sì ho capito War, il punto è quanto una donna e un uomo medio rischino per soddisfare quell'istinto. In poche parole, quanto oggi è conveniente perseguire quell'istinto piuttosto di quello della stabilità.
Per una donna, la combinazione marito survival e amante reproductive, mi pare sempre abbastanza conveniente.
Inoltre il concetto di rischio, in situazioni come ad esempio i viaggi sessuali a Cuba, non capisco come avverti un suo aumento.
Non escludo che, a seguito delle modificazioni ambientali, quest'istinto venga alternativamente messo da parte e represso fino a dimenticarsi di averlo o lasciato libero.
Chiedo: una diciottenne di oggi, che cosa guarda in un uomo? La dolcezza? L'affidabilità?
A me ad esempio sembra di non averlo mai avuto l'istinto di essere inseminata dall'alpha .
Io ricordo che una volta hai scritto che l'attrazione fisica è importante. La bellezza è una qualità reproductive, la più pura.
Quindi o si assume l'ipotesi che l'ambiente possa modificare gli istinti (e allora è corretta, in parte la teoria betiana del "modifichiamo l'ambiente e la cultura e in parte agiremo anche sulla natura)
Io non farei molto affidamento sui cambiamenti all'interno della stessa generazione. Non sapevo che i beta avessero questo obiettivo; le femministe hanno lo stesso ma all'opposto: sperano che modificando l'ambiente l'uomo inizi a farsi sfruttare in modo più completo da una donna "allegra" (quindi spesso carente di survival); io rispondo sempre che non è possibile.
Ma si sta parlando di dinamiche intragenerazionali.
Io credo che l'attrazione che si basa non su istinti ancestrali di sfruttamento, ma sull'omologazione (in realtà sarebbe corretto parlare di "bisogno di appartenenza", ma non vorrei farvi fare confusione), porti a rapporti troppo imperfetti. Imho l'omologazione interviene sempre, ma più interviene e più "dopa" il rapporto.
Poi certo che in una società libertina si chiuderà l'occhio di fronte ai tradimenti o a esperienze altrui, mentre negli anni 50 in Sicilia ci si pensava tre quattro volte prima di sposarsi una ragazza già esperienziata, ma quelle sono dovute a fattori di cambiamento spontanei, molto più forti di noi semplici umani che vorremmo apportare miglioramenti con delle associazioni.
oppure esiste una differenziazione fra i discendenti delle popolazioni stanziali agricole che hanno represso l'istinto e i discendenti delle popolazioni di cacciatori
La differenza non è tra repressi e non repressi; semplicemente ai contadini non serviva agire come i cacciatori. Non è repressione, è adattamento. I cestisti fisicamente sono diversi dai calciatori, non perché gli uni sono gli scarti degli altri.
Comunque sì, il fattore determinante di diversità tra le persone sono i geni che ereditiamo. Come nel fisico: forse tu somigli a tua nonna materna, invece tua sorella somiglia di più a tuo padre ecc ecc.