Perciò facciamo così, andiamo in aereo, poi tu ti lanci senza, io con. Se ti rifiuti mi devi dare la letteratura scientifica che provi l'utilità del paracadute. Se non hai studi scientifici seri e randomizzati e nello stesso tempo ti rifiuti di fare la ricerca che ti propongo, sei uno che invece dei test usa le supposizioni! Acefalo!
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #49 il: Ottobre 15, 2012, 12:32:02 pm »
per fortuna da quando è nato il forum le cose sono cambiate, adesso molti vedono il re nudo:

Citazione
Il video—shock  nel quale viene rappresentato il bambino di dieci anni che la Polizia trascina fuori dall’aula della scuola in cui si trovava, ha suscitato tanto clamore ma certo non ha sorpreso coloro che a diverso titolo si occupano di famiglia e minori.


Ormai da anni noi avvocati che trattiamo la materia assistiamo, quasi impotenti, all’ormai abituale opera di demolizione che uno dei genitori separati pone in essere con irresponsabile determinazione nei confronti dell’altro genitore; né può nascondersi che in genere il genitore autore di tale opera di deprivazione genitoriale è quasi sempre la madre.


La madre è infatti il genitore che in gergo viene detto prevalente, cioè il genitore presso il quale, nonostante il cosiddetto affido condiviso, viene di solito collocato il minore; in pratica il genitore collocatario potrà quindi, consentendo formalmente, solo formalmente, una  frequentazione  del minore col padre,  resa ogni giorno sempre più difficile quasi a divenire teorica, trasferire nel piccolo con lei convivente, tutto l’astio che  prova nei confronti del padre.
Il quale, dopo la separazione, viene visto come un intruso nella vita di madre e figlio.


Conseguenza drammatica che potrebbe essere evitata se solo si applicasse sempre più spesso il cosiddetto affido alternato, che farebbe sin da subito  intendere al minore che  genitori sono padre e madre, e che entrambi sono presenti nella sua vita.


Sicchè, tornando al caso del bambino di Cittadella, non possiamo che condividere quanto deciso dalla Corte d’Appello di Venezia, che ha preso atto dell’opera di deprivazione genitoriale posta in atto dalla madre la quale, danneggiando gravemente il figlioletto, lo ha indotto ad escludere dalla sua vita la figura paterna.


La grave condotta della madre, tanto più grave perché operata nei confronti del figlio minorenne, è la causa unica ed esclusiva di quanto accaduto, in tale accaduto comprendendo le inaccettabili modalità con le quali  la incolpevole Polizia ha dovuto agire.


La signora, infatti, ha determinato non solo la P.A.S. che è all’origine del dramma, sicchè è a lei imputabile ogni e qualunque conseguenza  che dalla P.A.S. abbia origine, ma ha stabilito un nesso diretto ed immediato tra la P.A.S. e le stesse insopportabili modalità con le quali è avvenuto il prelevamento del piccolo.


E’ infatti di palese evidenza che la madre, lasciando a guardia del bambino fuori dalla scuola la zia ed il nonno, null’altro ha fatto che persistere nella sua opera di deprivazione genitoriale, perché ha in sostanza detto al minore: “reagisci al prelevamento perché fuori  ci sono tua zia e tuo nonno che ti aiuteranno”.


Non sono psicologo, ma sono comunque certo che il piccolo non avrebbe reagito in quel modo al prelevamento se non fosse stato preavvertito che fuori a sostenerlo c’erano zia e nonno.


In buona sostanza quella reazione era stata preparata dalla madre e dai di lei parenti, addirittura pronti a riprendere la prevista reazione con la macchina fotografica, ed al piccolo era stata assegnata da loro quel ruolo che egli ha puntualmente svolto.


Pur con tutta la comprensione per una madre accecata dall’amore per il figlio, la signora Ombretta Giglione dovrà rendersi conto che a nulla vale inveire contro l’autore della “scienza spazzatura”, alludendo a colui che per primo ha studiato questa psicopatologia, perché purtroppo esiste e danneggia gravemente i minori.


Le auguriamo che un giorno non debba riscontrare tali danni anche in suo figlio, e,  dal momento che ha avuto la fortuna che la P.A.S. non è stata messa in atto dal padre del minore, La preghiamo, anche a nome di suo figlio, di recedere da tale atteggiamento: forse è ancora in tempo.


Avvocato Carlo Ioppoli
Presidente Nazionale ANFI – Associazione Nazionale Avvocati Familiaristi Italiani -
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #50 il: Ottobre 15, 2012, 12:40:13 pm »
Credo che un buon 80% delle patologie psichiatriche abbiano lo stesso problema di scientificità della PAS

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #51 il: Ottobre 15, 2012, 13:49:44 pm »
Credo che un buon 80% delle patologie psichiatriche abbiano lo stesso problema di scientificità della PAS
:dry:

Ovvio.... ma anche le patologie non psichiatriche sono variabili dipendenti di un sacco d'altre cose, prime tra tutte, le esigenze delle case farmaceutiche che mirano a curare i sintomi... a lungo.... piuttosto che a curare il male alla radice...



