Autore Topic: Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?  (Letto 31768 volte)

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Offline Lucia

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #90 il: Ottobre 15, 2013, 13:56:31 pm »

non vedo neppure perche' debba giustificarmi, il matrimonio per sempre e' stato la norma da millenni.


ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

Offline Warlordmaniac

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #91 il: Ottobre 15, 2013, 14:38:16 pm »
ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

Attenta. Uomini e donne. Maschi e femmine.

Offline Mercimonio

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #92 il: Ottobre 15, 2013, 15:07:54 pm »
ma non devi giustificarti, io ho tutta la mia ammirazione per il tuo ideale di matrimonio indisolubile, solo che ho conosciuto personalmente piu maschi che donne a volere il divorzio e donne che non si sono piu rifatte la vita amorosa da allora o che si sono addiritura suicidate in seguito del divorzio.
Quindi mi è sempre sembrato che il divorzio è un bene piu per gli uomini che per le donne. Tutto qua.  :)

piu' del 70% delle istanze di divorzio in occidente viene richiesto dalle donne.

e comunque, non riuscirei neanche a concepire una moglie con scadenza a termine come membro della mia famiglia.
non avrebbe senso nel momento in cui dalla famiglia puoi divorziare o secedere .. o sei dentro e allora e' un legame ETERNO, o ne sei fuori.

nessuno sano di mente darebbe soldi e tempo a una emerita sconosciuta che domattina puo' alzarsi dal letto e andare dall'avvocato e rovinarti.

c'e' un prezzo da pagare in tutto nella vita, i figli sono per sempre, come si puo' anche solo ipotizzare che il padre dei figli invece possa scomparire dalla loro vita e che gli sia concessa qualche ora d'aria coi bambini come si fa coi carcerati ?? magari con a fianco l'ex moglie incazzata e una strega dei servizi sociali che ti tiene d'occhio ??

un bene per gli uomini ? no e' un fallimento per entrambi ma chi paga pero' e' sempre l'uomo, qui sta il punto, e comunque chi ne soffre saranno i figli in primis ma la madre fara' del suo peggio per metterli contro il padre tanto piu' se il padre si trova una nuova donna.

perche' manco gli basta rovinarti, noo vogliono anche distruggerti dopo il divorzio per gli anni a venire.


Offline ilmarmocchio

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #93 il: Ottobre 16, 2013, 22:23:50 pm »
http://www.camerepenali.it/news/5502/Al-negazionismo-si-risponde-con-le-armi-della-cultura-non-con-quelle-del-diritto-penale.html


16/10/2013
Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale

L'Unione critica aspramente l'introduzione in Italia del reato di "negazionismo", ennesimo, pessimo esempio di legislazione reattiva e simbolica.
Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale

Al negazionismo si risponde con le armi della cultura non con quelle del diritto penale.


Dopo il femminicidio
la Shoah, continua la deriva simbolica del diritto penale che fa del male, prima di tutto, proprio ai simboli che usa.
L'introduzione anche in Italia del reato di "negazionismo" era stata annunciata da più di un Ministro negli ultimi anni ma si era sempre arenata anche a seguito del diffuso dissenso da parte di storici e giuristi.
Ora l'ipotesi viene frettolosamente e pressoché unanimemente riesumata dalla Commissione Giustizia del Senato, con un emendamento che, oltre ad ampliare ed aggravare le ipotesi di apologia di reato, porterebbe ad introdurre nell'art. 414 del codice penale una sanzione per chi "nega crimini di genocidio o contro l'umanità".
Già vivificare una categoria di reati come quelli di apologia, che in una legislazione avanzata dovrebbero essere espunti, è operazione di retroguardia, ma inserire un reato di opinione, come quello che è la risultante della indicata modifica, è ancora più sbagliato.
La tragedia della Shoah è così fortemente scolpita nella storia e nella coscienza collettiva del nostro Paese, da non temere alcuno svilimento se una sparuta minoranza di persone la pone in dubbio o ne ridimensiona la portata. Anzi, proprio il rispetto che si deve al dramma della Shoah, e alle milioni di vittime innocenti che ha travolto, dovrebbe consigliare ai legislatori di evitare di trasformare il codice penale senza tener conto dei principi fondamentali del diritto moderno, abbandonando la via della risposta reattiva rispetto ai fatti di cronaca ed imboccando quella di un diritto penale minimo e costituzionalmente orientato.
Per contro, l'idea di arginare un'opinione - anche la più inaccettabile o infondata - con la sanzione penale è in contrasto con uno dei capisaldi della nostra Carta Costituzionale, la quale all'art. 21 comma 1 non pone limiti di sorta alla libertà di manifestazione del pensiero.
Ed il giudizio su un accadimento storico - per quanto contrastante con ogni generale e documentata evidenza o moralmente inaccettabile - in altro modo non può definirsi se non come un'opinione, che dunque non può mai essere impedita e repressa dalla giustizia penale: spetterà alla comunità scientifica rintuzzarla, ove sia il caso, e alla maturità dell'opinione pubblica democratica lasciare nell'isolamento chi la formula. A coloro che negano la Shoah bisogna rispondere con le armi della cultura, e, se si vuole, con la censura morale, ma non con il codice penale.
Del resto, anche un solo argine - benché eticamente condivisibile - all'esercizio delle libertà politiche (e tale è, prima fra tutte, la libertà di espressione) introduce un vulnus al principio che l'elenco di esse deve restare assolutamente incomprimibile: quell'elenco infatti, come diceva Calamandrei "non si può scorciare senza regredire verso la tirannide".
Roma, 16 ottobre 2013
La Giunta






