Autore Topic: Ammazzi la figlia disabile? E' "femminicidio". Se è un maschio è un "caso umano"  (Letto 5704 volte)

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Online Massimo

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ma di tutto ciò che vedo nei ambienti dove ci sono bambini con handicap maschi e femmine, non si fa nessuna differenza.

La differenza SI FA nei casi di omicidio: se l'omicida è uomo e se chi muore è femmina trattasi di
FEMMINICIDIO senza se e senza ma. Se l'omicida è donna è un CASO UMANO e singolo che non ha
alcuna rilevanza e significato sociale. Per cui non merita nessun "approfondimento". Anzi, magari se
ad essere assassinato è un uomo si pensa (e si dice) che se è stato ammazzato da una donna è
perchè era un violento o semplicemente uno STRONZO. Ti è chiaro, ora, dove sta la differenza?

Offline vnd

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L'Italia è più bambinocentrica di quanto pensi(anche se a volte sbaglia o esagera).
Quando sarai genitore anche tu vedrai. Fino allora tanto non puoi saperlo.

Adesso non mi va di rispondere alla tua domanda.

Forse siete voi che conoscete il mondo solo attraverso mass media e il Tv quelli che non conoscete più la realtà.

Se medici, insegnanti o chiunque trattasse con condiscendenza o superiorità nei confronto del mio bambino perché è maschio e disabile sicuramente lo sentirei io per prima. Ma né nella scuola materna, né all'ospedale o in altri ambienti non è cosi.
Non parlo di ME, ma di tutto ciò che vedo nei ambienti dove ci sono bambini con handicap maschi e femmine, non si fa nessuna differenza.

Lucia... Tu non hai capito bene quello che stavano dicendo.

Un padre anziano ha ucciso l'amatissima figlia disabile e la moglie per paura che, dopo la sua morte, che sentiva come imminente, la figlia fosse abbandonata.
Questo, almeno, è quanto lui ha dichiarato ai carabinieri.

Quest'omicidio è e resta un reato.
Infatti, quell'uomo è un folle.
Se non ricordo male era in cura... anche se la giornalista ha detto: "era in cura da uno psicologo".
Ma lol...
(E' come dire... era in cura da un'estetista... L'estetista non può curare)).

All'origine della sua follia, pare vi fosse questa ossessione dell'incertezza per il futuro della figlia.

Ora... l'omicidio ha sicuramente due cause: la follia e la pietà.

Le femministe, però, lo hanno rubricato come femminicidio secondo l'assurdo assioma:
Assassino: uomo + Vittime: donne = femminicidio.

Qualcuno ha scritto, banalmente, che se l'assassino fosse stata una donna malata di mente  e la vittima fosse stata un figlio disabile maschio, la disgrazia sarebbe passata inosservata.

Ebbene, la tua obiezione è un po' insensata, visto che è smantita dai fatti.
Ciao.


Vnd [nick collettivo].

Online Massimo

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Qualcuno ha scritto, banalmente, che se l'assassino fosse stata una donna malata di mente  e la vittima fosse stata un figlio disabile maschio, la disgrazia sarebbe passata inosservata.

Se l'ha "banalmente" scritto è perchè altrettanto "banalmente" la realtà è questa, caro Vnd.

Offline ilmarmocchio

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cosa ho torto io?
Quando tu fantasticavi sul "cosa sarebbe stato se..."
io stavo al pronto soccorso con il mio bambino disabile e tremavo per la sua vita e lo so cosa dico quando dico che ti sbagli e che non sarebbe nessun perdono per una madre che non ama il suo bimbo disabile, e tu stai solo delirando online.
E non devo chiedere permesso per dire che dice stupidaggini?! :mad: Sono stata anche troppo cortese con lui.

Abraxas , Massimo non ha mai detto che TU ammazzeresti tuo figlio, ma che , allorquando il figlicida è donna, le pene  sono insolitamente miti. il nostro forum ha esempi a profusione, basta cercare

Offline Lucia

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:hmm:
leggi poco i giornali e guardi poca televisione
non che sia un male, anzi :lol:

è verissimo
non guardo nessuna televisione.
Mi davano fastidio tutti quei crimini brutti  che mi portava in casa.
Non c'ho mai pensato di seguirle come misandria, pensavo che domandano dalla polizia e dai ospedali chi è morto dalla morte più orrenda oggi e cosi fanno il telegiornale.
Ma forse è come lo dite voi
però... è anche quello è vero che il TV crea e ricrea la realtà.

