Rispondendo in modo pragmatico, visto che lo stato è (almeno formalmente) laico, che si occupi del lato "laico" della cosa, in maniera il più possibile equa, indi voterei la 4.
A Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio - per i credenti cristiani il matrimonio ha tutt'altro valore, indi se vogliamo tenere le cose (giustamente, a mio parere) separate, occupiamoci solamente dell'equità della cosa di fronte alla legge.
Così com'è oggi il matrimonio, considerato in passato cosa buona e giusta, è scaduto in una condizione spesso desolante, per i fattori che sappiamo.
Purtroppo credo che le ingerenze cattoliche, fortissime in questo campo, rendano la cosa piuttosto utopica, in Italia.