Autore Topic: Spiritualità e vita di famiglia  (Letto 4431 volte)

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Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vità di famiglia
« Risposta #15 il: Ottobre 16, 2012, 11:31:05 am »
parla di sottomissione perché la donna ha una tendenza totalitaria, una naturale propensione a prevaricare in famiglia.

non lo so i che senso lo diceva il prete
ma ci ho pensato stamattina, dopo che ha suonato la sveglia, il mio marito era al computer e continuava starci, il bimbo dormiva,
che se io non mi metto a mobilizzare la casa che bisogna vestirsi, far collazione e andare al lavoro allora qui continueremo a dormicchiare fino a mezzogiorno.
Già provato daltrone, in quel giorno il bimbo non è andato a scuola e il marito è arrivato in ritardo al lavoro.
 La scelta è o ti arrabbi con tutti, o lasci tutti fare ciò che vogliono, o ti prendi la responsabilità che mo sei la generalessa in famiglia e devi mobilizzare tutti.
Cioè a una donna sembra che si impone questo ruolo di, diciamo animatrice della famiglia,
poi se questo può essere prevaricazione non lo so.
Il prete lo sa di sicuro com'è sono le donne in famiglia, probabilmente per quello è diventato prete.


Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #16 il: Ottobre 16, 2012, 12:37:43 pm »
se ci penso bene anche nella mitologia indu almeno cosi sono i ruoli, il Dio ritirato nellla sua meditazione è maschile, la Maya, la vita (illusoria come sarà) è femminile.

Poi per una vita equilibrata secondo me serve stare attenti sia alla materia che allo spirito, se il mondo materiale non fosse importante per il mondo spirituale non saremo nati.

Offline beta

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #17 il: Ottobre 16, 2012, 12:45:13 pm »
se ci penso bene anche nella mitologia indu almeno cosi sono i ruoli, il Dio ritirato nellla sua meditazione è maschile, la Maya, la vita (illusoria come sarà) è femminile.

Poi per una vita equilibrata secondo me serve stare attenti sia alla materia che allo spirito, se il mondo materiale non fosse importante per il mondo spirituale non saremo nati.

esatto lucia. concordo su tutto.

Offline fabriziopiludu

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #18 il: Ottobre 17, 2012, 08:08:37 am »



 coppia sistemata in the U.S.A.

 

Offline Vicus

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #19 il: Ottobre 18, 2012, 03:16:07 am »
Citazione
mio marito era al computer e continuava starci, il bimbo dormiva,
che se io non mi metto a mobilizzare la casa […]
 La scelta è o ti arrabbi con tutti, o lasci tutti fare ciò che vogliono, o ti prendi la responsabilità che mo sei la generalessa in famiglia e devi mobilizzare tutti.
Cioè a una donna sembra che si impone questo ruolo di, diciamo animatrice della famiglia,
poi se questo può essere prevaricazione non lo so.
Mi sembra che qui si confonda la pigrizia maritale con la tendenza femminile a monopolizzare la gestione e le decisioni familiari, relegando il marito in un angolo. Tra l’altro di solito il marito si occupa della famiglia, anche se in modo diverso dalla moglie e con i suoi tempi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Ethans

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #20 il: Ottobre 18, 2012, 03:22:18 am »
Mi sembra che qui si confonda la pigrizia maritale con la tendenza femminile a monopolizzare la gestione e le decisioni familiari, relegando il marito in un angolo. Tra l’altro di solito il marito si occupa della famiglia, anche se in modo diverso dalla moglie e con i suoi tempi.

Quoto...

Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #21 il: Ottobre 18, 2012, 09:47:50 am »
Mi sembra che qui si confonda la pigrizia maritale con la tendenza femminile a monopolizzare la gestione e le decisioni familiari, relegando il marito in un angolo.

secondo me non si confonde ma le due cose sono collegate,
Io non ho mai visto né il mio nono né il mio padrino relegati in un angolo, ma non erano neanche pigri; facevano la parte maschile della famiglia ma non c'era accanto loro posto per una donna comandante.
Il mio nono guidava la locomotiva, certo non aveva bisogno di una donna che gli dica di non essere in ritardo.  :D
Mentre se uno è cosi pigro, sta sulle sue e preferisce non essere disturbato, allora prima o poi verrà dimenticato nell'angolo della casa.
Ma la colpa è anche la sua.

Però
portate anche questa discussione verso la stessa conclusione della cattiveria delle donne invece di discutere sulla vita spirituale e famiglia.

Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #22 il: Ottobre 18, 2012, 10:21:16 am »

Cosi vedo io il rapporto spiritualità/ vita di famiglia e preoccupazioni materiali
e di queste cose mi piacerebbe avere un vostro parere e non solo sui mariti dimenticati nell'angolo della stanza.