 

Offline Number10

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #94 il: Ottobre 17, 2013, 03:30:57 am »
Esatto. Pure al femminismo si risponde con la cultura, o meglio, le prove: leggi, statistiche, sentenze, ecc ecc. Loro non hanno argomenti, quindi censurano, insultano e danno del maschilista a chiunque non appoggi i loro deliri.

A tal proposito, non vorrei che a breve si parlerà di "negazionismo del femminismo", trasformandolo di fatto in reato. Farebbe ridere anche perché le "nazi" sono proprio loro. Te lo immagini? Loro diranno che milioni e milioni di donne vengono uccise dagli uomini. Tu porti i dati dell'Onu che smentiscono le loro balle e ti arresteranno per "negazionismo del femminicidio" :lol:
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline ilmarmocchio

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #95 il: Ottobre 17, 2013, 11:20:46 am »
Il procedimento delle elites dominanti è il medesimo :
con la scusa della democrazia, si soffoca il dibattito.
Come nel caso del revisionismo/negazionismo si tratta di vicende stiriche e non legali, ugualmente, nel femminicidio si introduce un elemento ideologico per giustificare una discriminazione

Offline Number10

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #96 il: Ottobre 17, 2013, 11:38:21 am »
Come facevano i nazisti con gli ebrei. Prima li hanno letteralmente sputtanati facendoli passare come il demonio, poi sappiamo cosa è successo. La stessa cosa che vorrebbero fare le femministe.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline fabriziopiludu

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #97 il: Giugno 04, 2014, 14:07:54 pm »



 Il femminicidio NON esiste, DANNAZIONE e MALEDIZIONE!!!
 C'è sempre quella che stia lì ANCORA A MUGOLARE sulla propria natica pizzicata!
 Con le altre che GIVE HER ENOUGH ROPE con: << L'han preso quel bastardo!!? >>.


 

Offline Eric Lauder

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #98 il: Settembre 25, 2014, 00:27:41 am »
Sapete qual'è la follia sessista del femminicidio? Il termine stesso!
SE UN MARITO UCCIDE LA MOGLIE E' GIUSTO CHE ABBIA UNA PENA AGGRAVATA RISPETTO AD UN "NORMALE" ASSASSINO, MA NON PERCHE' E' UN UOMO CHE HA UCCISO UNA DONNA!!!
L'AGGRAVANTE E' DATA DAL FATTO CHE UNA PERSONA HA UCCISO IL/LA CONIUGE!!!m
NON C'E' DIFFERENZA TRA UCCIDERE UN UOMO O UNA DONNA!!! E' SEMPRE UCCIDERE UNA PERSONA!!!
L'UNICA AGGRAVANTE PLAUSIBILE E GIUSTA IN UNO STATO DI DIRITTO E' DATA DAL FATTO CHE QUALCUNO ABBIA UCCISO UN/UNA FAMILIARE!!!
LA DIFFERENZA SEMBRA SOTTILE MA E' ENORME: UNA AGGRAVANTE DI "FEMMINICIDIO" DETERMINA IL FATTO CHE UN MARITO CHE UCCIDE LA MOGLIE SARA' COLPITO PIU' DURAMENTE DI UNA MOGLIE CHE UCCIDE IL MARITO!!! QUESTO E' SESSISMO ALLO STATO PURO!!! E' SESSISMO DI STATO!!!
DIVERSAMENTE, UN' AGGRAVANTE PER CHI UCCIDE UN CONGIUNTO, TUTELEREBBE LE MOGLI COME QUALSIASI AGGRAVANTE DI "FEMMINICIDIO" MA ALLO STESSO MODO TUTELEREBBE ANCHE I MARITI!!!
Lo scopo REALE dell'aggravante di "femminicidio" NON è tutelare le donne, ma far passare il principio che uccidere una donna sia più grave che uccidere un uomo!
Le donne sarebbero IDENTICAMENTE tutelate da un'aggravante sull'omicidio di un/una familiare!

