Autore Topic: Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.  (Letto 13291 volte)

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #45 il: Febbraio 03, 2013, 21:09:24 pm »
certo che si impera, sottolineando le differenze e creando nemicizie là dove solitamente le differenze sarebbero infatti motivo di attrazione

La "differenza" è motivo di attrazione, laddove vige il principio di necessità.
Nel senso, che la necessità, viene prima di tutto (Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem "la necessità non conosce leggi, è essa stessa la legge").

Da questo punto di vista, la differenza sessuale è diversa da quella culturale, religiosa, etnica, etc, dove non essendoci la necessità come mediatore tra i diversi, prevale la conflittualità.

Ora, se la necessità, ogni necessità, viene vista come dipendenza, e si crea un sistema di Senso e si persegue un Ideale di Liberta (che significa appunto esseri liberi da ogni vincolo di dipendenza/necessità), ecco che anche la differenza sessuale, che ha in nuce la conflittualità (in quanto appunto contrasto/differenza) ma è mediata dalla necessità, tolto l'attenuatore,  diviene conflittualità aperta.

Non so se mi capite....
Io spero di sì.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Guit

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #46 il: Febbraio 04, 2013, 00:03:16 am »
La "differenza" è motivo di attrazione, laddove vige il principio di necessità.
Nel senso, che la necessità, viene prima di tutto (Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem "la necessità non conosce leggi, è essa stessa la legge").

Da questo punto di vista, la differenza sessuale è diversa da quella culturale, religiosa, etnica, etc, dove non essendoci la necessità come mediatore tra i diversi, prevale la conflittualità.

Ora, se la necessità, ogni necessità, viene vista come dipendenza, e si crea un sistema di Senso e si persegue un Ideale di Liberta (che significa appunto esseri liberi da ogni vincolo di dipendenza/necessità), ecco che anche la differenza sessuale, che ha in nuce la conflittualità (in quanto appunto contrasto/differenza) ma è mediata dalla necessità, tolto l'attenuatore,  diviene conflittualità aperta.

Non so se mi capite....
Io spero di sì.

Non solo ti capisco, ma prenderei le misure a questa tua sintesi per farci una cornice.

E' qui che la negazione riproduttiva agisce.

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Offline Guit

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #47 il: Febbraio 04, 2013, 00:19:56 am »
Però Animus c'è una incoerenza nella modernità laicista, e noi in passato convenimmo sul fatto che l'incoerenza non esiste e che è solo una nostra incapacità a capire.

Molte diversità non necessarie vengono talvolta presentate come fonte di arricchimento culturale. La stessa scienza ecologica, nella biodiversità, sostiene la positività del confronto/conflitto in natura. Le migrazioni rappresentano un'opportunità per accogliere nuove culture. La contaminazione musicale è occasione per la ricerca di nuovi linguaggi.

Per abolire noi stessi la diversità è benvenuta. Per confermarci invece, è maledetta.

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Offline Lucia

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #48 il: Febbraio 04, 2013, 09:25:53 am »
Però Animus c'è una incoerenza nella modernità laicista, e noi in passato convenimmo sul fatto che l'incoerenza non esiste e che è solo una nostra incapacità a capire.

Molte diversità non necessarie vengono talvolta presentate come fonte di arricchimento culturale. La stessa scienza ecologica, nella biodiversità, sostiene la positività del confronto/conflitto in natura. Le migrazioni rappresentano un'opportunità per accogliere nuove culture. La contaminazione musicale è occasione per la ricerca di nuovi linguaggi.

Per abolire noi stessi la diversità è benvenuta. Per confermarci invece, è maledetta.

Come ti ho risposto sopra (sul cambiamento dei ideali), basta non avere un'ideea cosi fissa e rigida della propria identità, accorgersi che comunque da 100 anni ha cambiato già tantissimo.
Posso dare anche esempi concreti ma sarebbe guerra, se vuoi, io lo faccio con piacere (ci sono argomenti scomodi forse ma io ci penso molto)

Io non ho capito bene cosa diceva Animus.