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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #52 il: Ottobre 15, 2012, 13:56:17 pm »
Credo che un buon 80% delle patologie psichiatriche abbiano lo stesso problema di scientificità della PAS

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=11360

Citazione
Disturbi dello sviluppo. Ido: “Basta dare i numeri. Servono nuovi criteri diagnostici”    “Dai numeri sembriamo tutti dislessici”, ma “la valutazione numerica e la descrizione di un comportamento non determinano l’eziologia di quel problema”. Per questo, secondo Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO, "una diagnosi efficace deve vedere ciò che si cela dietro il problema".
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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #53 il: Ottobre 15, 2012, 14:02:40 pm »
prof. mencacci : 

...Fin dagli anni 80 i movimenti femminili l hanno considerata uno strumento pericoloso nelle mani degli uomini in grado di deviare l attenzione da loro atteggiamenti di abuso o trascuratezza...

R : e lo dici anche , esimio prof ? :doh: :doh: :doh:

 soprattutto negli Usa Il suo riconoscimento giudiziale è spesso stato considerato come rovinoso per i figli

R : quindi anche se esistesse, non va riconosciyuta perchè sarebbe rovinosa per i figli ?
o per le madri ?



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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #54 il: Ottobre 15, 2012, 14:04:21 pm »
Credo che un buon 80% delle patologie psichiatriche abbiano lo stesso problema di scientificità della PAS

da medico ti confermo che hai ragione.

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #55 il: Ottobre 15, 2012, 14:50:54 pm »
altro caso identico venuto a galla sempre nella stessa città...

articolo schifosamente di parte:

Tolto alla madre a 12 anni

Un nuovo caso a Padova
Stessa diagnosi: condiziona il figlio contro il padre:  «Mi hanno fatto andare all'ospedale, ci hanno divisi,
da allora il mio piccolo vive in comunità»


PADOVA - Quelle parole sono un tarlo, tornano alla mente ogni sera, quando il sonno tarda ad arrivare: «Signora, la aspetto oggi pomeriggio, venga con suo figlio». Chissà quante volte si è poi detta: se non fossi andata... se avessi capito... «È successo qualcosa?» ha invece chiesto in quel momento. «Niente, non si preoccupi, va tutto bene».

Alle due e mezzo la signora era davanti all'ingresso dell'Unità sanitaria locale dove le avevano dato appuntamento. Suo figlio, 12 anni, ha visto i carabinieri: «Che ci fanno qui, mamma?». «Faranno un giro d'ispezione» ha risposto lei tranquillizzandolo. Pochi minuti dopo il bambino era in una stanza, la madre in un'altra al piano di sopra. E attorno a loro c'erano tante persone a spiegare che per il bene del piccolo, così dicevano, era necessario staccare la spina degli affetti, che dal quel giorno in poi avrebbe vissuto in una comunità, a un'ora e mezza di strada dalla sua casa, dai suoi giocattoli, dai suoi amichetti e dalla sua mamma. Così è stato.

Uno strappo doloroso come quello di Leonardo, il bambino conteso fra i genitori e portato via a forza da scuola, nel Padovano. Stessa zona di questa seconda storia che conta un'altro punto in comune con quella di Leo: anche questa volta compare nelle carte il nome del perito dei giudici che ha suggerito l'allontanamento di Leonardo dalla madre, Rubens De Nicola. «È una coincidenza che le storie trattate da lui finiscano in modo così drammatico?» si chiede la mamma divisa dal suo bambino tre mesi fa.

In realtà De Nicola era solo ausiliario del consulente tecnico scelto dal tribunale dei minori di Venezia: ha firmato una relazione sulla personalità della signora e del padre del bambino (non sono sposati) stabilendo peraltro che nessuno dei due mostrava aspetti patologici.

«Mi hanno detto che io avrei manipolato il bambino e che lui ha gravi problemi psicologici» dice la madre del piccolo. «Ma non è vero, la verità è che lui non voleva vedere suo padre, che assieme a lui non stava bene. Io non l'ho mai condizionato e credo che un bimbo abbia il diritto di essere ascoltato. È da luglio che non dormo e adesso dico grazie a Leonardo perché con il coraggio della sua ribellione è riuscito a portare a galla la tragedia che c'è sempre dietro alle storie come la sua». Magari ci sarà anche lei stasera alla fiaccolata organizzata per Leonardo...

«Sono adulta e voglio essere rispettata, io chiedo soltanto questo. Voglio che i sentimenti di mio figlio contino qualcosa, non mi sembra di chiedere la luna. Adesso lo vedo una volta ogni quindici giorni e morirei se non potessi incontrarlo nemmeno così poco. Io so che quella mattina alla Usl, mentre era lontano da me, ha singhiozzato e implorato senza che nessuno lo ascoltasse. Era disperato al punto che avevano deciso di sedarlo. E per amor suo io stessa l'ho accompagnato in comunità, perché ha problemi di cuore, non può essere sedato. Non lo scorderò mai, siamo saliti su un furgone scortati come criminali e io avevo la morte nel cuore mentre provavo a dirgli che sarebbe andato tutto bene».