Mi si dice che oltre 120 donne sono state uccise dai mariti/compagni. IO VOGLIO TUTELARLE, VOGLIO EVITARE QUESTE TRAGEDIE, PUNIRLE DURAMENTE!
MA QUEST'ANNO ANCHE ALCUNE DECINE DI UOMINI SONO STATI UCCISI DA MOGLI E COMPAGNE!
PERCHE' MAI QUESTI DELITTI DOVREBBERO ESSERE MENO GRAVI?

LA RISPOSTA POSSIBILE E' UNA SOLA: PERCHE' LE FEMMINISTE CONSIDERANO GLI UOMINI MENO IMPORTANTI DELLE DONNE! CITTADINI DI SERIE B! CARNE DA MACELLO!
Si veda il mio avatar.
« Ultima modifica: Settembre 25, 2014, 00:39:29 am da Eric Lauder »
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Offline Eric Lauder

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #99 il: Settembre 25, 2014, 00:59:15 am »
Aggiungo: ho trovato una statistica: 120 donne l'anno uccise dai mariti/compagni, 36 uomini l'anno uccisi dalle mogli/compagne
http://www.ami-avvocati.it/mogli-che-uccidono-i-mariti/
La differenza non è data dall'aggressività (violenza domestica 47% donne vs 53% uomini) ma dalla differenza di prestanza fisica.
Perche questi 36 uomini l'anno non valgono niente per le femministe?
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Offline Warlordmaniac

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #100 il: Settembre 26, 2014, 11:43:41 am »
Un attimo, il mio giudizio è solo sui racconti illustrati di Nikolaus Heidelbach, che non hanno assolutamente niente a che vedere con la propaganda del gender e col femminismo. Se poi gli insegnanti e le insegnanti li utilizzano per fare lezioncine ideologiche sul sesso, è un altro paio di maniche, ma le illustrazioni non ha nulla di pornografico, femminista e diseducativo.

C'è solo un nudo, ma se il nudo infantile fosse pornografico, dovremmo scandalizzarci anche per quei bambini che giocano nudi in spiaggia!

Infatti è stupido non vestirli.

Quindi  c'è una società ossessionata dalla pedofilia, che vede pedofili e depravati dappertutto, e parallelamente ad essa, c'è la pretesa che le immagini di bambini nudi non siano pornografiche.

Mi sembra il tipico schema femmineo: si starnazza per i pericoli, ma non si fa nulla per evitarli; e un'altra cosa: noi uomini sappiamo che volere non è potere; le donne no. Quindi che la stragrande maggioranza dei pedofili frustri il loro particolare desiderio, per una donna non pedofila è inconcepibile; per cui, secondo loro i pedofili attivi sono di più di quelli totali.

Offline Warlordmaniac

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« Risposta #101 il: Settembre 26, 2014, 11:44:45 am »
Aggiungo: ho trovato una statistica: 120 donne l'anno uccise dai mariti/compagni, 36 uomini l'anno uccisi dalle mogli/compagne
http://www.ami-avvocati.it/mogli-che-uccidono-i-mariti/
La differenza non è data dall'aggressività (violenza domestica 47% donne vs 53% uomini) ma dalla differenza di prestanza fisica.
Perche questi 36 uomini l'anno non valgono niente per le femministe?

Le femministe le conosciamo.
Più che altro c'è da chiedersi se perché non valgono nulla per l'informazione.

Offline Eric Lauder

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #102 il: Settembre 26, 2014, 13:14:14 pm »
Le femministe le conosciamo.
Più che altro c'è da chiedersi se perché non valgono nulla per l'informazione.

Semplice: perche il femminismo è un movimento molto più vecchio e quindi pervasivo di quelli dei diritto degli uomini.
Inoltre: la prima ondata di femminismo chiedeva cose giuste, e questo ha dato loro un'immagine positiva. La seconda ondata, pur con varie contraddizioni, puntava molto sulla liberazione sessuale della donna: questo non faceva schifo a nessuno, uomini in primis, anche perche accompagnato da un pensiero di fondo prevalentemente anti-censura. Anche in questo caso, pur con qualche riserva, il mio giudizio è positivo.
La terza ondata è diversa: vuole cambiare GLI UOMINI, chiede discriminazioni (e le ottiene!) a favore delle donne, ama PAZZAMENTE la censura, e ci aggiunge anche una buona dose di sessuofobia, con la riscoperta che "l'uomo se la deve sudare".
Ma la terza ondata è abbastanza recente. Prima o poi la gente capirà: tanto abbiamo già visto Women Against Feminism....e le femministe accusare queste MERAVIGLIOSE donne di essere prevalentemente "bianche" e "carine": il mostro inizia a mostrare il suo vero volto.
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Offline Warlordmaniac

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #103 il: Settembre 26, 2014, 20:40:08 pm »
Vabbé, per me non c'è bisogno né di un momas forte e influente, né di decenni di presa di coscienza, per far capire che vittime uomini e vittime donne hanno la stessa dignità. 