La "differenza" è motivo di attrazione, laddove vige il principio di necessità.
Nel senso, che la necessità, viene prima di tutto (Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem "la necessità non conosce leggi, è essa stessa la legge").
Posso aprezzare anche delle persone che per me non hanno nessuna utilità sessuale-riproduttiva, quidni non mi soddisfa nessuna neccessità. Per esempio c'era quel titolo l'uomo che porta la pioggia, che rende più vitale comunque ogni gruppo di donne.

Citazione
Da questo punto di vista, la differenza sessuale è diversa da quella culturale, religiosa, etnica, etc, dove non essendoci la necessità come mediatore tra i diversi, prevale la conflittualità.

nel mio case prevale la curiosità fino quando anche l'altro ha lo stesso atteggiamento.

Citazione
Ora, se la necessità, ogni necessità, viene vista come dipendenza, e si crea un sistema di Senso e si persegue un Ideale di Liberta (che significa appunto esseri liberi da ogni vincolo di dipendenza/necessità), ecco che anche la differenza sessuale, che ha in nuce la conflittualità (in quanto appunto contrasto/differenza) ma è mediata dalla necessità, tolto l'attenuatore,  diviene conflittualità aperta.

qui invece non mi sembra che parli di una cosa sociale ma del rapporto intimo amore(bisogno)/ odio dentro una coppia. E le due cose sono molto diverse, sono due cose diverse.
Quando dici le donne sono razza nemica io mi immagino che in tutta la città tutte le donne indiferentemente dell'età sono  nemici di tutti gli uomini e non è vero, non li pensono nemmeno.

In una coppia c'è l'amore odio collegate una con altra.
Ma non puoi estrapolare ste cose al livello della società, secondo me...


Offline Animus

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #49 il: Febbraio 04, 2013, 09:57:27 am »
Però Animus c'è una incoerenza nella modernità laicista, e noi in passato convenimmo sul fatto che l'incoerenza non esiste e che è solo una nostra incapacità a capire.

Molte diversità non necessarie vengono talvolta presentate come fonte di arricchimento culturale. La stessa scienza ecologica, nella biodiversità, sostiene la positività del confronto/conflitto in natura. Le migrazioni rappresentano un'opportunità per accogliere nuove culture. La contaminazione musicale è occasione per la ricerca di nuovi linguaggi.

Per abolire noi stessi la diversità è benvenuta. Per confermarci invece, è maledetta.

Per analogia, mi fai pensare alla concezione taoista, dove il Tao rappresenta sia il conflitto (tra opposti) sia la complementarietà (il comple(ta)mento a due).

Secondo me le cose stanno proprio così, di fatto il più grande esperto di opposti che ha avuto l'occidente (Eraclito) ha detto "Per il dio tutto è bello, buono e giusto, gli uomini invece ritengono giusta una cosa, ingiusta l'altra".

Tra ciò che l'uomo ritiene giusto e ciò che ritiene ingiusto, vi rientra dunque, a volte la differenza, a volte l'uguaglianza.
Sembrerebbe una contraddizione, ma solo in apparenza, perchè l'uomo (sia in senso  biblico "Dio creò l'uomo, e lo creò maschio e femmina", sia come singolo individuo) è costituito di entrambe le proprietà, sia di "uguaglianza" sia di "differenza".

Nelle ns. indagini sull'ontologia dei sessi, abbiamo scoperto che l'uomo maschio è costituito più di differenza  (vedi la sua funzione gametica) che di uguaglianza, e l'uomo femmina, più di uguaglianza (singolo gamete, monocromosomico-> non reca in sè l'informazione genetica per l'altro sesso) che di differenza.