Notti e notti senza sonno, mille volte a riavvolgere il filo dei ricordi per capire se e cosa aveva mai sbagliato per meritare una decisione così drastica dei giudici. E adesso il terrore di fare un passo sbagliato, una leggerezza qualsiasi che possa compromettere ancora di più la situazione. «Io vivo solo per riportare a casa il mio bambino e per farlo riavvicinare anche a suo padre. È mi fa impazzire ricordare quel pomeriggio di luglio, il viaggio fino alla comunità, le parole di mio figlio. Mi ha detto "mamma aiutami ti prego". Può una madre sopportare tutto questo?»


http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_15/tolto-alla-madre-padova-fasano_7687d2a4-168b-11e2-be27-71fc27f55c26.shtml?google_editors_picks=true

Alberto86

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #56 il: Ottobre 15, 2012, 15:10:27 pm »
altro caso identico venuto a galla sempre nella stessa città...

articolo schifosamente di parte:






Eh Giusi Fasano, capra d'ufficio della 27° ora nonchè nostra vecchia conoscenza

http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=4324.msg45044;topicseen#msg45044


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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #57 il: Ottobre 15, 2012, 18:22:12 pm »
c'era da aspettarselo. invece dei fatti, si fa leva su appiccicosi e presunti buoni sentimenti, in un crescendo di cialtronaggine nella quale noi italiani siamo impareggiabili

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, la polizia preleva il bimbo da scuola
« Risposta #58 il: Ottobre 16, 2012, 02:43:45 am »
avvocato della madre contro la pas

Bimbo Padova: legale, madre non puo' sentirlo neanche al telefono

(AGI) - Padova, 15 ott. - La mamma del bambino di 10 anni prelevato dalla sua scuola a Cittadella, per dare esecuzione a un provvedimento del Tribunale dei minori di Venezia che ha dato la patria potesta' esclusiva al padre, non puo' nemmeno parlare col figlio al telefono. A sostenerlo e' il legale della donna, l'avvocato Andrea Coffari. "La madre non puo' ne' vedere ne' sentire il figlio al telefono", ha fatto sapere. "Non e' ancora noto quando la donna potra' avere un contatto col ragazzino che si trova ora in una casa-famiglia come prescritto dal tribunale", evidenzia ancora l'avvocato. "Cio' che e' gravissimo - ha aggiunto il legale, che e' anche presidente del Movimento per l'infanzia - e' che il consulente tecnico abbia trascinato per una gamba il bambino. Oltre ad avere diagnosticato la Pas, una malattia che non esiste, ascientifica, che non si puo' applicare ai bambini perche' provoca solo dei danni. Ricordiamoci - ha concluso - che chi l'ha teorizzata, Richard Gardner (psichiatra forense americano, ndr), giustifica nei suoi scritti la pedofilia". (AGI) .


http://www.agi.it/dalla-redazione/notizie/201210151728-cro-rt10263-bimbo_padova_legale_madre_non_puo_sentirlo_neanche_al_telefono?google_editors_picks=true

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Re:Video choc: bimbo affidato al padre, i carabinieri prelevano il bimbo a scuola
« Risposta #59 il: Ottobre 16, 2012, 03:51:01 am »
le modalità con la quale è stato prelevato quel bimbo sono soltanto un pretesto... per loro il vero problema è rappresentato dall'affidamento esclusivo al padre

come non detto:

Fiaccolata di mamme e nonne in centro

«I figli devono stare con le madri». Un centinaio di donne in piazza, in testa al corteo c'era il sindaco Giuseppe Pan                           

PADOVA - Nonostante la pioggia un centinaio di donne, tra le quali molte mamme e nonne, si sono presentate in piazza stasera a Cittadella, nel Padovano, dove mercoledì scorso il bimbo di 10 anni è stato portato via a forza da scuola per essere affidato al padre. In testa al corteo, anche il sindaco Giuseppe Pan. Già giovedì scorso una decina di mamme aveva dato vita a una protesta davanti alla scuola, con cartelli per dire che i bambini vanno ascoltati.

 «I bambini devono stare con la madre - spiega Daniela Crivellaro, di Tombolo (Padova) - io non ho figli, non parteggio né per la madre né per il papà, ma credo che sia giusto essere qui questa sera perché quanto è successo colpisce chiunque, che sia genitore o meno».

Il corteo è partito dal Duomo in centro storico e ha attraversato le vie del centro di Cittadella per arrivare davanti all'istituto scolastico dove i partecipanti dopo aver lasciato i lumini accesi sul cancello della scuola hanno applaudito in segno di solidarietà con la mamma.


http://www.gazzettino.it/province/nordest/bambino_conteso_fiaccolata_di_mamme_a_cittadella_avremmo_fatto_lo_stesso/notizie/225673.shtml

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la signora assicura di non tifare nè per la madre nè per il papà, però secondo lei i figli devono stare sempre con la mamma :rolleyes: