Ricordo che i lefebvriani sono in una situazione irregolare (in comunione ma sospesi a divinis e senza giurisdizione, vale a dire il loro movimento non è ufficialmente autorizzato e non potrebbero esercitare il ministero sacerdotale). Detto ciò:
il CVII ha buttato nel cesso 2000 anni di cattolicesimo per darsi in pasto al modernismo, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti e la chiesa attuale ha i giorni contati.
Anche se lo dice in termini piuttosto drastici, temo che Mercimonio nella sostanza abbia ragione:
le derive dottrinali e settarie di molti movimenti sono sotto gli occhi di tutti;
vocazioni francescane (un ordine che svolge un apprezzabile dialogo col mondo e che stimo) l'anno scorso nella diocesi di Milano: 0. In generale seminari e chiese vuote, neppure i preti del 3° mondo bastano;
vocazioni 'tradizionaliste'-malgrado questi movimenti siano una esigua minoranza-: 20% del totale.
Se è vero che certi lefebvriani hanno fatto dichiarazioni scandalose-ma sono stati espulsi mi pare-molto di ciò che si rimprovera a queste comunità è propaganda
, almeno per quel che riguarda gli Ecclesia Dei (non lefebvriani).
Conosco alcune di queste comunità, e per esempio sono frequentate anche da protestanti, ortodossi ecc. in uno spirito di amicizia. La fedeltà alla tradizione unisce e non divide. Sulla critica al CVII, autorizzata a certe condizioni da BXVI, bisognerebbe approfondire onde chiarire equivoci diffusi, ma comunque certe riserve non implicano affatto una nostalgia del Papa re, né altri atteggiamenti discutibili.
Nelle chiese Ecclesia Dei non si sentono parole nostalgiche, anche se ci si astiene dall''astrattismo catechetico' che purtroppo talora imperversa altrove, e ci si attiene al concreto, come penso sia apprezzabile.
Tutto quello che si cerca di fare nella sostanza è partecipare a una Messa antichissima senza svarioni creativi che rischiano di minare l'unità della Chiesa, come probabilmente si vedrà.
Ricordo che i francescani dell'Immacolata ad es. tutto sono fuorché nostalgici.
In sostanza: sarebbe opportuno che le istanze portate avanti da queste comunità fossero considerate serenamente, e che si reintegrassero pienamente quelle irregolari come i lefebvriani, per evitare eccessi e ulteriori derive scismatiche: prima che la Chiesa 'mainstream' si riduca a un deserto.
Senza dimenticare che lì di femminismo, separazioni e donne lunatiche non c'è traccia.