Ecco perchè la ns. cultura, che ha fatto dell'uguaglianza (e dell'uguale) un idolo, ha finito per privilegiare il femminile, perchè quella è la sua ontologia->natura.

Ora forse si comprenderà meglio quest'importante afo: http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg15437;topicseen#msg15437

Non esiste un principio "equo" per entrambi.
Nemmeno l'uguaglianzo lo è.

Quindi, tutto questo per dire, che sì, non c'è nessuna contraddizione nel mettere su un piedistallo, a volte l'uguaglianza a volte la differenza, perchè anche queste sono tra loro in contrasto/competizione, e funzionali dunque a loro volta sempre subordinate al principio di necessità della condizione umana. (intesa sempre sia come M/F sia individuo della specie)
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Offline Vicus

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #50 il: Febbraio 04, 2013, 20:27:13 pm »
Cmq Vicus, argomentativamente ... sei uno spasso.
Il dogma incarnato. :D
Credi fermamente che ci sia chi vuole crere "la divisione" per dominare, e rifiuti, aprioristicamente, il fatto che la divisione abbia come sua conseguenza, il dominio...
(da qui, il concetto di "razza nemica")
Cmq, anche se per te, come cristiano, questa verità sembra preclusa, di fatto, non lo è stata per Cristo.
E' infatti una delle colonne dell'intuizione cristiana.
Se io elimino dal mondo tutte le differenze ("non c'è più donna né uomo, né schiavo né libero, né giudeo né greco"), elimino dal mondo anche il dominio. (ecco perchè il dio ebraico è un dio che domina che incute timore, quello cristiano è il dio di grazia......il dio bonario)
L'effetto collaterale, trascurato dal figlio di Dio (quale dei due? Il Dio o il dio?) è che in realtà, non si elimina solo il dominio, ma anche la volontà, la paternità, la coscienza, e tutto quanto la divisione originale aveva creato (la luce dalle tenebre, il cielo dalla terra, il maschio dalla femmina) per re-gredire/ritornare (il ritorno all'età dell'oro, l'Eden) ad una "terra informe in cui dominano le tenebre e lo spirito aleggia sulle acque".
A me pare invece che le mie considerazioni siano più laiche delle tue: parlo di fenomeni sociali osservabili e validi per ogni cultura, evitando fumisterie filosofiche.
Quello che chiami eliminare le differenze non è altro che standardizzazione, massificazione, e a noi umani-troppo-umani appare ovvio che questa favorisca il dominio. Qui non c’è filosofo che tenga, almeno se si concorda sul fatto che il sole sorge al mattino.
Ciò che si oppone al dominio non è la massa informe -semmai è vero l’opposto-, ma un solido tessuto sociale (pluralismo armonico), che confondi con la divisione che invece lo facilita.
Citazione
tutto se è portatto in eccesso (TUTTO: amore, libertà, ugualianza) comunque si rivela come il suo proprio opposto
Lo dice anche il buon vecchio Tommaso d’Aquino…
Citazione
Penso che quest’idea sia figlia della declinante cultura meccanico-industriale: attualmente stiamo tornando a una mentalità più organica.
Sì certo, l'adozione di coppie gay è molto organica.
Penso che tutta questa enfasi sull’omosessualità sia come il gigantismo dei dinosauri prima dell’estinzione (dell’omosessualità in quanto fenomeno diffuso).
Citazione
Citazione
In realtà la sessualità non è rimpiazzabile da una tecnologia, perché non è riducibile a un modo per ‘produrre’ bambini.
La questione secondo me è opposta: non vedendo noi, prede delle nostre emozioni, che il sesso è riproduzione, gli attribuiamo importanza sul piano esistenziale, e questo lo rende terreno di conquista perché ce ne siamo disfatti.
Ma è proprio la separazione del sesso dalla riproduzione che favorisce l’idea sbagliata della procreazione come fatto puramente materiale, che possa essere quindi effettuato altrettanto bene tecnologicamente.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Guit

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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #51 il: Febbraio 05, 2013, 00:42:44 am »
Animus: <<Da questo punto di vista, la differenza sessuale è diversa da quella culturale, religiosa, etnica, etc, dove non essendoci la necessità come mediatore tra i diversi, prevale la conflittualità>>

Abraxas: <<nel mio case prevale la curiosità fino quando anche l'altro ha lo stesso atteggiamento>>

L'amore per scelta è confinato a pochi fortunati e fortunate bellocci e bellocce adulti giovani, forse ai sempre meno numerosi benestanti, in ogni caso a una fascia sociale ristretta.

Gli spaesati adolescenti e i meno giovani, nella stragrande maggioranza, si accoppiano principalmente per solitudine.
L'esperienza della solitudine secondo me è connessa alla sopravvivenza di specie, per solitudine lei si trasmuta da commessa a principessa e lui da operaio a re. La solitudine ci introduce al vuoto della morte e reagiamo cercando di riprodurci, come reazione istintiva a quel vuoto. L'amore per scelta è una esperienza transitoria molto pubblicizzata e niente più, il vero amore e la sua poesia, nascono dalla necessità, dal bisogno, dalla dipendenza esistenziale e/o materiale.
Tutto il resto è sensimo che lascio ai sensisti.

La curiosità poi, è per definizione attrazione verso ciò che non conosci, quindi l'amore per curiosità implica che la conoscenza dell'altro è la fine dell'amore. Diffidate di chi vi avvicina perché è incuriosito da voi. Amico o amante che sia, durerà poco.



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Re:Commenti a;Le donne ... sono una razza nemica.
« Risposta #52 il: Febbraio 05, 2013, 09:10:15 am »
L'amore per scelta è confinato a pochi fortunati e fortunate bellocci e bellocce adulti giovani, forse ai sempre meno numerosi benestanti, in ogni caso a una fascia sociale ristretta.

Gli spaesati adolescenti e i meno giovani, nella stragrande maggioranza, si accoppiano principalmente per solitudine.
L'esperienza della solitudine secondo me è connessa alla sopravvivenza di specie, per solitudine lei si trasmuta da commessa a principessa e lui da operaio a re. La solitudine ci introduce al vuoto della morte e reagiamo cercando di riprodurci, come reazione istintiva a quel vuoto. L'amore per scelta è una esperienza transitoria molto pubblicizzata e niente più, il vero amore e la sua poesia, nascono dalla necessità, dal bisogno, dalla dipendenza esistenziale e/o materiale.
Tutto il resto è sensimo che lascio ai sensisti.

A-mors: http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg29979#msg29979

E' incredibile quanto si sia impoverita la ns lingua, la lingua di Dante. :sleep:
Si è arricchita come numero di termini, ma concettualmente...si è barbarizzata (la lingua del volgo). :sick:

Nel senso, che se si fosse rimasti fedeli al significato dei termini delle lingue pre-romanze, certe acrobazie "intellettuali", certi deragliamenti macroscopici, non avrebbero mai preso piede a livello di massa (ma sarebbero rimasti confinati nelle deviazioni).

Aveva ragione, mille volte, Wittgenstein quando enunciava che "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo" e "il mio mondo si mostra in ciò, che i limiti del linguaggio significano" (il vice versa).
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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« Risposta #53 il: Febbraio 05, 2013, 14:50:01 pm »
Citazione
E' incredibile quanto si sia impoverita la ns lingua, la lingua di Dante. 
Si è arricchita come numero di termini, ma concettualmente...si è barbarizzata (la lingua del volgo). 

Aveva ragione, mille volte, Wittgenstein quando enunciava che "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo" e "il mio mondo si mostra in ciò, che i limiti del linguaggio significano" (il vice versa).
Quoto. Il nuovo idioma orwelliano è quello dei rotocalchi, specie femminili. :doh:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #54 il: Febbraio 05, 2013, 15:17:47 pm »

Abraxas: <<nel mio case prevale la curiosità fino quando anche l'altro ha lo stesso atteggiamento>>
La curiosità poi, è per definizione attrazione verso ciò che non conosci, quindi l'amore per curiosità implica che la conoscenza dell'altro è la fine dell'amore. Diffidate di chi vi avvicina perché è incuriosito da voi. Amico o amante che sia, durerà poco.

io mi riferivo al mio rapporto con le culture straniere e non all'amore, per quella era curiosità.


Citazione
Gli spaesati adolescenti e i meno giovani, nella stragrande maggioranza, si accoppiano principalmente per solitudine.
L'esperienza della solitudine secondo me è connessa alla sopravvivenza di specie, per solitudine lei si trasmuta da commessa a principessa e lui da operaio a re.
ma è bello lo stesso se la trasmutaione avviene
è triste e si rovina tutto poi se non fanno altro che pensare alle occasioni perse cosi invece di restare principessa e re uno per altro...


A-mors: http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg29979#msg29979

vuoi dire che sta "razza nemica" ha la capacità di renderci immortali (almeno dare l'illusione dell'immortalità per un po di tempo) più di quanto la "nostra" stessa stirpe?
Ma che strani questi "nemici" :unsure:!

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« Risposta #55 il: Febbraio 05, 2013, 15:37:19 pm »
Quoto. Il nuovo idioma orwelliano è quello dei rotocalchi, specie femminili. :doh:

Mah, io veramente stavo pensando al crescente e progressivo impoverimento avvenuto col passaggio dal latino classico a quello volgare, dove perdendosi e riducendosi i suoni, i fonemi, si perdono anche i significati, e da quello volgare all'italiano (idem), dove si osserva appunto, una caduta di qualità della lingua, a cui corrisponde evidentemente, una cadutà di qualità..dell'uomo.


http://it.wikipedia.org/wiki/Latino_volgare#La_fonologia_del_latino_volgare

Evoluzione del vocalismo atono


Evoluzione? :hmm:

pt diventa tt: scriptu(m) > scritto
ct diventa tt: ŏcto > òtto; sēpte(m) > sette
x diventa ss: Naxu(m) > Nasso
ps diventa ss: ĭpsu(m) > esso

 :cry:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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« Risposta #56 il: Febbraio 05, 2013, 15:43:12 pm »
vuoi dire che sta "razza nemica" ha la capacità di renderci immortali (almeno dare l'illusione dell'immortalità per un po di tempo) più di quanto la "nostra" stessa stirpe?
Ma che strani questi "nemici" :unsure:!

 :D
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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« Risposta #57 il: Febbraio 05, 2013, 23:42:29 pm »
Citazione
Mah, io veramente stavo pensando al crescente e progressivo impoverimento avvenuto col passaggio dal latino classico a quello volgare, dove perdendosi e riducendosi i suoni, i fonemi, si perdono anche i significati, e da quello volgare all'italiano (idem), dove si osserva appunto, una caduta di qualità della lingua, a cui corrisponde evidentemente, una cadutà di qualità..dell'uomo.
Vero anche questo. Comunque ogni lingua tende all'entropia, e sono i poeti che la mantengono in buono stato: senza Dante l'italiano non esisterebbe. Questo per dire che la poesia è l'unica cosa che protegge una lingua dalla decadenza o dal tramutarsi in un gergo stereotipato. Da meditare con riferimento alla totale assenza di buoni poeti oggi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online fabriziopiludu

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« Risposta #58 il: Febbraio 05, 2013, 23:57:47 pm »



 Alessandro Manzoni è andato sulle Rive dell'Arno.
 Il Professor Osvaldo Raggio ha detto che Manzoni fosse retorico - Renzo sale sul carretto dei monatti (coi morti di peste!) e non si ammala.
 A mio parere, Manzoni ha scritto troppo poco.