Autore Topic: La gravidanza? Non è etica  (Letto 4051 volte)

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Offline Vicus

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Re:La gravidanza? Non è etica
« Risposta #15 il: Gennaio 29, 2013, 22:46:56 pm »
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uso dei sessi come elemento di conflittualità sociale, in sostituzione del ruolo che nel novecento aveva la razza.
Mi sembra importante notare come questo sia già avvenuto, con trascurabili differenze, negli anni ’20 del ’900.
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l'allontanamento dell'umano dalle proprie funzioni riproduttive
Anche questa, almeno come tendenza, è una musica già sentita. Un libretto dato ai nubendi negli anni '20 e '30 parlava già di ingegneria genetica.
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La questione maschile secondo me è una delle principali porte di accesso e comprensione di queste dinamiche.
Verissimo. Poi tutte queste questioni sono collegate, le dinamiche sociali a un esame appena approfondito rivelano un alto grado di coesione e di unità.
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avvicinamento all'educazione di stato e allontanamento da quella famigliare e di comunità
l'idea filo-tecnocratica che la famiglia e la comunità locale inducano nei bimbi una mala educazione di fondo, che poi è letta come non conformità acquisita verso la legge.
Ferrarotti parlò anni fa di “una società completamente amministrata”.
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non vuole andare ad aggravare il lavoro degli insegnanti, ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori.
Già, l’importante è che si sgobbi, senza perdere tempo in questioni futili come la famiglia, i figli… che sarebbe più efficiente “coltivare” in serra o almeno, in temporanea mancanza di meglio, far generare da umani per poi subentrare nella loro dis-educazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:La gravidanza? Non è etica
« Risposta #16 il: Gennaio 29, 2013, 22:51:42 pm »
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Guit :

Vedete? Lo dicono loro stessi: in ragione delle esigenze lavorative dei genitori si propone lo spostamento progressivo dei bambini verso lo stato. Quando c'erano le mamme una proposta del genere sarebbe stata difficile da giustificare.

questo è un punto importantissimo, che forse ci porge la soluzione sul chi e sul perchè del femminismo e delle sue aberrazioni

Offline Guit

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Re:La gravidanza? Non è etica
« Risposta #17 il: Febbraio 01, 2013, 00:00:07 am »
questo è un punto importantissimo, che forse ci porge la soluzione sul chi e sul perchè del femminismo e delle sue aberrazioni

A me pare ormai più che evidente che il femminismo sia parte di un piano di trasformazione verso un'antropologia tecnocratica e che le battaglie civili globali, scandite da periodiche giornate mondiali monotematiche, siano leve di destabilizzazione morbida, tanto morbida da non essere spesso visibile nemmeno ai suoi stessi sostenitori, e proprio per questo più potente ed efficace. Le organizzazioni locali e le masse entusiastiche onorano il programma sesso-razzista con eccesso di zelo. Le costituzioni liberali fanno ancora da scudo alla degenerazione genocida, che altrimenti avrebbe, stante la cultura popolare che è stata promossa, la strada spianata. Milioni di persone lavorano in totale buona fede al servizio di qualcosa che non conoscono o di cui non hanno ancora preso pienamente coscienza.



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Offline Paol

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Re:La gravidanza? Non è etica
« Risposta #18 il: Settembre 19, 2016, 13:38:03 pm »
Il topic è di qualche tempo fa, ma l'argomento è, a mio modesto avviso interessante  e lo sarà sempre di più; non credo che la tendenza verso uteri e fecondazioni artificiali si fermerà; certamente porrà considerevoli domande e questioni da risolvere e per lo più l'umanità mi sembra che non ci pensi, con il rischio che a decidere siano i soliti pochi potenti e sgomitanti; credo però che una gravidanza completamente artificiale , toglierà qualche argomento a chi persiste ad assegnare privilegi alle donne di vario genere; in sostanza l'articolo, che è in Inglese,  di cui posto il link qui sotto sostiene che già ora è possibile una gravidanza artificiale dal 5° mese, circa, in poi, e che nel 2074 ( perché una data così precisa ?) il 70 per cento dei nati dell'umanità sarà il risultato di una gravidanza artificiale; quali siano le conseguenze psicologiche, non so, ma è un aspetto importante.

https://www.geneticliteracyproject.org/2015/06/12/artificial-wombs-the-coming-era-of-motherless-births/





https://www.geneticliteracyproject.org/2015/06/12/artificial-wombs-the-coming-era-of-motherless-births/
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio

Offline Vicus

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Re:La gravidanza? Non è etica
« Risposta #19 il: Settembre 19, 2016, 17:34:53 pm »
Fa sempre piacere rileggere gli interventi di Guit, che aveva capito il carattere genocida della cultura dominante.
La riproduzione artificiale è l'evoluzione e non la soluzione del femminismo. Non potrebbe aver luogo che in una società da incubo, con notevoli restrizioni della libertà e nascita di esseri umani in un contesto completamente artificiale (falansteri, assenza di parentela ecc.) In tale contesto l'identità maschile e femminile sarebbero bandite.
Inoltre, la tendenza non è tanto quella di riprodurre gli esseri umani artificialmente, ma di non riprodurli più, se non addirittura eliminarli essendo molto più covenienti le macchine.
Il progresso tecnologico dovrebe favorire condizioni di vita più umane, non andare contro l'uomo.
La riproduzione artificiale non favorirebbe valori maschili ma un incubo alla Matrix. è il prodotto di una cultura meccanizzata che ci stiamo lasciando alle spalle (i computer non sono macchine nel senso meccanico del termine).
Dalla Sposa Meccanica di McLuhan:

Clifton Webb nel ruolo di Lynn Belvedere ha recentemente impersonato per il cinema il gentiluomo impeccabile. Nel creare tale personaggio egli ha dato corpo ad un tempo all'efficienza meccanica, al disprezzo morale per l'umanità ordinaria e all'orrore di fronte al disordine e alla sporcizia umana. Questo ruolo spiritoso rivela un intuito genuino per ciò che sta dietro il culto dell'igiene e i meccanismi puritani della moderna scienza applicata. In un certo senso Webb ci svela, attraverso la sua satira, tutto un panorama di attività e di atteggiamenti connessi. In tale panorama la riproduzione umana sarebbe effettuata, se proprio ce ne fosse bisogno, per mezzo della fecondazione artificiale. « Il piacere sessuale » sarebbe esclusivamente auto-erotismo. La nutrizione dei neonati eliminerebbe la sconcezza della secrezione umana e animale conosciuta con il nome di latte. La preparazione e il consumo del cibo sarebbero condotti in una clinica ad opera di funzionari in camice bianco. E l'escrezione dalla culla alla tomba sarebbe diretta da una speciale casta di robot, che si prenderebbero cura delle vittime di tali necessità in laboratori a prova di microbi e a prova di odori.
La paura del contatto umano e l'odio dell'odore umano sono resi perfettamente da Clifton Webb nel suo ruolo di Lynn Belvedere, il super educatore di bambini.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.