con “esperienza religiosa” (spirituale)intendo un’esperienza limite che travolge i sensi abituali dell’esistenza, per esempio l’esperienza profetica, mistica ovvero il risveglio spirituale, in ogni caso un vissuto che ha le caratteristiche dell’irruzione del “tutt’altro” nella coscienza, ed in senso junghiano, di un vissuto che ha le caratteristiche dell’incontro con l’autonomia, con la numinosità della psiche.
L’esperienza religiosa considerata da noi è l’elemento irrazionale dell’esperienza religiosa descritta in modo molto rigoroso da Rudolf Otto nel suo libro Das Heilige, e tra gli elementi strutturali dell’irrazionale propri dell’esperienza religiosa a noi interessa soprattutto l’elemento mostruoso, tremendum, l’indicibile di questa esperienza che lacera la psiche umana.
Per il senso comune, cristiano e non solo, l’esperienza religiosa è moralità, serenità, giustizia. L’esperienza religiosa è anche serenità, sentimento oceanico, pace interiore e pace con il mondo. Infatti saremmo  meglio disposti a chiamare questa esperienza serena esperienza religiosa veridica. Ma le religioni sono piene di esperienze diverse, apocalittiche, guerre sacre, autoflagelazioni, sacrifici  ed anche crimini.
Il sentimento di ascoltare la voce di Dio, di avere una missione segreta da compiere, di essere in collegamento o meglio di appartenere infatti ad un altro mondo, il disprezzo per la corporeità, per la propria carnalità, per ciò che essendo poco spirituale è considerato impuro, il sentimento di appartenere ad una elite sono tutte caratteristiche che accomunano sia l’esperienza psicotica che quella religiosa.


(...) L’uomo, anche se in alcuni momenti sa che la sua individualità non vale nulla davanti all’universo, preferisce ingannarsi, ed ha bisogno di ingannarsi per vivere, cerca di sfuggire al male, al dolore della propria individualità ,(....)
Se per Schopenhauer il mondo fenomenico è un mero inganno, per Jung invece no. Essi concordano sul fatto che gli opposti esistono come tali solamente al livello conscio, mentre per Jung gli opposti coincidono anche al livello dell’inconscio collettivo. 
Per Jung il mondo concreto fenomenico non solamente non è un inganno, ma proprio le attività comuni, concrete, la distinzione, salvano l’uomo dal vortice della psicosi.

Nel suo ambiente Jung non riesce a trovare nessuna persona che ammiri Nietzsche, e questo fa sì che egli stesso abbia paura della sua ammirazione.
Quando Jung comincia il suo confronto con l’inconscio, per lui il più grande pericolo sarà di diventare come Nietzsche. Scrive infatti: Vivevo uno stato di continua tensione, […] le tempeste si  susseguivano, e che potessi sopportarle era solo questione di forza bruta. Per altri, tali tempeste, hanno rappresentato la rovina: cosi per Nietzsche, Holderlin e molti altri .
Il filo di Arianna per Jung, nel suo “confronto con l’inconscio”, la sua esperienza "numinosa", del Sacro, è quello di mantenere i legami con la vita di ogni giorno, con i compiti semplici della vita quotidiana, rappresentata dalla famiglia e dal lavoro, sentendo il sollievo di essere un uomo comune.


(T.Lucia-Lutte avec l'ange)

Offline Vicus

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #23 il: Ottobre 19, 2012, 02:33:59 am »
Citazione
Io non ho mai visto né il mio nono né il mio padrino relegati in un angolo, ma non erano neanche pigri; facevano la parte maschile della famiglia ma non c'era accanto loro posto per una donna comandante.
Lucia, hai provato a responsabilizzarlo e a dare importanza a quello che dice e fa? A dirgli di occuparsi di quello che spetta a un marito e a un padre senza farlo tu stessa? Ha un ruolo autorevole in famiglia, specie sui figli?
Citazione
Se per Schopenhauer il mondo fenomenico è un mero inganno, per Jung invece no. Essi concordano sul fatto che gli opposti esistono come tali solamente al livello conscio, mentre per Jung gli opposti coincidono anche al livello dell’inconscio collettivo. 
Per Jung il mondo concreto fenomenico non solamente non è un inganno, ma proprio le attività comuni, concrete, la distinzione, salvano l’uomo dal vortice della psicosi.
Concordo al 100% (con Jung). Poi Schopenauer teneva una Scuola di Pessimismo all'Università di Jena :lol: Questa è anche la differenza tra il cristianesimo, che considera positivamente la creazione, e le religioni orientali che la reputano un’illusione, opera di un’entità “malvagia”.
Citazione
Il filo di Arianna per Jung, nel suo “confronto con l’inconscio”, la sua esperienza "numinosa", del Sacro, è quello di mantenere i legami con la vita di ogni giorno, con i compiti semplici della vita quotidiana, rappresentata dalla famiglia e dal lavoro, sentendo il sollievo di essere un uomo comune.
Anche qui sono completamente d’accordo, tra l’altro anche i monaci si dedicano ai lavori manuali per la stessa ragione. Però non ho mai detto che la spiritualità debba estraniare dal mondo. Certe scelte di vita non sono motivate da un disprezzo della realtà quotidiana, tutto il contrario: servono riscoprirla in modo più profondo. Questo significa che chi decide di non sposarsi può comunicare agli altri il vero valore della famiglia, e chi decide di sposarsi è in grado di apprezzare l’aspetto spirituale del matrimonio.
Sulla questione del marito all’angolo: su questo forum (senza parlare di conoscenti) ci sono tante testimonianze sullo sfascio della famiglia e della vita di coppia che parlano da sole. Possono far sembrare impossibile una ricomposizione dei rapporti uomo-donna, però quest’armonia c’era fino a poco tempo fa e senza indulgere in buonismi ciò che è stato può tornare ad essere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Spiritualità e vita di famiglia
« Risposta #24 il: Ottobre 20, 2012, 11:11:15 am »
Lucia, hai provato a responsabilizzarlo e a dare importanza a quello che dice e fa?

Ma come potrei farlo?! sono altrettanto irresponsabile (con la testa in nuvole) anch'o come lui.
Infatti ci assomigliamo troppo.