Offline Eric Lauder

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Re:Femminicidio, ma siamo sicuri che esista?
« Risposta #104 il: Settembre 27, 2014, 10:09:41 am »
piu' del 70% delle istanze di divorzio in occidente viene richiesto dalle donne.

e comunque, non riuscirei neanche a concepire una moglie con scadenza a termine come membro della mia famiglia.
non avrebbe senso nel momento in cui dalla famiglia puoi divorziare o secedere .. o sei dentro e allora e' un legame ETERNO, o ne sei fuori.

nessuno sano di mente darebbe soldi e tempo a una emerita sconosciuta che domattina puo' alzarsi dal letto e andare dall'avvocato e rovinarti.

c'e' un prezzo da pagare in tutto nella vita, i figli sono per sempre, come si puo' anche solo ipotizzare che il padre dei figli invece possa scomparire dalla loro vita e che gli sia concessa qualche ora d'aria coi bambini come si fa coi carcerati ?? magari con a fianco l'ex moglie incazzata e una strega dei servizi sociali che ti tiene d'occhio ??

un bene per gli uomini ? no e' un fallimento per entrambi ma chi paga pero' e' sempre l'uomo, qui sta il punto, e comunque chi ne soffre saranno i figli in primis ma la madre fara' del suo peggio per metterli contro il padre tanto piu' se il padre si trova una nuova donna.

perche' manco gli basta rovinarti, noo vogliono anche distruggerti dopo il divorzio per gli anni a venire.

Comunque la colpa è anche degli uomini babbei.
E ti faccio un esempio concreto: io mi sono separato consensualmente, mia moglie ha conservato il tenore di vita precedente, mentre il mio reddito disponibile è calato. Ma io non sono alla fame: posso permettermi di mantenere un'automobile, ad esempio, anche se inevitabilmente quando la cambierò dovrò avere un'automobile meno costosa (tanto per capirci: ho una Volvo S60 da 35.000 euro comprata pagando in un'unica soluzione, ma la mia prossima auto sarà probabilmente qualcosa tipo una Honda Civic o una Mazda 3 da 20.000 euro ed avrò molte difficoltà a comprarla in un'unica soluzione). Non è simpatica, come situazione, ma è accettabile.
MA ci sono mariti che dopo il divorzio vanno a mangiare alla Caritas.
Ecco: io non ci starei, a quelle condizioni.
Cosa farei? Semplice, se, LAVORANDO, a causa delle condizioni di divorzio, mi ritrovassi senza la minima prospettiva ed a mangiare alla Caritas, a quel punto, NON LAVOREREI PIU'. E continuerei a non avere la minima prospettiva e mangiare alla Caritas.....
E i bambini? I bambini a quel punto li manterrebbe mia moglie da sola, abitando nella casa che IO ho pagato, RIMBOCCANDOSI LE MANICHE. Si può vivere dignitosamente con uno stipendio da 1250 euro (che per un part-time proprio schifo non fa) avendo, come lei ha, la casa di proprietà - inoltre, con il tempo libero dato dal part-time, si può anche andare un paio d'ore a lavare le scale e tirare su qualche altro soldino......quindi NON vedo proprio nessun problema.
Mia moglie conosce benissimo questa mia opinione, sa che sono "un siciliano" (non inteso come provenienza geografica, per capire cosa intendo bisogna aver letto "Il Padrino"), e proprio per questo si è guardata bene dall'esagerare con le richieste. Sa che se fossi stato messo in una situazione troppo brutta avrei reagito con tutte le armi a mia disposizione, incurante delle conseguenze (conseguenze che comunque, come si vede, sarebbero state più che accettabili), e che il tenore di vita DI MIA MOGLIE ne avrebbe risentito. Meglio starsene buone, e prendere quello che si può, che le consente di avere una vita agiata senza che io venga ridotto sul lastrico.
Gli altri babbei lo hanno fatto? Erano pronti a dare battaglia? Mi sa di no.....
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