Offline cancellatow

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è verissimo
non guardo nessuna televisione.
Mi davano fastidio tutti quei crimini brutti  che mi portava in casa.
Non c'ho mai pensato di seguirle come misandria, pensavo che domandano dalla polizia e dai ospedali chi è morto dalla morte più orrenda oggi e cosi fanno il telegiornale.
Ma forse è come lo dite voi
però... è anche quello è vero che il TV crea e ricrea la realtà.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/12/29/news/brescia_madre_uccide_la_figlia_disabile_psichica-27355195/

ecco un esempio Lucia
non son d'accordo con Massimo sulla vittima figlio maschio disabile, dai casi che leggo sembrano sempre drammi della disperazione, maschi o femmine vittime
bisopgnerebbe vedere se invece c'è differenza con maschi e femmine sani


Offline ilmarmocchio

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Offline Fazer

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leggete i commenti. intervengono 2 donne : una peggio dell'altra :D

Mah, io mi sono fermato qui, stravolto dall'inarrivabile livello della discussione:

nicholas scrive:
30 dicembre 2011 alle 16:05
sronzetta, io sono nicholas, non romeo (sebbene l’accostamento non mi offenda), detto ciò quando hai voglia puoi cominciare a succhiarmi il cazzo, così fai qualcosa di piu utile.


Bimbiminkia... :dry:

Online Ryu

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c'è un(')utente tale cappuccettorosso (metto la parentesi perché presumibilmente, in mancanza di dati, cappuccetto rosso è un nick da donna).

cappuccettorosso scrive:
30 dicembre 2011 alle 15:28
la cosa più grave in questo fatto di cronaca nera NON è l’omicidioma la completa mancanza dello stato sociale e il grave menfreghismo della politica verso i più deboli e soli.

Qui c'è poco da filosofeggiare. Sta traslando la colpa dell'omicidio sullo stato sociale (non precisando il perché) dunque sta giustificando. Ci sono casi e casi purtroppo bisogna vederli nell'aggregato. C'è stato anche il fatto di quella prostituta rumena che ha partorito nel mc donald's che è stata incriminata di infanticidio (che fine ha fatto?) l'unica cosa inviterei tutti a non contrapporre un singolo fatto ma di usare "i grandi numeri" perché l'eccezione c'è sempre da ambo i lati, e un maggior rigore citando sempre le fonti perché altrimenti poi ognuna/o tende a sostituire i fatti con le proprie credenze personali.
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Offline Ten

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Dico le mie 2 ovvietà.

Il punto è che c'è sempre una ragione, per ciò che si fa.
È semplicemente inammissibile il contrario.
Chiunque uccida, rapini, o faccia i gesti più efferati lo fa sempre perché, IN QUEL MOMENTO, era convinto che fosse la cosa giusta.
Direi che su questo c'è poco da discutere.

Così come non si discute neanche sul fatto che sia ASSOLUTAMENTE NECESSARIO stabilire delle regole che permettano alle persone di vivere civilmente, e in assenza di altri mezzi, dev'essere la paura della punizione ad evitare che certe cose accadano.

Però è totalmente inammissibile che in alcuni casi allora si opti per "la comprensione" (perché l'ha fatto? cos'è stato a far esasperare così tanto questa persona?) mentre in altri per la punizione diretta senza tanti complimenti (che potrebbe anche andare bene, MA DEV'ESSERE COSI' PER TUTTI).
SOPRATTUTTO se alla "comprensione" corrisponde una riduzione della pena... ma in ogni caso, essere sbattuti in galera con disprezzo o con 'comprensione' sono comunque cose molto diverse.
Non sono né schiavo né tiranno. Sono libero.

Online Ryu

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Dico le mie 2 ovvietà.

Il punto è che c'è sempre una ragione, per ciò che si fa.
È semplicemente inammissibile il contrario.
Chiunque uccida, rapini, o faccia i gesti più efferati lo fa sempre perché, IN QUEL MOMENTO, era convinto che fosse la cosa giusta.
Direi che su questo c'è poco da discutere.

Così come non si discute neanche sul fatto che sia ASSOLUTAMENTE NECESSARIO stabilire delle regole che permettano alle persone di vivere civilmente, e in assenza di altri mezzi, dev'essere la paura della punizione ad evitare che certe cose accadano.

Però è totalmente inammissibile che in alcuni casi allora si opti per "la comprensione" (perché l'ha fatto? cos'è stato a far esasperare così tanto questa persona?) mentre in altri per la punizione diretta senza tanti complimenti (che potrebbe anche andare bene, MA DEV'ESSERE COSI' PER TUTTI).
SOPRATTUTTO se alla "comprensione" corrisponde una riduzione della pena... ma in ogni caso, essere sbattuti in galera con disprezzo o con 'comprensione' sono comunque cose molto diverse.
Condivido quasi tutto però io quello che ho messo in grassetto lo vedo più legato ai nervi e all'adrealina e tutto ciò che hai in circolo in quei momenti, e il cervello ti dice che più importante quello rispetto alle possibili conseguenze.
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Offline Ten

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Condivido quasi tutto però io quello che ho messo in grassetto lo vedo più legato ai nervi e all'adrealina e tutto ciò che hai in circolo in quei momenti, e il cervello ti dice che più importante quello rispetto alle possibili conseguenze.

Chiaro! Poi magari te ne penti subito dopo... pero in quel momento lo ritieni giusto (anche solo per reazioni istintive). Altrimenti non lo faresti!
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