10,100,1000.. divorziqueste le mie riflessioni
sulle ultime mode "festaiole" legate al mondo del divorzio:
http://paternita.info/lettere/divorzio/10-100-1000-divorzi.htmlApprendo stasera dal TG1 che in Inghilterra va di moda tra le coppie che si separano fare la LISTA DIVORZI (sostitutivo della LISTA NOZZE), un nuovo business, in crescita, lanciato da alcune ex mogli di uomini di spettacolo; di recente invece ho sentito, sempre al TG, di studi fotografici che propongono ALBUM DEI DIVORZI insieme a quelli di matrimoni, e soprattutto di FESTE DI DIVORZIO, che impazzano nei locali, a base di champagne, confetti e dolci.
Insomma se divorziare era già un business per avvocati e consulenti di tribunale (due miliardi di euro l’anno in Italia) ora lo è anche per altri settori, ristorazione, agenzie, come la parigina WOF, le cui creatrici organizzano feste a partire da 60 euro a persona.
Si va a separarsi, a liquidare una famiglia, di amore, di figli, di equilibri, insomma tutto ciò su cui si basano i nostri affetti e da cui trae vita la nostra società... con la stessa leggerezza con cui si va al bar.. a bere un caffè o appunto.. ad una festa.
Perché allora non fare anche la festa aborto? Una coppia che non sviluppa il proprio amore ed un figlio che non nasce.. ma chi se ne importa.. evviva la libertà, sempre, anche quella di fare e farsi del male! Non c’è da stupirsi dunque se su FACEBOOK nascono gruppi che inneggiano alla violenza, alla divisione, alla morte: viva le Maestre di Pistoia; viva Tartaglia; 10, 100, 1000 Nassirya; 10, 100, 1000 11 Settembre e così via..
Che si può dire? Una cosa forse si. Questa spettacolarizzazione del divorzio non va bene. Questa superficialità esasperata ed euforica non va bene. C’è bisogno di più serietà, cultura ed amore nel mondo, ma anche intelligenza, per capire che il nostro cervello non ce lo accende nessuno.. e lo possiamo accendere solo noi con il nostro impegno e la nostra voglia di vivere insieme agli altri per costruire e non per distruggere.
F. Barzagli